Forma verbale |
Vizio è una forma del verbo viziare (prima persona singolare dell'indicativo presente). Vedi anche: Coniugazione di viziare. |
Utili Link |
Significato su Dizionari ed Enciclopedie online |
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Articoli interessanti e pagine web |
Liste Parole: Sette vizi capitali |
Informazioni di base |
La parola vizio è formata da cinque lettere, tre vocali e due consonanti. Divisione in sillabe: vì-zio. È un bisillabo piano (accento sulla penultima sillaba). Parole con la stessa grafia, ma accentate: viziò. |
Frasi e testi di esempio |
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Esempi d'uso |
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Citazioni da opere letterarie |
I promessi sposi di Alessandro Manzoni (1840): Il proverbio non veniva in taglio esattamente; ma il conte l'aveva sostituito in fretta a un altro che gli era venuto sulla punta della lingua: il lupo cambia il pelo, ma non il vizio. “Ho de' riscontri,” continuava, “ho de' contrassegni...” “Se lei sa positivamente,” disse il provinciale, “che questo religioso abbia commesso qualche errore (tutti si può mancare), avrò per un vero favore l'esserne informato. Son superiore: indegnamente; ma lo sono appunto per correggere, per rimediare.” Pena di vivere così di Luigi Pirandello (1920): E prevede che non potrà nulla lei, su quella creaturina; forse mai; perché troppo neri e come unti ancora e impregnati ferinamente del vizio da cui è nata, ha i capelli, tutti quei capellucci ricciuti; e troppo cupi e pungenti gli occhi; e troppo selvaggio il sangue con cui è impastata. Non si prova nemmeno ad accostarsi per cercar di staccarla dal padre e persuaderla a mettersi a giocare con le sorelline, certa com'è che, non solo non riuscirebbe a nulla, ma anzi farebbe peggio. Piccolo mondo antico di Antonio Fogazzaro (1896): «Troverai dentro la presente il mio testamento. Ne ho fatto due copie. Una è presso di me. L'altra è questa che io t'incarico di pubblicare se la prima non vien fuori. Hai capito? Basta, e quando mi vedrai ti è assolutamente proibito di rompermi... con darmi consigli secondo il tuo maledetto vizio. Tu sei la sola persona di cui mi fido, ma del resto io non ho che a comandare e tu non hai che a obbedire; dunque tutti i rompimenti sono inutili e intollerabili. Ciao.» |
Proverbi |
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Giochi di Parole |
Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per vizio |
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione |
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Definizioni da Cruciverba in cui è presente |
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Cambi |
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: pizio, tizio, vizia, vizzo. Cambiando entrambi gli estremi della parola si possono avere: pizia, pizie, tizia, tizie. |
Scarti |
Rimuovendo una sola lettera si può avere: vizi. |
Zeppe (e aggiunte) |
Aggiungendo una sola lettera si può avere: vizino. |
Parole con "vizio" |
Iniziano con "vizio": viziosa, viziose, viziosi, vizioso, viziosità, viziosacce, viziosacci, viziosetta, viziosette, viziosetti, viziosetto, viziosaccia, viziosaccio, viziosamente. |
Finiscono con "vizio": novizio, sevizio, seviziò, servizio, stravizio, disservizio, aeroservizio, autoservizio, capiservizio, caposervizio, fotoservizio, radioservizio. |
Contengono "vizio": evizione, evizioni, doviziosa, doviziose, doviziosi, dovizioso, servizione, servizioni, doviziosamente. |
»» Vedi parole che contengono vizio per la lista completa |
Parole contenute in "vizio" |
zio, vizi. |
Incastri |
Inserito nella parola dosa dà DOvizioSA; in dose dà DOvizioSE; in dosi dà DOvizioSI; in doso dà DOvizioSO. |
