Piccolo mondo antico di Antonio Fogazzaro (1896): Egli non s'accorse di lei se non quando si sentì sfiorar le spalle da due braccia, si vide pender sul petto le due piccole mani. «No, no, suona suona» mormorò Luisa perché Franco gliele aveva afferrate; ma cercando lui col viso supino, senza rispondere, gli occhi e le labbra di lei, gli diede un bacio e rialzò il viso ripetendo «suona!» Egli trasse giù più forte di prima i due polsi prigionieri, richiamò in silenzio la dolce, dolce bocca; e allora ella si arrese, gli fermò le labbra sulle labbra con un bacio lungo, pieno di consenso, tanto più squisito e ricreante del primo. Poi gli sussurrò ancora: «suona.»
Il deserto dei tartari di Dino Buzzati (1940): Per qualche minuto non si udì che il grido rauco del vento. Anche i soldati, riuniti a mucchi sotto le rocce per stare più caldi, avevano perso la voglia di scherzare e lottavano in silenzio col freddo. Come il vento ebbe una pausa, Angustina rialzò di qualche centimetro il capo, mosse adagio la bocca per parlare, gli uscirono soltanto queste due parole: «Bisognerebbe domani...» e dopo più nulla. Due parole soltanto e così fioche che neppure il capitano Monti si accorse che lui aveva parlato.
L'Esclusa di Luigi Pirandello (1919): Introdotti nel “futuro„ salotto, don Fifo, lungo e magro, sedette con le gambe unite, i piedi congiunti, toccando appena il pavimento con la punta delle scarpe; le braccia conserte, come un ragazzo in castigo. I suoi pantaloni erano così stretti, che parevano cuciti su le gambe. Donna Maria Rosa, grassa e rubiconda, si rialzò su una spalla il lunghissimo e fitto velo di crespo che le pendeva dal cappello sul volto e, sedendo, trasse un altro sospiro lamentoso. |