Frasi e testi di esempio |
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Esempi d'uso |
- Ti lamenti sempre della tua linea, ma mangi sempre fuori orario!
- Sentivo dei lamenti provenire da un cassonetto, così ho aperto e ho trovato un gattino!
- Ti lamenti sempre sia che ti dia retta sia che faccio finta di non sentirti!
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Citazioni da opere letterarie |
I promessi sposi di Alessandro Manzoni (1840): Quel viaggio non fu lieto. Senza parlare de' guai che Renzo portava con sè, il suo occhio veniva ogni momento rattristato da oggetti dolorosi, da' quali dovette accorgersi che troverebbe nel paese in cui s'inoltrava, la penuria che aveva lasciata nel suo. Per tutta la strada, e più ancora nelle terre e ne' borghi, incontrava a ogni passo poveri, che non eran poveri di mestiere, e mostravan la miseria più nel viso che nel vestiario: contadini, montanari, artigiani, famiglie intere; e un misto ronzio di preghiere, di lamenti e di vagiti. Quella vista, oltre la compassione e la malinconia, lo metteva anche in pensiero de' casi suoi.
La signorina di Luigi Pirandello (1894): Nessuno dei due sapeva decidersi ad aprir bocca. Egli si stizziva internamente del mesto atteggiamento e del silenzio di lei: ella s'aspettava da lui lamenti e rimproveri dopo le tristi dichiarazioni fattele una volta; e s'era disposta ad accoglierli senza opporre scuse, rimettendosi a lui, inerte e rassegnata, pur di non cedere.
Elias Portolu di Grazia Deledda (1928): In uno di questi giorni velati, ancora tiepidi ma tristi, Elias si trovava solo seduto sul limitare della capanna. Leggeva uno dei soliti libriccini di preghiere e di meditazioni. La greggia pascolava in lontananza; qualche grazioso agnellino d'autunno, bianco come la neve, belava con lamenti di bimbo viziato. |
Giochi di Parole |
Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per lamenti |
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione |
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Definizioni da Cruciverba in cui è presente |
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Cambi |
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: lamenta, lamento, latenti. |
Scarti |
Rimuovendo una sola lettera si può avere: amenti. Altri scarti con resto non consecutivo: lami, lati, lenti, lenì, ameni, meni. |
Zeppe (e aggiunte) |
Aggiungendo una sola lettera si possono ottenere le parole: lambenti, lamentai. |
Parole con "lamenti" |
Iniziano con "lamenti": lamentino, lamentiamo, lamentiate. |
Finiscono con "lamenti": calamenti, filamenti, palamenti, esalamenti, isolamenti, parlamenti, sfilamenti, sgolamenti, affilamenti, anellamenti, brillamenti, cigolamenti, defilamenti, impalamenti, insilamenti, mugolamenti, ondulamenti, pigolamenti, popolamenti, regolamenti, rotolamenti, scollamenti, sfollamenti, zufolamenti, affollamenti, agevolamenti, ammollamenti, annullamenti, arruolamenti, avvallamenti, ... |
Contengono "lamenti": parlamentini, parlamentino, regolamentino, regolamentiamo, regolamentiate, deregolamentino, deregolamentiamo, deregolamentiate. |
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Parole contenute in "lamenti" |
amen, enti, lame, menti, amenti. Contenute all'inverso: mal. |
Incastri |
Inserendo al suo interno tar si ha LAMENtarTI; con era si ha LAMENTeraI; con ere si ha LAMENTereI; con cera si ha LAceraMENTI. |
Lucchetti |
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "lamenti" si può ottenere dalle seguenti coppie: lao/omenti. |
Usando "lamenti" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * mentina = lana; * mentine = lane; * mentire = lare; * mentirò = laro; * mentiti = lati; * mentito = lato; * mentiva = lava; * mentivi = lavi; * mentivo = lavo; * mentisca = lasca; * mentisci = lasci; * mentisco = lasco; * mentissi = lassi; pelame * = penti; salame * = santi; * mentitore = latore; * mentitori = latori; * mentivano = lavano; * mentivate = lavate; aula * = aumenti; ... |