Inserendo al suo interno tali si ha VItaliZIO. |
Lucchetti |
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "vizio" si può ottenere dalle seguenti coppie: vie/ezio, vispa/spazio, viti/tizio. |
Usando "vizio" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * zioni = vini; davi * = dazio; lavi * = lazio; pivi * = pizio; savi * = sazio; gravi * = grazio; provi * = prozio; perivi * = perizio; aggravi * = aggrazio; servivi * = servizio; locativi * = locatizio; supplivi * = supplizio; nutritivi * = nutritizio; essudativi * = essudatizio; trasudativi * = trasudatizio. |
Lucchetti Riflessi |
Scartando le parti in comune (in coda e il riflesso in capo), "vizio" si può ottenere dalle seguenti coppie: vizze/ezio, vizzo/ozio. |
Cerniere |
Scartando le parti in comune (prima in capo e poi in coda), "vizio" si può ottenere dalle seguenti coppie: navi/ziona, nevi/zione. |
Usando "vizio" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: ziona * = navi; zione * = nevi; * navi = ziona; * nevi = zione; osé * = sevizi. |
Lucchetti Alterni |
Scartando le parti in comune (in coda oppure in capo), "vizio" si può ottenere dalle seguenti coppie: vini/zioni. |
Usando "vizio" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: dazio * = davi; lazio * = lavi; sazio * = savi; grazio * = gravi; prozio * = provi; aggrazio * = aggravi; * ateo = viziate; dissero * = disservizi. |
Sciarade incatenate |
La parola "vizio" si può ottenere (usando una volta sola la parte uguale) da: vizi+zio. |
Intarsi e sciarade alterne |
Intrecciando le lettere di "vizio" (*) con un'altra parola si può ottenere: eden * = evidenzio; * arno = viziarono; * brani = vibrazioni. |
Definizioni da Dizionari Storici |
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860 |
Pecca, Peccato, Vizio, Tacca, Taccola, Taccolo - Peccato è parola della casuistica, meno nell'esclamazione: che peccato! peccato che, ecc. È colpa verso Dio direttamente o indirettamente che sia; pecca è piuttosto difetto o mala abitudine non grave, ma sconveniente: qual è l'uomo che non abbia le sue pecche? che cioè non pecchi in qualche cosa? Vizio, non è tanto la colpa quanto l'abitudine di essa, e la frequenza del cadervi: dalle pieghe viziose raramente l'uomo si raddrizza. Tacca diciamo a Genova per macchia, sia al proprio che al figurato: ne ha una tacca, diciamo, cioè ne pecca, ne ha una pecca: a me pare bella espressione e bella figura. Taccola e taccolo potrebbero essere diminutivi di tacca per pecche leggere, difettucci. Taccola poi a uomo e più a donna seccante, noiosa, importuna per discorsi, parole molte insulse o spropositate, o inconcludenti. [immagine] |
Malattia, Morbo, Vizio - Morbo è affezione grave sempre della salute: molte volte è indeterminato ed ha caratteri non ben definiti dalla scienza: ad esempio, il troppo celebre colera-morbo. La malattia è caratterizzata; è grave o leggiera secondo i casi e i generi: un leggiero morbo parmi non si direbbe propriamente. Il vizio nel sangue, o in altro umore, è morbo latente, e può essere causa di malattie ripetute finchè, se si può, non sia vinto. Vizio ha il noto senso morale: le malattie dell'anima non curate in tempo cambiansi in vizii: morbi, traslatamente, direi l'ipocondria, l'accidia, l'irascibilità ed altre affezioni di simil genere nelle quali il temperamento e l'organizzazione del corpo hanno parte o influenza diretta. [immagine] |
