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Informazioni di base |
La parola legione è formata da sette lettere, quattro vocali e tre consonanti. Divisione in sillabe: le-gió-ne. È un trisillabo piano (accento sulla penultima sillaba). |
Frasi e testi di esempio |
»» Vedi anche la pagina frasi con legione per una lista di esempi. |
Esempi d'uso |
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Citazioni da opere letterarie |
Carthago di Franco Forte (2009): Ed era su questo principio che impostava sempre le manovre fittizie delle legioni quando disegnava sulla sabbia battaglie immaginarie. I dubbi e le obiezioni di Versilio erano per lui materia preziosa per confrontarsi e andare a fondo nelle strategie che aveva elaborato, per capire se davvero un giorno avrebbe potuto metterle in campo, quando avesse avuto il comando di una legione. Memorie di un cuoco d'astronave di Massimo Mongai (1997): All'Ufficio Federale del Lavoro chiesi al computer una ricerca per "tutte" le offerte di lavoro per cuoco o aiuto cuoco, non solo sulla Terra ma in tutto il Sistema Solare. Ci mise due ore a fornirmi il risultato su carta ed io avevo programmato una ventina di giorni per leggermelo bene tutto. Invece fui fortunato ed al terzo giorno trovai ciò che cercavo senza saperlo bene: la richiesta per un Cuoco, aiuto del Capo Cuoco su una AES (Astronave Extra Sistema, quelle vere ragazzi!) per una crociera non inferiore ai tre anni! Era praticamente l'equivalente della Legione Straniera di una volta, ma sentii che era proprio quello che ci voleva per me. L'isola di Arturo di Elsa Morante (1957): - E lui, invece, se non si pigliava a me, dove più la incontrava (adesso che è pure vecchio), l'affezione d'un'altra cristiana? Eh, se non c'ero io, forse nessun'altra femmina ci si combinava, con lui... E lui, com'è nato senza una famiglia, così, poverello, sarebbe restato solo e zingaro per tutta la vita sua, uguale a un militare della Legione... Lui, adesso, nella vita sua, per la sistemazione sua ci sto io sola... |
Canzoni |
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Giochi di Parole |
Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per legione |
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione |
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Definizioni da Cruciverba in cui è presente |
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Cambi |
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: legioni, lesione, lezione, regione. Cambiando entrambi gli estremi della parola si può avere: regioni. |
Scarti |
Scarti di lettere con resto non consecutivo: lego, leone, lene, eone. |
Parole con "legione" |
Iniziano con "legione": legionella. |
Parole contenute in "legione" |
ione. Contenute all'inverso: gel, noi. |
Incastri |
Inserendo al suo interno ari si ha LEGIONariE. |
Lucchetti |
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "legione" si può ottenere dalle seguenti coppie: lepri/prigione, lesta/stagione, levali/valigione, lega/aione. |
Usando "legione" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: gilè * = gigione; * onesta = legista; * oneste = legiste; * onesti = legisti; male * = magione; pile * = pigione; relè * = regione; carnale * = carnagione. |
Lucchetti Riflessi |
Scartando le parti in comune (in coda e il riflesso in capo), "legione" si può ottenere dalle seguenti coppie: legna/anione. |
Usando "legione" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: bagel * = baione. |
Lucchetti Alterni |
Scartando le parti in comune (in coda oppure in capo), "legione" si può ottenere dalle seguenti coppie: legista/onesta, legiste/oneste, legisti/onesti. |
Usando "legione" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: gigione * = gilè; magione * = male; pigione * = pile; * prigione = lepri; * stagione = lesta; * valigione = levali; carnagione * = carnale; * arie = legionari. |
Intarsi e sciarade alterne |
Intrecciando le lettere di "legione" (*) con un'altra parola si può ottenere: alga * = allegagione. |
Definizioni da Dizionari Storici |
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860 |
Truppa, Squadra, Banda, Schiera, Stuolo, Torma, Battaglia, Battaglione, Compagnia, Reggimento, Coorte, Falange, Caterva, Legione - Truppa, detto assolutamente, è voce che vale a significare la milizia moderna; forse dal francese troupe che ha eziandio particolarmente questo senso, e dacchè le truppe francesi invasero l'Italia nel finire del secolo scorso e nel principiar del presente, e poco fa: la truppa combattè con valore singolare; ma truppa d'uomini, gente attruppata si dicono senza voler intendere esclusivamente di soldati. Squadra, oltre il noto senso di marineria militare, può significare un piccolo corpo d'uomini d'arme, ma compito nel suo piccolo quadro; perciò dicesi: rotte le squadre, ognuno cominciò a sbandarsi, anzi a fuggire. Squadra d'uomini non armati si dirà pur anche, ma sempre ad indicare un certo numero imponente, o per il chiazzo, mettiamo anche delle grida, o per altra maggiore importanza, e così si dirà: eravamo una squadra imponente, ed ottenemmo l'intento. Schiera ha con sè l'idea dello spiegarsi, schierarsi appunto; stuolo, quella invece dell'essere aggruppati assieme; torma, quell'altra di seguire un capo, o un piccolo nucleo che si mette alla testa e dà la direzione; così vanno gli animali che o vivono, o a certe epoche viaggiano assieme. Banda ha ordinariamente cattivo senso; banda d'armati (nemici), banda di ladri, di malfattori; le bande nere e simili: banda però avrà eziandio buon senso quando si userà per significare ciò che lo spagnuolo guerillas; è la guerra che il popolo armato alla meglio può fare ad un nemico invasore del proprio suolo. «Battaglia, così Romani, valeva in antico, la schiera armata al combattere. Quindi battaglione che è meno di reggimento e più di compagnia». La coorte era la decima parte della legione dei Romani; e la legione constava di seimila uomini. La falange era un corpo di truppe serrato e compatto che faceva impeto per rompere le schiere nemiche, e agli impeti altrui per la sua forza resisteva: così la falange macedone nota nella storia. Caterva è riunione o meglio ammasso di cose in genere; una caterva di libri, di fatti, di robe e simili.
