Forma verbale |
Velo è una forma del verbo velare (prima persona singolare dell'indicativo presente). Vedi anche: Coniugazione di velare. |
Utili Link |
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Liste a cui appartiene |
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Foto taggate velo | ||
Sguardo dolce | relax in spiaggia | Devozione a New York |
Tag correlati: donna, occhi, donne, mani, due, foulard, capelli, sposi, sguardo, ritratto, veli, viso, naso, tre, devozione, pizzo, matrimonio |
Informazioni di base |
La parola velo è formata da quattro lettere, due vocali e due consonanti. È una parola bifronte senza capo, la lettura all’inverso produce una parola di senso compiuto (olé), un bifronte senza coda (lev), un bifronte senza capo né coda (le). Divisione in sillabe: vé-lo. È un bisillabo piano (accento sulla penultima sillaba). Parole con la stessa grafia, ma accentate: velò. |
Frasi e testi di esempio |
»» Vedi anche le pagine frasi con velo e canzoni con velo per una lista di esempi. |
Esempi d'uso |
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Citazioni da opere letterarie |
Annalena Bilsini di Grazia Deledda (1927): Furono loro due i primi a scendere nella cucina ed a scegliersi le più larghe rosee fette della polenta abbrustolita; ed il giovine, nel versare il latte per lo zio, vi fece scivolare anche il velo grasso della panna; poi, mentre gli altri fratelli irrompevano già chiassosi e litigiosi nella stanza, essi uscirono nei campi. Il romanzo della fanciulla di Matilde Serao (1921): Il pretonzolo scuoteva il capo da destra a sinistra, come ad esprimere la soddisfazione scimmiottesca: e Isabella Diaz continuava a dire il velo di mistero, in cui si avvolgevano i sacramenti e il senso che essi esprimevano. Ma al settimo, il matrimonio, le spregiudicate ricominciarono a mormorare, a ridacchiare, a urtarsi col gomito, a fare smorfie per non ridere, e la voce acuta di Luisetta Deste, chiese: — Professore, scusate, che rappresenta, misticamente il sacramento del matrimonio? — La vecchia casa di Neera (1900): Si avvicinò a quest'ultimo. Era un pastello di graziosa fattura, a due sole tinte. La posa della testa, un po' china, non lasciava scorgere gli occhi e la mancanza dello sguardo materno le fu in quell'istante cosi dolorosa, che ne ebbe uno schianto al cuore. Si accusò di non ricordare gli occhi di sua madre. Fece sforzi crudeli per frangere il velo dei dieci anni che la separavano da lei. Invano. Sempre la stessa figura alta, evanescente; il volto scolorito, il sorriso senza luce, l'abito grigio colle trine bianche. Null'altro..... |
Titoli di Film |
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Canzoni |
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Giochi di Parole |
Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per velo |
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione |
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Definizioni da Cruciverba in cui è presente |
»» Vedi tutte le definizioni |
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Cambi |
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: belo, celo, gelo, melo, pelo, telo, vedo, vela, vele, veli, vero, veto, volo, zelo. Cambiando entrambi gli estremi della parola si possono avere: bela, beli, cela, celi, gela, geli, help, mela, mele, meli, pela, peli, relè, selz, tela, tele, teli, zeli. |
Zeppe (e aggiunte) |
Aggiungendo una sola lettera si possono ottenere le parole: svelo, vello. |
Antipodi (con o senza cambio) |
Spostando la prima lettera in fondo (eventualmente cambiandola) e invertendo il tutto si possono ottenere: fole, gole, iole, mole, sole. Antipodi inversi: se si sposta l'ultima lettera all'inizio (con eventuale cambio) e si inverte il tutto si possono ottenere: leva, leve, levi, levo. |
