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Foto taggate doccia | ||
Foto 1438656001 | Astratto blu con piastrelle | Ice Bucket Challenge |
Informazioni di base |
La parola doccia è formata da sei lettere, tre vocali e tre consonanti. In particolare risulta avere una consonante doppia: cc. Divisione in sillabe: dóc-cia. È un bisillabo piano (accento sulla penultima sillaba). |
Frasi e testi di esempio |
»» Vedi anche le pagine frasi con doccia e canzoni con doccia per una lista di esempi. |
Esempi d'uso |
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Citazioni da opere letterarie |
Resurrezione di Elena Di Fazio (2021): Aurora si sporse dalla finestra, tendendo le braccia nel sole bollente. Solo allora, con la coda dell'occhio, si accorse che Gaia era affacciata dalla stanza accanto. Non sembrava averla notata, o forse non le importava che anche lei fosse lì. Fissava la scogliera e il wormhole, i capelli fradici per la doccia, l'espressione di chi sta osservando una bomba inesplosa. Il caso Korolev di Paolo Aresi (2011): Si svegliarono di buon mattino con l'impressione di avere dormito profondamente, fecero quella specie di doccia, accanto c'era un armadietto che conteneva oggetti non ben comprensibili, ma potevano ben essere un rasoio e uno spazzolino da denti. Tuttavia non era immediato capire come funzionassero. Lo spazzolino in realtà era una specie di capsula con un piccolo braccio da tenere in mano, la capsula si adattava alla forma dei denti, due a due, ma non c'erano setole, né fili per la pulizia. Come si faceva a metterla in azione? Si lavarono i denti con l'acqua e con le dita, evitarono di farsi la barba. Se questo è un uomo di Primo Levi (1947): Poi ci hanno contati, ci hanno fatti spogliare fuori al freddo, ci hanno tolto le scarpe, ci hanno di nuovo contati, ci hanno rasa la barba i capelli e i peli, ci hanno contati ancora, e ci hanno fatto fare una doccia; poi è venuta una SS, ci ha guardati senza interesse, si è soffermata davanti a uno che ha un grosso idrocele, e lo ha fatto mettere da parte. Dopo di che ci hanno contati ancora una volta e ci hanno fatto fare un'altra doccia, benché fossimo ancora bagnati della prima e alcuni tremassero di febbre. |
Giochi di Parole |
Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per doccia |
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione |
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Definizioni da Cruciverba in cui è presente |
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Cambi |
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: boccia, coccia, goccia, noccia, roccia. Cambiando entrambi gli estremi della parola si possono avere: boccio, bocciò, coccio, goccio, moccio, noccio. Con il cambio di doppia si ha: doppia. |
Scarti |
Togliendo tutte le lettere in posizione dispari si ha: oca. |
Antipodi (con o senza cambio) |
Spostando la prima lettera in fondo (eventualmente cambiandola) e invertendo il tutto si può avere: caicco. |
Parole con "doccia" |
Finiscono con "doccia": bagnodoccia. |
Contengono "doccia": addocciare. |
Parole contenute in "doccia" |
doc. |
Lucchetti |
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "doccia" si può ottenere dalle seguenti coppie: domassi/massiccia, domattina/mattinaccia, domi/miccia, domina/minaccia, donava/navaccia, dono/noccia, dori/riccia, dorica/ricaccia, doro/roccia, dota/taccia, dove/veccia, doviziosa/viziosaccia. |
Usando "doccia" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: cado * = caccia; fado * = faccia; godo * = goccia; nodo * = noccia; rido * = riccia; rodo * = roccia; vedo * = veccia; brado * = braccia; crudo * = cruccia; scado * = scaccia; scodo * = scoccia; arrido * = arriccia; chiodo * = chioccia; * aoni = doccioni; ricado * = ricaccia; approdo * = approccia; barbudo * = barbuccia. |
Lucchetti Alterni |
Usando "doccia" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: caccia * = cado; * miccia = domi; * riccia = dori; * taccia = dota; * veccia = dove; faccia * = fado; riccia * = rido; veccia * = vedo; braccia * = brado; cruccia * = crudo; scaccia * = scado; arriccia * = arrido; * minaccia = domina; * navaccia = donava; * ricaccia = dorica; ricaccia * = ricado; barbuccia * = barbudo; * massiccia = domassi; * mattinaccia = domattina; * viziosaccia = doviziosa; ... |
