Forma verbale |
Tiro è una forma del verbo tirare (prima persona singolare dell'indicativo presente). Vedi anche: Coniugazione di tirare. |
Parole Collegate |
Associate (la prima parola che viene a mente, su 100 persone) |
segno (17%), arco (16%), mancino (13%), lancio (7%), bersaglio (7%), volo (6%), piattello (6%), fune (4%), sparo (2%), tirare (2%). Vedi anche: Parole associate a tiro. |
Utili Link |
Significato su Dizionari ed Enciclopedie online |
Hoepli | Sabatini Coletti | Treccani | Wikipedia |
Liste a cui appartiene |
Lista Calcio [Terzino, Tifoso « * » Torneo, Trasferta] |
Foto taggate tiro | ||
Tiro alla fune | recupero rete |
Informazioni di base |
La parola tiro è formata da quattro lettere, due vocali e due consonanti. È una parola bifronte senza capo, la lettura all’inverso produce una parola di senso compiuto (ori). Divisione in sillabe: tì-ro. È un bisillabo piano (accento sulla penultima sillaba). Parole con la stessa grafia, ma accentate: tirò. |
Frasi e testi di esempio |
»» Vedi anche le pagine frasi con tiro e canzoni con tiro per una lista di esempi. |
Esempi d'uso |
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Citazioni da opere letterarie |
L'Isola dell'Angelo Caduto di Carlo Lucarelli (1999): Raccontano che Mazzarino fuggì dalla Cajenna con un pugnale, una bomba a mano e il moschetto che usava per tirare ai gabbiani. Scavalcò il muro quando vide entrare i marinai e scappò verso la scogliera, e fu lì, sulla salita che portava alla chiesa, che uccise il primo, un sergente, spaccandogli la testa con un tiro preciso di moschetto. Da quel momento i marinai decisero di seguirlo da lontano, nonostante il commissario volesse che lo braccassero più da vicino e lo prendessero subito. Perché Mazzarino, nella sua fuga cieca dentro l'isola, distruggeva e massacrava tutto quello che si trovava davanti. Le piccole libertà di Lorenza Gentile (2021): Infilo il materasso di gommapiuma nella nicchia della stanza dei bambini, tiro la tenda per coprirla. Ripiego le lenzuola, prendo i tappi e la mascherina e apro il ripostiglio sulle scale del condominio. Ormai conosco il codice del lucchetto, non faccio più troppo caso alla polvere. Nel bagno dello studio mi infilo il solito vestito. È macchiato, ma non penso che qui qualcuno si scandalizzerà. Continua a farmi sentire magra e desiderabile e libera, voglio metterlo ancora. Carthago di Franco Forte (2009): Mentre ruotava su se stesso per portarsi fuori tiro e faceva scattare il braccio per portare il filo della spada all'altezza del collo del legionario, Annibale si sentì riempire di ammirazione per quel soldato, per la forza d'animo che lo sosteneva, per il coraggio che non lo abbandonava, per l'odio che gli vedeva bruciare nello sguardo. |
Espressioni e Modi di Dire |
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Libri |
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Giochi di Parole |
Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per tiro |
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione |
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Definizioni da Cruciverba in cui è presente |
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Cambi |
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: biro, ciro, dirò, giro, miro, piro, taro, tifo, timo, tino, tipo, tira, tiri, toro, turo, viro. Cambiando entrambi gli estremi della parola si possono avere: dire, dirà, eira, gira, giri, lira, lire, mira, mire, miri, pira, piri, sire, vira, viri. |
Scarti |
Rimuovendo una sola lettera si può avere: tir. |