Parole con "velo" |
Iniziano con "velo": veloce, veloci, velone, veloni, velours, velocità, velocista, velociste, velocisti, velocizza, velocizzi, velocizzo, velocizzò, velodromi, velodromo, velociferi, velocifero, velocipede, velocipedi, velocizzai, velocemente, velocimetri, velocimetro, velocissima, velocissime, velocissimi, velocissimo, velocistica, velocistici, velocistico, ... |
Finiscono con "velo": svelo, svelò, rivelo, rivelò. |
Contengono "velo": autovelox, iperveloce, iperveloci, superveloce, superveloci, motovelodromi, motovelodromo. |
»» Vedi parole che contengono velo per la lista completa |
Parole contenute in "velo" |
Contenute all'inverso: lev, olé. |
Incastri |
Inserito nella parola motodromi dà MOTOveloDROMI; in motodromo dà MOTOveloDROMO. |
Inserendo al suo interno ari si ha VELariO; con trio si ha VEtrioLO. |
Lucchetti |
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "velo" si può ottenere dalle seguenti coppie: vece/celo, vedo/dolo, veglie/glielo, veridico/ridicolo, vescia/scialo, vescovo/scovolo, vespa/spalo, veste/stelo, vesti/stilo. |
Usando "velo" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: beve * = belo; bove * = bolo; cave * = calo; cove * = colo; dove * = dolo; fave * = falò; nove * = nolo; pavé * = palo; pive * = pilo; * loda = veda; * lode = vede; * lodi = vedi; * lodo = vedo; * lori = veri; * loro = vero; * loti = veti; * loto = veto; belve * = bello; calve * = callo; malve * = mallo; ... |
Lucchetti Riflessi |
Scartando le parti in comune (in coda e il riflesso in capo), "velo" si può ottenere dalle seguenti coppie: vero/orlo. |
Cerniere |
Scartando le parti in comune (prima in capo e poi in coda), "velo" si può ottenere dalle seguenti coppie: batave/lobata, bove/lobo, cave/loca, cove/loco, dative/lodati, deve/lode, dive/lodi, dove/lodo, rive/lori, schive/loschi. |
Usando "velo" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: lobo * = bove; loca * = cave; loco * = cove; lode * = deve; lodi * = dive; lodo * = dove; * bove = lobo; * cave = loca; * cove = loco; * deve = lode; * dive = lodi; * dove = lodo; lori * = rive; lobata * = batave; lodati * = dative; * batave = lobata; * dative = lodati; * schive = loschi; loschi * = schive. |
Lucchetti Alterni |
Scartando le parti in comune (in coda oppure in capo), "velo" si può ottenere dalle seguenti coppie: veda/loda, vedano/lodano, vede/lode, vedi/lodi, vediamo/lodiamo, vediate/lodiate, vedo/lodo, vegli/logli, veglio/loglio, ventre/lontre, verde/lorde, verdi/lordi, verdino/lordino, verdume/lordume, verdumi/lordumi, verdura/lordura, verdure/lordure, veri/lori, vero/loro, veti/loti, veto/loto... |
Usando "velo" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: bolo * = bove; colo * = cove; dolo * = dove; falò * = fave; nolo * = nove; palo * = pavé; pilo * = pive; * dolo = vedo; bello * = belve; callo * = calve; mallo * = malve; mollo * = molve; parlo * = parve; piolo * = piove; sello * = selve; stilo * = stive; vallo * = valve; * aio = velai; * spalo = vespa; * stilo = vesti; ... |
Intarsi e sciarade alterne |
Intrecciando le lettere di "velo" (*) con un'altra parola si può ottenere: * gi = veglio; pil * = pivello; san * = svelano; * asl = vasello; * gin = veglino; andò * = avendolo; siam * = sveliamo; * arno = velarono; bendo * = bevendolo; sorgi * = sorveglio; sarno * = svelarono; assolte * = assolvetelo; carnico * = cavernicolo; ridendo * = rivedendolo. |
Definizioni da Dizionari Storici |
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860 |
Cresta, Cuffia, Cuffino, Berretto, Velo - Qui, come in altre cose concernenti mode, abbigliamenti o utensili, ci va proprio un Toscano, e lo cito come lo porta il Tommaseo: dirò in fine in che cosa differisce la lingua scritta, almeno in altre parti d'Italia.
