Aggettivo |
Quanto è un aggettivo interrogativo. Forme per genere e per numero: quanta (femminile singolare); quanti (maschile plurale); quante (femminile plurale). |
Parole Collegate |
Associate (la prima parola che viene a mente, su 100 persone) |
tanto (33%), costa (16%), basta (5%), molto (4%), costo (3%), misura (3%), quantità (3%), soldi (2%), tempo (2%), tutto (2%), valore (2%), dimensione (2%). Vedi anche: Parole associate a quanto. |
Utili Link |
Significato su Dizionari ed Enciclopedie online |
Hoepli | Sabatini Coletti | Wikipedia |
Informazioni di base |
La parola quanto è formata da sei lettere, tre vocali e tre consonanti. Divisione in sillabe: quàn-to. È un bisillabo piano (accento sulla penultima sillaba). |
Frasi e testi di esempio |
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Esempi d'uso |
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Citazioni da opere letterarie |
La solitudine dei numeri primi di Paolo Giordano (2008): Avvicinò il frammento di specchio alla carne. La sua mano era ferma quando aprì un piccolo taglio, lungo quanto un polpastrello. Alice tremò e si lasciò sfuggire un grido. Mattia si ritrasse di scatto e nascose la lama dietro la schiena, come a negare che fosse stato lui. «Non posso farlo» le disse. La signora Speranza di Luigi Pirandello (1903): – Ma sissignore… – s'affrettò a rispondergli, impacciatissimo, il Martinelli. – Le confesso… giacché lei ha potuto… sì, dico… sospettare (Dio me ne guardi!), le confesso che m'ero trattenuto, non tanto per curiosità, quanto per… sì, dico… congratularmi meco stesso che lei finalmente riconoscesse la… la… la santità del vincolo, perché… Fior di Sardegna di Grazia Deledda (1917): Lo stesso giorno disse a Lara che, chiamato ad X*** da imperiosi affari, doveva immediatamente ritornarvi; preparasse dunque tutto, chè l'indomani lascerebbero i bagni. Per quanto si sforzasse a parer calmo, don Salvatore era leggermente pallido e nelle sue parole fischiava un accento insolito freddo e tagliente. |
Proverbi |
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Espressioni e Modi di Dire |
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Canzoni |
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Giochi di Parole |
Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per quanto |
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione |
Definizioni da Cruciverba in cui è presente |
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Cambi |
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: guanto, quando, quanta, quante, quanti, quarto, quatto, quinto. Cambiando entrambi gli estremi della parola si può avere: guanti. |
Scarti |
Togliendo tutte le lettere in posizione pari o in quelle dispari si ha: qat e uno. Altri scarti con resto non consecutivo: unto. |
Parole con "quanto" |
Iniziano con "quanto": quantoché, quantomeno, quantometri, quantometro, quantomeccanica, quantomeccaniche. |
Finiscono con "quanto": alquanto, isoquanto. |
Contengono "quanto": cinquantotto, cinquantottesima, cinquantottesime, cinquantottesimi, cinquantottesimo, cinquantottomila, centocinquantotto, millecinquantotto, duemilacinquantotto, duecentocinquantotto, seicentocinquantotto, trecentocinquantotto, centocinquantottesima, centocinquantottesime, centocinquantottesimi, centocinquantottesimo, centocinquantottomila, novecentocinquantotto, ottocentocinquantotto, millecentocinquantotto, settecentocinquantotto, cinquecentocinquantotto, duecentocinquantottesima, duecentocinquantottesime, duecentocinquantottesimi, duecentocinquantottesimo, duecentocinquantottomila, quattrocentocinquantotto, seicentocinquantottesima, seicentocinquantottesime, ... |
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Parole contenute in "quanto" |
qua. |
Incastri |
Inserendo al suo interno tifica si ha QUANtificaTO. |
Lucchetti |
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "quanto" si può ottenere dalle seguenti coppie: quale/lento, qualora/loranto, quando/doto. |
Lucchetti Riflessi |
Scartando le parti in comune (in coda e il riflesso in capo), "quanto" si può ottenere dalle seguenti coppie: quid/dianto. |
Usando "quanto" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * ottica = quantica; * ottici = quantici; * ottico = quantico; * ottiche = quantiche. |
Lucchetti Alterni |
Usando "quanto" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * lento = quale; * doto = quando; * umo = quantum. |
Intarsi e sciarade alterne |
"quanto" si può ottenere intrecciando le lettere delle seguenti coppie di parole: qat/uno. |
Intrecciando le lettere di "quanto" (*) con un'altra parola si può ottenere: * ratto = quarantotto. |
Definizioni da Dizionari Storici |
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860 |
Sì e sì, Tanto quanto, Sì come - Sì e sì sono in fin de' conti due affermazioni alquanto ammirative: sì grande e sì bello; sì ricco e sì generoso; sì povero e sì virtuoso che ecc. Il tanto e il quanto si corrispondono nella comparazione di eguaglianza fra due qualità nell'individuo; o fra due quantità che si equilibrino presso a poco: tanto grande quanto saggio; tanto pane quanto riso; il sì afferma, e il come, quando gli corrisponde, conferma: lo trovai sì magnanimo come erami stato detto: che poi tutte e tre siano forme comparative di eguaglianza si vede chiaro e palese. [immagine] |
Quantità, Quanto - Dare quanto abbisogna è dare la quantità necessaria o dovuta: se conosco la quantità precisa, conosco il quanto; ma quando conosco a un dipresso il quanto non ne conosco la precisa quantità. [immagine] |
Quanto, Quanto tempo - Quanto può riferirsi a quantità o misura di tempo brevissimo: il quanto tempo, meglio a quantità o misura di una certa importanza: quanto mettete a temperare una penna, a infilzare un ago? quanto tempo a scrivere una lettera, a fare una camicia? Mi pare che il dire così sia più proprio che non il servirsi inversamente di questi due modi, perché un secondo, un minuto, ne' casi soliti della vita, non sono considerati come vere quantità di tempo. [immagine] |
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879 |
Quanto - S. m. Quantità. Dant. Par. 2. (C) La spera ottava vi dimostra molti Lumi, li quali e nel quale e nel quanto Notar si posson di diversi volti. [Camp.] D. 3. 30. La vista mia nell'ampio e nell'altezza Non si smarriva, ma tutto prendeva Il quanto e 'l quale di quell'allegrezza. = Dant. Par. 2. (C) Benchè nel quanto tanto non si stenda La vista più lontana, li vedrai Come convien, ch'egualmente risplenda. Morg. 18. 71. Che paghereste voi, ditemi il quanto, Dicea Rinaldo, allor che vi scampassi? [Laz.] Bart. Simb. 1. 4. Il favellare è privilegio riserbato all'uomo; e questo solo è tanto che, dove altro non fosse, l'uomo in questo solo ha più di quanto possono vantare sopra di noi tutte insieme le bestie. E Ricr. sav. 1. 4. Ella (la vista) si perde mirando nel mare delle cui acque, dov'egli è assai cupo, vede un non so quanto, ma non ne arriva al fondo. E appresso: Corse quanto ha dalla Grecia fino a Babilonia, e quivi si fermò a rendere ammirata di lui quella gran metropoli dell'Oriente. Segner. Mann. Fabbr. 29. Talvolta tu farai molto, poi perderai di subito quanto hai fatto: perchè? perchè ti manca la pazienza. |
Quanto - Avv. di quantità, e si adopera in varie maniere delle quali vedi più distintamente il Cinonio. Dant. Inf. 1. (C) E quanto a dir qual era è cosa dura Questa selva!… Bocc. Nov. 1. g. 3. Ma quanto tutti coloro, che così credono, sieno ingannati, mi piace di farvene più chiare con una piccola novelletta. E nov. 1. g. 5. Per quella potrete comprendere non solamente il felice fine…, ma quanto sien sante, quanto sien poderose, e di quanto ben piene le forze d'Amore. E Teseid. 12. 49. E Palemon con loro allegro tanto, Che mai non si potrebbe mostrar quanto. Petr. Son. 12. part. I. Quanto più può col buon voler s'äita. E 19.part. I. Quanto più m'avvicino al giorno estremo, Che l'umana miseria suol far breve, Più veggio 'l tempo andar veloce e leve. Dittam. 4. 9. E presemi a contare La forma del delfino e la natura, E quanto è velocissimo il suo andare. Cas. Lett. 22. Ben prego V. E. illustrissima quanto più posso, che si disponga d'ajutare questi nostri affari. Segni, Stor. Fior. 1. 61. (Gh.) I cattivi umori ed i sospetti fra' cittadini pigliavano più forza, quanto più s'intendeva che 'l Papa… Crus. Vol. VI. Prefaz. p. 1.ediz. 1729-1738. Chiunque si farà a considerare… quanto più sieno le cose che nelle prime lettere, di quelle che nell'ultime, abbiamo riputate bisognevoli d'avvertimento, potrà comprendere quanto… (cioè, quanto più numeroso, in quanto maggior numero sieno le cose ecc.)
