Frasi e testi di esempio |
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Esempi d'uso |
- Mi innervosisce perché spesso parla a vanvera senza neanche essere interpellata.
- Non parlare a vanvera e senza cognizione di causa: prima istruisciti!
Non ancora verificati:- Sono una persona pacifica e odio infinitamente che parla a vanvera senza sapere.
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Citazioni da opere letterarie |
Il giardino dei Finzi-Contini di Giorgio Bassani (1962): Poteva riferirsi sia a onesti olmi e tigli nostrani, sia a rarissime piante africane, asiatiche, americane che soltanto uno specialista sarebbe stato capace di identificare: giacché c'era di tutto, al Barchetto del Duca, proprio di tutto. Quanto a me, io rispondevo sempre a vanvera: un po' perché non sapevo sul serio distinguere un olmo da un tiglio, e un po' perché mi ero accorto che niente le faceva piacere come sentirmi sbagliare.
Carthago di Franco Forte (2009): «Ho sentito dire che vorrebbe mettere insieme otto legioni» intervenne Publio, non riuscendo più a resistere alla tentazione di partecipare alla discussione. Sapeva di essere lì solo perché era l'unico rappresentante maschio degli Scipioni a Roma, in quel momento, e perché era il genero di Lucio Emilio Paolo. Però credeva di avere dimostrato di non essere uno che parla a vanvera, e sapeva di avere argomenti validi da proporre a quegli uomini di potere, anche a dispetto della sua giovane età.
I Viceré di Federico De Roberto (1894): ― Ma che cosa, Eccellenza, se parlano così, a vanvera? |
Espressioni e Modi di Dire |
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Giochi di Parole |
Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per vanvera |
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione |
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Definizioni da Cruciverba in cui è presente |
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Cambi |
Cambiando una lettera sola si può ottenere: vanterà. |
Scarti |
Scarti di lettere con resto non consecutivo: vane, vana, vara, aver, avrà, aera, nera. |
Parole contenute in "vanvera" |
era, van, vera. Contenute all'inverso: are. |
Sciarade e composizione |
"vanvera" è formata da: van+vera. |
Definizioni da Dizionari Storici |
Vocabolario dei sinonimi della lingua italiana del 1884 |
Impazzata (alla), A vanvera, A caso, A casaccio - Alla impazzata significa l'operare senza ordine, senza garbo, in fretta e senza rispetto al far bene o male. - A vànvera è operare senza arte, senza saper quel che si fa, tentando ora un modo ora l'altro. - A caso è il mettersi a un'impresa a cui non siamo preparati, e l'operare senza un concetto, senza una guida, senza sapere dove faremo capo. - [A casaccio è come una specie di peggiorativo di A caso, e dice maggior trascuratezza avventata nell'eseguire una cosa. G. F.] [immagine] |
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860 |
Fanfera (a), o A vanvera, o A bambera, A caso, A casaccio, Alla ventura, Al bacchio - Fare, operare a caso, vale spensieratamente, senza darsi briga di preparare, di disporre le cose onde riescano a dovere, a bene; a casaccio, è fare non solo spensieratamente, ma quasi alla peggio, o almeno lasciare che le cose alla peggio sen vadano. Chi opera alla ventura lascia bensì a questa la decisione finale, ma pensa, medita, fa ciò che può onde la ventura gli riesca meno funesta per quanto è possibile: chi va alla ventura lascia bensì in certo modo che il caso lo conduca più qua che là, ma bada pure a non rompersi il collo per la strada; non così chi va a caso, e molto meno chi a casaccio.
«A fanfera, o a vanvera, o bambera (a vanvera pare il più usitato) è meno che a caso; vale, senza la debita attenzione, meditazione, cautela. Chi fa a caso, ci pensa poco: chi a fanfera, non ci pensa quanto dovrebbe. «Corrono a combattere all'impazzata, tirando a vanvera nel buio». Davanz. «Non usavano i vecchi nostri far le cose a vanvera». Allegri. Al bacchio è voce anch'essa dello stil famigliare, ed esprime non solo spensieratezza, ma avventataggine; però si riferisce d'ordinario alle azioni piuttosto che alle parole. Questa frase è più forte delle altre notate». Tommaseo. [immagine] |
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879 |
A Vanvera - Post. avverb. A caso, Com'ella viene. Il suono rammenta Vano, e, in gen., è imit. di moto leggiero e debole. Varch. Lez. 108. (C) Un saettatore che non s'avesse proposto bersaglio nessuno, ma traesse a vanvera. Matt. Franz. Rim. burl. In queste rime a vanvera dettate. Tac. Dav. Stor. 4. 339. E secondo che eran caldi dal vino, corrono a combattere alla impazzata, tirando a vanvera nel bujo. Allegr. 34. Non usavano i vecchi nostri far le cose a vanvera. Varch. Err. Giov. 43. (M.) Dove dice che nella città signoreggiavano i popolari…, dice, come noi diciamo, a vanvera; perchè è vero che erano mercatanti, ma questi medesimi mercatanti erano a Firenze gentiluomini. V. anco A FANFERA. |
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