« Cresta de' polli, cresta de' cimieri; per metafora, cresta de' monti; e cresta per superbia. Cresta, abbigliamento delle donne, con gala, onde, crestaia chi lavora di berrette e cappelli da donna. Ma cresta, in questo senso, è disusato e si direbbe per celia o per dispregio. L'abbigliamento del capo a Firenze dicesi berretta; e ve n'è con gala e senza, di varia e più o meno fine materia, con più o meno fronzoli o nastri. In antico la berretta senza gala e di panno o d'altra roba ordinaria dicevasi cuffia. Oggidì cuffia a Firenze è il velo che appeso alla berretta o alla tesa del cappello, scende sul viso, o può esser gittato dietro le spalle o da banda. In altri dialetti toscani cuffino. La berretta usata dalle nostre avole si dirà sempre cuffia, nel vecchio senso a cui corrisponde ora berretta; e così si dice in molte provincie d'Italia. Cuffia poi dicon il calice de' muschi: ed uscire per il rotto della cuffia, è frase dell'uso ». Neri. Crestaia è passato nella lingua scritta: cresta in senso di cuffia no, che io sappia; potrebbe forse significare meglio i nastri di vivo colore che l'adornano, che non la cuffia stessa: ciò che qui sopra è detto berretta, chiamasi e scrivesi cuffia quasi dappertutto, e ciò parmi per due ragioni, anzi per tre assai buone: 1° perchè berretta è meglio detta quella degli uomini; 2° perchè berretta mi sa del francese bonnet; 3° perchè anticamente, come lo stesso Neri dice, quella specie di berretto che era di panno (e allora assai propriamente domandavasi così) dicevasi cuffia; onde cuffia è a mio giudizio parola meglio nostrale di berretto, più acconcia, e che lascia come di dovere quella a significazione di berretta da uomo. Il dir poi cuffia o cuffino al velo non so quanto sia ragionevole: in Piemonte, perchè vicino alla Francia, questo velo dicesi coeffa, e viene dal francese coiffe, che vale in genere ciò di cui si cuoprono il capo le donne: la perdòno a Torino, ma a Firenze non così facilmente; e badi anzi a non dar ricetto a gallicismi, se vuol conservare il giusto suo primato in fatto di lingua. [immagine] |
Dizionario delle invenzioni, origini e scoperte del 1850 |
Velo - Dal latino Velum - Così dicesi la stoffa che serve a cuoprire tutta la testa o il volto. L'usanza del velo per nascondere le donne allo sguardo degli uomini data dai tempi favolosi ed eroici. Nella Teogonia d'Esiodo, Minerva dopo aver posta a Pandora una veste, l'adorna di un bel velo. Nell'Odissea, Penelope comparisce d'innauzi a' suoi pretendenti, coperto il viso da un velo magnifico. Tra i Greci ed i Romani, le donne si mostravano di rado in pubblico senza velo. [immagine] |
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879 |
Velo - S. m. Pezzo di tessuto finissimo e trasparente, di cotone o anche di seta, e di forma per lo più quadrangolare, usato dalle donne per coprirsi la testa e il volto, e per ornamento della persona. Velum, aureo.
[G.M.] Velo liscio, Velo ricamato. Velo bianco, Velo nero. Velo fitto, Velo rado. Velo crespo. Velo diacciato; più serrato dell'ordinario, perchè nella superficie ha piccoli increspamenti che lo rendono meno trasparente, come i vetri che pur diconsi diacciati. – Forse lo stesso di quello che anticamente dicevano Velo bissato. [Fanf.] Descriz. Process. S. Gio. 26. Era il cavallo guarnito con velo bianco bissato. [G.M.] Quando vanno in chiesa, hanno il velo che le cuopre dal capo a mezza la persona. – Le ragazze alle processioni portano il velo bianco. (In campagna lo chiamano il Quadro; dalla forma.) – La novella sposa aveva un bel velo che dalla testa le scendeva alle piante. Mettersi il velo. Levarselo. Coprirsi col velo. Tirarsi il velo sugli occhi. T. La Madonna del velo; di Raffaello, perchè così dipinta. Bocc. Nov. 10. g. 5. (C) Egli è che dianzi io imbiancai miei veli col zolfo. E nov. 8. g. 8. Trovò la donna che ancora non s'era compiuta di racconciare i veli in capo. Amet. 27. Il mento bellissimo, sopra il quale il velo mosso dalla sommità della testa, e appuntato sopra i raccolti capelli, da ogni parte terminava raggiunto. Petr. Madr. 1. part. I. Posta a bagnare un leggiadretto velo. [G.M.] Tass. Ger. 4. 