[G.M.] Col Da innanzi. Da quanto è buono, tutti lo amano. Si va in sudore, da quanto è caldo. 2. Accordato coll'aggettivo posto davanti al nome. Boez. 50. (C) Ma quanti molti chiarissimi uomini ne' loro tempi ha spenta la dimenticanza povera degli scrittori. Dep. Decam. 11. Veggendo quanta grande, e come spessa cagione ne abbiamo. 3. Nelle esclamazioni dinota Eccesso così in buona, come in mala parte. Fortig. Ricciard. 1. 39. (M.) Ella cantando disse: O dolce, o bella, E santa libertà, quanto sei cara. 4. Colla corrispondenza di Tanto serve a denotare Eguaglianza di tempo, di merito, di valore, d'estensione, ecc. Bocc. Nov. 5. g.1. (M.) Quanto tra' cavalieri era d'ogni virtù il marchese famoso, tanto la donna tra tutte l'altre donne del mondo era bellissima. E nov. 10. g. 6. Affermando, che tanto, quanto essi scemavano a far quelle croci, poi ricrescevano nella cassetta. Dant. Inf. 34. Di là fosti cotanto, quanto io scesi. Segner. Mann. Apr. 6. 2. Considera, che come tanto è dir sapiens nelle divine scritture, quanto è dir justus; così tanto è dire illusor, quanto è dir impius. Red. Lett. 2. 196. I frutti… sono sanissimi tanto crudi, quanto cotti. Salvin. Disc. 2. 336. Tanto è a dire in nostro buon linguaggio apatista, quanto uomo spropriato di passioni, vuoto d'affetti. [Laz.] Mor. S. Greg. 19. 30. Quanto più da lunge si tira la corda dell'arco, tanto n'esce la saetta più forte. Così in verità il dì del finale giudizio quanto più s'indugia a venire; tanto, quando egli verrà, più dura sentenza ne uscirà. Bart. Pov. cont. c. 2. Questa la scena, quanto più scomposta, tanto più artificiosa, dove l'infelicità di quel regno (di Cartagine) con un eloquente silenzio recitava la gran tragedia delle umane vicendevolezze. E Grand. Crist. c. 12. Quanto più contrastata, tanto è divenuta più forte (la dottrina cristiana); quanto più voluta distruggere, tanto si è distesa più largo.[Val.] Fortig. Ricciard. 9. 9. Nessuna stima Ho di chi solo accozza tanto quanto Quattordici versacci colla rima. E colla corrispondenza di Altrettanto. Sen. Pist. (M.) Demetrio nostro amico suole nobilmente dire, che altrettanto gli è delle parole della folle gente, quanto de' suoni che bollendo e rombando escon di corpo. [G.M.] Segner. Pred. 33. Quella politica che si fonda, non nei dettami della onestà, ma nelle suggestioni dell'interesse è un'arte, quanto perversa, altrettanto inutile. [Laz.] Bart. Simb. 1. 6. Quanto Dionigi fece per parere non mai stato (essere) grande, altrettanto farebbe un ambizioso per divenirlo. Allorchè nel predetto senso, oltre alla corrispondenza delle voci Tanto, Contanto, Altrettanto, ha seco un altro Tanto, e questo è affatto superfluo. Gr. S. Gir. 43. (C) La Scrittura dice che nove misericordie sono: le cinque sono corporali, e le quattro spirituali; e tanto quanto l'anima vale più del corpo, e tanto vagliono più le spirituali che le corporali. Bocc. Nov. 5. g. 7. E tanto quanto tu se' più sciocco e più bestiale, cotanto te ne diviene la gloria mia minore. E colla corrispondenza di Quanto che. [L.] Galil. Mass. Sist. 464 Tanto più quanto che. E Sist. 394. E questo non tanto mediante la maggiore e minor grandezza dell'oggetto che si riguarda; quanto che nel riguardare… 5. Quanto. in corrispondenza di Così o Sì. Sassett. Lett. 33. (Man.) E non è sì cattiva quanto è l'altra spezie. E 163. E 'l golfo del Lione… non è così tempestoso quanto… 6. Quanto, serve pure a denotare Egualità di tempo, di merito, di valore, di estensione, ecc. anche senza la corrispondenza diTanto, Cotanto, Altrettanto. Bocc. Nov. 1. g. 4. (M.) Era costei bellissima del corpo, quanto alcun'altra femmina fosse mai.E nov. 8. g. 9. Essendo in Firenze uno, da tutti chiamato Ciacco, uomo ghiottissimo quanto alcun altro fosse giammai…, si diede ad essere… morditore. 7. Seguito dalla particella Più o Meno, e colla corrispondenza di Tanto, seguito pure dalla stessa particella, serve a denotare Egualità di proporzione. Segner. Mann. Genn. 96. 2. (M.) Oh in che profondo trascorrono! non è solo quel della colpa come essi credono; ma è quello altresì della dannazione, tanto più orrendo, quanto meno osservato. 8. Talora invece della particella Tanto, gli corrisponde la copulativa E. Dant. Par. 4. (C) Ed egli a me questa montagna è tale, Che sempre al cominciar di sotto è grave, E quanto uom più va su, e men fa male. 9. Quanto, seguito dalla preposizione A, o Per, vale Per quanto appartiene a, Per quello che spetta a. Fr. Giord. Pred. 151. (M.) Sono anche detti novissimi quanto per l'etade. Pass. 230. Non solamente, quanto al corpo e alla vita corporale è l'uomo misero in questo mondo, ma eziandio in quanto all'anima. [Laz.] Serd. Stor. 12. 2. 54. Quanto a' colori nell'allegrezze usano (i Giapponesi) il nero e 'l rosso, e ne' dolori il bianco; ed in molte altre cose ancora appena si crederebbe, quanto e nel vivere e nel vestire, siano differenti da noi. Segner. Mann. Febbr. 29. Quanto al corso della tua vita ella (la pazienza) ha da esserti la tua perseveranza finale; e quanto alle altre opere buone che vai facendo di mano in mano, ella ha da essere la tua perseveranza ordinaria. Bart. Ricr. Sav. 2. 6. Ogni possibile cosa, avvegnachè in sè grandissima, paragonata al divino potere è nulla, quanto al farsi; al divino intendere è nulla quanto al comprendersi. [Cont.] Sass. F. Lett. 81. Questo è quanto a questo capo, del quale mi sono spedito; come disse quel prete al suo cherico che gli rimproverava il non aver saputo leggere un mal passo: – non lo saltai io bene? – diss'egli. 10. Quanto, se precede ad alcuna voce del verbo Essere vale Per quanto appartiene, Per quello che spetta. Bocc. Nov. 7. g. 4.(C) Quanto è al nostro giudicio, che ivi dietro a lei rimasi siamo. E g. 4. Intr. Quanto è a me, non è ancora paruta vedere alcuna così bella e così piacevole, come queste sono. Vit. S. Franc. 