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Informazioni di base |
La parola nervo è formata da cinque lettere, due vocali e tre consonanti. Divisione in sillabe: nèr-vo. È un bisillabo piano (accento sulla penultima sillaba). |
Frasi e testi di esempio |
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Esempi d'uso |
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Citazioni da opere letterarie |
La via del male di Grazia Deledda (1906): Il coltello a serramanico, che il pastore aveva tratto dalla sua saccoccia, e quasi spariva nella sua mano nodosa enorme, trovava ogni giuntura, tagliava ogni nervo, scorreva scricchiolando sulla crosta rossa del porchetto. Quando questo fu trinciato, il pastore si leccò con disinvoltura le dita, pulì il coltello col tovagliuolo, poi sospirò e si guardò attorno soddisfatto. Resurrezione di Elena Di Fazio (2021): Ogni volta che Aurora poggiava il piede a terra, le vesciche sfregavano contro gli stivali e bruciavano, scoppiavano, sanguinavano. Quando si dava la spinta per un nuovo balzo in avanti, il nervo sciatico era attraversato da una scarica elettrica che si espandeva fino al polpaccio. Non c'erano rumori oltre quello del suo respiro, che sovrastava le sirene, il fischio del vento e lo scalpiccio di passi sul terreno, come quello di un palombaro chiuso nel suo scafandro e sprofondato nel ventre dell'oceano. L'isola del giorno prima di Umberto Eco (1994): Chi sa che il colpo non gli avesse toccato un nervo: il giorno dopo, appena uscito dalla cattedrale di Sant'Evasio in cui Toiras aveva voluto esequie solenni del signor Pozzo di San Patrizio della Griva, faceva fatica a sopportare la luce del giorno. Forse gli occhi erano rossi dalle lacrime, ma fatto sta che da quel momento essi cominciarono a fargli male. Oggi gli studiosi della psiche direbbero che, essendo entrato suo padre nell'ombra, nell'ombra voleva entrare anche lui. Roberto poco sapeva della psiche, ma questa figura di discorso potrebbe averlo attratto, almeno alla luce, o all'ombra, di quel che accadde dopo. |
Giochi di Parole |
Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per nervo |
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione |
Definizioni da Cruciverba in cui è presente |
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Cambi |
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: cervo, fervo, nerbo, nervi, servo. Cambiando entrambi gli estremi della parola si possono avere: cerva, cerve, cervi, ferve, fervi, fervé, serva, serve, servi, servì, verve. |
Scarti |
Rimuovendo una sola lettera si possono ottenere i vocaboli: nevo, nero. |
Parole con "nervo" |
Iniziano con "nervo": nervosa, nervose, nervosi, nervoso, nervosità, nervosetta, nervosette, nervosetti, nervosetto, nervosismi, nervosismo, nervosamente. |
Finiscono con "nervo": innervo, innervò. |
Contengono "nervo": innervosì, innervosii, innervosirà, innervosire, innervosirò, innervosita, innervosite, innervositi, innervosito, innervosiva, innervosivi, innervosivo, innervosendo, innervosente, innervosiamo, innervosiate, innervosimmo, innervosirai, innervosirci, innervosirei, innervosirmi, innervosirsi, innervosirti, innervosirvi, innervosisca, innervosisce, innervosisci, innervosisco, innervosisse, innervosissi, ... |
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Incastri |
Inserito nella parola insita dà INnervoSITA; in insite dà INnervoSITE; in insiti dà INnervoSITI; in insito dà INnervoSITO; in insiste dà INnervoSISTE; in insisti dà INnervoSISTI. |
Lucchetti |
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "nervo" si può ottenere dalle seguenti coppie: nera/avo, nerbata/batavo, nerbo/bovo, nere/evo, neroli/olivo. |
Usando "nervo" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: cene * = cervo; corner * = corvo. |
Lucchetti Riflessi |
Usando "nervo" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * ovoli = neroli; * ovetto = neretto. |
Cerniere |
Scartando le parti in comune (prima in capo e poi in coda), "nervo" si può ottenere dalle seguenti coppie: toner/voto. |
Usando "nervo" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * toner = voto; voto * = toner. |
Lucchetti Alterni |
Scartando le parti in comune (in coda oppure in capo), "nervo" si può ottenere dalle seguenti coppie: neri/voi. |
Usando "nervo" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * bovo = nerbo; * olivo = neroli; * batavo = nerbata. |
Intarsi e sciarade alterne |
Intrecciando le lettere di "nervo" (*) con un'altra parola si può ottenere: ani * = annerivo; egira * = energivora; perii * = perinervio; competa * = compenetravo; ispessì * = inespressivo. |
Definizioni da Dizionari Storici |
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860 |
Nerbo, Nervo - «Nervi, quelli del corpo umano; nerbo, quel che serve o serviva a picchiare. Nerbata, e non nervata. Malattie nervose, e non nerbose: e per uomo che ha molta forza, non uomo nervoso, ma nerboruto». Volpicella.