Zeppe (e aggiunte) |
Aggiungendo una sola lettera si possono ottenere le parole: stiro, tirso. |
Antipodi (con o senza cambio) |
Spostando la prima lettera in fondo (eventualmente cambiandola) e invertendo il tutto si possono ottenere: cori, dori, fori, lori, mori, nori, pori, tori. Antipodi inversi: se si sposta l'ultima lettera all'inizio (con eventuale cambio) e si inverte il tutto si possono ottenere: rita, riti, rito. |
Parole con "tiro" |
Iniziano con "tiro": tirone, tironi, tiroide, tiroidi, tirocini, tiroidea, tiroidee, tiroidei, tiroideo, tirolese, tirolesi, tirolini, tirolino, tirosina, tirosine, tiroxina, tiroxine, tirocinio, tiroidina, tiroidine, tiroidite, tiroiditi, tironiana, tironiane, tironiani, tironiano, tiroidismi, tiroidismo, tirocinante, tirocinanti, ... |
Finiscono con "tiro": stiro, stirò, attiro, attirò, patirò, ritiro, ritirò, satiro, gestirò, mentirò, partirò, pentirò, protiro, sentirò, sortirò, vestirò, zittirò, abortirò, attutirò, sfoltirò, smaltirò, smentirò, spartirò, sveltirò, svestirò, abbrutirò, allestirò, ammattirò, appuntirò, arrostirò, ... |
Contengono "tiro": antirock, patirono, gestirono, mentirono, partirono, pentirono, sentirono, sortirono, vestirono, zittirono, abortirono, antirollio, attutirono, iotiroidea, iotiroidee, iotiroidei, iotiroideo, pettirossi, pettirosso, quartiroli, quartirolo, sfoltirono, smaltirono, smentirono, spartirono, sveltirono, svestirono, abbrutirono, allestirono, ammattirono, ... |
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Parole contenute in "tiro" |
tir. Contenute all'inverso: ori. |
Incastri |
Inserito nella parola senno dà SENtiroNO; in ioidea dà IOtiroIDEA; in ioidee dà IOtiroIDEE; in ioidei dà IOtiroIDEI; in ioideo dà IOtiroIDEO; in inverno dà INVERtiroNO. |
Inserendo al suo interno chi si ha TIRchiO; con aggi si ha TIRaggiO; con tube si ha TItubeRO (tituberò); con pizze si ha TIpizzeRO (tipizzerò); con tille si ha TItilleRO (titillerò); con tubasse si ha TItubasseRO; con tuberebbe si ha TItuberebbeRO. |
Lucchetti |
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "tiro" si può ottenere dalle seguenti coppie: tiadi/adirò, tiare/arerò, tiè/ero, tifa/faro, tifiate/fiaterò, tifo/foro, timine/minerò, timo/moro, timori/morirò, tipa/paro, tipe/pero, tipi/piro, tipica/picaro, tipo/poro, tisane/sanerò, titubasse/tubassero, tituberebbe/tuberebbero. |
Usando "tiro" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: atti * = atro; ceti * = cero; citi * = ciro; coti * = coro; dati * = darò; doti * = doro; erti * = erro; fati * = faro; lati * = laro; loti * = loro; miti * = miro; moti * = moro; muti * = muro; patì * = paro; peti * = pero; poti * = poro; rati * = raro; * rosi = tisi; veti * = vero; viti * = viro; ... |
Lucchetti Riflessi |
Scartando le parti in comune (in coda e il riflesso in capo), "tiro" si può ottenere dalle seguenti coppie: tifa/afro, tigella/allegro, tipa/apro. |
Usando "tiro" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: tait * = taro; * orna = tina; * orni = tini; * orno = tino; * orsi = tisi; * orare = tiare; * orfano = tifano; * orfica = tifica; * orfici = tifici; * orfico = tifico; * orgone = tigone; * orgoni = tigoni; * ormone = timone; * ormoni = timoni; * orfiche = tifiche; * ornelli = tinelli; * ornello = tinello; * ortolano = titolano. |
Cerniere |
Scartando le parti in comune (prima in capo e poi in coda), "tiro" si può ottenere dalle seguenti coppie: aneti/roane, arti/roar, botti/robot, cheti/roche, coti/roco, dati/roda, dandoti/rodando, datati/rodata, dermiti/rodermi, devoti/rodevo, diti/rodi, doti/rodo, goti/rogo, magnati/romagna, manati/romana, mandati/romanda, miceti/romice, ridati/rorida, satelliti/rosatelli, settati/rosetta, siti/rosi... |