209. (M.) Egli era, quanto è da sè poco letterato, ma Iddio gliele avea infuso (l'illuminamento divino) per grazia. 11. † Quanto, senza le voci del verbo Essere, ma precedente a Io, vale lo stesso. Franc. Sacch. nov 157. (C) Che quanto io, non sono per adorarlo. E altrove: Che quanto io, non sono acconcio di vederlo mai più. E nov. 131. Se vogli andare tu stesso, va'… che quanto io non ci son buono. E appresso: Pruova la tua ventura con chi ti piace, che, quanto io, ho provato la mia fino alla morte. Quanto io per me, vale lo stesso. Morg. 1. 14. (M.) Quant'io per me, ripasserò quei monti Ch'io passai 'n qua con sessantaduo conti. E 26. 29. Quant'io per me, qual mansueto agnello, Me ne vo, come Isacche al sacrifizio. [Camp.] Quanto per me, modo ellittico, per Quanto potrà da me dipendere. Guid. G. A. Lib. 21. Torneraiti allo tuo signore, e dalla mia parte gli prometterai, che quanto per me io saraggio volonterosa di compiere lo suo desiderio. 12. † Seguito dalla prep. A, Appo, o Verso, vale talora Al cospetto, Dinanzi a. Cavalc. Frutt. ling. 302. (M.) Onde quanto appo Dio non sono assoluti, perocchè non sono contriti, nè pentuti. E 371. Se in questa volontà e contrizione muori, quanto appo Dio monaco sarai. Franc. Sacch. nov. 205. E così tenne (il prete) quel beneficio per messer Ubaldino, che, quanto verso Dio, fu maleficio. Cecch. Dissim. 1. 9. Questo parentado non può giustamente farsi: questa fanciulla, quanto a Dio, è di quel giovane, che l'ha tolta prima. 13. Quanto, talora per lo stesso che Per quanto, Per tutto quello. Bocc. Nov. 10. g. 9. (C) Guardati, quanto tu hai caro di non guastare ogni cosa, che per cosa che tu oda o veggia, tu non dica una parola sola. E nov. 10. g. 2. (M.) Senza mai guardar festa, o vigilia…, quanto le gambe ne gli poteron portare, lavorarono, e buon tempo si diedono. 14. Talora è avverbio di Tempo, e vale Per quanto tempo. Dant. Inf. 2. (C) Di cui la fama ancor nel mondo dura, E durerà, quanto 'l moto, lontana. 15. Quant'è, vale Quanto tempo è. Dant. Purg. 8. (M.) Poi dimandò: quant'è che tu venisti Appiè del monte per le lontan acque? Segner. Mann. Marz. 25. 3. Sai tu quant'è, da che il Signore ti sta amando? Da che sta amando se stesso. [G.M.] Quanto sarà. Quanto sarà che tu sei ammogliato? Quanto sarà che siam tornati da Parigi? 16. Quanto, talora vale Come, Lo stesso che. Segner. Mann. Genn. 26. 1. (M.) Questa (forma di vivere)… è piena d'imprudenza, piena d'ignoranza, piena d'errori, che è quanto dire, di assiomi stravolti. 17. Quanto talora si usa in forza di preposizione e ha dopo di sè il quarto caso, ed esprime comparazione. Fiamm. 1. 51. (C) O figliuola a me quanto me stessa cara, quali sollecitudini… ti stimolano? Sassett. Lett. 1. (Man.) Lascerò questo negozio a messer Michele, il quale ha tanto a cuore le cose vostre, sto per dire quanto me. 18. Talora è congiunzione e vale Sebbene, Quantunque; e gli corrisponde Nondimeno, Però, e sim. Cron. Vell. 110. (M.) Si levò su Uguccione e disse, che quanto fosse utile e bene a far quello che io diceva, nientedimeno non si dovea lasciare l'uno, perchè l'altro non si facesse. Bern. Orl. Inn. 49 31. Ma quanto l'un facesse all'altro oltraggio, Però non vi si scorse alcun vantaggio. 19. Quanto, col correlativo Non tanto, serve di congiunzione e vale Ma anche. Cas. Lett. 23. (M.) Rallegromi senza fine non tanto per l'esaltazione di casa mia, quanto per lo grandissimo contento, che ne ha preso N. Signore. 20. (Mar.) [Fin.] Quanto leva. Espressione corrispondente a Quanto si può più che sia possible, e si riferisce ordinariamente al poggiare, all'orzare e all'issare. [Cont.] Quanto basta. Nelle ricette, per indicare la Quantità d'un ingrediente. Loc. Teatro arc. 72. Per fare l'oro potabile pigliarai oro fogliato, limato, o in altra maniera fatto in polvere onze una, e lo risolverai in suco di aceto distillato quanto basta. 21. Altri modi in vario senso. [Giust.] In quanto. Quanto, Rispetto, Circa. Cecchi. I Riv. III. 2. In quanto a lei, Ell'è mia, e sì l'ho promesso, vogliola. (Disapprovato dall'Ugolini.) [Laz.] Bart. Simb. 1. 4. Fin qui M. Tullio: e gli si dia per ben discorso, in quanto all'eloquenza e al favellare colto, con pulitezza e con arte: al che solo, così scrivendo, intendeva. E 1. 9. Sicurando essere prestigio d'occhi, e ombre vanissime di sospetti quelle che turbano, che sgomentano, che affliggono, solo in quanto si credono veri corpi. [Cont.] Sass. Lett. 26. Ora, in quanto alla lunghezza che voi dite che sarà mal ricevuta, io a questo penso in sino ad un certo che; dico quanto alla lunghezza della definizione. [G.M.] In quanto è talvolta modo limitativo. Il governo costituzionale è un buon governo. – Buono in quanto! 22. † [Val.] In quanto a io, lo stesso che In quanto a me. Fag. Rim. 3. 191. In quanto a io Al più starò a legger le gazzette. [F.]Panciat. Scritt. var. 56. In quanto a io non son otto spolpato. 23. In quanto che, rispondente a In tanto. Bellin. Dis. anat. dis. 7. p. 151. ediz. fior. (Gh.) In tanto l'uomo sta ritto e si regge in piede, in quanto che gli è fatto d'ossa in molte delle sue parti. 24. In tanto in quanto, vale per In tanto tempo in quanto ecc. Dant. Par. 2. (Mt.) E forse in tanto in quanto un quadrel posa, E vola e dalla noce si dischiava, Giunto mi vidi. 25. Per quanto, col valore di Secondochè, Conforme a ciò chè, o sim. Tass. Amin. a. 2. s. 1. (Gh.) Chè, per quanto un caprar testè m'ha detto, Ch'osservato ha suo stile, ella ha per uso D'andar sovente a rinfrescarsi a un fonte. Lor. Med. Poes. p. 7.ediz. di Berg., Lancellotti, 1763. Avrà, occhi, mai fine il vostro pianto? Ristagnerà di lagrime mai 'l fiume?… Non so; ma, per quanto or se ne presume, Temo di no: volto ha fortuna il manto. Gell. Spor. 2. 