Dirizzone, Sfuriata - Dirizzone è, nell'uso comune, una risoluzione presa senza consiglio e seguitata con ostinazione. - « Questo è uno de' suoi dirizzoni. » - La voce Sfuriata, che spesso suona Uscita in parole o atti violenti, mossi dall'ira, vale sovente il mettersi con grande impeto improvviso a fare una cosa, ma stancarsene presto. - « Dopo quella prima sfuriata, s'è dato all'infingardaggine. » [immagine] |
Dirittura, Direzione, Indirizzo, Dirizzatura, Dirizzone - Dirittura è quasi l'astratto della linea retta; andare, guardare in dirittura, cioè diritto a un punto: da ciò deve provenire addirittura, che vale senz'altro, assolutamente, direttamente e simili. La direzione non è d'ordinario così in dirittura: chi va in una direzione proprio materialmente, prende o un punto fisso topografico o geografico, o una linea sulla rosa dei venti, come si fa nei viaggi sul mare, e negli immensi deserti dell'Africa; e poi si va; ma quante volte non è d'uopo deviarne appunto per accostarvisi! quanti intoppi, quanti ostacoli, quanti contrasti! e così nel cammin della vita, non meno numerosi e prepotenti s'incontrano questi; talchè sarei per dire che a niuno è dato camminare in dirittura verso o nella direzione assegnatasi. L'indirizzo è una specie d'indizio ed anche d'avviamento: si dà l'indirizzo preciso di persona o di luogo, e poi si mette sulla strada e si danno norme per seguitarla; questo è il vero indirizzo: così anche delle cose morali.
« Dirizzatura è quel rigo che separa i capelli in due parti per mezzo la testa, che, con latinismo disusato, il Bembo chiama discriminatura. Fare una dirizzatura ne' campi è acquistare o cedere altrui, e l'uno e l'altro spesse volte, quel tanto di terreno vicino che basti a dar forma regolare al proprio podere: dargli insomma quell'angolo che, al dire d'Orazio, denormat agellum. Dirizzone è voce famigliare. Dicesi pigliare un dirizzone, per mettersi in una via, per lo più in senso traslato, e alla cieca seguitar quella, senza sapere o voler mutare. Certi ingegni caponi, afferrata che hanno un'opinione, buona o rea, pigliano il dirizzone, e non solo non se ne lasciano stornare, ma tutto tirano a quello; e per non deviare dalla direzione presa, tormentano le cose, gli altri e se stessi ». Tommaseo.
Io credo che dirizzone sia una storpiatura di direzione, fatta dal popolaccio: alla parola storpiata ha applicato, per una certa logica d'istinto, anche idea bistorta e violenta. [immagine] |
Dirizzone - S. m. T. Corr. da Direzione, come Acquazzone masch. dal femm. Aquatio, e il volgo fa Ribellione masch. Direzione torta presa nell'operare e malamente seguitata.
E Prendere un dirizzone vale Prendere o Pigliare una dirittura, cioè Seguitare senza mai interrompere, nè per ragione, nè per esempio, lo stesso tenore o forma d'operazione. Guadagn. Prefaz. pref. 7. (Gh.) Quando hanno preso un dirizzone, Ci vuol li argani a smuover le persone. T. Plur. Prende dirizzoni. – E chi è l'uomo dei dirizzoni, ostinato insieme e avventato, con modo fam. di cel. lo dicono Dirizzonajo. E c'è de' politici dirizzonai.
2. [M.F.] Pigliare il dirizzone a. Incamminarsi. La Celidora, I. 46. Dando al cavallo suo ognun di sprone, A Malmantil pigliamo il dirizzone. |