Rabbonacciarsi, Abbonacciarsi, Riconciliarsi, Rappattumarsi, Racconciarsi, Rappacificarsi, Pacificarsi, Far le paci, Rabbonirsi, Rappaciarsi; Riconciliare, Conciliare, Accordare, Accomodare, Comporre, Rimpaciare, Impaciare, Impattare, Pacificare, Appacificare, Rappacificare - Il mare si abbonaccia quando cessa l'agitazione sua cagionata dalla tempesta; si rabbonaccia, è rabbonacciato quando è ridotto alla primiera calma o bonaccia come dicono i marinai. Così l'animo dell'uomo che si abbonaccia al rallentare delle passioni e si rabbonaccia quando la calma è quasi rifatta: rabbonirsi è ridivenir buono, trattabile dopo più o men lunga alterazione o insofferenza: si rabbonaccia chi smette la collera; si rabbonisce chi cessa dal corruccio, dall'astio, dal puntiglio. Rappaciarsi è tornare in pace, calmarsi, sedare l'agitazione propria: rappaciare, sedare l'altrui; così pacificarsi e pacificare, che sono entrare in pace, e fare che la pace succeda ov'era contrasto e guerra. Rappacificarsi e rappacificare sottintendono che prima della guerra o ostilità attuale v'era pace fra le due persone o parti; ond'è che esprime il ritorno alla prima concordia e buona intelligenza: ma è un gran che se gli odii, gli astii susseguiti non lasciano reliquie e freddezza. Appacificare è meno usato, ma talvolta viene in acconcio, per dire di pettegolezzi, di liti domestiche e di cose da nulla, che calmato il primo impeto s'appaciano da sè: è più sovente neutro che attivo. Rimpaciare è come un diminutivo di rappacificare, sia nel senso che nel valore e nel suono, meno nobili o meno serii. Racconciarsi è rimettersi nuovamente in assetto, in buona armonia colle persone o colle cose, cioè colle circostanze tutte che per qualche motivo ci erano ostili, avversanti o ripugnanti; racconciato che uno si sia allora sta bene. Riconciliarsi è più colle persone, colla propria coscienza, con Dio; riconciliare è adoprarsi acciò due o più persone divenute nemiche si ravvisino e tornino a fratellevole concordia ed affetto; riconciliarsele è agir in modo da rifarsele amiche: rappattumarsi esprime anch'esso un modo o una circostanza del far la pace o le paci se è con più d'uno o più d'una volta; è, secondo me, rifare o ricondursi agli antichi patti, o rifar nuovi patti perchè la pace sia durevole e vantaggiosa: nell'uso però, rappattumarsi è quel ravvicinarsi, riaccostarsi che si fa tra amici o parenti, allorchè un qualche dissidii e i dissidenti; accomodare i dissesti: al primo giova la dolcezza; al secondo l'autorità e la ragione; al terzo l'avvedutezza; al quarto e a tutti una particolare prudenza per cui non si guasti viepiù, volendo rimediare al mal fatto. Impaciare e impattare, più usato, si dicono del giuoco; e il primo per dire che le sorti de' due avversarii sono uguali; il secondo per rifarsi delle perdite toccate: coi prepotenti non si può nè vincere nè impattare, perchè hanno dalla loro, se non il diritto o la fortuna, la forza. [immagine] |
Impattare - V. a. e N. ass. Far patta, Non vincere, nè perdere un giuoco. (Fanf.) Fr. Giord. Pred. R. (C) Chi giuoca e scherza con esse, folle molto egli è se spera di vincere, perchè con esse non si può nè meno impattare, ma bisogna perdere.
2. Impattarla con uno in alcuna cosa vale Pareggiarlo, Uguagliarlo. Magal. Lett. (Mt.) A pretendere di volerle nominar tutte, il vocabolario l'impatterebbe con quello della Crusca. E altrove: Vi ricordo che la mia mano è gentilissima, che se non la vince, l'impatta con la bella mano di Giusto Conti.
(Tom.) Con certa gente non si può nè vincerla nè impattarla. (Modo quasi prov. per significare che non c'è da uscirne a bene.) |