Frasi e testi di esempio |
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Esempi d'uso |
- Dopo due giorni di digiuno si mise a trangugiare tutto quello che vedeva in tavola!
- Quando ha fame, è capace di trangugiare qualsiasi cosa senza fiatare.
- Non posso fare a meno di trangugiare i dolci al cioccolato.
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Citazioni da opere letterarie |
La Madonna d’Imbevera di Cesare Cantù (1878): I contadini adunque dovevano soffrire e trangugiare, senza che credessero tampoco tesoreggiare meriti colla pazienza; giacché erano stati educati a considerare l'oppressione una necessità inevitabile, come la grandine, come il morire; e che Dio, concedendo ai grandi d'intendere le ragioni che hanno per soperchiare il povero, avesse fatto anche troppo concedendo al povero la forza di tollerarli.
Nel sogno di Neera (1893): Confortò l'asceta, facendogli trangugiare qualche goccia di un liquore che aveva con sè, e poi, uscito fuori, tornò con un carico di semprevivi, di rami di pino e di abete. In silenzio si pose a intrecciarli, ne compose una barella, ne adunò alla testa i rami più frondosi, le più morbide foglie, e, quando ebbe finito, disse semplicemente: — Andiamo?
Se questo è un uomo di Primo Levi (1947): Non avevo mai visto uomini anziani nudi. Il signor Bergmann portava il cinto erniario, e chiese all'interprete se doveva posarlo, e l'interprete esitò. Ma il tedesco comprese, e parlò seriamente all'interprete indicando qualcuno; abbiamo visto l'interprete trangugiare, e poi ha detto: – Il maresciallo dice di deporre il cinto, e che le sarà dato quello del signor Coen –. Si vedevano le parole uscire amare dalla bocca di Flesch, quello era il modo di ridere del tedesco. |
Giochi di Parole |
Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per trangugiare |
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione |
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Definizioni da Cruciverba in cui è presente |
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Cambi |
Cambiando una lettera sola si può ottenere: trangugiate. |
Scarti |
Scarti di lettere con resto non consecutivo: trani, tragga, trae, tria, trie, tanga, tania, tana, tane, taggare, tagga, tare, tuga, tuia, tuie, ture, tiare, rana, rane, ragù, raggi, ragia, raia, raie, rare, ruga, anure, aggi, agire, agre, auge, aure, gare. |
Parole contenute in "trangugiare" |
are, già, tra, giare, trangugi, trangugia. Contenute all'inverso: era. |
Lucchetti |
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "trangugiare" si può ottenere dalle seguenti coppie: trangugiai/ire, trangugiamenti/mentire, trangugiamento/mentore, trangugiamo/more, trangugiata/tare, trangugiatore/torere. |
Usando "trangugiare" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * areno = trangugino; * remo = trangugiamo; * areata = trangugiata; * areate = trangugiate; * areati = trangugiati; * areato = trangugiato; * rendo = trangugiando; * resse = trangugiasse; * ressi = trangugiassi; * reste = trangugiaste; * resti = trangugiasti; * retore = trangugiatore; * retori = trangugiatori; * ressero = trangugiassero. |
Lucchetti Riflessi |
Scartando le parti in comune (in coda e il riflesso in capo), "trangugiare" si può ottenere dalle seguenti coppie: trangugiata/atre, trangugiato/otre. |
Usando "trangugiare" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * erano = trangugino; * ermo = trangugiamo; * erta = trangugiata; * erte = trangugiate; * erti = trangugiati; * erto = trangugiato. |
Lucchetti Alterni |
Scartando le parti in comune (in coda oppure in capo), "trangugiare" si può ottenere dalle seguenti coppie: trangugia/area, trangugiata/areata, trangugiate/areate, trangugiati/areati, trangugiato/areato, trangugino/areno, trangugiai/rei, trangugiamo/remo, trangugiando/rendo, trangugiasse/resse, trangugiassero/ressero, trangugiassi/ressi, trangugiaste/reste, trangugiasti/resti, trangugiate/rete, trangugiati/reti, trangugiatore/retore, trangugiatori/retori. |
Usando "trangugiare" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * more = trangugiamo; * torere = trangugiatore; * mentire = trangugiamenti; * mentore = trangugiamento. |
Sciarade e composizione |
"trangugiare" è formata da: trangugi+are. |
Sciarade incatenate |
La parola "trangugiare" si può ottenere (usando una volta sola la parte uguale) da: trangugi+giare, trangugia+are, trangugia+giare. |
Intarsi e sciarade alterne |
Intrecciando le lettere di "trangugiare" (*) con un'altra parola si può ottenere: * tic = trangugiatrice. |
Definizioni da Dizionari Storici |
Vocabolario dei sinonimi della lingua italiana del 1884 |