4. s. 1. p. 166. Di lei e del parentado so io ch'ella si contenterebbe, per quanto io ho potuto ritrarre dal gusto suo. [Laz.] Serd. Lett. 1. 89. Io certo, per quanto si appartiene a me, mi propongo d'aver a soffrire la morte, l'ingiurie, i disagi ed i freddi, che in questi paesi sono grandissimi. 26. Per quanto. Locuzione denotante il maggior grado della cosa di cui si parla. Borgh. Vesc. Op. 1. 408. (Gh.) Per quanto possono essere stabili in questo mondo le leggi e l'usanze e li ordini umani, questi dalla religione sono sicurissimi e fermissimi. Segner. Pred. 5 52. Nè state a dirmi che, per quanto si esageri la gravezza di una tal confusione, non può capirsi, mentre alla fine sarà ella male comune a molti. E Pred. 11. p. 111. col. 2. Per quanto siate di costituzione anco atletica. [G.M.] E ivi, 14. 2. Per quanto Dio gastighi i dannati, la sua giustizia mai non verrà soddisfatta, ma sempre rimarrà creditrice. [Laz.] Serd. Stor. 5. 320. Di poi, per cancellare per quanto era possibile appresso gl'Indiani tutta la memoria di tanta scelleraggine, gli rimandò quell'anno stesso in Portogallo. [Camp] D. 2. 7. Licito m'è andar suso ed intorno; Per quanto ir posso a guida mi ti accosto. 27. † Quanto che. Avvegnachè, Ancorchè. Vill. c. VIII. p. 255. Quant'egli è, Quanto è lungo, vale Tutto intero. Segner. Mann. 9. 16. 1. (M.) In quel dì che sarà prefisso da lui per addimandarle ragione del mal commesso, la ricercherà (l'anima) quant'ella è molto attentamente. [G.M.] Non guardare uno quant'è lungo; È modo di esprimere noncuranza assoluta d'una persona. Dopo l'ultima azione che m'ha fatto, non lo guardo più quant'è lungo. Quanto, vale anche In tutta quella parte ch'è. Dant. Purg. 29. (M.) Le membra d'oro avea, quant'era uccello, E bianche l'altre di vermiglio miste (parla d'un grifone, che era dorato in quella parte che era aquila e bianco ecc. quanto era leone). 28. Quanto più presto si può, e anche semplicemente Quanto più presto. Il più presto, o il più tosto che si può. Cas. Lett. Caraf. p. 74. (Gh.) Non manca altro alla totale reintegrazione del Cardinale, che una buona occasione, la quale procureremo quanto più presto si può. Vasar. Vit. 181. Deliberò che tutti, senza perdere tempo, tornassino (tornassero) a Firenze per dar fine… a tutte quelle figure che menavano alla sagrestia e Libreria di S. Lorenzo e a tutto il lavoro,… quanto più presto. Quanto prima. Fra non molto, In breve, Al primo incontro, Alla prima occasione. Cas. Lett. 90. (Man.) Manda quanto prima la tua spedizione per uomo a posta. Sassett. Lett. 34. Ma venitevene quanto prima. E 58. Farovvi sentire quanto prima ogni mia resoluzione. [Laz.] Segner. Mann. Marz. 1. Se hai qualche inimicizia che ti molesti, troncala, toglila, aggiustala quanto prima, a qualunque patto, ancorchè ti paia di poca riputazione. [Giust.] Cecchi, I Riv. I. 1. Ho l'animo Fermo di farla, e quanto prima, monaca. 29. Se non quanto, per Eccetto che. Tass. Ger. 16. 26. (M.) E tra le fere spazia e tra le piante, Se non quanto è con lei romito amante. E 16. 69. Ombra più che di notte, in cui di luce Raggio misto non è, tutto il circonda, Se non se in quanto un lampeggiar riluce Per entro la caligine profonda. 30. Tanto o quanto, vale Alquanto. Bern. Orl. Inn. 6. 71. (C) Se tanto o quanto accostar mi ti posso, Io ti gastigherò. [G.M.]Deput. Decam. Annot. 95. Chi ha dato tanto o quanto opera agli scritti dell'età del Boccaccio, et innanzi a lui, l'arà spesso trovata (la voce screzio). 31. Nè tanto nè quanto, Punto. Per niente, In nessun modo. Fav. Esop. 34. (C) L'aguglia non la volea intendere nè tanto nè quanto. [Val.] Fag. Rim. 2. E allor nessun potrà tanto nè quanto scusarsi. [G.M.] E altrove: Non è guardato più tanto nè quanto. [T.] Quanto, siccome avv. di quantità, comprende le idee di numero, di misura, d'intensità, e nel senso spirit. Corrisponde alQuantum, al Quanto, al Quantopere, al Quam. E, perchè il Quam de' Lat. in certi sensi traducesi in Che, anche per questo segue che al Tanto si fa talvolta corrispondere il Che invece di Quanto; ma gli è modo irregolare, da evitarsi, potendo. II. La forma piena è l'espressa corrispondenza di Quanto con Tanto. T. Virg. Tanto varii di lingua quanto di vesti e d'armi, D.2. 20. Dolce Maria… povera fosti tanto Quanto veder si può per quell'ospizio Ove sponesti il tuo portato santo. [Pol.] Tes. Br. 1. 2. Filosofia è verace cognoscimento delle cose naturali, delle divine e delle umane, tanto quanto l'uomo è possente d'intendere. Virg. Tanto con la cima si leva nell'alto, quanto con la radice va nel profondo. D. 1. 34. Luogo è laggiù, da Belzebù remoto Tanto quanto la tomba si distende. E 3. 31. Da quella regïon che più su tuona Occhio mortale alcun tanto non dista… Quanto li dà Beatrice la mia vista. E 3. 3. La vista mia che tanto la seguío Quanto possibil fu poi che la perse, Volsesi al segno di maggior desío. Ivi: Per confessar corretto e certo Me stesso, tanto quanto si convenne, Levai lo capo… – Tanto o quanto ha altro senso; senza l'o, Dante non teme collocarli accosto; ma e gl'It. mod. e i Lat. il più sovente frappongono altre parole. Se accosto, per più chiarezza, si può nelle stampe discernerli con una virgola. T. Nel seg. l'avv. Quanto corrisponde all'agg. Tanto. D. 2. 32. Ma, riprendendo lei di laide colpe, La donna mia la volse in tanta futa (fuga) Quanto sofferson l'ossa senza polpe (quanto potè ratta fuggire la volpe figurante l'Eresia arida e astuta). III. Solo il Quanto, sottint. il Tanto o altro sim. T. D. 1. 32. S'i' avessi le rime e aspre e chiocce Quanto si converrebbe al tristo buco (pozzo infernale).., E 34. Due grand'ali Quanto si conveniva a tanto uccello (a Lucifero, maggiore di tutti i giganti). T. Petr. Son. 67. part. II. Conobbi, quanto il ciel gli occhi m'aperse, Quanto studio ed Amor m'alzaron l'ali, Cose nove e leggiadre. D. 3. 