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Informazioni di base |
La parola maniaco è formata da sette lettere, quattro vocali e tre consonanti. Divisione in sillabe: ma-nì-a-co. È un quadrisillabo sdrucciolo (accento sulla terzultima sillaba). |
Frasi e testi di esempio |
»» Vedi anche la pagina frasi con maniaco per una lista di esempi. |
Esempi d'uso |
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Citazioni da opere letterarie |
La Storia di Elsa Morante (1974): Alla fine, per non condannare Blitz a un simile strazio maniaco, Ninnarieddu, benché annoiato e riluttante, una volta per tutte si decise a contentarlo: scendendo insieme a lui - tutta la famiglia al completo, - giù nella cantina dell'oste. E da allora, tutte le volte che in casa c'era Nino, gli allarmi aerei diventarono un'occasione di divertimento, attesa e desiderata, specie, poi, se capitavano di notte: perché allora finalmente, ci si poteva dare alla vita notturna, insieme a Nino. Un uomo finito di Giovanni Papini (1913): Debbo ricominciare da capo, rinascere – tornare, cioè, alla matrice prima, non quella di carne della mamma, ma quella più vera e maggiore della patria. Finché sono stato soltanto un maniaco di cerebralità la mia patria era il mondo e la mia libreria era la nazione dove ritrovavo le sole leggi che rispettassi. Ma oggi che voglio rifare gli ossi e rimettere il sangue in movimento debbo ripigliar lo slancio dalle origini e tornare alle radiche più profonde del mio essere completo e concreto. Il piacere di Gabriele D'Annunzio (1889): Il marchese di Mount Edgcumbe si prendeva cura d'annojare il suo giovine amico chiedendogli notizie intorno le prossime Vendite e parlandogli d'una rarissima edizione del romanzo d'Apulejo Metamorphoseon da lui acquistata pochi giorni innanzi, per mille cinquecento venti lire: ― ROMA, 1469, in folio. ― Di tratto in tratto egli s'interrompeva per seguire un gesto di Barbarella; e passava ne' suoi occhi lo sguardo del maniaco e nelle sue mani odiose un tremito singolare. |
Giochi di Parole |
Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per maniaco |
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione |
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Definizioni da Cruciverba in cui è presente |
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Cambi |
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: maniaca, maniaci. |
Scarti |
Rimuovendo una sola lettera si può avere: manico. Altri scarti con resto non consecutivo: manco, mano, maia, miao. |
Antipodi (con o senza cambio) |
Spostando la prima lettera in fondo (eventualmente cambiandola) e invertendo il tutto si può avere: cocaina. |
Parole con "maniaco" |
Finiscono con "maniaco": monomaniaco, oniomaniaco. |
Parole contenute in "maniaco" |
ani, mani, mania. Contenute all'inverso: caì, oca. |
Lucchetti |
Usando "maniaco" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: romania * = roco; * ohe = maniache. |
Cerniere |
Scartando le parti in comune (prima in capo e poi in coda), "maniaco" si può ottenere dalle seguenti coppie: rimani/acori, romani/acoro, romania/coro. |
Usando "maniaco" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * romania = coro; * rimani = acori; * romani = acoro; acori * = rimani; acoro * = romani; coro * = romania. |
Lucchetti Alterni |
Usando "maniaco" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: roco * = romania. |
Quiz - indovina la soluzione |
Definizioni da Cruciverba: Maniaci della musica, Maniache dell'economia, Emanano dai manicaretti!, Il gradevole profumo del manicaretto, Una forma maniacale di psicosi. |
Definizioni da Dizionari Storici |
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860 |