Difetto, Imperfezione, Vizio, Mancanza, Mancamento - Imperfezione è meno degli altri; indica qualche leggera menda che alla perfezione si oppone: è proprio il suggello che la mano dell'uomo lascia sulle cose da lui fatte: se l'uomo potesse essere perfetto, o far cose perfette, ragguaglierebbe Dio in eccellenza e in potere: l'imperfezione può dipendere tanto da mancanza quanto da eccedenza. Difetto è proprio mancanza di qualche parte o qualità essenziale, o minor esattezza in qualche altra. Un vizio è cosa capitale: se una macchina o qualche altro istrumento ha un vizio, non può servire all'uso. Moralmente parlando questi tre vocaboli ritengono lo stesso valore e la stessa distanza gli uni dagli altri. Imperfezione fa sempre ricorrere all'idea la nozione di perfetto, dalla quale una qualche imperfezione nel soggetto pare lo tenga poco distante. Difetto è parola e cosa più usuale: ognuno ha i suoi difetti, e talora difetti gravi, cui l'uomo è portato, tante volte più che non dovrebbe, a compatire, perchè ha bisogno di una consimile indulgenza. Ogni vizio va ripreso o corretto: se però si compatiscono i difetti, i vizii non si hanno da tollerare: l'uomo dabbene non farà lega coi viziosi, perchè i loro esempi e le loro parole sono contagiose. La mancanza è un difetto assoluto, materialmente parlando: i soldati non potevano più tirare per mancanza di polvere: e prima non colpivan giusto per difetto della stessa. Mancanza, moralmente, è più di mancamento: i genitori puniscano le mancanze dei figli, ma sappiano condonare all'inesperienza i mancamenti proprii di quell'età, e ne li correggano col farglieli soventi avvertire, ma con dolcezza. Vizio talvolta si dice per abituale difetto, per abitudine anche semplicemente non bella: molti ragazzi hanno il vizio di guardare nel moccichino quando s'hanno soffiato il naso. Ma a parlare più propriamente, i difetti dell'uomo son causa di molti suoi mancamenti; i vizii contratti lo precipitano in mancanze e in colpe gravi. Nel vizio pare ricorra più la volontà; nel difetto, l'istinto, il temperamento, l'inclinazione naturale: vizio di giuocare; difetto di parlar forte, troppo in fretta, o simili. [immagine] |
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879 |
Vizio - S. m. Disposizione abituale al male. Contrario di Virtù. Talvolta gli antichi nel plur. dissero Vizia per Vizii. Vitium, in Cic.
T. Vizio; abito di trasgredire il dovere. – Vizio, abito d'un male; depravazione dell'essere. But. (C) Lo vizio dell'anima si dimostra cogli atti del corpo. E altrove: Vizio è amare lo mal del prossimo. Pass. 259. Le virtù sono medicine de' vizii, i quali sono infermità dell'animo. Albert. cap. 46. L'uscimento del vizio adopra intramento di virtude. E appresso: Se tu vuoi schifare i vizii, sta' da lunga dagli esempli de' vizii. Bocc. Nov. 3. g. 4. Ogni vizio può in gravissima noia tornar di colui che l'usa. E nov. 4. g. 9. Se egli non fosse più malagevole agli uomini il mostrare altrui il senno e la virtù loro, che non sia la sciocchezza o il vizio. E nov. 9. g. 10. Se pienamente l'amicizia d'alcuno non si può per li nostri vizii acquistare. Amm. Ant. 34. 2. 12. Il vizio della lussuria leggermente nasce d'ozio; che amore veramente è detto passione d'anima non occupata. Dant. Inf. 5. A vizio di lussuria fu sì rotta, Che libito fe' licito in sua legge. E 26. Nè dolcezza di figlio, nè la pietà Del vecchio padre… Vincer potêr dentro da me l'ardore Ch'i' ebbi a divenir del mondo esperto, E delli vizii umani e del valore (è Ulisse che parla). Petr. Son. 49. part. II. Che i vizii spoglia, e virtù veste e onore. Esp. Pat. Nost. 7. E sentenzia per giustizia intra 'l bene e le vizia (i vizii). Fr. Giord. Pred. 15. (Man.) Sono molti mondani, i quali, cresciuti ne' vizii, non si credon ch'altri possa stare sanza fare quelli vizii; e maravigliansi de' frati che possano tenere castitade. [Tav.] Coll. Ab. Isaac, 1. 