32. E dirizzeremo gli occhi al primo amore, Sì che volando verso lui, penetri Quant'è possibil, per lo suo fulgore. E 2. 33. Oramai saranno nude (manifeste) Le mie parole, quanto converrassi Quelle scovrire alla tua vista rude. E1. 3. O anima cortese mantovana Di cui la fama ancor nel mondo dura, E durerà quanto il moto, lontana (lunga quanto il mondo creato). Bartoli: Salvare quanto per lui si potesse le anime commesse alla sua fede. Bocc. Nov. 9. g. 3. Rispose che niuna cosa desiderava quanto di consolarsi onestamente. IV. Corrispondenza col Si. D. 3. 2. Madonna, si devoto Quant'esser posso più, ringrazio lui Lo qual dal mortal mondo m'ha rimoto (sollevatomi al cielo) [Pol.] Bocc. Nov. 5. g. 1. Quanto negli uomini è gran senno il cercar d'amar donna di più alto lignaggio, ch'egli non è, così nelle donne è grandissimo avvedimento il sapersi guardare. V. Idea di numero. T. Quanto numeroso, scarso: frequente, rado. VI. Di spazio. T. Quanto lungo, corto; largo, stretto; alto, profondo. D. 2. 32. Forse in tre voli tanto spazio prese Disfrenata saetta quant'erámo Rimossi quando Beatrice scese. E 33. E vegghi… nostra via dalla divina Distar cotanto quanto si discorda Da terra il ciel. E 2. 4. Volentier saprei Quanto avemo ad andar (per giungere alla cima del monte). Hor. Quantum distat. D. 2. 3. Aucora era quel popol di lontano… Quanto un buon gittator trarria con mano. – Modo prov. fam. Gira quanto il Sole, di chi è sempre in moto. T. Altro uso che può recarsi a spazio e a dimensione. Petr. Son. 100. part. I. Nudo, se non quanto vergogna il vela. – Ma può sim. locuz. applicarsi a numero o ad altro. VII. Idea di tempo. T. Corrisponde a Quamdiu, e può riguardarsi come ell. Di quanto tempo, o sim.; appunto siccome Quamdiuda Dies, che aveva senso gen. di Tempo. D. 2. 19. Giustizia qui stretti ne tiene, Ne' piedi e nelle man legati e oresi; E quanto fia piacer del giusto Sire, Tanto staremo immobili e distesi. E 2. 4. Prima convien che tanto il ciel m'aggiri (si giri intorno a me, prima che io entri in Purg.)… quanto fece in vita. Modo eletto e fam. T. Virg. Aen. 8. 86. Thybris eâ fluvium, quam longa est, nocte tumentem Leniit. Vegliò quant'è lunga la notte. Petr. Sest. 1. 1. part. I. A qualunque animale alberga in terra… Tempo da travagliare è quant'è 'l giorno. Ma, quando il ciel accende le sue stelle, Qual torna a casa, e qual s'annida in selva, Per aver posa almeno infino all'alba. – Quant'è,verbo, vale Quanto dura, Ma poi usiamo la congiunz. Ricco quant'e lui, dove l'e non è sempl. pleon., ma sostiene e la voce e il senso. VIII. T. Segnatam. di tempo, è usit. l'ell. Quanto prima, lat. Quamprimum, Quantocius, Quam mox, sottint. Quanto prima si può, o sim. IX. T. La forma Quaotocius corrisponde gramm. a Quanto più presto. Ma il Più s'unisce variamente col Quanto. Virg. Aen. 7. 787. Della Chimera: Tam magis illa fremens… Quam magis effuso crudescunt sanguine pugnae. – Quanto più egli si trasmuterà in tutte le forme, tanto più stringe i nodi tenaci (quanto… tanto). E 12. 19. Quantum ipse feroci Virtute exsuperas, tanto me impensius aequum est Consulere. T. Orazio: Quanto più cose ciascuno a sè negherà, più ne avrà dagli dei. (Quanto plura). E noi potremmo anche dire Quante più invece di Quanto. O, omesso il Quante: E più ne avrà dagli dei; dove la congiunz. corrisponde a Tanto, e rinforza e va più spedita. D. 2. 32. La chioma sua, che tanto si dilata Più, quanto più è su (qui il Tanto precede; e tra l'uno avv. e l'altro frappongonsi altre voci). E 2. 33. Ma perchè tanto sopra mia veduta Vostra parola desïata vela, Che più la perde quanto più s'ajuta (non ne raggiungo l'altezza col mio intendimento). Qui premettesi un Tanto di soprappiù; ma al Quanto il Più corrisponde. – Anco tutt'una voce Quanto dappiù. T. E, per contr., Quanto minore, Quanto da meno. Gris. Quanto minore è il fratello (bisognoso), tanto più è a riconoscere in lui Cristo che viene e ci visita. – Quanto più cerco di risparmiare qualche cosa, non mi riesce. X. T. Modi enf., nei quali anche l'avv. rammenta che il Quantus agg. lat. val Quanto grande; onde le forme Quam plures, Quam multi. D. 3. 33. Gli occhi (di M. V.) da Dio diletti e venerati, Fisi nell'orator (Bernardo pregante) gli dimostraro Quanto i divoti preghi le son grati. E 1. 31. Tu vedrai ben… Quanto il senso s'inganna di lontano. – Dio sa quant'io desideri il suo bene. T. Quindi il modo ellitt. Le son grato quanto mai (Quanto mai si possa, o sim., secondo il senso di magis). Anco quest'altra è ellitt., ma meno in iscorcio: Grato quant'altri mai. Può anche essere risposta confermante pienamente l'altrui detto. Gentile persona quanto mai; ma può essere ambiguo e iron. XI. Quindi le similitudini enfat. T. Aver debiti quanto la lepre. Brutto quanto il peccato mortale. Superbo quanto Lucifero. T. Virg. Noi tanto curiamo il freddo di Borea quanto cura il lupo le gregge molte, o fiume torrente le ripe. Fag. Rim. 6. 189. Non ti stimo quanto una ciabatta. XII. Quindi la forma d'escl., Che si discerne anche senza partic. esclamanti, dal senso o dal modo di pronunziare. T. D. 1. 34. Oh quanto parve a me gran maraviglia. Quand'io vidi tre facce alla sua testa. E 3. 33. Oh quanto è corto il dire e come fioco Al mio concetto! e questo, a quel ch'i' vidi, È tanto che non basta a dicer, poco. Petr. Son. 20. part. I. Quanto cangiata, oimè, da quel di pria! Virg. Aen. 2. 