Definizioni da Dizionari Storici |
Vocabolario dei sinonimi della lingua italiana del 1884 |
Pergamena, Cartapecora - Pergamena è quella pelle la quale è assottigliata molto e molto levigata con la pomice o altrimenti, per potervi scrivere e anche stampare. - La Cartapecora è più rozza, e si usa o per far coperte di libri, o per coprir vasi, o per altri usi domestici. Dirò bene dunque Codice in pergamena e libro rilegato in cartapecora, chè non direi senza grave improprietà rilegato in pergamena. Si comporta però il dire: Codice in cartapecora. - [Di codici antichi, più comune e più proprio Pergamena; di quelli del Medioevo, Cartapecora. Se la cartapecora è finissima e la rilegatura piuttosto di lusso, non cade improprio il dir pergamena anche dei libri rilegati. - Quella carta che cuopre e mantien fermo il lino sulla conocchia, si dice Pergamena, anche se di cartone o d'altro, non Cartapecora. G. F.] [immagine] |
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860 |
Cuoio, Pelle, Cotenna, Cute, Membrana, Carta pecora, Pergamena - Pelle è generico, dice quella di tutti gli animali, meno quella del porco che chiamasi cotenna o cotica. Cute non dicesi che di quella dell'uomo: cuoio è la pelle di certe bestie che l'hanno grossa, assai e propria ad essere conciata; ed è allora che chiamasi cuoio: delle pelli de' buoi, de' cavalli ecc. si fanno eccellenti cuoi: se si dice cuoio la pelle anche dell'animale vivo, e talvolta anche quella dell'uomo, si è per ironia o per una certa esagerazione metaforica, per significare che è così insensibile come se non di pelle, ma di cuoio fosse ricoperto: duro di cuoio, vale o indurato alle fatiche, o anche che è di vita tenace, o che non morirà così facilmente. Pelle dicesi quella dell'agnello, del capretto, del cane, anche quando sono conciate: i guanti si fanno di queste pelli e di consimili.
«Cartapecora è pelle conciata per scrivervi o dipingervi; e si dice pure pergamena: e membrana singolarmente dà l'addiettivo: come, codice membranaceo, per distinguerlo da cartaceo». Cioni.
Pergamena ha sensi traslati; le dotte pergamene; pergamene, i titoli più antichi di nobiltà; perchè su di esse si scrivevano e registravano. [immagine] |
Dizionario delle invenzioni, origini e scoperte del 1850 |
Pergamena - Secondo Fourgault, vien chiamata così perchè la migliore si fabbricava a Pergamo, città della Misia nell'Asia Minore. Era molto nota a tempo di Cicerone, che la chiama membrana, e poi pergaminum o pergamenum. Nulla abbiamo di certo sulla sua invenzione. Plinio pretende che avesse luogo a Pergamo, e che perciò fosse detta pergamenum; ed aggiunge che Eumene, re di Pergamo, sostituì la pergamena alla carta per astio contro Tolomeo re di Egitto, piccandosi di superare con tal mezzo la biblioteca di quel principe i di cui libri erano solo di carta.
Secondo Diodoro, gli antichi Persiani scrivevano tutte le loro storie sopra delle pelli; e al dire di Erodoto, gli Ionj adopravano per questo pelli di montoni e di capre anche alcuni secoli avanti al tempo d'Eumene re di Pergamo. Non v'è dubbio che quelle pelli fossero preparate nella stessa maniera che la pergamena, sebbene probabilmente con meno arte. In seguito s'immaginò di pulire la pergamena con la pomice. I primi lavoranti la fabbricavano unicamente giallastra. A Roma si trovò il segreto di darle la bianchezza, poi di tingerla, in guisa che se ne distinsero di tre sorta: la bianca, che lo era per natura; la gialla, ch'era gialla da un lato e bianca dall'altro; e la purpurea, tinta da ambo le parti. Sembra che il silenzio di Plinio sopra quest'uso della porpora ci tolga la facoltà di riportarlo più in là della fine del secolo III: era anche cosa rara verso i principj del IV. La pelle di tutti gli animali poteva trasformarsi in pergamena; però non si preparavano se non le pelli di montoni o di capre per lo scritto, la stampa ec: quelle di vitelli, capretti o agnelli nati morti, per il velino o la pergamena vergine.
Non è stata scoperta su pergamena veruna Carta o diploma anteriore al secolo VI. [immagine] |