Usando "tiro" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: roar * = arti; roco * = coti; roda * = dati; rodi * = diti; rodo * = doti; rogo * = goti; * arti = roar; * coti = roco; * dati = roda; * doti = rodo; * goti = rogo; * siti = rosi; * viti = rovi; * voti = rovo; rosi * = siti; rovi * = viti; rovo * = voti; roane * = aneti; robot * = botti; roche * = cheti; ... |
Lucchetti Alterni |
Scartando le parti in comune (in coda oppure in capo), "tiro" si può ottenere dalle seguenti coppie: ticchettare/rocchettare, ticchetti/rocchetti, ticchetto/rocchetto, tigna/rogna, tigne/rogne, tignosa/rognosa, tignose/rognose, tignosi/rognosi, tignoso/rognoso, tilla/rolla, tille/rollè, tilli/rolli, tillo/rollo, timici/romici, timolo/romolo, timpano/rompano, tinca/ronca, tinche/ronche, tincone/roncone, tinconi/ronconi, tisi/rosi... |
Usando "tiro" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: atro * = atti; cero * = ceti; coro * = coti; darò * = dati; doro * = doti; erro * = erti; faro * = fati; laro * = lati; loro * = loti; moro * = moti; paro * = patì; pero * = peti; poro * = poti; raro * = rati; * faro = tifa; * foro = tifo; * moro = timo; * paro = tipa; * pero = tipe; * poro = tipo; ... |
Intarsi e sciarade alterne |
Intrecciando le lettere di "tiro" (*) con un'altra parola si può ottenere: so * = stioro; san * = stirano; * bui = tiburio; * gin = tigrino; atre * = attirerò; cose * = costiero; mule * = mutilerò; osai * = ostiario; * erre = terriero; * fano = tifarono; * arno = tirarono; * atre = tiratore; * atri = tiratori; * rane = trainerò; * rave = travierò; ansie * = antisiero; grane * = gratinerò; spano * = stiparono; saggi * = stiraggio; sarno * = stirarono; ... |
Rotazioni |
Slittando le lettere in egual modo si ha: peni. |
Definizioni da Dizionari Storici |
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879 |
† Tiro - S. m. Porpora. Lat. Tyrus. Tyros, in Marzial. – Tesorett. Br. 11. 84. (M.) Sono in quello giro Balsamo, e ambra, e tiro, E lo pepe, e lo legno Aloè, ch'è sì degno… |
Tiro - S. m. L'azione del tirare colle armi da fuoco contro un punto determinato, ed anche il Colpo che si fa tirando. Gal. Sist. 120. (C) Ma l'esperienza mostra i tiri essere eguali; adunque l'artiglieria sta immobile. E 174. (M.) Ma credete voi che si trovasse bombardier così pratico che togliesse a dar nel berzaglio ogni tiro? Guicc. Stor. 17. 51. Il secondo tiro percosse e roppe una gamba alquanto sopra il ginocchio a Giovanni de' Medici. [Cont.] Melzo, Gov. Cav III. 10. Quando odono i tiri dell'archibugiate che si devono sparare, come s'è detto, perchè questo è segno che il nimico è vicino,… deve la compagnia di guardia montar subito a cavallo. Tard. Macch. Ord. Quart. 23. l tiri de i nostri moschetti, che se bene saranno stracchi onde non penetrino una celata, occidono intronando le parti vitali. Cr. B. Naut. med. I. 144. Quando la capitana averà sparato il tiro, ovvero messo la bandiera, o toccato la raccolta di partenza secondo i luoghi, i capitani di esse galere si metteranno in punto per esser presti a partirsi e seguire la capitana. Capob. Cor. mil. 33. Quelli tiri fatti con il detto punto saranno bassi, e mai potranno ferire in quella cosa tolta di mira, come comprender benissimo si può dalla linea del tiro. [Val.] Fag. Rim. 3. 83. Dorma pure chi può senza pensiere, Nè sia bastante un tiro di cannone, A torgli un così lecito piacere.