Nerbo poi sempre, in senso traslato, e non nervo: il nerbo d'un discorso è l'assoluta verità; il danaro è il nerbo principale della guerra; e simili. [immagine] |
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879 |
Nervo - S. m. Gr. Νεῦρον. (Anat.) Voce che presso gli antichi significò dapprima i legamenti ed i tendini, poi i nervi propriamente detti: ma confondendovi spesso quelli ed anche le arterie, ed anche gli strati cellulosi che fanno parte della grossezza delle pareti appartenenti a certi visceri cavi. Ora Nervi si chiamano que' cordoni bianchi e cilindrici, formati di filamenti intrecciati, i quali aderiscono mediante una delle loro estremità a qualche centro nervoso, e mediante l'altra agl'integumenti, agli apparati de' sensi, ai muscoli, ai vasi. Sono i primi strumenti del senso e del moto, nascono dal cervello e dal midollo della spina, e conferiscono a' membri di tutto il corpo la forza del muoversi e del sentire. Aureo lat. Secondo i luoghi per dove si distribuiscono, i Nervi diconsi cardiaci, spinali, intercostali, diaframmatici, ecc. Dicesi Intasamento de' nervi, Contrazione de' nervi, Distendere i nervi indurati… V. anche NERBO. (Mt.) Bocc. Nov. 7. g. 8. (C) E dove io per perdere i nervi, e la persona fui, tu,… Tes. Br. 3. 5. Sappiate, che l'acqua nuoce al petto, e allo stomaco, ed a' nervi, e fa dolori nel ventre. Petr. Canz. 1. 7. part. I. I nervi, e l'ossa Mi volse in dura selce. Cas. Lett. 72. Sono stato impedito dalle podagre…, le quali non turbano solamente il corpo, e i nervi, ma legano anche in parte l'animo, e rendonlo quasi debole, e sciancato. Rucell. Anat. 188. (M.) Il nervo dagli antichi alcuna volta si intendeva del legamento, alcuna volta de' tendini, ma propriamente significa l'organo comune, che porta con lo spirito animale la facultà di muoversi e di sentire.