Lucchetti Riflessi |
Usando "lamenti" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * ittero = lamenterò. |
Cerniere |
Scartando le parti in comune (prima in capo e poi in coda), "lamenti" si può ottenere dalle seguenti coppie: ila/mentii, scala/mentisca, scola/mentisco, stila/mentisti, tela/mentite, vola/mentivo. |
Usando "lamenti" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: mentite * = tela; mentivo * = vola; mentisca * = scala; mentisco * = scola; mentisti * = stila; * tela = mentite; * vola = mentivo; * scala = mentisca; * scola = mentisco; * stila = mentisti. |
Lucchetti Alterni |
Scartando le parti in comune (in coda oppure in capo), "lamenti" si può ottenere dalle seguenti coppie: lai/mentii, lana/mentina, lane/mentine, lare/mentire, laro/mentirò, lasca/mentisca, lasci/mentisci, lasco/mentisco, lassi/mentissi, lati/mentiti, lato/mentito, latore/mentitore, latori/mentitori, latrice/mentitrice, latrici/mentitrici, lava/mentiva, lavano/mentivano, lavate/mentivate, lavi/mentivi, lavo/mentivo. |
Usando "lamenti" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: aumenti * = aula; cementi * = cela; fomenti * = fola; gementi * = gela; momenti * = mola; pimenti * = pila; palmenti * = palla; sgomenti * = sgola; santi * = salame; lamentela * = telati; lamentosa * = tosati; assolvimenti * = assolvila; avvertimenti * = avvertila; * atei = lamentate; * telati = lamentela; * elei = lamentele; * eroi = lamenterò; * tosati = lamentosa; * osei = lamentose; labbracci * = abbracciamenti; ... |
Sciarade incatenate |
La parola "lamenti" si può ottenere (usando una volta sola la parte uguale) da: lame+enti, lame+menti, lame+amenti. |
Intarsi e sciarade alterne |
Intrecciando le lettere di "lamenti" (*) con un'altra parola si può ottenere: alga * = allagamenti; ampi * = ampliamenti; diva * = dilavamenti; * azoni = lamentazioni; rissa * = rilassamenti; parare * = parlamentarie. |
Definizioni da Dizionari Storici |
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860 |
Lamentarsi, Lagnarsi, Querelarsi, Deplorare, Gemere; Lamento, Lamenti, Lamentazione, Guai, Querele, Lagnanze - Lagnarsi è domandare ragione d'insulto fattoci, o a chi lo ha fatto onde lo ripari, o a chi può farlo riparare. Lamentarsi è dire sue ragioni, ma in suono di lamento, cioè con pianti e piagnistei; si lagna di un torto, si lamenta di un dolore fisico o morale. Deplorare è piangere perdita o altra disgrazia nostra, o compiangere l'altrui, sentendone e dimostrandone compassione vera. Gemere è piangere o lamentarsi in tuono basso onde altri poco o nulla ci senta: si geme per lo più quando non è dato liberamente lagnarsi o lamentarsi: geme il povero, il debole sotto la tirannia e gl'insulti del potente, del ricco. L'uomo è così fatto che geme sovente sul tempo perduto per colpa sua; ma si lagna se altri ne lo rimprovera, e si lamenta se vuolsi costringere a riguadagnarlo raddoppiando d'attività e di zelo. Lamento è suono di dolore, o parola d'accusa: lamenti, al plurale, pare non abbia che il primo significato; nel secondo meglio direbbesi lagnanze; vo a fare le mie lagnanze a chi di dovere, dice chi non vale a farsi ragione da sè. Querela, in questo senso, è più; dare querela è denunziare al giudice, a ' tribunali, chiamare in giudizio. Querelarsi, vale anche lamentarsi con molte parole, e altercare. Lamentazione è più di lamento in quanto è fatta in tuono più patetico, e più compassionevole: le lamentazioni di Geremia sono dalla Chiesa cantate in un tuono che il più flebile e patetico non ho sentito mai. Guaio è grido e gemito acuto: onde non fare guai vale non fare mali grossi o gravi, e quasi non gridare onde la gente, i vicini non sentano gli alterchi e non sappiano i guazzabugli di casa nostra. [immagine] |
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