Trangugiare, Tirar giù, Tracannare - Trangugiare si usa propriamente per Bere in tutta fretta, quasi per non ripentirsi, o veleno, o bevanda medicinale disgustosa, o altro. Alle volte si dice anche per Mangiare molto a un tratto. - Tirar giù si dice delle bevande bevute in abbondanza e con gusto. - « Tira giù un bicchiere di mezzo litro per volta. » - [Trangugiare è proprio di cibi e di bevande; Tracannare soltanto di queste, quando si bevano avidamente fuor di misura e precipitosamente. - « Tracannarono un fiasco di vino - gran bicchieroni di birra. » - Un pollo, una frittata non si tracannano, si trangugiano; il vino, il latte, non si trangugiano. Trangugiare ha traslati; Tracannare, no. G. F.] [immagine] |
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860 |
Inghiottire, Ingoiare, Sorbire, Assorbire, Succiare, Ingozzare, Ingollare, Trangugiare, Tracannare, Lambire, Libare - Inghiottire è mandare giù naturalmente il cibo e la bevanda: ingoiare è mandarla giù in fretta per voracità o altra cagione. Ingollare è mandar giù per la gola senza assaporare, sbadatamente, o apposta per non sentire il sapore, il che si fa delle medicine, e come se la gola fosse un imbuto. Ingozzare è mettere nel gozzo; è proprio degli uccelli. Tracannare è bere in fretta, senza assaporare la bevanda. Trangugiare è mangiare in fretta, aiutando colla volontà, per quanto è possibile, i moti naturali della deglutizione; trangugiare è talvolta mangiare con dispetto. Sorbire si fa de' liquidi o per mezzo d'un cannello, o bevendoli a piccoli sorsi, a centellini, gustandoli, assaporandoli con una certa compiacenza. Assorbire si fa pure de' liquidi e de' vapori; ma l'assorbire non è tanto della bocca, quanto dei pori tutti del corpo o della parte di esso che col liquido resta a contatto: i corpi asciutti assorbono l'umidità eccessiva che trovasi talvolta nell'atmosfera: il vaso assorbe parte del liquido che contiene. Succiare, e de' liquidi e di certi frutti che hanno una polpa pastosa come le nespole, le susine, e le succiole, così dette per lo appunto dal succhiarle che si fa. Lambire è leccare o mettere la lingua nell'acqua o altro liquore e berne alquanto come fanno i cani e i gatti. Libare è bere adagino e gustando, assaporando ben bene ciò che si beve, e propriamente degustandolo, pregustandolo. Inghiottire, ingoiare, ingozzare, trangugiare, hanno questo senso traslato, cioè che bisogna sentirne o sentirsene dire delle grosse e mandarle giù senza rimbeccarle per rispetto della persona che le dice, o per altro motivo di forza maggiore. [immagine] |
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879 |
Trangugiare - V. a. Ingordamente, e con fretta inghiottire; e talora semplicemente Inghiottire. Transglutire, in Vegez. e Marcell. Empir. Rammenta la gorgia. Dant. Inf. 28. (C) La corata pareva, e 'l tristo sacco, Che merda fa di quel che si trangugia. But. ivi: Trangugiare è mandare giuso. Bocc. Nov. 10. g. 5. Molto tosto l'avete voi trangugiata questa cena. Mor. S. Greg. Quella cosa che si bee, tanto più tosto si trangugia, quanto ell'ha manco mestier d'esser masticata. [G.M.] Ar. Fur. 17. 35. L'umana carne meglio gli sapeva (gli piaceva all'Orco), E prima il fa veder ch'all'antro arrivi; Chè tre de' nostri giovani che aveva, Tutti li mangia, anzi trangugia vivi.
2. Fig. Car. En. 3. 685. (M.) Scilla dentro alle sue buje caverne Stassene insidïando; e con le bocche De' suoi mostri voraci, che distese Tien mai sempre ed aperte. i naviganti Entro al suo speco a sè tragge e trangugia. [G.M.] Segner. Quares. 14. 3. Mitridate, quel re famoso di Ponto, non veggendo aperto altro passo, a schivare la servitù, che questo (benchè terribile) della morte, deliberò, forsennato, di trangugiarsela in un boccon di veleno. [Pol.] Varch. Boez. 1. pr. 4. Le cui ricchezze s'avevano colla speranza ed ingordigia loro inghiottite e trangugiate i cagnotti della corte.
3. Fig. Nel senso che più fam. diciamo Buttarla giù; la bile, un'ingiuria, una parola amara, o sim. Ar. Fur. 28. 44. (M.) Fu per gridar, fu per non stare al patto; Ma forza è che la bocca alfin si turi, E che l'ira trangugi amara ed acra, Poichè giurato avea sull'ostia sacra.
T. Trangugiar de' bocconi amari; Questa non la posso trangugiare.
E n. pass. Cas. Uf. Com. 99. (C) Poichè la povertà t'è in odio tanto…, trangugiarlasi conviene, e quello che ammendare non si può, con buon animo sofferire.
4. Trangugiare altrui, fig., vale Sopraffarlo, Conculcarlo. Dav. Scism. 65. (C) Non osservando i Re seguenti le condizioni, e i popoli trangugiandosi. |
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