«Caterva, moltitudine non piccola, armata o no, e non molto ordinata. Latinismo omai rado; ma pur diciamo, in senso quasi di spregio: una caterva di cortigiani, di dottori, di gente». Romani. [immagine] |
Ciurma, Masnada, Brigata, Tregenda, Compagnia, Torma, Turba, Stormo, Drappello, Legione - Ciurma dicevansi i condannati al remo sulle galere; vale anche moltitudine di popolaccio. Masnada era quella turba di bravi e di domestici armati che accompagnavano il loro signore; ora dicesi totalmente in mal senso; e così masnada di ladri, di giovinastri e simili. Brigata è riunione di gente che insieme convengano per divertirsi; allegra, lieta, romorosa brigata. In Piemonte brigata, forse dal francese brigade, è un corpo di truppa composto di due reggimenti: dicesi anche brigata di starne. Tregenda delle streghe e de' diavoli dicono ancora i pochi che credono a queste sciocchezze; così legione, oltre il suo senso storico e militare a tutti noto, s'adopera specialmente nella locuzione: legione di demonii, di spiriti, e simili. Compagnia è generico, e perciò ha molti significati; alcune persone riunite diconsi una compagnia, o in compagnia; e nel militare compagnia di soldati: in senso religioso vale confraternita o anche corpo religioso, come Compagnia di Gesù; e commercialmente significa società. Torma, quantità di persone e d'animali in confuso, meno numerosa però di turba. Stormo ora non dicesi che d'uccelli; del suo bellico significato antico non ci rimane che suonare a stormo. Drappello è compagnia di persone riunite in certo ordine sotto un'insegna; e per estensione qualunque scelta riunione. [immagine] |
Dizionario delle invenzioni, origini e scoperte del 1850 |
Legione d’onore - Istituzione proposta in Francia dal capo del governo, e adottata dal corpo legislativo addì 29. germinale anno X. (Ved. Ordini Militari) [immagine] |
Legione - In origine la legione fu il corpo più ragguardevole della milizia romana. Traeva il nome dalla voce legere, (scegliere) dacchè per formarla si sceglievano soltanto i cittadini più capaci al servizio militare e quelli che possedevano qualche sostanza. La qualità di cittadino romano, cui dovevano avere tutti i soldati della legione, costituiva la principale differenza fra questo corpo e le truppe ausiliari. Una legione comprendeva dieci coorti, trenta manipoli e sessanta centurie. Nelle marcie faceva un quadrato; schierata in battaglia, si estendeva sopra tre linee, ognuna delle quali era di dieci manipoli.. Quel corpo di truppe, istituito da Romolo, non ebbe sul principio se non tre mila uomini d'infanteria e tre cento di cavalleria; sotto i consoli si portò a quattro mila fanti e tre cento a cavallo; indi variò a seconda dei bisogni della repubblica. Augusto lo compose di sei mila otto cento venti sei uomini, di cui sette cento venti sei a cavallo; ma Tiberio ridusse questi ultimi a cento venti sei. (Ved. reggimento) [immagine] |
Dizionario compendiato di antichità del 1821/1822 |
Legione - Corpo di truppe così chiamato ab eligendo, perchè si sceglievano gli uomini, che doveano comporla. Da principio non fu che di 3000. uomini, ma in seguito fu portata a 4000, ciò che la fece denominare quadrata. Fintantochè durò la libertà della Repubblica, la Legione non fu portata al di là di 4200. uomini; poscia divenne più numerosa, ma non oltrepassò mai il numero di 6000. A ciascuna Legione andavano sempre uniti 500. Cavalli, che si chiamavano Ala, e quest'Ala era divisa in dieci Drappelli detti Turmae. Ogni Drappello era poi suddiviso in tre Decurie o Diecine.