[Cont.] Nervo ottico. Manzini, Diop. prat. 71. Ho in oltre osservato nell'anatomia dell'occhio umano che il nervo, chiamato comunemente l'ottico, nel globo dell'occhio non è opposto alla pupilla… ma è eccentrico all'occhio. Col. Nat. cav. III. 4. Se l'occhio buttasse lacrima, sappiate che l'occhio guarirà più tosto, imperochè la potenza e virtù del vino che passa in l'occhio e segno che per la via e concavità delli nervi ottici non ci è alcuno impedimento. Dant. Inf. 15. (C) Fu trasmutato d'Arno in Bacchilione, Ove lasciò li mal protesi nervi (alcuni credono che qui accenni copertamente all'uso fatto de' nervi in nefanda lussuria). 2. T. Fam. Dare ne' nervi, più che Dare a' nervi, di cosa, che irrita. Offendere i nervi, potrebb'essere lesione di colpo o di scossa morale. – Urtare i nervi, può essere senso molesto momentaneo. Offendere ha meno il senso tr. ma sì piuttosto Urtare o Dare a, o ne' nervi. [G.M.] Ha male di nervi, il mal dei nervi. – Soffre di nervi. E assol. Ha i nervi oggi. – L'ho trovato co' nervi. – Di pers. o cosa importuna, uggiosa. Fa venire il mal de' nervi. 3. Dicesi anche di Corda d'istrumento musicale. [Cont.] G. G. Sag. IV. 238. Trovò un fanciullo che andava con un archetto ch'ei teneva nella man destra, segando alcuni nervi tesi sopra certo legno concavo. Cit. Tipocosm. 494. Ma quelli (istrumenti) di corde di nervo sono il liuto, o grande, o picciolo, e le parti sue, cioè il corpo, la rosa, il manico, lo scagnello, i pironi, i tasti, le corde; e lor maniere, cioè il basso, il bordone, il tenore, le mezzane, le sottane, e 'l canto. = Car. En. 6. 965. (M.) Ed or col plettro eburno Sette nervi diversi insieme uniti, Tragge dal muto legno umani accenti. Sen. Pist. (Man.) Tu m'insegni come le gravi e acute boci s'accordano insieme, come si fa la concordia de' nervi che rendon disugual suono. Marchett. Lucr. l. 4. p. 223. (Gh.) E sentir delle cetre i dolci carmi, E de' nervi loquaci il suon concorde. [Val.] Poetico; La lira. Crudel. Poes. 83. Nell'ore chete e placide, Belle, sol per piacervi, Talor percuoto ed agito I poetici nervi. 4. E per Corda dell'arco; e l'Arco stesso. Tass. Ger. 7. 102. (M.) Sibila il teso nervo, e fuori spinto Vola il pennuto stral per l'aria, e stride. Salvin. Esiod. 240. Cerva salvatica ben grassa Cui giovin uom domò con iscoccata Dal nervo freccia. Bocc. Amet. 83. (Gh.) Indarno mai di quel (arco) non tira nervo. [Cont.] Biring. Pirot. VII. 9. Mettendo la saettella in uno manico che ha la forma d'uno rocchetto da seta, adattando l'artiglieria in fianco con un archetto e con uno nervo o fune sottile. Tendere il nervo, fig. per Aver la mira. Sold. Sat. 7. 193. (M.) Sordida, o 'ngiusta sia (la via), nessun riservo A sè, nè ad altri avrà, purchè 'l prefisso Segno s'imbrocchi, ov'ha teso il suo nervo. 5. Per Gagliardia di persona. Anguill. Eneid. 36. (Man.) Di questo il primo, Romolo, più ardito, Del padre avrà l'effigie, il nervo e 'l core. Esser di buon nervo vale Essere forte e gagliardo. (C) Far checchessia di nervo, o con nervo, o con tutti i nervi, e sim., si dice del Porvi ogni studio, ogni forza. (C) 6. Trasl. Forza, Vigore. Cas. Lett. 35. (C) Sono anche stato sforzato a scriverne un'altra (ode) in lode del cardinal Tornone, la quale è di maggior nervo che questa. Pros. Fior. Borgh. Lett. 4. 4. 258. Dubito ch'ella non sia troppo bassamente scritta, e quasi a staffetta, e senza quel nervo, che è il principale di questa sorta di scritture. [Cont.] Di legno, cuoio, e sim. Resistenza, Tenacità. Bart. C. Arch. Alb. 37. 25. Quelle (parti degli alberi), che sono più vicine alla scorza, sono di più gagliardo nervo. Bandi Fior. XXXV. 16. 