Frasi e testi di esempio |
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Esempi d'uso |
- Prima di morire aveva scritto l'epitaffio che voleva fosse inciso sulla sua lapide.
- Quell'epitaffio era pieno di assurdi errori ortografici.
- L'epitaffio sulla sua tomba ricordava quanto era stato generoso.
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Citazioni da opere letterarie |
Le otto montagne di Paolo Cognetti (2016): Quella mattina avevo tirato giù i panni di preghiera, stinti e sbrindellati dal vento, e li avevo bruciati nella stufa. Poi ne avevo appesi di nuovi, non più tendendoli tra due tronchi ma tra la parete di roccia e uno spigolo della casa, pensando agli stupa che avevo visto in Nepal. Ora si agitavano al vento sopra l'epitaffio di mio padre, e sembravano benedirlo. Bruno li stava osservando quando tornai di sopra.
Ultimo Parallelo di Filippo Tuena (2007): Ma di Christopher ho un'immagine indelebile nel ricordo: lo vedo, cavallino indomabile, caparbio e ottuso, lanciarsi lungo la barriera con la sua slitta carica all'inverosimile trattenuto a stento da due uomini che lo inseguono affannati. Credo che sia l'epitaffio più efficace, la memoria più affettuosa che gli sopravviverà. |
Definizioni da Dizionari Storici |
Vocabolario dei sinonimi della lingua italiana del 1884 |
Epigrafe, Iscrizione, Epitaffio - Iscrizione è generico; è ogni scritto di una discreta estensione, che è posto sopra, o meglio, in fronte o ai lati di qualche monumento, stabile o no, che accenni allo scopo dello stesso, e se mortuario, alle qualità della persona di cui accoglie il cadavere. Se l'iscrizione è breve e sentenziosa, e se ha veramente per oggetto la persona, meglio dicesi Epitaffio, tanto più se ha da scolpirsi, o se supponsi da scolpirsi sulla sua tomba: in istile familiare e dal popolo dicesi anche pitaffio. - L'Epigrafe è al dì d'oggi particolarmente quella sentenza, motto, proverbio o simil detto autorevole, messo in fronte di un libro per farne presentire l'indirizzo e lo scopo. L'arte di scrivere iscrizioni in modo conciso, succoso ed elegante, non facile, nè a tutti data, è detta epigrafia. (Zecchini). - [Pitaffio è oramai antiquato e plebeo. G. F.] [immagine] |
Dizionario delle invenzioni, origini e scoperte del 1850 |
Epitaffio - Iscrizione sopra una tomba in memoria di un estinto. L'origine degli epitaffi è antichissima. I Greci ponevano solamente il nome della persona morta, con l'epiteto di buon uomo, o buona donna. A Atene si metteva unicamente il nome del defunto, quel di suo padre e quello della sua tribù. A Sparta non si concedevano epitaffi se non se a coloro ch'erano morti in un combattimento ed in servizio della patria; ed essi racchiudevano un breve elogio degli estinti, come quello degli Spartani uccisi nelle gole delle Termopili: «Viandante, va' a dire a Sparta, che noi quivi morimmo per la difesa delle sue leggi.» (Vedasi Cimitero) [immagine] |
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879 |
Epitafio e Epitaffio - e † PITÀFFIO. [T.] S. m. Parole scritte sopra un sepolcro, accennanti al sepolto là entro. Aureo lat. Dal gr. ̓Επὶ, Τάφος. L'orig. porta una sola F; e, non essendo la voce com. nel ling. parl., sebbene intesa, giova stare all'orig., tanto più che colla doppia conson. s'usa volgarm. a modo di cel. e di parodia. Nel gr. è propriam. agg., e l'ha Caris.; onde, segatam. per cel., potrebbesi T. Lodi epitafie, e sim.
Il senso dell'orig. non porta l'idea di parole scritte; ch'anzi dicevasi Epitafio il discorso pronunziato in lode del morto, sopra la sua sepoltura. E così intitola Cic. il Menesseno di Plat., in lode de' cittadini che morirono per la patria. V. EPICEDIO. † In questo senso. [Cont.] Cart. Art. ined. G. III. 132. Sette storie che sono state messe nel catafalco dipinte di chiaroscuro, insieme con un'altra dov'è l'epitaffio delle lettere che trattano della vita di Michelagnolo.
Può essere l'iscrizione posta sopra una tomba, e non essere Epitafio tuttavia; può consistere in una sentenza morale, in un motto. Iscrizione anche funebre, se appesa al feretro o posta sulla porta della chiesa, o in casa o altrove, Epitafio non è. T. De Luc. Dott. volg. 4. 2. 70. Per la facoltà di fare l'iscrizioni ovvero di metter gli epitafii o l'arme proprie… [Cont.] Doc. Arte San. M. III. 67. Una tavola di mistio verde per farne uno epitaffio. = Alam. Gir. 10. 74. (C) Di farlo in questo luogo sotterrare Coll'epitafio proprio, ch'ei descrisse. Borgh. Orig. Fir 289. Come… si vede nello epitaffio di quello Avilio, ed in quest'altro ancora. Sannaz. Arcad. pros. 10. Letto nella bella sepoltura il degno epitaffio. Fr. Giord. Pred. A che giovano all'anima dannata gli epitafi delle marmoree sepolture? – Più bugiardo d'un epitafio, Paul. Mod. dir. tos. c. 199. p. 296. (Gh.) Per le adulazioni che sogliono profanare la morte. Onde T. Varr. in una Sat. Menip. Epitafione, chi ambisce gonfi epitafi, sul fare dell'it. Tronfione e Gonfione. E in Sidon. Epitaphistarum naeniae, le lamentazioni al sepolcro. Ma Epitafista per cel. potrebbesi dire un epigrafista da morti.
2. Non solam. le parole scritte o incise, ma le fatte a tal fine. E c'è de' finti epita fi che si suppone scolpirli sulla tomba di chi forse non è ancora morto. I più di siffatti sono satirici, o almeno burleschi.
3. Modi com. ai sensi not. T. Fare, Comporre, Scrivere, Incidere un epitafio. – Raccolta d'epitafii.
4. T. † Siccome Iscrizione ass. sta per Epitafio; così questo fu dato per Iscrizione. E nella vita di Cola da Rienzo egli è lodato del Saper leier pataffi, cioè decifrare antiche iscrizioni. = Nel senso gen. d'Iscrizione, Epitaffio, Tac. Dav. Ann. 2. 55. (C) Buon. Fier. 2. 4. 20. (Man.) T. Pitaffio, Tac. Dav. perd. eloq. 409.; d'affisso, Buon. Fier. 4. 2. 7. – Di scritta portata addosso come i filatterii, Allegr. 217. |
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