Definizioni da Dizionari Storici |
Vocabolario dei sinonimi della lingua italiana del 1884 |
Quiete, Requie, Ozio, Riposo, Inazione, Tranquillità, Pace, Calma - Ha Ozio chi ha tempo di molto da stare senza far nulla, più che ad onesto riposo convengasi. - L'Inazione può essere cagionata sia da ozio che da riposo; non è mai assoluta se si tratta di ente che si muova per virtù propria, come l'uomo, l'animale; ma si dice di questi che stanno nell'inazione, quando non agiscono per il fine a cui devono tendere, o almeno per un nobile fine qualunque. - Requie è più di Riposo, per l'idea forse del Riposo eterno della tomba a cui si suole accompagnar l'uomo appunto con un Requiem. La Quiete vien dopo l'agitazione fisica o morale. - Tranquillità non importa così necessariamente quest'idea anteriore. La Tranquillità fisica dipende in gran parte dal temperamento; la morale, dalla coscienza del diritto e dalla verità e giustizia della propria causa. Il giusto posa tranquillo in Dio dell'avvenire suo. - La Calma viene dopo la tempesta, la Pace dopo la guerra: la Calma può essere tutta dell'animo, perciò nostra, intima, individuale; la pace si riferisce anco alle persone che ci stanno attorno, alla famiglia agli amici. Vivere in pace con tutti, si dice più sovente che Vivere in pace con noi stessi; abbenchè, se personifichiamo le nostre passioni, vediamo essere anche esse acerrimi nemici i quali c'innovano guerra quasi continua. (Zecchini). [immagine] |
Ozio, Oziosità, Oziosaggine - Ozio è lo stato di chi sta senza far nulla, o per riposarsi dalle fatiche, o per aborrimento al lavoro. - Oziosità, che è la qualità astratta di Ozioso, è la viziosa inclinazione all'ozio, ed altresì il fare o dir cose di niuna utilità col solo fine di passar il tempo; e anche quelle cose pigliano il nome di Oziosità: «Certi discorsi accademici sono vere oziosità;» cioè cose da gente oziosa. Ozio è la consuetudine viziosa dell'aborrimento allo studio e al lavoro. - [Ozio può talora, massime nella lingua scritta, avere buon senso, come di Riposo dal lavoro, e anche Tempo libero da cure più urgenti e più continue per darsi ad altre, e quindi anche Agio. - «Ancora se' tu a tempo di farti dotto con facilità, avendo e principii, e maestro, e ozio, e ingegno. » (Casa). - «Aveano ozio e sicura pace.» (Idem). - «Godersi gli ozii della pace - gli ozii campestri - autunnali.»
«Altri dormîro ed altri stêr vegghianti,
Compartendo tra lor gli ozii e gli studii.»
Ariosto.