13. Cuoiame vaccino da suolo e da tomaio, concio dentro alle cento miglia dalla città di Firenze e di Pisa, che per il più è cattivo, non durabile, nè di buon nerve. [Cont.] Dei metalli, e particolarmente del ferro. Di molta resistenza viva, non fragile negli urti. Biring. Pirot. I. 5. La durezza che piglia il terzo corpo nasce, perchè gli distempera e si rompe la qualità oleaginosa e viscosa, che fa il nervo alli metalli, e gli fa obbedienti e trattabili all'opre degli artefici. Bart. C. Arch. Alb. 63. 55. Gli aguti di bronzo allo scoperto, e allo umido, durano grandissimo tempo; que' di ferro nelle opere al coperto e allo asciutto truovo io che hanno più nervo. Neri, Arte vetr. I. 5. La qual fritta in padella colò benissimo, e mi dette un cristallo bello e molto più dolce del cristallo ordinario, poichè aveva assai nervo, e si piegava molto più che non fa il cristallo ordinario. [Cont.] Nervo della calcina. La proprietà d'indurire aderendo alle pietre. Bart. C. Arch. Alb. 56. 43. Lo ardore e lo impeto del Sole, mentre che I'opera era ancora in piede, consumò troppo presto il nervo della calcina. 7. Dicesi che Una cosa è il nervo di checchessia per accennare che ne è il Perno, il Sostegno principale. T. Qui meglio Il nerbo. = Agn. Pand. 81. (C) Il danajo è nervo di tutti i mestieri. Ambr. Furt. 2. 1. Primieramente, perchè il nervo della guerra è il danaro, mi occorre ricercare che le provvisioni de' danari sien gagliarde, e che e' soldati sien ben pagati. Borgh. Col. milit. 433. (M.) Ma, o perchè non la reputasse impresa necessaria al nervo della storia, o che temesse della lunghezza…, lo fece di rado. 8. Dicesi anche un Numero scelto di persone raccolte insieme; ed è termine de' militari. Segner. Pred. 7. 4. (M.) Che poteva un vulgo imbelle di femmine e di fanciulli contra un nervo di sgherri, che sol veduti bastavano a far terrore? [Tor.] Dat. P. e P. 20. Se la esperienza di molti anni accompagnata dall'autorità de' miei progenitori non mi avesse fatto conoscere nullo altro essere il nervo della guerra, che i valorosi soldati;… io mi accosterei volentieri alla sentenza di coloro. 9. (Bot.) Nervi o Costole diconsi certi gruppi fibrosi che formano quelle eminenze più o meno rilevate che si osservano ne' petali, nelle foglie, e talvolta ancora sulla corteccia dei frutti, ma più d'ordinario nelle foglie. Nelle sinuose o dentate vanno i nervi a terminare all'estremità di esse, rispondendo alla punta del dente, e talvolta pure la sopravanzano, formandovi de' peli più o meno rigidi, ovvero spine. Alcuni di essi partono dalla base della foglia, e sono i nervi propriamente detti o primarii; altri partono dai lati del nervo principale o di mezzo, e diconsi laterali o secondarii. (Mt.) Alam. Colt. 5. 135. (M.) Mille monstri crudei fan trista preda Delle piante… Oh che peste crudel, che danno estremo Del misero cultor, ch'al miglior tempo Vede ogni suo sudor voltarse in polve, Tutto il frutto sparir, le fresche erbette Null'altro riservar, che i nervi nudi! Soder. Agric. 119. (Man.) Hanno ancora le vene nelle lor foglie, che chiaman nervi, e sono quelle sparte costolette, che in esse si rilevano sopra il piano della foglia. 10. (Archi.) [Bos.] Nervo o meglio Nervatura, parlando di archi e volte, quel risalto longitudinale di qualsiasi forma che sorge sotto, sopra, od a lato di un arco quasi a suo rinforzo, come le incrociature degli archi gotici. – In materie di Ornato diconsi le parti prominenti delle foglie di un ornamento. 