La coscienza di Zeno di Italo Svevo (1923): Qualunque sforzo di darci la salute è vano. Questa non può appartenere che alla bestia che conosce un solo progresso, quello del proprio organismo. Allorché la rondinella comprese che per essa non c'era altra possibile vita fuori dell'emigrazione, essa ingrossò il muscolo che muove le sue ali e che divenne la parte più considerevole del suo organismo. La talpa s'interrò e tutto il suo corpo si conformò al suo bisogno. Il cavallo s'ingrandì e trasformò il suo piede. Di alcuni animali non sappiamo il progresso, ma ci sarà stato e non avrà mai leso la loro salute.
Una serva di Ada Negri (1917): Coll'andar degli anni ingrossò, si curvò, si appesantì, insaccandosi. Ma nel posare un panchettino sotto i piedi della languida padrona, nessuna certo avrebbe avuto tanta delicatezza di movimenti. Era giunta, a forza d'intuito e d'amore, a comprendere alla muta i desideri de' suoi signori, da un cenno, da un volger di testa, da un batter di ciglia, da un silenzio improvviso.
Arabella di Emilio De Marchi (1888): Mauro Borrola gonfiò le ganasce, ingrossò gli occhi, bestemmiò mezz'ora in padovan, girando per la casa in pantofole e in veste da camera: avrebbe voluto uscir subito a chiedere una soddisfazione d'onore a suo cognato o a Lorenzo; ma il nuovo Rosetter inglese ha questo difetto, che alle prime pennellate dà alla barba uno spiccato color violetto e la ricetta consiglia qualche giorno di chez soi, finché i bulbi non gli abbiano assorbito per capillarità il liquido ristoratore. Pensò di rimandare la cosa a un altro momento e di rifarsi in qualche altra maniera. La sua prima visita fu per l'avvocato Baruffa. Gli elementi della causa erano raccolti. Presto si sarebbe tenuta un'adunanza di tutti gl'interessati per procedere d'accordo contro il signor Tognino. |