Frasi e testi di esempio |
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Esempi d'uso |
- La sifilide è una malattia sottovalutata in Italia, con le frontiere aperte la sua minaccia è alta.
- Il mio cavallo soffre di sifilide e viene curato dal mio veterinario.
- Un mio compagno di lavoro, avendo rapporti sessuali con prostitute, ha preso la sifilide.
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Citazioni da opere letterarie |
L'Isola dell'Angelo Caduto di Carlo Lucarelli (1999): Li aveva visti. Come aveva visto la nota informativa che il suo predecessore aveva richiesto su di loro, poco prima di andarsene. Precedenti penali infamanti, malattie mentali, sifilide... sembrava che il Partito avesse voluto sbarazzarsene, confinando anche loro sull'isola. Miranda, a quanto diceva la nota, era lì per aver messo incinta la figlia di un console generale della Milizia.
Azzurro tenebra di Giovanni Arpino (1977): «Ma se smetti ti ritrovi inviato speciale e devi seguire guerre o processi» scattò il Grangiuán: «Non pentirti mai di questo povero pallone, amico. Sai cosa capita ai cosiddetti grandi inviati? Sifilide alcolismo solitudine.» |
Giochi di Parole |
Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per sifilide |
Cambi |
Cambiando una lettera sola si può ottenere: sifilidi. |
Scarti |
Scarti di lettere con resto non consecutivo: sili, sfili, sfide, slide, file, fide. |
Parole contenute in "sifilide" |
ili, fili, lide. Contenute all'inverso: edili. |
Intarsi e sciarade alterne |
"sifilide" si può ottenere intrecciando le lettere delle seguenti coppie di parole: sili/fide. |
Definizioni da Dizionari Storici |
Dizionario delle invenzioni, origini e scoperte del 1850 |
Sifilide - Questa malattia, che in principio i Francesi chiamavano mal di Napoli e le altre nazioni mal francese, fu terribile sul suo nascere. Varj autori spagnuoli concordano nel dichiarare che la sifilide fu recata da America dai compagni di Colombo, ch'è precipuamente originaria d'Hispaniola, si propagò in Spagna, fu trasportata a Napoli e da colà in Francia dalle truppe della spedizione di Carlo VIII re di Francia nel 1495, e indi si sparse con spaventevole rapidità nel rimanente d'Europa. Bensì vi sarebbe luogo di credere che fosse stata conosciuta dagli antichi, benchè ignota in Europa avanti al ritorno di Cristoforo Colombo dal primo viaggio alle isole Caraibe. Ippocrate e Galeno fanno menzione in diversi luoghi de' loro scritti, di ulcere maligne, le quali probabilmente altro non erano che sifilitiche. Celse, Lanfranc, Arnaud di Villeneuve e Guido di Chauliac notano dei sintomi sul di cui carattere non v'è da prendere abbaglio. Giovenale e Marziale nelle lor satire, e il vescovo Palladio ec., senza indicare precisamente la malattia, danno nozioni sufficienti per istabilirne l'indole. Il primo che si sia valso del mercurio nella cura di questo morbo è Giacomo Beranger, medico in Carpi, nel secolo decimo terzo. [immagine] |
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879 |
Sifilide - S. f. (Med.) [Pacch.] Nome generico cor cui indicossi una quantità di mali attribuiti all'azione di un virus contagioso, detto virus sifilitico, che si comunica dall'uomo alla donna o viceversa da questa a quello. Questo nome corrisponde propriamente a quel morbo che più comunemente è detto Lue venerea, Morbo celtico, Morbo campano, Morbo gallico o venereo, Malfranzese. Questa parola fu introdotta per la prima volta in latino nel linguaggio medico dal Fracastoro, che ne intitolò un suo poema latino, nel quale ragiona di tutti i morbi venerei. (Credesi questa voce derivata dal gr. Σὺν, Insieme, e Φιλέω, lo amo. Ma probabilmente fu mutuata dall'ar. es-siflon, che indica i due pianeti Venere e Mercurio.) = Red. Cons. 1. 12. (M.) Facciamo riflessione, dico, se possa esser cagionata da quel malore detto sifilide, di cui fece quel gentilissimo poema il Fracastoro. [Val.] Cocch. Op. 1. 70. Togliere le ostinate reliquie di quel cocente sintomo della sifilide. |
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