Frasi e testi di esempio |
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Esempi d'uso |
- Visitammo la forra del Raganello in Calabria quest'estate.
- È meglio evitare quel sentiero: si perde in una forra in cui è difficile orientarsi.
- All'interno della forra c'era una piacevole frescura.
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Citazioni da opere letterarie |
Sulle frontiere del Far-West di Emilio Salgari (1908): Vedendomi, la truppa fuggì, prima che io avessi avuto il tempo di mettere mano al lazo, ma ad un tratto vidi il cavallo bianco arrestarsi di colpo contro un albero, come se qualche legame lo avesse avvinto strettamente. Scesi a precipizio nella forra e mi trovai dinanzi ad uno spettacolo che mai scorderò. Il re dei cavalli selvaggi, il leggendario quadrupede degl'Indiani, si trovava dinanzi a me, stretto contro il tronco d'un noce nero da un gigantesco serpente.
Va' dove ti porta il cuore di Susanna Tamaro (1994): Avevo la sensazione di essere in cammino da tanto tempo, di avere marciato per anni e anni per strade sterrate, per la boscaglia; per andare avanti mi ero aperta un cunicolo con l'accetta, avanzavo e di quello che mi stava intorno – oltre a ciò che stava davanti ai miei piedi – non avevo visto niente; non sapevo dove stavo andando, poteva esserci un baratro davanti a me, una forra, una grande città o il deserto; poi a un tratto la boscaglia si era aperta, senza accorgermene ero salita in alto.
Gli Uomini Rossi di Antonio Beltramelli (1904): Vi fu un punto in cui le zampe posteriori di Fiùt scivolarono per qualche centimetro lungo il ciglione della gran forra, sì che Marcôn sentì l'improvviso disequilibrio verso l'abisso. Non mandò un grido, ma curvatosi innanzi, si abbrancò con quanta forza aveva, al collo de l'indomabile animale, abbrividendo. Il Cavalier Mostardo si mosse a pietà. |
Giochi di Parole |
Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per forra |
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione |
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Cambi |
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: borra, corra, dorrà, ferra, forca, forma, forre, forza, morra, porrà, vorrà. Cambiando entrambi gli estremi della parola si possono avere: borre, borro, corre, corri, corro, dorrò, porre, porri, porro, porrò, torre, torri, vorrò, zorro. Con il cambio di doppia si ha: folla, fossa. |
Scarti |
Rimuovendo una sola lettera si può avere: fora. Togliendo tutte le lettere in posizione pari si ha: fra. |
Zeppe (e aggiunte) |
Aggiungendo una sola lettera si può avere: forerà. |
Antipodi (con o senza cambio) |
Spostando la prima lettera in fondo (eventualmente cambiandola) e invertendo il tutto si possono ottenere: barro, carro, farro, narro, parrò, varrò, zarro. |
Parole con "forra" |
Contengono "forra": linforragia, linforragie. |
Incastri |
Inserendo al suo interno tiè si ha FORtieRA; con rate si ha FOrateRRA; con mule si ha FORmuleRA (formulerà); con matte si ha FORmatteRA (formatterà); con tifiche si ha FORtificheRA (fortificherà). |
Lucchetti |
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "forra" si può ottenere dalle seguenti coppie: fosco/scorra, fora/ara, foraggi/aggira, forame/amerà, forante/antera, forare/arerà, forassi/assira, forava/avara, forca/cara, forcata/catara, forcole/colera, foreste/estera, forfore/forerà, forgi/gira, forgia/giara, fori/ira, forlì/lira, forma/mara, formaggio/maggiora, formate/matera, formature/maturerà... |
Usando "forra" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * rame = forme; * rami = formi; * ramo = formo; * rase = forse; * rate = forte; * rati = forti; * ragia = forgia; * ramai = formai; sbafo * = sbarra; * ramare = formare; * ramata = formata; * ramate = formate; * ramati = formati; * ramato = formato; * ramina = formina; * ramine = formine; * ramino = formino; * ramosa = formosa; * ramose = formose; * ramosi = formosi; ... |
Lucchetti Riflessi |
Usando "forra" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * arai = forai; * arca = forca; * arma = forma; * arme = forme; * armi = formi; * armo = formo; * arno = forno; * arse = forse; * arte = forte; * arti = forti; * arano = forano; * arare = forare; * arata = forata; * arate = forate; * arati = forati; * arato = forato; * arava = forava; * aravi = foravi; * aravo = foravo; * arche = forche; ... |
Lucchetti Alterni |