274. Hei mihi, qualis erat! quantum mutatus ab illo Hectore, qui. Segner. Ma quanto è vero che la potenza umana non dimostra mai meglio quanto sia piccola, che quando ella si rizza, per sollevarsi in punta di piè! T. Quanto siamo sfortunati. E anche: Quanto mai siamo sfortunati! Segner. Paneg. Fil. Dall'altro lato quanto religiosi qui vedete gli esempi! Quanto udite qui profittevoli i documenti. – Quanto desidero! Quanto lo prego (Dio) di vero cuore! Quanto m'affligge. Quanto bisogna soffrire! T. Se sapesse quanto! E quanto, ell., accennando alle cose dette innanzi da chi parla, o rispondendo all'altro che parla. Ma quanto! XIII. T. Tanto o quanto, dice non tanta quantità o intensità ma concerne piuttosto l'intensità. Sassett. Lett. 85. Io credo che (l'ananas) tanto o quanto giovi, o provochi l'orina, perchè il sugo è astersivo, e se gli sente vigore considerabile. – Il contr. è Nè tanto nè quanto, e corrisponde a Nè punto nè poco. [T.] Quanto particella, allorchè corrisponde al Quoad, ha senso e uso chiaramente distinto; ma in altri usi può parere il neut. diQuanto agg., o non ben distinguersi dall'avv. Corrisponde al Quoad nel senso seg., e spiegherebbesi in it. Rispetto a, Per quel che concerne; fr. Pour ce qui est. [Pol.] Tes. Br. 6. 1. Nota che garzone si dice in due modi, cioè quanto al tempo, e quanto a' costumi. Pass. 249. Io sono assomigliato al loto quanto alla concezione e al nascimento. Ivi: Io sono assomigliato alla favilla del fuoco quanto che alla vita, e alla cenere quanto che alla morte. (Qui il Che soprabbonda, non usit.) T. Bart. Spiar de' nemici e prender consiglio; benchè, quanto al consiglio non vi fu che dibattere; sì concordemente si stabilì di ritirarsi al mare. D. 2. 29. Questi stendali, dietro, eran maggiori Che la mia vista (più lunghe strisce di quel ch'io potessi misurare coll'occhio); e, quanto a mio avviso (come a me ne pareva), Diece passi distavan quei di fuori (tra il primo e il settimo ci correva dieci passi). T. Quanto a me, io la penso così, Così farei (Dal mio lato, Dal mio canto.) Quanto alla nota faccenda (venendo a parlare di quella); Gli è un modo di passare dall'uno all'altro soggetto. Dopo numerato più cose, ritornandovi col discorso: Quanto al primo, Quanto all'ultimo. T. Quanto a cotesto, modo talvolta ellitt. di rispondere in breve, mostrando che la cosa non merita più parole, o anco di troncare il discorso; o, per contr., di dar maggiore rilievo al da dirsi. Coll'inf. T. Cr. 9. 6. Quanto a costumare i cavalli… II. Nel senso del num. preced., dicesi anche Inquanto; e talvolta la partic. aggiunta volge più direttam. o più familiarmente l'attenzione alla cosa da dire. Gli è come poter usare Rispetto a e In rispetto a… Ma l'Inquanto suolsi più comunemente congiungere che il Quanto coll'A e l'inf. In quanto a prendere, son più lesti che a dare. – Pronti a promettere; in quanto al mantenere, è altra cosa. T. Il pop. accoppia anco il Di coll'In quanto. – In quanto di sapere; In quanto d'andare. Non è regolare grammaticalm. la locuz.; ma può avere una certa naturalezza laddove parrebbero pesanti i modi Quanto all'andare, In quanto al sapere. E forse sarebbe anche più pr. laddove la proposizione sottintenda l'idea espressa dal lat. Agitur de… III. T. Ma In quanto ha un uso più suo proprio; di concetto relativo, e non assolutam. e generalm. vero. D. 3. 4. Voglia assoluta non consente al danno. Ma consentevi intanto, inquanto teme, Se si ritrae, cadere in più affanno (la libera volontà dell'uomo non approva assolutam. il male che fa o che patisce, ma non resiste per tema di peggio. È un'approvazione relativa la sua). T. In questo senso segnatam. scrivesi tutt'una voce, per distinguerlo da altri usi. È così tutt'una voce Inquantochè. T. In quanto apparisce, giudicherei così della cosa. Qui sarebbe da scrivere congiunto, perchè intendesi Inquantochè pare a me. Ma se s'intendesse In tutto quello che appare, agg. neut., converrebbe scrivere disgiunto In quanto apparisce. E più chiaro sarebbe Da quanto. – Così Inquanto io posso, tradurrebbe l'Inquantum possum et tu indiges. – In quanto posso, agg. neut. come sost., In quel tanto ch'io posso. IV. T. Col Per talvolta è quasi pleon. Bocc. Introd. Per quanto egli avrà cara la nostra grazia, si guardi. – Nella locuz. Ti prego per quanto tu hai di più sacro, non è partic., ma agg. neut. Per quel che tu hai di più sacro. Pleon. più inusitato. D. 2. 15. Per quanto si dice più lì nostro Tanto possiede più di ben ciascuno (quanti più sono in cielo che dicono nostra la beatitudine, tanto più ciascun d'essi è beato; perchè non ha luogo invidia nel cielo). T. Nella locuz. Per quanto io ne so, Per quanto io facessi, può intendersi agg. neut., perchè i verbi Fare e Sapere possonsi riguardare come att.: ma dicendo Per quanto io mi sforzi, m'aiuti, la partic. riesce evidente. Segner. Paneg. Fil. Per quanto alcuni talora ci si provassero, mai non potevano tener in lui lungamente fissato il guardo. V. T. Taluni adoprano Per quanto in senso di Quantunque, e dicono: Per quanto potenti i nemici, il Giusto non li paventa, sicuro nella propria coscienza. E può stare se intendasi sottint. il Siano o sim. Ma in gen. Per quanto in senso di Quantunquenon è nè necessario nè chiaro nè bello. |
Quanto - Agg. Denotante quantità. Bocc. Nov. g. 6. pr. E nov. 7. g. 8. E nov. 9. g. 8. (C) Non vi potrei dire quanta fia la cera, che vi s'arde a queste cene. E nov. 10. g. 10. E perciò, per prova pigliarne in quanti modi tu sai ti punsi, e trafissi. [Laz.] Bart. Simb. 1. 9. Quanti raccapricci e spaventi, e dolorosi pronostichi empiono il misero capo, e 'l più misero cuore al volgo ignorante, nel vedere ch'egli fa comparita in cielo una nuova cometa, una nuova stella, un improvviso eclissi, una lunga trave di fuoco. E Ricr. Sav. 1. 4. Tante (particelle) e di tale natura, quante e quali convien che siano a comporre un determinato lavoro. Serd. Lett. 2. 130. Il re fece loro incontanente queste quattro domande: quante donne, quanto oro, quanti poderi e quante vacche volessero, le quali si dice che da que' popoli sono stimate al par dell'oro. E Stor. 12. 218. Fra tanto mescuglio di plebe e licenza, sarebbe soverchio annoverare quanti e quanto gravi peccati e vizii vi si ritrovano.