Il numero delle Legioni variò in differenti tempi della Repubblica e dell'Impero. Cicerone parla d'una trentacinquesima Legione; ed Appiano dice che ve n'erano sino in quarantatre sotto il Triumvirato; numero, che dopo la Battaglia di Filippi si trovò a ventitre sole ridotto. Mario, atteso il disprezzo, che aveva per l'origine dei Patrizj e della Nobiltà ereditaria, introdusse nelle Legioni gli ultimi individui del Popolo. Roma aveva fin allora esclusa dal servizio militare tal gente, che non ha nulla da conservar, nè da perdere. Mario, che doveva il suo inalzamento a costoro plebei, gli credè proprj a secondar le sue mire, e messe lor le armi in mano; e così la milizia Legionaria diventò sediziosa, avida di uccisioni e di rapina come si vidde nell'orribili proscrizioni, che successivamente ebber luogo. Non si vede per altro che questo avvilimento delle Legioni avesse punto diminuito in loro il coraggio; ma sotto Augusto, che stabilì una permanente milizia, lo spirito militare cominciò tra' Romani ad indebolirsi. Le Legioni divennero sedentarie nelle diverse Provincie, e ciascuno si riguardò come un Corpo rispetto agli altri straniero. La disciplina si snervò, e si viddero in seguito i Soldati creare e destituire gl'imperatori, e portar l'insolenza fino al punto di mettere come all'incanto la prima dignità dell'Impero. Caracalla terminò di deprimere le Legioni dando a tutti i sudditi dell'impero il diritto e le prerogative di Cittadini Romani. Fin d'allora svanì l'amore di Patria, e più non s'ebbe quella ereditaria emulazione, che aveva operato prodigj sì grandi. Tutti gli Stranieri, che si erano arruolati, riguardavano colla massima indifferenza la gloria e gl'interessi di Roma. I Barbari medesimi vi furono ammessi in seguito sotto Claudio il Gotico. Costantino non ebbe maggiore delicatezza. Fui egli sì debole che si lasciò sedurre da' segni di rispetto, che quelli gli dimostravano, e giunse al segno di colmarli di benefizj, e d'inalzarli all'onor degli impieghi. Il male non fece che crescere, e divenne incurabile per la mal'intesa politica de' di lui Successori, i quali incorsero negli errori medesimi. |
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879 |
Legione - S. f. Aff. al lat. Legio, onis. Corpo di soldatesca presso gli antichi Romani composto d'un dato numero di fanti e d'un minor numero di cavalleria, il quale in diversi tempi è stato sottoposto a variazioni. Aureo lat. [Cont.] Giamb. Arte guerra Veg. II. 2. L'aiuto è quello che s'ha da' compagni confederati d'amore, ma la virtù di Roma spezialmente risplende d'ordinate legioni, perchè la legione è dalla elezione appellata, il qual vocabolo fede e diligenza richiede in coloro che provano i cavalieri. Roseo, Disci. mil. Lang. 23. v. Sei, overo ottomila uomini, il qual numero da Romani fu chiamato legione, da Greci falangia,… ed al nostro tempo gli Svizzari e gli Alemani gli han dato un nome, un ourt nella lingua loro, che tanto vale a dire quanto un battaglion nella nostra. = G. V. 1. 32. 1. (C) Metello era già in Lombardia coll'oste sua di tre legioni, che venía di Francia. Dittam. 2. 1. Per crudel fatto le sue legïoni Armate mosse, e contro a me sen venne. Segr. Fior. Art. guerr. 1. 16. Andavano temporeggiando in modo colle loro legioni, che in quindici anni sempre l'avevano rinnovate.
[Camp.] Diz. marit. mil. I Romani, come riferisce Vegezio, facevano le loro legioni di seimila e cento uomini. E altrove: Comechè gli scrittori non s'accordino nel numero della Legione, T. Livio nondimeno (IX. Bell. Pun.) e Plutarco (Vit. Rom.) dicono che la Legione era di seimila fanti e di trecento cavalli… Legione fu detta dalla diligenza con cui si ordinava di soldati Romani. A. Gellio (Lib. 16. c. 4.) dice ch'essa si divideva in sessanta centurie e trenta manipoli e dieci coorti. 2. Per Esercito. Tit. Liv. Dec. 1. l. 2. c. 14. (Mt.) Per quella ira li Romani menaro lor legione nella terra de' Volsci. 3. T. Legione Tebana, santificata e immortale per il martirio. 4. Per simil. nello stile della Scrittura si dice Legioni d'angeli, Legioni di demonii. (M.) T. Vang. Legioni d'angeli. – Le legioni infernali. = Vit. SS. Pad. 1. 72. (C) Un altro…, essendo occupato da una legione di demonia, gli fu menato innanzi tutto incatenato. T. Vang. Legione ho nome, chè molti siamo. (Disse il demonio.) 5. T. Oggidì Un corpo di militi, non ordinati alla soldatesca nè in numero determinato di reggimento, sotto il nome o del paese, o del capo, o altro titolo speciale. Legione straniera, di militi arruolati in un corpo sotto bandiera che non è quella della patria loro. – Legione ungherese nel 1849 in Venezia. – Legione d'Antibo, a Roma. 6. T. In generale, Moltitudine grande, armata o no, disposta a nuocere. 7. T. Legione d'onore. Tit. d'ordine cavalleresco. [F.] Bott. St. It. lib. 22. Dispensò (Napoleone) a parecchi soldati o magistrati le insegne della legione d'onore. |
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