T. Tre tiri di cannone. Di quattro tiri, ha colto due volte soltanto. In un tiro buttò giù due starne. 2. Di armi antiche non da fuoco, come balestre e sim. [Cont.] De Marchi, Arch. mil. 4. Vi aggiunsero aperture per le mura, dove potessero scoprire li nemici, e con li tiri delle balestre poterli da lontano offendere. [G.M.] Anche adesso si tira colla balestra, o alla caccia degli uccelli, o per divertimento. La notte andava a frugnuolo, e faceva colla balestra di bei tiri a' tordi. Tirando a segno colla balestra, raramente falliva il tiro. 3. [G.M.] Tiro, Tiro a segno, Tiro a bersaglio; Il luogo ove si esercitano a tirare colle armi da fuoco. Tutti i giorni va al Tiro Hanno fatto il tiro a segno alle Cascine. Il tiro nazionale. 4. [G.M.] Varie denominazioni dei tiri, secondo la linea e la direzione nella quale si tirano segnatamente le artiglierie. Adesso la più parte di queste denominazioni sono variate. Tiro a livello Galil. Tratt. Fortif. p. 33. (Mt.) Il tiro parallello al piano è detto Tiro a livello, ovvero di punto in bianco;… e chiamasi a livello, quasi ad libellam, cioè in bilancio, e che non inchini più ad una che ad un'altra parte. Tiro cieco; Sparato senza míra giusta. Bentiv. (Mt.) Fra le tenebre, allora, che danno potrebbon fare le offese di temerarii e di ciechi tiri? Tiro costiero; che va a percuotere dall'un de' lati del bersaglio. Galil Sistem. 120. (Mt.) Mai non si côrrebbe nel segno che altri avesse tolto di mira; ma sempre sarebbero i tiri costieri verso Ponente. Tiro curvilineo, o in arcata; quando il projettile lanciato descrive una linea molto curva. Si distingue con quest'appellazione il tiro delle bombe e d'ogni altra cosa scagliata co' mortai. (Mt.) Tiro di ficco. Galil. Tratt. Fort. 33. (M.) Il medesimo ancora si deve considerar rispetto al piano della campagna, dimandando tiro di striscio quello che la va radendo, e di ficco quello che, venendo da alto, la percuote in un sol punto. [Camp.] Diz. mar. mil. Tiro di ficco si fa quando si tira con l'artiglieria dall'alto al basso. [Cont.] G. G. Fort. XI. 134. Quando il tiro va a percuoter e ferir la muraglia in un solo punto, come si vede sopra la cortina medesima il tiro CD, questo vien dimandato tiro di ficco o ficcare. Cr. B. Naut. med. V. 512. I pezzi di sopra, essendo piantati in alto, e tirando a' vascelli poco sollevati dall'acqua, si cogliono di ficco: e i tiri di ficco ove prima toccano si restano, o sbalzano. E ivi, 190. Per provveder, il più che sia possibile, che il fianco non resti senza tiri, v'abbiamo aggiunta la terza cannoniera, la quale difenderà di ficco la faccia del baloardo. [Camp.] Tiro di levata. Diz. mar. mil. Tiro di levata è quando convien dare ai pezzo elevazione per ferire più lontano e fare onorata botta. [Camp.] Tiro di livello dell'anima. Diz. mar. mil. Tiro di livello dell'anima è il Tiro orizzontale, detto ancora di Punto in bianco. V. anche TIRO A LIVELLO. [Cont.] Tiro di punteria. Chin. Scol. bomb. 87. Quando non si potrà arrivare al segno co 'l tiro di punteria, bisognerà dare elevazione al pezzo con servirsi delli punti, e minuti della squadra, da molti detto tirare di volata. [Cont.] Tiro di punto in bianco. Moretti, Artigl. 45. Le portate o tiri dell'artiglieria perciò sono tre. La prima è detta di punto in bianco, ed è quello spazio che la palla cammina per linea insensibilmente diretta, senza inclinazione alcuna. Tiro di rimbalzo; col quale il projettile vien lanciato in modo, che combinata la celerità coll'angolo di projezione, urti nel suolo senza ficcarsi dentro, e ne risalti percorrendo in oria una curva, poi ricada al termine di questa, e, riurtando nello stesso modo, possa descrivere altre curve, finchè il suo moto non sia estinto. (Mt.) [Cont.] Tiro di striscio. G. G. Fort. XI. 151. Quando un tiro