Scartando le parti in comune (in coda oppure in capo), "forra" si può ottenere dalle seguenti coppie: forgia/ragia, formai/ramai, formare/ramare, formata/ramata, formate/ramate, formati/ramati, formato/ramato, formatura/ramatura, formature/ramature, forme/rame, formi/rami, formina/ramina, formine/ramine, formino/ramino, formo/ramo, formosa/ramosa, formose/ramose, formosi/ramosi, formosità/ramosità, formoso/ramoso, forniste/raniste... |
Usando "forra" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * cara = forca; * gira = forgi; * lira = forlì; * mara = forma; * mera = forme; * mira = formi; * mora = formo; * sera = forse; * tira = forti; * zara = forza; sbarra * = sbafo; * amerà = forame; * arerà = forare; * avara = forava; * giara = forgia; * aggira = foraggi; * antera = forante; * assira = forassi; * catara = forcata; * colera = forcole; ... |
Intarsi e sciarade alterne |
Intrecciando le lettere di "forra" (*) con un'altra parola si può ottenere: * ei = forerai; * avi = favorirà; * dee = fodererà; sii * = sfiorirà; inie * = infiorerà; pere * = perforerà; rime * = riformerà; savi * = sfavorirà; trae * = traforerà; biche * = biforcherà; conte * = conforterà. |
Definizioni da Dizionari Storici |
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860 |
Macigno, Masso, Scoglio, Rupe, Pietrone, Balzo, Burrone, Balza, Borro, Borratello, Botro, Borrone, Forra, Roccia, Rocca, Greppo, Dirupo - Pietrone, grossa pietra, rozza e informe per lo più; ma se riquadrato, o altrimenti abbozzato per qualche particolare uso, il pietrone non perderà il suo nome. Masso è grosso pietrone, sia annesso per qualche parte ancora alla rupe o roccia natia o siane staccato: il masso non si potrà sollevare per forza d'uomo, ma sì d'uomini molti e di macchine; dal masso rompendolo con mine o altro se ne staccano pietre e pietroni. Macigno è dura pietra: cuor di macigno, dicesi ad un uomo duro, insensibile e crudele. Scogli, propriamente, que' pietroni che sono su la riva del mare, e in esso parte immersi e parte fuori: ma scogli diconsi anco que' massi di pietra che sono tra i monti; e più se in fondo alle valli dove si franga o rumoreggi fra di essi rivo d'acqua, ruscello o torrente: la nave rompe negli scogli, il mare in essi infrange l'ira e la violenza delle sue onde: la vita è piena di scogli, e là se ne trovano dove pure credevasi poter vogare a piene vele. Rupe, da rompere, è la montagna rotta e scoscesa per commozioni terrestri; la rupe è pietrosa, perchè i massi che componevano la sua ossatura si sono rotti, e parte ne precipitò e parte ristette infissa nel fianco della montagna. Roccia è pietra viva che si estrae dalle cave: roccia è termine della geologia; così si chiamano le diverse formazioni o strati pietrosi de' quali è composta la corteccia del globo. Rocca vale castello e fortezza o perchè, costruite vengono per lo più sulla cima di montagne pietrose, in mezzo alle roccie, o perchè dure e resistenti come roccia o macigno. Dirupo è lato di montagna scoscesa affatto e cadente o riguardante in un precipizio; si può salire per un dirupo aggrappandosi alle ineguaglianze sue, ma certo con pericolo. Greppo, rialzo naturale di terra o di sasso che sta sul ciglio del dirupo, può servire, può servire d'argine a non cadere in quello: greppi direi anche quelle sporgenze di pietra a cui l'uomo può aggrapparsi arrampicandosi per montagna scoscesa o dirupo. Terreno fatto a balze è quello che è disposto naturalmente a più piani per cui non si possa da uno ad altro discendere che con un balzo: ma la balza è talora troppo alta e il balzo sarebbe allora mortale: balzo, per balza, parrebbe indicare altezza minore, di modo da poter essere misurato con un salto senza grave pericolo.
«Burrone è più della lingua scritta che della parlata. La Crusca lo definisce: luogo scosceso, dirupato e profondo. Il burrone può avere o rupi, o macigni, o pietroni, o balze, ma non è tutt'uno con queste cose». Tommaseo.
«Burrone forse anticamente era un vallone boscoso che oggi dicesi forra. Borrone poi (che più non sento usare) differisce da burrone: perchè borro (1) non dice già luogo scosceso ove corra acqua, ma (almeno oggidì) semplicemente torrente. Ed è nome comunissimo, anzi unico; ed ha il bel diminutivo, anch'esso molto usitato, borratello. Botro, voce usata in Val d'Elsa e altrove, significa invece valloncello dirupato, ove appunto scorrono le acque che hanno corroso e scavato il terreno». Lambruschini.
(1) Giambullari: Si precipita il Timavo in un borro grande. [immagine] |
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