Frasi e testi di esempio |
Citazioni da opere letterarie |
Il nostro padrone di Grazia Deledda (1920): La voce pareva uscir di sotterra, quasi flebile, ma lenta e dolce: l'uomo raccontava evidentemente con piacere la fosca storia, travisandola, e Predu Maria si morsicò i pugni, e fu per slanciarsi in mezzo a quegli uomini che dopo la giornata faticosa si assopivano pensando male di lui con voluttà crudele, come i bimbi quando ascoltano una fiaba paurosa; ma poi si ritrasse, quasi spinto dall'onda delle sue solite considerazioni: castigo, penitenza, volontà di Dio e simili cose.
Il Marchese di Roccaverdina di Luigi Capuana (1901): Sentiva qualche cosa dentro di sè, che sopravveniva sempre ad arrestarlo nei momenti in cui egli avrebbe voluto prendere finalmente una risoluzione; qualche cosa che somigliava a una superstiziosa paura, a una vaga apprensione di pericoli appiattati nell'ombra e pronti a slanciarsi sopra di lui appena si fosse deliberato ad attuare quel progetto iniziatore della nuova fase della sua vita.
Sulle frontiere del Far-West di Emilio Salgari (1908): — Hallo per la pianura, dunque, — aveva detto Giorgio, il quale era impaziente di slanciarsi in mezzo alle macchie.— Almeno troveremo qualche orso o qualche truppa di tacchini selvatici che ci rimetterà delle eterne pagnotte di maiz ammuffito che abbiamo mangiato al campo. La montagna sarà bella, a chi piace, ma io preferisco le vaste pianure dove posso lanciare il mio mustano. |
Giochi di Parole |
Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per slanciarsi |
Definizioni da Cruciverba in cui è presente |
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Cambi |
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: sganciarsi, slanciarci, slanciarmi, slanciarti, slanciarvi. |
Scarti |
Rimuovendo una sola lettera si può avere: lanciarsi. Altri scarti con resto non consecutivo: sancii, sancì, sani, sanarsi, sanai, sana, sacri, saia, sari, sciai, scia, scii, scarsi, scari, lanciai, lanari, lana, lari, lias, lisi, anca, ansi, acari, acri, nasi, cari, casi. |
Parole contenute in "slanciarsi" |
sla, arsi, ancia, lanci, lancia, slanci, slancia, lanciarsi. |
Lucchetti |
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "slanciarsi" si può ottenere dalle seguenti coppie: slanciata/tarsi, slanciate/tersi, slanciati/tirsi, slanciato/torsi, slanciarmi/misi, slanciarti/tisi, slanciarvi/visi. |
Usando "slanciarsi" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * siti = slanciarti; bis * = bilanciarsi. |
Lucchetti Alterni |
Scartando le parti in comune (in coda oppure in capo), "slanciarsi" si può ottenere dalle seguenti coppie: slanciarti/siti. |
Usando "slanciarsi" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * tersi = slanciate; * tirsi = slanciati; * torsi = slanciato; * misi = slanciarmi; * tisi = slanciarti; * visi = slanciarvi. |
Sciarade e composizione |
"slanciarsi" è formata da: slanci+arsi. |
Sciarade incatenate |
La parola "slanciarsi" si può ottenere (usando una volta sola la parte uguale) da: sla+lanciarsi, slanci+lanciarsi, slancia+arsi, slancia+lanciarsi. |
Definizioni da Dizionari Storici |
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860 |
Lanciare, Slanciare, Avventare, Gettare, Buttare, Tirare, Slanciarsi, Avventarsi, Gettar le parole, Gettare una parola, Buttar là una parola - Lanciare è gettare cosa da un luogo all'altro per aria sicchè vi giunga senza toccar terra. Slanciare pare che indichi più sforzo. Avventare è gettare contro: s'avventano e cose e parole; e sassi e ingiurie. Avventarsi è scagliarsi su o contra qualcuno o qualche cosa con ira per lo più o per impazienza onde non ci sfugga. Buttare è urtare o spingere, o gettare giù: buttare su, non si direbbe forse propriamente: buttare là, esprime dispregio della cosa e il poco valore suo, o il poco conto che se ne fa. Una fontana getta acqua; le piante buttano quando mettono i primi germogli: gettare statua o altro in bronzo, in oro, in argento, o altro metallo, è significato tutto peculiare di questo verbo: v'è poi il gettare via al proprio e al figurato, significati che tutti conoscono. Slanciarsi in aria, per saltare quanto più in alto si può; slanciarsi contro, incontro è meno di avventarsi; può indicare l'impazienza, ma non così chiaramente l'ira o altra passione bollente. Lanciare per varare dicesi propriamente de' bastimenti nuovi che dal cantiere vengono messi in mare. Tirare un'archibugiata, una cannonata è pigliare di mira checchessia, acciò la palla vada a colpirvi dentro; dicesi anche tirare un colpo di cannone quando non è che a polvere; ma allora più propriamente dovrebbe dirsi sparare. Gettare le parole è parlare invano, è parlare ai sordi, o peggio che ai sordi, a chi non intende o non vuol intendere. Gettare una parola è dirla con qualche argomento di fiducia o almeno di lusinga che abbia valere: buttarla là è dirla a modo di saggio, per vedere se attacca, se frutta; o con malizia per vedere se altri vi resta accalappiato, e sentendone una ne dica dieci su ciò che si vuole; se però s'ha da fare con gente più destra e più accorta di noi, gettare una parola, o il buttarla là come si vuole, riesce inutile, e le son parole gettate. [immagine] |
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