2. Nel senso del lat. aureo Quantus, cioè Quanto grande. Bocc. Nov. 1. g. 9. (C) Molte volte s'è, vezzose donne, ne' nostri ragionamenti mostrate quante, e quali sieno le forze d'Amore. Petr. canz. 2. 8. part. I. Qual cella è di memoria, in cui s'accoglia Quanta vede virtù, quanta beltade? [Laz.] Bart. Grand. Crist. c. 12. Al centurione, in testimonianza e in premio di quella sua gran fede, quanta non ne avea trovata in tutto Israello, diede un atto di maraviglia. [Cont.] (Mat.) Tutto ciò che ha quantità finita. G. G. Par. XIV. 287. L'angolo della contingenza non solamente sia quanto, ma talmente quanto ch'ei sia divisibile in infinito. 3. Aggiungesi talora alla parola Tutto, solo per ripieno. Amet. 98. (C) A' tuoi piaceri Misuro la mia cura tutta quanta. Fir. Luc. 5. 5. Se voi non lo lasciate, io vi pesterò il ceffo a tutti quanti. 4. Quanto, in tal costrutto che equivale a Tanto, col corrispondente Quanto. Fr. Giord. 40. (M.) Al malo figliuolo… darà i molti comandamenti, e quanti in quante cose egli vedrà ch'egli erri. [Cont.] Stat. Fior. Calim. II. 10. Nulla persona la quale andasse a comperare panni, per sè o per altri, domandi o riceva i panni sopra sè contra 'l detto capitolo, a pena di soldi diece e quante volte; e di questo non sia tenuto a sacramento. 5. E in forza di sost. Fiamm. 1. 35. (M.) Oimè quanto di noja sarebbe da me lontano, se in tenebre si fosse mutato sì fatto giorno! [G.M.] Segner. Crist. Instr. 1. 17. 25. Quanto di peccati si sarebbe impedito? Quanto di preghiere si sarebbe impetrato?… Quanto di grazia si sarebbe più meritato? 6. Nè tanto nè quanto di checchessia, accenna Privazione di checchessia, e vale Punto. Sen. Pist. 210. (M.) Ma franco e libero l'uomo, sopra al quale fortuna non può; e non ha punto di podere, nè tanto nè quanto di signoria. 7. Quanto, per Tutto ciò ch'è. Guitt. Lett. 1. 3. (M.) Quanto desía l'uomo, desía solamente che pro, onore e gaudio attenda di esso. Petr. Son. 1. part. I. Che quanto piace al mondo è breve sogno. Cas. Lett. 10. La prego umilmente, che le piaccia di credere al detto Monsignor di Lansac quanto gli esporrà. E 23. Nel resto io mi rimetto a quanto esso Monsignor d'Avanzone le scrive. [G.M.] Fag. Rim. Fate or voi capital di quanto ho detto. [G.M.] Ellitt. Questo è quanto; cioè Quanto avevo da dire, da notare. Ma in altro senso, con questo modo intendiamo dare risalto a un obiezione, a un'osservazione. Si fa presto a dir guerra; ma ci vuol danaro. Questo è quanto! (qui sta il punto; o soggiunge chi parla, o risponde chi ascolta). 8. Quanto, posto ass. vale Quanto prezzo. Leop. Cap. 3. (M.) Se non lo stima la gente plebea, Vien ch'ella non conosce quanto e' vale. Coll'interrogazione, vale A qual prezzo. Fr. Jac. Cess. 83. (M.) Demostines toccòe…, e domandolla: a quanto questo? e quella dicendo a mille denari, rispose il filosafo: io non compereròe tanto il pentere. 9. [G.M.] Con quanto; Così sogliono scrivere nelle sopraccarte delle lettere, per avvertire il ricevitore che alla lettera va accompagnato qualche cosa, sia dono o altro. Al signor tal di tale, con quanto. E un capo ameno, a cui certi doni costavano troppo cari, rispondendo al mittente, scrisse sulla sopraccarta: Senza quanto. [T.] Quanto agg. tiene più o meno sempre del Quantus aureo lat., che val Quanto grande. T. Dicendo Quanta somma, Quanto numero in gen.; come dicendo Quanta lunghezza, altezza, accenniamo al concetto di numero in varii rispetti. Ma anco ai Lat. Quanti valeva Quot, indicava cioè più espressam. il numero che la grandezza, appunto come fa in it. Manil. Quantis modis. Tert.Sunt tanti, quanti. – Canut. in Pers. Quantos dies. Ma il più com. ai Lat. è Quot. Virg. Aen. 10. 222. Fluctus secabant Quot prius aeratae steterant ad littora prorae. Nuotavano insieme quante prime erano prorae a' lidi. E tale trasposizione è anche nostra. D. 1. 26. Quante il villan che al poggio si riposa… Vede lucciole giù per la vallea… Di tante fiamme tutta risplendea L'ottava bolgia. – Ebbero de' pesci quanti volevano. Corsin. B. Torracch. 15. 69. E quant'altri balletti a noi n'insegna, Vogliate l'una over le due Castiglie. Prov. Tante sentenze quante teste. Hor. Sat. 2. 2. 1. Quae virtus et quanta, boni, sit vivere parvo. D. 3. 31. Di tante cose quante i' ho vedute… dalla tua bontate Riconosco la grazia e la virtute. II. Sing. di numero collett. T. Quanto danaro mi ci vuole! Di spazio. T. Quanta distanza ci corre; e per ell. Quanto ci corre!, sottint. Spazio, Intervallo, Divario, anche fig. Di tempo. T. Segner. Tutte queste cose nacquero (nella creazione) in tanto tempo, quanto vi sarebbe loro voluto, in caso di chiamata, a rispondere: eccoci. III. T. All'idea del numero, o della totalità e interezza appartiene le locuz. Tutto quanto, Tutti quanti, che pronunziasi come tutt'una voce, e così anco si scrive; e sarebbe più chiaro scriverlo a questo modo, quando è ell., e sottintende Tutti quanti sono, Tutto quant'è, o sim. Aureo lat. Quotquot estis. La locuz. è compiuta nel modo Tutti quanti vollero, Tutti vennero (omnes quotquot). Onde Mor. S. Greg. 3. 1. Tocca tutto quanto quello egli possiede, e allora vedrai (lat. Omnia quae possidet). IV. L'ell. che diciamo è nei seg. T. D. 3. 1. Le cose tutte quante Han ordine tra loro. Red. Cons. 1. 159. Con ogni gentilezza temperare, modificare, addolcire, innacquare le particelle saline… che si trovano in tutte quante le sorti di fluidi che corrono e ricorrono per li canali e grandi e minutissimi del corpo. T. D. 1. 