d'artiglieria va parallelo ed equidistante ad una cortina, senza toccarla in luogo alcuno, si dimanda tiro di striscio. [Camp.] Tiro di volata. Diz. mar. mil. Tiro di volata è quello che si fa con le artiglierie tirando in alto senza aggiustarle a segno alcuno. [Cont.] G. G. N. sci. XIII. 233. Una tavola per i tiri che dicono di volata, la quale contenga le lontananze delle cadute delle palle tirate secondo tutte le diverse elevazioni. Tiro inclinato; quello che, relativamente al piano della campagna, viene da alto a basso Galil. Tratt. Fortif. p. 33. (Mt.) Ma più propriamente, in quanto appartiene al piano della campagna, potremo considerare tre diverse maniere di tiri; cioè, 1° Il tiro che viene dall'alto a basso, il quale si chiama inclinato… Tiro massimo; quando il projetto vien lanciato alla maggior distanza cui possa arrivare; detto anche Tiro perso. Torricell. (Mt.) Supponiamo che il massimo tiro, cioè il tiro fatto all'elevazione del sesto punto della squadra da una colubrina, sia, per esempio, 400 passi geometrici. [Cont.] Il tiro arcato, o in arcata lo dicevano anche delle armi bianche. Tard. Macch. Ord. Quart. 64. Appresso i Romani, che lanciavano i dardi, e col saettume ferivano di tiro arcato, poteano molte più file aiutar la prima testa ch'ora non possono le picche, ed i tiri a livello de gl'arcobugi. 5. Dicesi anche la Distanza o Spazio che è dal luogo d'onde si tira al luogo dove si arriva tirando. [Cont.] Lupic. Arch. mil. 58. Batteria, la metà della quale sia bagnata dall'onde marine, nè vi possa accostare vascello niuno a un tiro d'artiglieria se non dalla parte del porto. = Guicc. Stor. 9. (C) Accostaronsi le armate l'una all'altra sopra Porto Venere quanto pativa il tiro delle artiglierie E 19. 135. (M.) Accostatosi con una trincea al diritto della batteria, e fatta un'altra trincea al diritto degli alloggiamenti Spagnuoli, lontana al fosso un tiro di mano,… vi piantò su l'artiglieria. [Cont.] Brancac. L. Car. mil. 80. Appressandosi il nimico a tiro certo di cannone, deve fare sparare l'artiglieria, facendola subito ricaricare. Onde Essere a tiro di moschetto, o sim., dicesi dell'Essere dentro allo spazio, dove arriva il tiro del moschetto, o sim. (C) T. Corsin. Stor. Mess. 202. Quando furono a tiro di cannone, cominciò l'artiglieria a reprimere la loro celerità. – A mezzo tiro di fucile. 6. † Tiro, detto dello stesso cannone, o sim., in quanto serve a tirare. Sassett. Lett. 331. (Man.) In Diù fu trovato nella sua espugnazione quel tiro grande di rame, che V. S. vide in Portogallo. E appresso: Ha (il re) un arsenale nel quale sono 1500 tiri di puro rame. 7. Per Carica, ossia Quel tanto di munizione che serve a caricare le armi da fuoco. [Cont.] Brancac. L. Car. mil. 5. Il moschettiero… dêe dimandarla (la munizione) piano al suo officiale, e cercare di risparmiarla quando li va mancando, acciò gli restino almeno sempre due tiri per una estrema necessità, nella quale si dêe valer per ultimo refugio della sua spada; chè, avendosi a restringere co' nemici, potrà con essa meglio che con il moschetto mostrar il suo valore. [G.M.] Ho finito la polvere; ce n'avrò appena due tiri. E nelle guerre antiche, detto delle armi da scagliare. Tac. Dav. Stor. 5. 369. (Man.) Consumati i tiri, e rinfocata la zuffa, i nimici più furiosi con loro alte persone, e lunghe aste fediscono da discosto i barcollanti soldati. 8. Del tirare a certi giuochi, come a quello de' dadi, delle palle, del biliardo, della ruzzola; e anche il Punto che si fa tirando. Galil. Consid. Dad. 3. 119. (Man.) I punti dei tiri di tre dadi non sono se non sedici. E 120. Quel punto dei tre dadi, la cui composizione risulta da tre numeri eguali, non si può produrre se non da una sola scoperta, ovvero tiro di dadi. [G.M.] Segner. Incred. 1. 8. 