11. (Agr.) Parte dell'aratro; ed è quel piuolo che congiungè il timone col ceppo. (Mt.) 12. (Med.) [Val.] Specie di malattia cutanea, nella quale s'introducono vermicciuoli sotto il tessuto cutaneo. Cocch. Bagn. 168. Nota. Avicenna… chiamò questo male (la dracontiasi) nervo, o, come dai più vien tradotto, vena medinense. [T.] Congiungiamo qui Nervo e Nerbo, non per confondere, per distinguere anzi più chiaramente. Il popolo tosc. dice sovente Nerbi anco nel senso anatom.; ma giova attenersi al quasi costante ling. scritto, che, in quel senso, dice Nervo; Nerbo, più sovente fig. il vigore; e serbare questa forma medesima a quel da picchiare, siccome sempre i Tosc. fanno. T. Senso anatom. Radice dei nervi. – Verso l'origine dei nervi. – Estremità del nervo. Rucell. anat. 208. Dipoi discende il tronco (d'un paio di nervi), e si commette coll'ultimo paio. – Nervo trasversalmente tagliato. – Nervo ottico. Red. Cons. 2. 27. Che il tutto derivasse… per vizio e intasamento de' due nervi auditorii. – Nel laberinto dove pesca e si dirama il nervo accustico. – Nervi della gamba. Rucell. Anat. 218. Nascono i nervi crurali discendenti tra' piedi. T. Nervi sensitivi. – Trasmissione dell'impressione nel nervo. D. Conv. 133. Il nervo, per lo quale corre lo spirito visivo. Lucr. Tutta la vita da tutti i nervi e dalle ossa si risolva. II. T. Tensione del nervo o de' nervi, è più serio che Stiramento de' nervi. – Stirature di nervi, ancora più fam., e può sentire d'iron. o di cel. T. Eccitare i nervi. – Nervi eccitabili, nel pr., ma anco nel fig., di chi si turba segnatam. per moti di sdegno. – Nervi mobilissimi, fig., direbbe leggerezza di mente, incostanza di cuore. T. Targ. Relaz. Febbr. 364. Senza troppo irritare i nervi possono astergere il viscido, correggere l'acre. – Quasi fig. fam. Irrita i nervi, parola o cosa che, per ragioni o intell. o mor., fa impazientire o sdegnare. – Dà sui nervi, dice più che A' nervi. – Fa male a' nervi, e nel pr. e nel tr.; anco di cosa che si veda o si oda o si pensi, e coll'aspetto o coll'immaginamento ecciti ribrezzo o pietà. T. Il mal di nervi, nel pr., è indefinibile; e però molti medici definiscono con queste parole tutti i mali ch'e' non intendono e che non sanno guarire. III. T. Quando nel fig. denota vigore (in quanto la vita esercita per mezzo de' nervi i suoi movimenti) il più sovente ripeto, dicesi Nerbo; ma può anche l'altra forma suonare tuttavia viva. Rucell. Prov. 9. 4. 44. Perchè i buoi, al mondo nati sono di cotanto più nervo degli uomini? – Il nerbo del braccio, Il nerbo giovanile; Vecchiezza non senza nerbo. T. Scrittore che non ha nervo, Stile senza nervo, non si direbbe, ma Nerbo. Nel pl. I nervi del discorso, Le particelle che l'uno all'altro membro congiungono, e dànno al tutto agilità. Non si direbbe però che Il dicitore o Il discorso non ha nervi; questo varrebbe, nel senso tra corp. e mor., Non eccitabile, non irritabile; pregio e difetto, secondo come si pronunzia e s'intende. – Scritto con nerbo, no Con nervo. Tr. T. Troncare, Tagliare i nervi, Togliere tutte o le più delle forze; questo non mai colla B, come nel Dav. Tagliare i nerbi alla lingua; perchè qui la similit. recasi più direttam. al senso corp. Sibbene Infrangere il nerbo, non Il nerbo; perchè qui il tr. più si dilunga dal pr. IV. T. Ma nel tr. la parte d'un tutto che vuolsi indicare come la più forte o la cagione principal della forza, nel sing. può dirsi anco Nervo, sebben l'altro sia più com. [Pol.] Car. En. 8. 804. Dugento cavalieri, il nervo e il fiore De' miei d'Arcadia, spedirò con lui. (Robora pubis). T. È il nerbo della nazione. – Il maggior nerbo della spedizione. – Buon nerbo d'armati. [Pol.] Volp. Dial. 53. Non potete sfuggire la fermezza ed il nerbo delle dimostrazioni e della ragione. – T. Non senza nerbo di ragioni. Varch. Ercol. 87. Dare in brocco, cioè nel segno…. ragionando, è apporsi, e trovare le congetture, o toccare il tasto, o pigliare il nerbo della cosa. (Pigliare, non si direbbe.) T. La terra non ha nerbo a reggere le piante. |
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