Folle, Matto, Stolto, Pazzo, Demente, Frenetico, Forsennato, Maniaco, Lunatico, Insano, Delirante, Furioso, Mentecatto - Il folle è privo di criterio; lo stolto, di giudizio; il matto, di buon senso; il pazzo, della ragione. Matto, nella lingua del popolo, è sinonimo di pazzo: ei dice ugualmente ospedale de' matti, quanto ospedale de' pazzi: la follia e la matteria sono principii di pazzia, ma non bastano a dichiarare l'uomo pazzo affatto: a questo mondo, dicesi, sono più i matti che i savii; non però tutti i matti sono pazzi. Demente, privo di mente; forsennato, fuori di senno; mentecatto, preso, colpito nella mente; e qui mente vale per intelligenza, ed anzi, per le facoltà intellettuali tutte. Fra questi tre vocaboli parmi ravvisare questa differenza, che il mentecatto può essere più tranquillo, ma in lui il cervello è leso gravemente e senza rimedio: che il demente può dare in ismanie, ma che può tornare in sè a intervalli, a riprese, e fors'anche guarire, se venga rimossa la causa che gli diede l'urto, il crollo fatale; forsennato è eziandio chi va fuori de' gangheri non per pazzia, ma per impeto di passione, per insulto di bile o di sangue che momentaneamente lo fa somigliare a un pazzo: Insano, chi non è sano di mente, nè sta fermo per conseguenza, ma si abbandona a moti sregolati, sragionati. Delirante, per febbre o altra malattia che fortemente agisca sul cervello e sull'immaginazione: i moti sregolati di questa, i fantasmi d'ogni maniera che va evocando, producono anche l'irrequietezza del corpo, e una volubilità di parole che quei fantasmi, irose o benevole, accompagnano, Frenetico è chi giunge al massimo parossismo del delirio: furioso, chi a quello dell'ira: pazzi furiosi son quelli che farneticano tutto giorno, e minacciano, e danno busse quando arrivino, nè stanno tranquilli mai o quasi mai: questi quattro vocaboli son disposti nella loro naturale progressione d'intensità e di forza. Lunatico, chi cambia idea e sentimento come cambia d'aspetto la luna, o al cambiar della luna. Maniaco, chi ha inclinazione soverchia per una qualche cosa, per cui non vede altro che quella, o non ne vede altra che sì gli gradisca; avvi chi ha la manìa de' libri, chi quella della musica, chi quell'altra delle anticaglie e simili; maniaco, eziandio, chi ha un chiodo fitto in capo, talchè non vale ragione a distorgliernelo: di questo genere sono e chi ha la manìa d'essere gentiluomo, e chi l'altra d'essere poeta, e chi letterato, e chi dotto, e chi altre cose: ma sempre la manìa verte su cosa cui meno siamo da natura disposti e favoriti; ond'è che si può concludere, che la manìa, e quasi ogni altro genere di follia, nell'amor proprio e nell'orgoglio hanno la primiera e principale radice. Tutti, o quasi tutti questi termini hanno sensi traslati, e molto servono a quell'esagerazione nella quale pare oggidì si riponga ogni forza ed energia nell'esprimersi. [immagine] |
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879 |
Maniaco - Agg. e S. m. Ai Lat. un'erba, con greca forma, era detta Manicon. (Med.) (Nel pl. Maniaci e Maniachi). Lib. cur. malatt. (C) Maniaci sono appellati coloro che patiscono della manía. Tes. Pov. P. S. La pietra celidonia rossa, se si porta sotto 'l ditello manco, sana li maniachi. (Sempre Maniaci.) T. Maniaco furibondo.
T. Come agg. Furore maniaco. |
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Parole in ordine alfabetico: maniaca, maniacale, maniacali, maniacalità, maniacalmente, maniache, maniaci « maniaco » manica, manicaccia, manicaretti, manicaretto, manicatura, manicature, maniche |
Parole di sette lettere: mangino, maniaca, maniaci « maniaco » maniche, maniera, maniere |
Vocabolario inverso (per trovare le rime): perieliaco, iliaco, emofiliaco, antiemofiliaco, idilliaco, genetliaco, salmiaco « maniaco (ocainam) » oniomaniaco, monomaniaco, demoniaco, simoniaco, ammoniaco, bosniaco, ubriaco |
Indice parole che: iniziano con M, con MA, parole che iniziano con MAN, finiscono con O |
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