1. A ciò che… aprendole a quelli che non son degni, e che le ricevono con fastidio, non cadesse in vizio di vantamento. [G.M.] S. Ag. C. D. 1. 1. Quella Provvidenza divina, che suole con le guerre e battaglie schiacciare e correggere ed emendare li corrotti costumi e vizi delli uomini. Morg. 18. 140. I peccati mortal' meco eran tutti, E gli altri vizi scellerati e brutti. E 25. 2. Non sai tu quanto possi un vizio antico In un cor traditor sempre ostinato. E 26. 21. Ma quel Marsilio,… Fra molti vizi, tutti osceni e brutti, Una invidia ha nell'ossa che 'l divora Segner. Mann. Febbr. 7. Son quei tre vizi, che più di tutti gli altri son puramente spirituali: la vanagloria, l'iracondia, l'invidia. E Apr. 27. Non pretende che tu ami in lui quella mala volontà, quel mal tratto, quei mali termini che lo costituiscono tuo nemico, perchè ciò sarebbe un amare non solamente il vizioso, ma ancora il vizio. E Magg. 8. Il primo rimedio contro ogni vizio fu sempre questo: stimarlo vizio. E 15. Se le virtù son l'ultimo della potenza dell'uomo, i vizi son l'ultimo della sua gran fiacchezza. E Ag. 27. Quegl'istessi demonii, i quali in vita ti furono tentatori così amichevoli, nè fecer altro che adularti, che allettarti, e che continuamente invitarti al vizio con mille belle lusinghe. E Incred. 2. 1. 1. Vero è che se all'uomo è difficile avanzarsi al più alto della virtù, non gli è forse meno difficile l'arrivare al profondo del vizio. E 2. 2. 2. La origine di questa incredulità non si ha da cercare immediatamente nell'intelletto alterato, ma nella volontà; la quale, carica d'ogni fracidume di vizio, solleva dal suo seno fumi nerissimi. E Quares. 16. 2. Chi può tenerlo, che non torni al vizio già detestato? T. Uomo marcio ne' vizii. – È un impasto di vizii (viziosissimo). [Fanf.] Vizio innominabile; Contro natura. Lorenzi, Ricord. (Cod. maruc. c. 26.) 82. (in fine). Sopra el vizio innominabile fecero una legge, che chi fussi trovato la prima volta, stêssi in gogna. Vizio del vino; L'abuso vizioso che l'uomo ne fa. [Cont.] Roseo, Agr. Her. 65. v. È un vizio quel del vino, che quanto più l'uomo ne beve, più restane con la sete di esso; e così più si viene a darvisi. – Parimente: Vizio del giuoco, e sim. 2. Per Difetto, Mancamento. Bocc. Nov. 6. g. 9. (C) Che questo tuo vizio del levarti in sogno, e di dire le favole, che tu sogni, per vere, ti daranno una volta la mala ventura [G.M.] È un bonissim'uomo; ma ha il vizio di ciarlare un po' troppo. 3. Vezzo biasimevole. [G.M.] Quando sta a sedere, ha il vizio di tentennar forte una gamba, e fa tremare tutta la stanza. – È una bella signorina, ma ha il vizio di discorrer troppo a daddolo. T. L'ha per vizio, quando parla, di farci ogni tanto una risatina. [Rig. e Fanf.] Ha il vizio di rodersi le unghie. 4. E di animali viziati. Cr. 9. 9. 3. (C) Il cavallo che lieva la coda in su ed in giù, è di mal vizio. [G.M.] Cavallo che ha il vizio d'inciampare; che ha il vizio del restio. – Cane che ha il vizio di avventarsi alla gente, e di mordere. 5. Voglia o Appetito vizioso. Non usit. Franc. Sacch. (C) Converrebbe che questa donna, che cotanto amate, ingravidasse: essendo gravida, come spesso interviene, hanno vizio di cose nuove; così potrà intervenire ch'ella avrà vizio di voi. 6. Difetto corporale, Imperfezione. Maestruzz. 1. 17. (C) Molti vizii corporali nel Vecchio Testamento rifiutavano coloro che si doveano ordinare, siccome è manifesto nel Levitico. Fr. Jac. Cess. 2. 2. 19. S'udie rimproverare… che gli putía la bocca,… acciò che dêsse medicina a quello vizio. 7. E d'infermità, o di malattia organica. Cr. 6. 18 (M.) Contra 'l vizio della milza se ne faccia (della brancorsina) unguento. [Camp.] S. Gir. Pist. 98. Se il celabro non sarà sano, tutti li membri saranno in vizio. [G.M.] Ha un vizio di cuore. 