Oziosità è sempre Ozio vizioso; Oziosaggine suona anche maggior biasimo, dicendo Ozio più prolungato e più vuoto; ma non si userebbe come Oziosità nel senso di Cose oziose secondo l'esempio del Fanfani. G. F.] [immagine] |
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860 |
Quiete, Requie, Ozio, Riposo, Inazione, Tranquillità, Pace, Calma - Ha ozio chi ha tempo di molto da stare senza far nulla, più che ad onesto riposo convengasi: l'inazione può essere cagionata sia da ozio che da riposo; non è mai assoluta se si tratta di ente che si muova per virtù propria, come l'uomo, l'animale; ma si dice di questi che stanno nell'inazione quando non agiscono per il fine a cui devono tendere o almeno per un nobile fine qualunque. Requie è più di riposo, per l'idea forse del riposo eterno della tomba a cui si suole accompagnar l'uomo appunto con un requiem. La quiete vien dopo l'agitazione fisica o morale; tranquillità non importa così necessariamente quest'idea anteriore; la tranquillità fisica dipende in gran parte dal temperamento; la morale, dalla coscienza del diritto e dalla verità e giustizia della propria causa: il giusto posa tranquillo in Dio dell'avvenire suo. La calma vien dopo la tempesta, la pace dopo la guerra: la calma può essere tutta dell'animo, perciò nostra, intima, individuale; la pace si riferisce anco alle persone che ci stanno attorno, alla famiglia, agli amici: vivere in pace con tutti si dice più sovente che vivere in pace con noi stessi; abbenchè, se personifichiamo le nostre passioni, vediamo essere anche esse acerrimi nemici i quali c'innovano guerra quasi continua. [immagine] |
Sfaccendato, Disoccupato, Ozioso, Inerte, Pigro, Scioperato, Poltrone, Infingardo, In ozio, Accidioso; Scioperatezza, Scioperataggine, Pigrezza, Pigrizia, Poltronaccio, Poltroncione - Lo sfaccendato naturalmente è quello che non ha più faccende, che non ha più da fare, o che non vuole più far nulla; il disoccupato non ha proprio più occupazione, e molte volte ben suo malgrado: tanti sono i disoccupati in cerca di lavoro e d'impiego, che degli sfaccendati d'abitudine non si tien più conto. L'ozioso non vuol lavorare, e direi quasi che alla lunga non può più: la pessima abitudine dell'ozio snerva l'anima e l'uccide; uccide però le buone sementi e fa sviluppare portentosamente le cattive; così nell'acqua marcida, nel fango sgusciano fuori mostruosi, schifosi insetti. L'inerte pare non possa muoversi; la materia in lui incatena lo spirito, il corpo è di piombo, e l'anima, debilissimo spirito, a smuoverlo menomamente non vale. Il pigro è lento a muoversi; dice però meno che inerte; il poltrone non vuol muoversi: dice meno ancora: al poltrone è caro il dolce far niente; al pigro ripugna il lavoro; all'inerte è quasi impossibile lo scuotersi. L'infingardo infinge, come dicemmo, di non sapere, di non potere per non darsi brighe e crucci da cui abborre; l'accidioso, in genere, è colui che fa, parla, opera ogni cosa mal volentieri: obbligato a fare, fa male e di mala grazia, e in onta di chi lo costringe ad operare; a tutti costoro piace meglio stare in ozio che decorosamente, onestamente occuparsi. Poltronaccio, peggiorativo; poltroncione, accrescitivo di diminutivo; come a dire più che poltroncino: vocaboli però che tanto valgono quanto il suono della voce, l'atto ecc. li fa significare, cioè molto o assai più poco che non pare. Scioperato, quasi chi sciupa il tempo e l'opera: la scioperatezza è il vizio suo; chè più invecchiato dicesi con vocabolo dispregiativo scioperataggine; il che potrebbe anche far credere, come per altre parole cadenti similmente in queste due desinenze, che il primo avesse da indicare atto particolare; il secondo abito. [immagine] |
Ozio, Oziosaggine, Oziosità, Ozii - Ozio, il padre dei vizii; oziosità, lo stato dell'ozioso; oziosaggine, la pigrizia, la mala voglia, e proprio il vizio dell'ozioso. Stare all'ozio è non lavorare, non occuparsi in qualche cosa, potendolo fare: poltrire nell'oziosità, compiacersi nell'oziosaggine è di chi ha perduto ogni idea della missione dell'uomo; egli è per ciò che in questo stato si degrada, abbruttisce. Ozio per tempo è usato: così ozii, per agi, riposi; o i temporanei della villeggiatura e delle vacanze dopo il lavoro dell'anno; o quelli della vecchiaia dopo di avere speso nel lavoro tutta la vita: in quest'ozio, o in questi ozii l'uomo che ha sempre lavorato, dall'occupazione totalmente non cessa; ma o studia, o insegna, o si crea un qualche che da fare: onde la mente e le forze del corpo trovino un uffizio e un geniale alimento. [immagine] |