29. D'auro ha la chioma (Armida), ed or dal bianco velo Traluce involta, or discoperta appare. Segner. Quares. 26. 7. Sempre teme (una donna ambiziosa) che non sieno le trecce acconce a suo modo, che non sia ben lavato il collo, non ben lustra la fronte, non ben posto il vezzo, non ben adattati i pendenti, non ben ripartito quel velo, con cui vuol fingere di celare le spalle. [Cerq.] E Lett. ined. 74. Solevano innanzi a due a due precedere le fanciulle scarmigliate, e coronate di spine; se non che, sotto la corona tenevano un bianco velo che verecondamente le ricopriva. [Cont.] Cit. Tipocosm. 410. La bambagina, il boccascino, il fustagno, i veli di bambagia. Bart. C. Pitt. Alb. 46. Io tolgo un velo di fila sottilissime, tessuto rado, e sia di qualsivoglia colore; questo divido io di poi con fila alquanto più grosse, facendone quadri quanti mi piace sopra un telajo tutti uguali, e lo metto infra l'occhio e la cosa da vedersi, acciò che la piramide visiva penetrando passi per le rarità del velo. [G.M.] Col velo si cuoprono anche oggetti delicati, che potrebbero insudiciarsi. Bisogna coprire con un velo quella lumiera di cristallo, chè le mosche non la insudicino. – Quelle cornici dorate vanno coperte con un velo, per salvarle un po' dalla polvere. T. Mettere un velo alle bandiere. Bandiera di Venezia con velo bruno; in segno di lutto. [G.M.] Ha il velo nero al cappello; pure in segno di lutto. 2. Velo; Un simile tessuto, del quale si fanno abiti da donna. [G.M.] All'accademia c'erano molte signore; e alcune di esse con abito di velo color rosa e color canarino. 3. Per simil. [Cont.] Lom. Pitt. Scul. Arch. 455. Se gli attribuiscono (agli Angeli) medesimamente sottili veli, e cinto leggierissimo, con le falde picciole e ben minute, ma larghe a loco a loco secondo i volgimenti suoi, ed a questa maniera vengono lodati. 4. Copertura di tela che portano le monache alla testa. Bocc. Nov. 2. g. 9. tit. (C) Credendosi il saltero de' veli aver posto in capo, le brache… vi pose. [G.M.] Magr. Notiz. Vocab. Eccl. Velum significa il Velo che si suol dare alle donne dedicate al divino servizio; il qual velo è di varie sorti. Il prime chiamasi Velum professionis, il quale si concede nel tempo della professione religiosa tanto alle vergini quanto alle vedove… Il secondo dicesi Velum consecrationis, il quale si concede alle Vergini con molte cerimonie e solennità;… e questo velo non si può concedere prima che la vergine sia in età di ventisei anni. Il terzo era un altro, pur chiamato Velum consecrationis, con il quale si consacravano le diaconesse nel quarantesimo anno della loro età… Il quarto dicevasi Velum praelationis, il quale concedevasi alle abbadesse… L'ultimo era detto Velum conversionis; e questo si dava alle donne convertite; le quali, dopo di averlo portato per un anno intiero, non potevano ritornare indietro dal loro santo proposito. Onde: Prendere il velo; di giovane che si fa monaca. (Man.) [G.M.] Ha preso il velo nel convento di Santa Teresa. [G.M.] E il contr. Deporre, Lasciare il velo; Abbandonare lo stato monacale, Uscire di convento. Nella ultima soppressione degli Ordini religiosi, pochissime sono le monache che hanno lasciato il velo. 5. E fig. Velo, per lo Stato monacale, disse Dant. Par. 4. (C) E poi potesti da Piccarda udire Che l'affezion del vel Gostanza tenne (desiderò sempre il chiostro). 