8. Per estens. Di cose guaste, o che non si trovano più nello stato lor primitivo d'integrità o di perfezione. [Val] Fortig. Ricciard. 1. 29. Chi bada ai muri, e guarda se hanno vizi. [G.M.] Il mio oriuolo ha il vizio di andare sempre indietro. – Quel girarrosto ha il vizio di fermarsi spesso. 9. Trasl. Mancamento di alcuna delle forme legali in un contratto, o sim. [Rig. e Fanf.] Il contratto per vizio di forma fu annullato. [G.M.] Sentenza annullata per vizio di procedura. – Testamento nullo per vizio delle formalità richieste dalla legge – Vizio di elezione; nella scelta di un magistrato, di un deputato. 10. T. Senso filos. Vizio nella materia e nella forma del sillogismo. – Vizio d'un argomento, ch'è una petizione di principio. 11. T. Dello stile. L'affettazione è vizio dello stile, quando apparisce continua ne' modi, nel numero. Quand'è meno sguaiata, si dirà meglio difetto, perchè il vizio è sempre più sensibile, più spiacente, più intimo del difetto. 12. Vizio di scrittura, di copista, o sim.; delle scorrezioni viziose. [Camp.] Guid. G. A. lib. 35. Avvegnadio che per vizio dello scrittore non grammatico, li infrascritti proprii nomi sieno corrupti. Alleg. Metam. Prol. I versi dicono quel medesimo che la prosa; e sono alquanto corrotti per vizio degl'ignoranti scrittori dell'altro primo esemplo. 13. Proverbi. T. Prov. Tosc. 38. Ama l'amico tuo col vezzo e col vizio suo. E 49. L'avarizia è scuola d'ogni vizio. E 161. Alla guerra si va pieno di danari, e si torna pieno di vizii e di pidocchi. E 171. È vizio essere tristo; ed è peggio non conoscere che un altro sia buono. E 207. Non c'è vizio peggiore di quello che per bontà (di bontà simulata). E 222. Ognun si crede senza vizio perchè non ha quelli degli altri. E 228. L'ozio è il padre di tutti i vizii. E 253. Povertà non è vizio. E 279. Come la cosa indugia, piglia vizio (la tardanza sovente è cagione di danno). = Dittam. 3. 12. (C) Fighuol, l'indugio spesso prende vizio. Fir. Luc. 3. 2. Sì, presto portala su, che lo 'ndugio piglia vizio. Ciriff. Calv. 3. 79. E molte volte indugio piglia vizio. [Val.] Pucc. Centil. 50. 42. In quel mezzo l'indugio prese vizio. [G.M.] Fag. Commed. 5. 126. l'non vo' che l'indugio pigli vizio, e che tu perda questa bella occasione. T. Prov. Tosc. 321. L'oro luce, la virtù riluce, e il vizio traluce. E 323. Chi vive col vizio, muore nella vita. E: Chi d'un vizio si vuole astenere, preghi Dio di non l'avere. (Anche: Chi d'un vizio vuol guarire…) E: Chi da giovane ha un vizio, in vecchiaja fa sempre quell'uffizio. E: Vizio per natura, fino alla fossa dura. E 324. I vizii s'imparano anco senza maestri. E: Il vizio è nemico della vergogna. E 325. Vizio rinato, vizio peggiorato. (Le ricadute sono peggiori.) E: Vizio non punito, cresce in infinito. E: Un vizio chiama l'altro. E: Il lupo perde il pelo, ma il vizio mai. [G.M.] Fag. Rim. 2. 98. Il pelo lascian sì, ma non il vizio. E altrove: Sol pelo cangia, ma non vizio il lupo. |
Navigazione |
Parole in ordine alfabetico: viziereste, vizieresti, vizierete, vizierò, vizietti, vizietto, vizino « vizio » viziosa, viziosacce, viziosacci, viziosaccia, viziosaccio, viziosamente, viziose |
Parole di cinque lettere: vivrà, vivrò, vizia « vizio » vizza, vizze, vizzi |
Vocabolario inverso (per trovare le rime): solstizio, interstizio, giustiziò, giustizio, prefettizio, surrettizio, fittizio « vizio (oiziv) » stravizio, sevizio, seviziò, novizio, servizio, capiservizio, radioservizio |
Indice parole che: iniziano con V, con VI, parole che iniziano con VIZ, finiscono con O |
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