(indicativo passato remoto).
Modificammo il suo nome in senso peggiorativo e si offese tanto! |
Dare a un uomo del bimbo è una delle più grandi offese che si possano fare! |
Quando perdoniamo le offese ricevute, ci comportiamo secondo l'insegnamento evangelico. |
La tua parola insultante mi offese molto anche se feci finta di non aver sentito nulla. |
Mio figlio si offese quando l'amico lo chiamò rincoglionito. |
Al giorno d'oggi ci sono persone empie, cioè che recano offese alla religione. |
Mio marito si offese quando i colleghi gli dissero che aveva l'animo duraccio. |
Col tempo, cicatrizzò le ferite delle offese ricevute. |
L'amico di mio figlio si offese perché lo avevano chiamato spastico. |
È meglio, per vivere sereni che si archivino vecchie offese; mettere in un faldone più distante dai nostri pensieri non significa dimenticare. |
Le tue offese gratuite ci lasciano del tutto indifferenti! |
Quando ci incattivivamo per le offese ricevute, mia madre ci calmava. |
Poiché siamo impulsivi e non sempre digeriamo le offese, se brandissimo l'arma dell'indifferenza anziché la spada, la ferita sarebbe più profonda. |
Sentendosi offese da complimenti poco galanti un gruppo di donne ebbe delle reazioni maschie. |
Con le sue continue offese, quella che credevo un'amica mi ha trafitto l'anima. |
Se i colleghi pugnalavano con le loro offese un mio amico, mi arrabbiavo. |
Nell'ultimo incontro si sono mostrate caldine e senza entusiasmo. Forse erano offese. |
Mia madre si offese dopo aver sentito quella parola urlata da te. |
Per evitare di farti allontanare dal gruppo, mia sorella ed io sottacciamo le tue offese. |
Immemore di tutte le vicende belle che avevamo vissuto insieme, mi offese gravemente. |