6. Velo del tempio; Drappo prezioso, che nel tempio di Gerusalemme, sospeso a due colonne, separava il Santuario, dov'era l'Arca, dall'altro recinto nominato il Santo, dov'era l'altare de' profumi. Bibb. Velum templi. (Mt.) Ces. Vit. Crist. 5. 258. (Man.) Fra le altre cose misteriose fu questa, del fendersi che fece da sommo ad imo il velo del tempio. 7. [G.M.] Quello col quale è coperto il calice alla messa. Magri, Notiz. Vocab. Eccl. Il velo con cui si cuopre il calice, per dinotare l'oscura notte della Passione, quando furono istituiti questi divini misterii. 8. [G.M.] Quello col quale il sacerdote si cuopre le spalle, detto perciò anche Velo da spalle, e Velo umerale. Magr. Notiz. Vocab. Eccl. Il velo che porta il sacerdote su le spalle, quando espone il Santissimo Sagramento, sempre deve essere di color bianco, anche nel giorno del Venerdì Santo, come il baldacchio;… perchè Cristo sacramentato, essendo glorioso, non si dêe coprire con velo nero, come hanno stimato alcuni moderni scrittori. – V. anco UMERALE. 9. [G.M.] E Velo; Quello col quale, per riverenza, in tempo di predica, si vela il SS. Sacramento esposto, perchè il popolo, ascoltando il predicatore, è costretto a voltar le spalle all'altare. Ha la forma appunto d'un ostensorio, con un velo in alto nella parte rotonda, che resta dinanzi al Sacramento. Or ora entra la predica; bisogna mettere il velo al Sacramento. 10. [G.M.] Velo dello staccio, del buratto; dove passa la farina o altro, che si vada stacciando. [Cont.] Stat. Cons. Seta, II. 22. 61. Trenta portate e mezza richiede il velo di retino, trentatre il crivelletto, trentacinque il velo col filo ad uso di Fiandra, e tutti si faranno in due licci… Dovendosene crescere altre quattro (portate) pei veli lustri ondati, alla moda di Francia. Bandi Fior. XXVIII. 17. Per l'avvenire sia lecito metter delle sete crude ne' drappi d'ogni sorte dove va oro o ariento filato o tirato, ne' drappi di pelo con opera di qual si voglia sorte, ne' buratti e veli di seta e nelle ferrandine. Spet. nat. XI. 157. Buratti, veli ed altri drappi fini, ne' quali il filo lungo e quel trasversale sono della stessa lana prima di Segovia; l'uno e l'altro di lana pettinata, l'uno e l'altro quasi egualmente torto al piccolo filatojo. 11. Per simil. Il corporeo velo, Il terrestre velo, Il mortal velo, ecc.; Il corpo umano, dentro al quale l'anima alberga. Petr. Canz. 17. 7. part. I. (C) Nè posso il giorno che la vita serra, Antiveder per lo corporeo velo. [G.M.] E Son. 34. part. II. Mio ben non cape in intelletto umano; Te solo aspetto, e, quel che tanto amasti, E laggiuso è rimaso, il mio bel velo. Morg. 28. 1. Fa' ch'io paja alla morte un bianco cigno, Che dolce canta in sull'estremo lutto, Tanto ch'io ponga in terra il mortal velo Di Carlo in pace, e l'anima a te in cielo. Rinuccin. Dafn. Ninfa sdegnosa e schiva, Che sfuggendo l'amor d'un dio del cielo, Cangiasti in verde lauro il tuo bel velo. E: Bella ninfa fuggitiva, Sciolta e priva Del mortal tuo nobil velo, Godi pur. T. Ar. Fur. 42. 14. E voci e suoni d'Angeli concordi Tosto in aria s'udîr che l'alma uscío; La qual disciolta dal corporeo velo, Fra dolce melodia salì nel cielo. [Val.] Crudel. Rim. 82. Abbiasi il basso regno Il mio terrestre velo. 12. [G.M.] Velo palatino; Quello della sommità del palato. L'ugola è un'appendice della parte media del velo palatino. 13. [Rig. e Fanf.] Velo, per estens., dicesi di cosa o strato sottilissimo che cuopre checchessia. C'è sopra un velo di tinta, che nasconde il vero colore. [Cont.] Cell. V. II. 410. Ancora v'era da considerare che io avevo messo un velo addosso alla detta figura, per coprire gli errori. 14. E più in gen. Di tutto ciò che cuopre, nasconde. [G.M.] D. Inf. 34. Da questa parte cadde giù dal cielo (Lucifero); E la terra, che pria di qua si sporse, Per paura di lui fe' del mar velo. = E 16. (C) Buio d'inferno, e di notte privata D'ogni pianeta… Quant'esser può di nuvol tenebrata, Non fece al viso mio sì grosso velo Come quel fummo ch'ivi ci coperse. [G.M.] Morg. 28. 