Frasi e testi di esempio |
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Esempi d'uso |
- Mi inchino a Vostra Signoria e rinnovo la mia devozione.
- È costato caro alla Costa Concordia fare l'inchino all'isola del Giglio.
- In Inghilterra quando la Regina Elisabetta esce tra la folla, tutti i cittadini fanno l'inchino in segno di riverenza.
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Citazioni da opere letterarie |
Azzurro tenebra di Giovanni Arpino (1977): «Touché» accennò un inchino il Grangiuán: «Ma io ho più vita giornalistica di te. Credimi: le scemenze che si fanno, metti in Cile metti in Svezia: pagar champagne a qualche vecchia scalcagnata serva d'albergo pur di aver compagnia. Roba da piangere prima e castrarsi dopo. Beh, facciamo il compito. Non vedi come ci scrutano i nostri nobili lettori?»
I promessi sposi di Alessandro Manzoni (1840): Lucia, che non aveva mai visto un monastero, quando fu nel parlatorio, guardò in giro dove fosse la signora a cui fare il suo inchino, e, non iscorgendo persona, stava come incantata; quando, visto il padre e Agnese andar verso un angolo, guardò da quella parte, e vide una finestra d'una forma singolare, con due grosse e fitte grate di ferro, distanti l'una dall'altra un palmo; e dietro quelle una monaca ritta.
Un intervento di Matilde Serao (1919): — Signora... disse Guido avanzandosi. Quella si rivolse subito: Guido provò come una scossa elettrica, e per celare la grande meraviglia che gli apparve sul volto, fece un profondo inchino. — Non disturbo? chiese ella, sedendosi con molta scioltezza, dopo aver risposto al saluto. — Per nulla; sono a vostra disposizione. — Peggio per voi se questo è un complimento: io. sono disposta a profittarne. — A mio rischio e pericolo dunque, replicò Guido, sorridendo — compiacetevi di parlare. |
Giochi di Parole |
Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per inchino |
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione |
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Cambi |
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: anchino, inchina, inchini, inclino, incrino. Cambiando entrambi gli estremi della parola si può avere: anchini. |
Scarti |
Scarti di lettere con resto non consecutivo: inno. |
Zeppe (e aggiunte) |
Aggiungendo una sola lettera si può avere: zinchino. |
Parole con "inchino" |
Finiscono con "inchino": zinchino, trinchino. |
Parole contenute in "inchino" |
chi, chino. |
Incastri |
Si può ottenere da inno e chi (INchiNO). |
Inserendo al suo interno oda si ha INCHIodaNO; con odi si ha INCHIodiNO; con tac si ha INtacCHINO; con cari si ha INcariCHINO; con cespi si ha INcespiCHINO; con terse si ha INterseCHINO; con tossi si ha INtossiCHINO. |
Lucchetti |
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "inchino" si può ottenere dalle seguenti coppie: incollo/collochino, indù/duchino, info/fochino, informi/formichino, intrise/trisechino, inchioda/odano, inchiodi/odino, inchiodo/odono. |
Usando "inchino" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * chinoni = inni; mai * = manchino; zii * = zinchino; elei * = elenchino; stai * = stanchino; trii * = trinchino; sciai * = scianchino; spalai * = spalanchino. |
Lucchetti Riflessi |
Scartando le parti in comune (in coda e il riflesso in capo), "inchino" si può ottenere dalle seguenti coppie: incero/orecchino, incorra/arrocchino. |
Usando "inchino" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: alni * = alchino; anni * = anchino; foni * = fochino; pani * = pachino; peni * = pechino; poni * = pochino; reni * = rechino; bruni * = bruchino; forni * = forchino; plani * = plachino; torni * = torchino; trani * = trachino; turni * = turchino; carini * = carichino; * onesta = inchiesta; * oneste = inchieste; musini * = musichino; inforni * = inforchino; mastini * = mastichino; pizzini * = pizzichino; ... |