3. Tornò la seconda volta al funesto giuoco (dei dadi), e sortì il medesimo tiro. – A tavola reale, sena è il più bel tiro. All'oca, sei tre è un bel tiro. Giocavano al biliardo, ed egli vinse il giuoco, perchè al primo tiro fece dodici e al secondo nove. Alla ruzzola fece il tiro più lungo di tutti Quando in campagna giocano alla forma, vince colui che in due tiri va più lontano degli altri. 9. [G.M.] Del tirare le reti alla pesca. Segner. Mann. Ap. 20. Non hai mai notato ciò che accade ad un pescatore? Avrà un intero giorno tirate le reti indarno; e con tutto ciò, quando egli, già disperato, pensa ad abbandonare le spiagge e gli scogli, fa con quel tiro con cui men se l'immagina, quella preda, che, maliziosa, s'era già tante volte da lui sottratta. [G.M.] E anche alla tesa del paretajo, o sim. Tirò le reti, e in un sol tiro prese quindici lucherini. Alle reti aperte ebbe in due tiri undici lodole. 10. Tiro, La corda che tira. V. TIRANTE. [Cont.] Zab. Cast. Ponti, 2. 27 taglia inferiore: 28 taglia superiore: 29 capo morto: 30 capo del tiro, o del tirante… B mezzo canapo grosso once due, pesa ogni passo libbre cinque;… Serve, quando siavi bisogno, di tiro di riserva, di rinforzo, di ritegno, o ritiro, e per armare il peso o lavoro colle polee… Il detto piede si ferma con buca in terra, o sopra terra con funi o puntelli, acciocchè la forza del tiro, non sforzi la capra. 11. Tiro, o Brutto tiro; Azione cattiva. Mal tratto. Buon. Fier. 2. 5. 5. (C) Un bell'umor, che per fare un bel tiro Dichiarò… Malm. 9. 56. E di quel tiro stiaccia come un picchio. Dat. Lepid. 165. (Man.) Uomo assai mordace nel parlare, e vago di bei tiri. Baldin. Vit. Bern. 31. Questo è un tiro del principe Lodovisio. [Val.] Fortig. Ricciard. 27. 5. E, se questa t'ha fatto un tiro infame, Tu pure avrai ciò fatto a molte dame. Fag. Rim. 5. 217. Ciò mai ti sortirà, Benchè mi faccia qualsivoglia tiro. = Leop. Cap. 51. (Man.) Di costor potrei dir parecchi tiri Tra belli e brutti, se non ch'io non voglio Sentir che quel bofouchi, o quel s'adiri. [G.M.] Red. Lett. Questo gran letterato è rimasto innamorato di Firenze, e de' virtuosi che vi ha conosciuti; e di tutti scrive con somma stima, eccettochè di quel cervello strambo, e più che balzano, che alle settimane passate fece a V. S. Ill. ma quel tiro. Anicet. Semes. Dial. Io vi potrei raccontare i tiri che hanno fatti a più d'uno. [G.M.] In buon senso, men com. Segner. Crist. instr. 1. 22. 5. Ma guardate tiri inauditi di Provvidenza! (Tratto, o sim.) 12. Tiro a due, a quattro, a sei, a otto. Si dice di Carrozza tirata da due, da quattro, da sei, da otto cavalli. [Cont.] Mont. Dial. Vort. 143. Ho sentito a dire da questi giovani cavalieri, che si dilettano di saper a un bisogno ben condurre un tiro a sei, che ci vuole un'arte particolare per saper dare certa piegatura in aria alla frusta senza la quale ella, o non fa quel suono, o lo fa molto debole. [G.M.] Fag Commed. Uomini a cavallo, lacchè, vetturini, tiri a sei. 13. Animali, Bestie da tiro, Tutte quelle che son atte a tirar veicoli, come Cavalli, Muli, ecc. [G.M.] Ha due cavalli da tiro, e uno da sella. Cavallo che va bene a tiro e a sella. 14. Tiro, Tiro mortale, e com. Tiro secco; Malattia del cavallo per la quale addenta la greppia, e tira su il fiato convulsivamente, onde gli si gonfiano d'aria gl'intestini. Lib. Masc. (C) Quando i cavalli hanno il male del tiro, voglionne esser curati con maniera differente. [Camp.] Din. Din. Mascal. IV. 1. Disperata infermità è il Tiro, e con poca speranza d'essere ajutato; perocchè l'animale diventa tutto rigido come fosse uno legno. [Cont.] Garz. M Cav. II. 7. La contrazione è una perpetua e violenta ritirazione delli nervi e dei muscoli verso il lor principio, e questo alle volte tutte le parti del corpo universalmente comprende, lo lega, e lo impedisce che piegar non si può in verun lato; è nominate volgarmente tiro mortale dal condurre il più delle volte il paziente a morte, a differenza del tiro secco, il quale è più tosto vizio, che male. T. Per cel. Di pers. che, parlando, si ripiglia, balbetta, come avesse un moto convulso e gli mancasse il respiro. Ha il tiro secco. T. Venire il tiro secco; fam. per Morire. (Quella è davvero mancanza di respiro.) 