43. In principio creò la terra e 'l cielo Colui che tutto fe' qual sapïente; E le tenebre al Sol facevon velo. 15. E fig. Dant. Salm. 2. 3. T. Avendo innanzi agli occhi il velo Dell'ignoranza. [Camp.] E Purg. 30. Quando 'l settentrion del primo cielo (i sette candelabri, paragonati dal Poeta alle sette stelle dell'Orsa maggiore), Che nè occaso mai seppe nè orto, Nè d'altra nebbia, che di colpa, velo (la colpa degli angeli ribelli),… Fermo s'affise,… = Petr. Son. 57. part. II. (C) Ma innanzi agli occhi m'era posto un velo, Che non mi fea veder quel ch'i' vedea. Car. Lett. 1. 4. So che l'amore che mi portate, vi fa velo al giudizio. T. Pallav. Ben. 2. 7. Un velo nascondente qualche altro concetto più chiaro. [Cors.] E Stor. Conc. 3. 3. 9. Togliendosi il velo dei pessimi spositori, i quali nulla arrecan di nuovo. T. Un velo di mestizia che sempre le cuopre il volto, e la rende più cara. T. La carità cuopre d'un velo i difetti altrui. – Coprire dí un velo le colpe. – La passione fa velo all'intelletto. T. Cadere il velo dagli occhi; Perdere l'illusione; Tornare a discernere il vero; che anche dicesi: Cader la benda. T. Mettere un velo, Stendere un velo su una cosa; Non parlarne, Non rammentarla più, Non farne più caso; Porla in dimenticanza. Segnatam. di cose che potrebbero rinfocolare sdegni, o rinnovar mali umori. Meno gentile, ma più efficace: Metterci una pietra sopra. 16. E pur fig. [Fanf.] Velo, per Ombra, Protezione. Non usit. Poliz. st. 4. E tu, ben nato Laur, sotto il cui velo Fiorenza lieta in pace si riposa. 17. Velo di cipolla; Quella sottilissima pellicola che ne ricuopre esteriormente il bulbo. Bronz. Cap. 339. (Man.) Tra foglie, barbe, spicchi, bucce e veli D'una cipolla trovereste il tutto. [G.M.] Onde di cosa sottilissima: Sottile come un velo di cipolla; Fine quanto il velo d'una cipolla. [G.M.] E di piccolissima distanza fra una cosa e l'altra: Ci corre quanto un velo di cipolla. – Perchè combacino bene le due assi ci manca ancora quanto un velo di cipolla. 18. Velo, traslat.; Superficiale agghiacciamento dell'acqua, o sim. Dant. Inf. 33. (C) Levatemi dal viso i duri veli, Sì ch'io sfoghi 'l dolor che 'l cuor m'impregna. Sagg. Nat. esp. 171. Questa verisimilmente non fu altro che l'acqua,… rimasta presa tra essa crosta e quel primo velo che di lei fece il freddo, nel cominciare ad agghiacciarla. E per La superficie dell'acqua stessa, senza idea di agghiaccíamento. [Cont.] G. G. Sag. IV. 295. Quel sol velo sottilissimo d'acqua, che tocca il corpo della nave, vien per avventura forzato ad ubbidire al moto di quella; ma l'altre parti più remote… si liberano del tutto dalla sua forza ed impeto. 19. † Per Vela. Dant. Purg. 2. (M.) Vedi che sdegna gli argomenti umani, Sì che remo non vuol nè altro velo Che l'ali sue, tra liti sì lontani. [Camp.] Art. am. II. Ma tu, usato a maggiori veli, non abbandonare la donna, acciocchè ella non vada dinanzi al tuo corso (velis majoribus usus. Qui locuz. fig.) [Sel.] Velo per velatura. Dare un velo di colore, di vernice. |
Navigazione |
Parole in ordine alfabetico: velluti, vellutiera, vellutiere, vellutieri, vellutini, vellutino, velluto « velo » veloce, velocemente, veloci, velociferi, velocifero, velocimetri, velocimetro |
Parole di quattro lettere: vela, vele, veli « velo » vena, vene, vera |
Vocabolario inverso (per trovare le rime): spedirtelo, stelo, fattelo, cautelò, cautelo, tutelò, tutelo « velo (olev) » rivelo, rivelò, svelo, svelò, zelo, siglo, siglò |
Indice parole che: iniziano con V, con VE, parole che iniziano con VEL, finiscono con O |
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