Tiepidezza - e TEPIDEZZA. S. f. Astr. di TIEPIDO, ecc. B. lat. Tepiditas. [Cont.] Mont. Spec. fis. 18. Gl'instromenti astronomici di bronzo, o d'altri metalli, facevano sensibile mutazione nel solo passaggio dalla tepidezza d'una stanza al freddo dell'aria aperta: e ne' legni l'ho veduto io manifesto, massimamente misurati per traverso alle vene, poichè, secondo la lunghezza di quelle, meno si alterano. = Segner. Mann. Agost 31. 1. (M.) Due ragioni vi sono di tiepidezza: L'una è nel passar che fan le cose dal freddo al caldo; l'altra è nel tornare dal caldo al freddo.
2. Fig., per Pigrizia, e Freddezza. Dant. Purg. 18. (C) O gente, in cui fervore acuto adesso Ricompie forse negligenza e 'ndugio Da voi per tiepidezza in ben far messo. Lab. 187. La qual tiepidezza il vestimento, che vermiglio mi vedi…, riscalda. Car. Lett. 2. 11. Per voi medesima potete esser certa che ciò non può venire da tepidezza d'affezione. T. E Lett. fam. 1. 333. Accortissimamente m'avete già due volte punto di tepidezza d'amore.
3. Per Peritanza, Timidità. Bocc. Nov. 8. g. 10. (C) Prima della sua tiepidezza e diffidenzia ripresolo, gli fece maravigliosa festa.
4. Vale anche Mancanza di passione o Freddezza nell'operare. [G.M.] Machiav. Princ. 6. La qual tiepidezza nasce, parte per paura degli avversarii, che hanno le leggi dal canto loro, parte dalla incredulità degli uomini. = Segner. Mann. Agost. 31. 3. (M.) Perchè, se con la tua tiepidezza, tu ti disponi ad uscir dal seno di Dio, qual maraviglia sarà che Dio non aspetti che tu n'esca da te, ma che omai ti vomiti? [G.M.] E: La tiepidezza di chi rallentasi nel bene che un tempo egli ha fatto. E: Considera come questa tiepidezza, tanto odiosa a Dio, è senza dubbio quella che si usa nel suo divino servizio. |