Lucchetti Alterni |
Scartando le parti in comune (in coda oppure in capo), "inchino" si può ottenere dalle seguenti coppie: inni/chinoni. |
Usando "inchino" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * duchino = indù; * fochino = info; sarchino * = sarin; * collochino = incollo; * formichino = informi; * trisechino = intrise; * aio = inchinai; * odano = inchioda; * odono = inchiodo; * ateo = inchinate; * avio = inchinavi; incollo * = collochino; * astio = inchinasti. |
Intarsi e sciarade alterne |
Intrecciando le lettere di "inchino" (*) con un'altra parola si può ottenere: * arno = inchinarono. |
Definizioni da Dizionari Storici |
Vocabolario dei sinonimi della lingua italiana del 1884 |
Inchino, Riverenza - L'Inchino si fa piegando in arco la persona e piegando alquanto il ginocchio: è atto più di suggezione che di rispetto. - La Riverenza si fa piegando il capo e scoprendoselo, o anche in altro modo, secondo le usanze. E' atto di rispetto verso persona da più e che reputasi degna di onore. [immagine] |
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860 |
Genuflettersi, Inginocchiarsi, Prostrarsi, Far riverenza, Far la riverenza, Fare una riverenza, Far l’inchino, Fare la genuflessione - «Genuflettersi s'applica segnatamente a cerimonie religiose; inginocchiarsi è comune. Prostrarsi è distendersi quasi fino a terra. Far riverenza si può o col solo capo o con la persona, e accompagnando la genuflessione con un cenno del capo». Romani.
«La riverenza si fa, ordinariamente, da minore a maggiore in segno di rispetto; l'inchino è piuttosto a dimostrazione di gentilezza. In chiesa si fa la riverenza davanti all'altare: le donne e i bambini fanno l'inchino. Ma l'inchino è cosa, più che altro, mondana. Quando dico: far la riverenza, intendo parlare di cerimonia che si suole o si deve praticare in tale o tale occasione. Fare una riverenza indica atto spontaneo. Anco per lettera si fa riverenza, e questa è la riverenza più comoda. Gli avvisi di sposalizio o di morte che le famiglie nobili si mandano scambievolmente, hanno per chiusa perpetua l'umilissima riverenza. La genuflessione si fa toccando terra con uno o con tutti e due i ginocchi, e quest'ultima si chiama genuflessione profonda; l'altra, a mezz'aria». Meini. [immagine] |
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879 |
Inchino - Part. pass. e Agg. Da INCHINARE; sinc. di Inchinato. Non com. In Val. Flacc. Inclinis. Petr. Canz. 49. 5. (C) Colle ginocchia della mente inchine Prego che sia mia scorta. Tass. Ger. 18. 14. E quivi inchino e riverente Alzò il pensier sovra ogni ciel sublime. |
Inchino - S. m. Segno di riverenza che gli uomini fanno piegando la persona, e le donne piegando alcun poco le ginocchia. In Gell. s. m. Inclinatus. Bern. Orl. 3. 1. 58. (C) E notte e dì lo servon tutte quante Con riverenzie, inchini e gentilezze. Lib. Son. 137. Veggoti insin di qua scrivere a desco Con tante sberrettate e tanti inchini, Che par la dama in un ballo moresco. Tac. Dav. Perd. eloq. 417. Accattando essi gli scolari, non per insegnare e giovare agli ingegni, ma per uccellare agl'inchini e alle adulazioni. Malm. 1. 34. E subito si fan cento accoglienze, Ed ella a lui ne rende mille inchini. T. G. Gozz. In compassati inchini.
2. Per Cenno o Segno di addormentarsi. Buon. Fier. 3. 2. 13. (C) Ora ascoltate, Ma non dormite, perchè un solo inchino D'un che s'assonni…
3. Far inchino, o l'inchino. Far riverenza inchinandosi, Riverire. V. FARE. Bellinc. Son. 317. (C) E' non fa tanti inchini un cameriere. Red. Lett. 1. 211. Maestà gradisca…, e le fo profondissimo inchino. |
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