15. Modi proverb. Tiro tiro, uccello uccello; detto dei cacciatori che non falliscono mai il colpo. E anco si applica ad altre cose (Man.) [G.M.] Serdon. Prov. Piuttosto perdere un amico che un bel tiro o un bel motto. Dicesi di coloro che, venendogli occasione di fare qualche bel tratto, o dire qualche bel motto, ancorchè conoscano che torni in disfavore o dispiacere d'un amico, tuttavia non gliene perdonano, secondo il detto de' Latini: Potius amicum quam dictum perdere. 16. Altri modi. A tiro; A distanza tale da poter esser preso, ghermito. Fag. Rim. 7. 167. Quando (la volpe) che sieno a tiro ha bene scorto, Coi denti afferra, e quei che può via porta. Crudel. Rim. 69. Ma non sì tosto egli li vide a tiro Che… Scannò la donnoletta ed il coniglio. Sul tiro; Sul colpo. [G.M.] Ruzzolò la scala all'indietro, battè la memoria, e morì sul tiro. Essere a tiro; fig. Detto di cose da mangiare; quando sien giunte a maturazione, o, parlandosi di vivande quand'abbiano avuta la necessaria cottura. T. Targ. Alimurg. 209. Quando siano a tiro (il grano, le biade e i legumi) si previene la caduta, e si segano o si svelgono gli steli, si prosciugano meglio che sia possibile, e dipoi si tengono a stagionare abbicati sino al tempo opportuno per la battitura. = Casott. Celid. 5. 101. (Man.) Sentendo che la carne non è a tiro, Disse, puntando i piè: Tira, ch'io tiro. T. L'arrosto è a tiro. T. E d'altro. Il dramma non è ancora a tiro. Perchè sia bene a tiro, ci vorranno due altre prove. Essere a tiro di fare checchessia; Essere al punto di doverlo o poterlo fare. [G.M.] Fag. Commed. Ora noi siamo a tiro. – A tiro di che? – Per far fare al potestà l'obbligo. – Dovevano fare oggi la scritta di matrimonio; ma ancora non sono a tiro. [Val.] Fag. Comm. 2. 310. Mi par che con nostra intera riputazione siamo a tiro d'arrenderci. Non esserci tiro; Non esserci modo, verso. [Mor.] Non c'è tiro ch'io possa indurre un fratello a far la pace coll'altro fratello. [Val.] Stare sul tiro d'una cosa; Stare in attenzione per approfittarsene. per prenderla. Non usit. Fag. Rim. 3. 113. Del boccone miglior starò sul tiro. |
† Tiro - S. m. Spezie di serpe; Vipera. Gr. Θηρίον. Guitt. Lett. 20. (C) Costum'è di saggio uomo non trarre di arnia veneno, ma di tiro triaca. M. Aldobr. P. N. 109. Assomigliato alla natura dei serpenti, che si appellano tiri, de' quali si fa l'otriaca. Ar. Fur. 13. 32. Da muovere a pietade aspidi e tiri. Morg. 14. 82. E 'l tir ch'avea lo 'ncantatore scorto, Acciocchè le parole sue non oda, Aveva l'un orecchio in terra porto, E l'altro s'ha turato colla coda. |
Gran Dizionario Teorico-Militare del 1847 |
Ampiezza del tiro - s. f. Amplitude. La linea orizzontale ch'è compresa fra i due estremi della traiettoria. [immagine] |
Navigazione |
Parole in ordine alfabetico: tirino, tiristore, tiristori, tiritera, tiritere, tirlindana, tirlindane « tiro » tirocinante, tirocinanti, tirocini, tirocinio, tiroide, tiroidea, tiroidectomia |
Parole di quattro lettere: tipo, tira, tiri « tiro » tisi, tivù, tizi |
Vocabolario inverso (per trovare le rime): impietosirò, innervosirò, assiro, appassirò, ispessirò, arrossirò, tossirò « tiro (orit) » patirò, compatirò, satiro, ritiro, ritirò, smaltirò, sveltirò |
Indice parole che: iniziano con T, con TI, parole che iniziano con TIR, finiscono con O |
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