31. E son nel pozzo intorno dalla ripa, Dall'umbilico in giuso, tutti quanti. Disc. Calc. 13. Squadrando tutti quanti. T. D. 1. 28. Tutto quanto l'alto universo. E 20. Quivi (a Peschiera) convien che tutto quanto caschi Ciò (l'acqua) che in grembo a Benaco star non può E fassi fiume. T. D. 2. 32. Io non lo intesi, ne quaggiù si canta, L'inno che quella gente allor cantaro, Nè la nota soffersi tutta quanta (entrai in sopore a quel canto). E 1. 20. L'alta mia tragedìa (l'Eneide, dice Virg. a Dante)… Ben lo sai tu che la sai tutta quanta. T. Bocc. Manicarlati tutta quanta. T. Amet. 98. La mia cura tutta quanta. T. D. 3. 14. Poi che la carne gloriosa e santa Fia rivestita (dopo la risurrezione) la nostra persona Più grata fia per esser tutta quanta (il corpo ricongiunto all'anima, rifarà la pers. umana nella propria interezza). E 1. 20. Io era già disposto tutto quanto (con tutta l'attenzione dell'occhio e dell'animo) A riguardar. V. Nel senso più prossimo al lat., cioè Quanto grande. T. D. 3. 8. E quanta e quale vid'io lei far piue (un'anima beata in cielo. Crebbe in grandezza e vivezza la luce), Per allegrezza nuova, che s'accrebbe, Mentr'io parlai alle allegrezze sue! Virg. Aen. 2. 592. Alma parens confessa deam, qualisque videri Coelicolis, et quanta solet. D. 1. 34. (dopo aver detto che le braccia di Lucifero sono tanto più grosse della pers. de' giganti quanto l'intera pers. de' giganti è maggiore di quella del Poeta, soggiunge): Vedi oramai quant'esser dee quel tutto Che a così fatta parte si confaccia. Virg. Aen. 3. 641. Qualis quantusque cavo Polyphemus in antro. D. 3. 32. Bellezza e leggiadria Quanta esser puote in Angelo od in alma, Tutta è in lui (Gabriello). – Quanta superbia aveva messa! T. D. 3. 31. E s'io avessi in dir tanta divizia Quanto ad immaginar… T. Scusa la corrispondenza del Tanto. D. 2. 31. Mai non t'appresentò natura ed arte Piacer quanto le belle membra in ch'io Rinchiusa fui. – Quanta sia la mia gratitudine. – Quanta amicizia vera ho avuta per loro. (Qui aggiungesi un agg.; e può stare, così collocato). VI. T. Quindi la forma esclamativa. Virg. Aen. 11. 57. Hei mihi quantum Praesidium Ausonia, et quantum tu perdis, Jule! – Quanta impressione mi fece! Ha forma sim., ancorchè non tanto apparente, quel di D. 3. 33. Vedi, Beatrice con quanti beati, Per li miei preghi, ti chiudon le mani (li pregano a mani giunte). Vang. Quanti mercenarii nella casa del padre mio (abbondano; e io patisco). – Quanti incomodi porta la vecchiaia. – Quanti sacrifizii ho già fatti! – Quanti mirallegro! Al. Manz. Oh quante volte, al tacito, Morir d'un giorno inerte.. Stette, e dei dì che furono L'assalse il sovvenir! E più enf. Quante mai migliaia! – Quanti mai rimedii ha fatto per guarire! E ass.: Vedete quanti! (accennando). T. Con un altro agg. D. 1. 18. Guarda quel grande che viene… Quanto aspetto reale ancor ritiene! Nel sing. T. Segner. Paneg. Fil. Che però, oh quanto, a dire il vero, è il pericolo che tu, invece di prendere, resti preso! VII. T. Quanti e Quante, Tutti quelli e quelle che…, Tutti coloro che… Quando parlasi di pers. è sost. per ell. Quanti sono in Toscana, sottint. persone o uomini. – Quanti più ce ne sarà. Vang. Accorrevano a lui per toccarlo quanti avevano malori.E: Quanti lo toccavano erano fatti sani. Arrigh. 1. Io confesso che quanti sotto il sole vivono, cotanti sono quelli che m'avanzano. T. Neut. sing. sost., di pers., come in Virg. Aen. 1. 601. Quidquid ubique est Gentis Dardaniae. D. 3. 30. Vidi specchiarsi in più di mille soglie Quanto di noi lassù fatto ha ritorno (le anime de' Santi). VIII. T. Più com. il neut. sing. a modo di sost. laddove trattasi di cose, e corrisponde a Tutto quello. Oraz. Giureconsulto e avvocato mediocre, non ha il valore dell'eloquente Messala, nè sa quanto Cascellio. Potrebbesi intendere come avv.; ma mi pare meglio così. – Ne so quanto voi (ne so poco o nulla). – A quanto si dice. – Per quanto mi fece intendere. – Da quanto intesi. D. 2. 2. In exitu Israel… cantavan… Con quanto di quel Salmo è poi scritto. – Leggo quanto segue. – Confermo quanto sopra. D. 3. 1. Quant'io del regno santo (del cielo) Nella mia mente potei far tesoro, Sarà ora materia del mio canto. T. Troppo è la verità di quanto ella dice. – Gliene sono grata di quanto mi ha beneficato. – Questo è quanto posso dirle.Ell. Magal. Lett. Questo è quanto, per oggi. IX. In questo senso col Di poi. T. Ov. O quantum fati parva tabella tulit (Remo e Romolo abbandonali alle acque del fiume). – Gridò con quanto aveva di voce. – Con quanto mi resta di mente. X. A modo di sost. segnatam. del tempo. T. Quanto di tempo è che questo gli accadde? E anche ass. Quanto è? Quanto sarà? – In quanto si finisce? Quanto ci vuol per finire? Ogni quanto? D. 3. 22 Tu non avresti in tanto, tratto e messo Nel fuoco il dito, in quanto io vidi 'l segno Che segue il tauro, e fui dentro da esso. XI. Di prezzo. T. Quanto costa? – Quanto. la vendete? – Nel cambio della moneta mi presero quanto le altre volte. – A quanto il pesce? (Quanti olus?). – Quanto queste fragole? Anche a Quanto?, ma l'altro è più spedito, specialm. di cose di minor prezzo, e dicesi più sovente. – Per quanto?, indica espressione di cambio che si fa del danaro colla merce, e di valore con valore. |
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