Intarsi e sciarade alterne |
Intrecciando le lettere di "doccia" (*) con un'altra parola si può ottenere: ah * = adocchia; ahi * = adocchiai; * enoli = denocciolai. |
Definizioni da Dizionari Storici |
Vocabolario dei sinonimi della lingua italiana del 1884 |
Doccia, Doccione, Doccionata, Doccio - Doccia è canaletto di terra cotta, o di legno, o d'altra materia, per la quale si fanno scorrere o colare le acque, come per esempio quella dei tetti, nella quale si versa l'acqua della gronda, per essere poi scaricata nei fognuoli. - Doccione è cannone di terra cotta, più stretto dall'uno dei lati, che si usa per far condotti da acqua o da altro, i quali condotti, che i muratori chiamano Doccionata, si fanno imboccando l'un cannone nell'altro. La Doccia è più spesso all'esterno; La Doccionata si fa generalmente nella grossezza del muro. - [I Docci, detti anche Tegoli e Tegolini, non hanno nulla che vedere con le Doccie, e son que' pezzi concavi di terra cotta che nel fare i tetti si mettono sopra gli orli riuniti delle Tegole o Embrici affinché l'acqua non s'infiltri tra tegola e tegola. G. F.] [immagine] |
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860 |
Doccia, Doccione, Doccio, Canale, Acquedotto, Gronda, Grondaia, Condotto, Docci, Tegolini - « Doccia, canaletto di terra cotta o di legno o d'altra materia, per la quale si fa scorrere o scolare le acque. La gronda sporgente dicesi pure doccia. I condotti sono tutti quelli che servono a condurre acqua di lontano, e d'ordinario per canali segreti. Doccione dicesi toscanamente la gronda: e doccione è anco quell'acquaio, che però si dice condotto. Condotto è voce generica; canale, ancor più. Qualunque luogo dove corre acqua, od anco stia, è canale. Canali que' di Venezia, canale del fiume, canale del ruscello. Ogni condotto è a qualche modo canale: non ogni canale è condotto. Questa voce inoltre ha parecchi sensi traslati. Canali vegetali o animali. Per arrivare alle orecchie d'un potente, convien talvolta passare per certi canali molto sudici e molto bassi. Acquedotto è canal murato, e con più arte costrutto, per condurre l'acqua da luogo a luogo a certa distanza ». Tommaseo.
« Docci e non docce (detti anche tegolini) sono que' pezzi concavi di terra cotta che si sovrammettono agli orli delle tegole, e impediscono così che l'acqua entri fra tegola e tegola. La doccia è quel canale per lo più di latta, che riceve le grondaie, e conduce l'acqua in una cisterna o in una fogna, o la getta riunita, da un punto solo ». Lambruschini. « Grondaia è piuttosto l'acqua che cade; e il luogo ove cade spesso. Parlando, le voci gronda e grondaia si usano promiscuamente: ma pare la grondaia si possa immaginare più grande e più abbondante d'acqua ». Meini. Giacchè ogni parola deve significare una cosa distinta, gronda direi in questo senso la goccia d'acqua che si forma dallo scolo del tetto quando leggermente pioviggina: grondaia, le molte goccie che cadono contemporaneamente, o il filo d'acqua che lo stesso scolo dà, quando più abbondantemente piove: questa è una mia idea, la do per quale è, e per quanto vale, come qualche altra che vado risicando; ma quando sono un po' troppo avventate, mi piace avvertirne il lettore. [immagine] |
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879 |
Doccia - S. f. Canaletto di terra cotta, di legno o d'altra materia, per lo quale si fa correre unitamente l'acqua. T. Aquae ductus, ductio. Nel b. lat. Ductus assol., come noi Condotto. Fors'anche occia forma dim. Nel lat. barb. Doga per Doccia. Aff. anco a Goccia, commutandosi le due lett., come in Diaccio e Ghiaccio. = G. V. 1. 38. 3. (C) Macrino fece fare il condotto dell'acque in docce in arcora. Dant. Inf. 14. Lor corso in questa valle si diroccia, Fanno Acheronte, Stige, e Flegetonta, Poi sen va giù per questa stretta doccia. E 23. Non corse mai sì tosto acqua per doccia A volger ruota di mulin terragno.
[Cont.] Pall. B. Agr. IX. 11. L'acqua si mena per forma di condotti fabbricati di pietra o di calcina, ovver per cannelle di piombo, ovvero per docce di legno d'ontano, ovver per gambiere di terra. Bart. C. Arch. Alb. 86. 33. Faccinvisi doccie di legname, e canali che stieno sollevati in aria, per li quali l'acqua che soprabbonda, scorrendovi sopra, passi via. [Cont.] E per l'Acqua stessa che corre nella doccia. Bandi Fior. XLVIII. 204. Le cartiere si trovano accese a pile, quando dovevano essere tassate a docce, o siano rami di acqua, che in esse da più parti influiscono. 2. Corrente doccia disse l'Ariosto, per Rivo, Fiumicello. Ar. Fur. 24. 51. (M.) Intanto lungo la corrente doccia Vider venire un pastorello. [Val.] † A doccia. Avverb. Come una doccia. Fag. Rim. 6. 200. E tutto il sangue fan versarti a doccia. 3. T. Il Recipiente di latta per lo più sotto il tetto che accoglie l'acqua, e la manda al tubo ch'è la grondaja. [Cont.] Può essere anche di pietra. Sansov. Ven. Descr. 140. v. Attorno al tetto girano le gorne o doccie di pietra viva, per le quali l'acqua piovana scorre per via di cannoni nascosti ne' pozzi. [Cont.] Lo stesso che Tegolo o Doccio. Bandi Fior. XV. 14. 6. Doccie da tetti di braccia tre così piane come mezze tonde. Bart. C. Arch. Alb. 42. 7. Tutto quello che io ho detto infin qui de' mattoni, il medesimo si debbe osservare nei tegoli per i tetti, e negli embrici, e nelle doccie. 4. (Mar.) Doccia della tromba. Cilindro, o Canale di legno che dalla cisterna delle trombe a ruota corrisponde fuori del bordo per mandar fuori l'acqua che vien tirata su dalla sentina. (Mt.) 5. (Ar. Mes.) [Cont.] Quel Canale che conduce il grano o altra materia in granelli o in polvere, la quale vi scorra da sè per la inclinazione del canale istessa, o spinta dai pani di una chiocciola, e sim. Spet. nat. X. 58. La piccola doccia inclinata per ricevere il grano, che scappa dall'orificio inferiore della tramoggia, per ridurlo nell'apertura della mola superiore. 6. Bere a doccia, cioè In gran copia. (Fanf.) 7. E Bere a doccia, per Bere senza appressare il vaso alla bocca; il che si fa piegando il capo all'indietro, e versando dall'alto il liquore in bocca. Cicogn. Stanz. 88. (Man.) Vin buon, ch'è stato in fresco un dì nel pozzo, Vo' che si mesca, e che si beva a doccia. 8. (Med.) Medicamento liquido che si doccia sopra la parte inferma. Ricett. Fior. 113. (C) Si debbono comporre dallo speziale, allorchè si hanno ad operare, e sono le infusioni, i decotti…, l'embrocche e docce. Vett. Colt. 67. Di questa adunque tale erba (stecade), che è giovevole in più modi a' corpi umani, e s'usa molto ne' bagnuoli e docce artificiose da' medici, se ne truova gran quantità in un monte vicino a Carmignano, il quale si chiama Monte Albano. Car. Lett. 2. 59. (Ediz. d'Aldo 1575.) (M.) Sono poi venuto a' bagni, e dopo molti accidenti che mi hanno impedito fino a ora appunto di sotto la doccia, m'è similmente uscito di capo questo pensiero così molle, come vedete. T. Doccia a pioggia. 9. (Ar. Mes.) Diconsi ancora Docce alcuni strumenti che sono una spezie di scarpelli fatti a doccia. (Fanf.) |
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