Giochi di Parole |
Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per chiaro |
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione |
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Definizioni da Cruciverba in cui è presente |
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Cambi |
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: chiamo, chiara, chiare, chiari. |
Scarti |
Scarti di lettere con resto non consecutivo: ciao, ciro, caro. |
Parole con "chiaro" |
Iniziano con "chiaro": chiarore, chiarori, chiaroscuri, chiaroscuro, chiaroscurale, chiaroscurali, chiaroscurare, chiaroscurata, chiaroscurate, chiaroscurati, chiaroscurato, chiaroscurante, chiaroscuranti, chiaroveggente, chiaroveggenti, chiaroveggenza, chiaroveggenze. |
Finiscono con "chiaro": dichiaro, dichiarò, rischiaro, rischiarò, verdechiaro. |
Contengono "chiaro": cerchiarono, fischiarono, macchiarono, marchiarono, mischiarono, nicchiarono, picchiarono, raschiarono, rischiarono, sarchiarono, succhiarono, torchiarono, adocchiarono, gracchiarono, orecchiarono, smacchiarono, svecchiarono, abbacchiarono, accerchiarono, ammucchiarono, arrischiarono, bevicchiarono, bofonchiarono, foracchiarono, immischiarono, invecchiarono, invischiarono, ridacchiarono, rifischiarono, rimacchiarono, ... |
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Parole contenute in "chiaro" |
aro, chi. Contenute all'inverso: ora. |
Incastri |
Inserito nella parola sarno dà SARchiaroNO; in torno dà TORchiaroNO. |
Inserendo al suo interno ivan si ha CHIARivanO; con masse si ha CHIAmasseRO; con risse si ha CHIArisseRO. |
Lucchetti |
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "chiaro" si può ottenere dalle seguenti coppie: chic/caro, chip/paro, chiama/marò, chiamarci/marcirò, chiami/miro, chiamo/moro, chiave/vero, chiavi/viro. |
Usando "chiaro" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: aschi * = asaro; borchia * = borro; cerchia * = cerro; * aromi = chimi; macchia * = macro; caschi * = casaro; * roma = chiama; * rovi = chiavi; peschi * = pesaro; picchi * = picaro; * rossi = chiassi; * rosso = chiasso; * rotta = chiatta; * rotte = chiatte; * rotti = chiatti; * rotto = chiatto; * rozza = chiazza; * rozze = chiazze; * rozzi = chiazzi; * rozzo = chiazzo; ... |
Lucchetti Riflessi |
Usando "chiaro" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * orali = chili; * orma = chiama; * ormai = chiamai; * ornino = chianino; * orrore = chiarore; * orrori = chiarori; * orrendo = chiarendo; * orrifica = chiarifica; * orrifico = chiarifico. |
Cerniere |
Usando "chiaro" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * torchia = rotor. |
Lucchetti Alterni |
Scartando le parti in comune (in coda oppure in capo), "chiaro" si può ottenere dalle seguenti coppie: chimi/aromi, chiama/roma, chiamando/romando, chiamano/romano, chiassi/rossi, chiasso/rosso, chiatta/rotta, chiatte/rotte, chiatti/rotti, chiatto/rotto, chiavi/rovi, chiavina/rovina, chiavine/rovine, chiazza/rozza, chiazze/rozze, chiazzi/rozzi, chiazzo/rozzo. |
Usando "chiaro" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: asaro * = aschi; casaro * = caschi; * miro = chiami; * moro = chiamo; * vero = chiave; * viro = chiavi; pesaro * = peschi; picaro * = picchi; chiariti * = ritiro; borro * = borchia; cerro * = cerchia; macro * = macchia; * ateo = chiarate; * ritiro = chiariti; carbonaro * = carbonchi; * marcirò = chiamarci. |
Sciarade e composizione |
"chiaro" è formata da: chi+aro. |
Intarsi e sciarade alterne |
"chiaro" si può ottenere intrecciando le lettere delle seguenti coppie di parole: ciro/ha. |
Intrecciando le lettere di "chiaro" (*) con un'altra parola si può ottenere: * mal = chiamarlo; * non = chinarono; sir * = schiarirò; * mano = chiamarono; dire * = dichiarerò; rime * = richiamerò; siam * = schiariamo; siti * = schiaritoi; rimano * = richiamarono; rimasse * = richiamassero; rimerebbe * = richiamerebbero. |
Definizioni da Dizionari Storici |
Vocabolario dei sinonimi della lingua italiana del 1884 |
Limpido, Chiaro - Limpido si dice specialmente di liquidi non troppo coloriti che non abbiano in sè alcuna mistura: e si estende anche al cristallo. - Chiaro si riferisce, più che altro, alla luce, e si dice dei liquidi che non sono torbi, in quanto la vista passa attraverso; e si dice del giorno o simili. [immagine] |
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860 |
Manifesto, Aperto, Scoperto, Palese, Chiaro, Evidente, Pubblico, Notorio, Patente, Patano - Manifesta è la cosa quando vien detta e spiegata, e che non rimane più nascosta o segreta: le verità più necessarie e, dirò così, cardinali, sono per ordine providenziale a tutti manifeste: aperta, quando non è più chiusa o rinchiusa, ma che è per tutti accessibile: la scienza essoterica in prima, cioè ravvolta in simboli e misteri, è ora esoterica, vale a dire svelata ed aperta a chiunque vuol farne suo pro: scoperta, quando qualcheduno la svela, la ritrova, la scuopre: giuocare, fare, agire alla scoperta, vale senza malizia o cabala o altro sutterfugio. Chiaro, ciò che è per tutti visibile, intelligibile: evidente, ciò che non ammette dubbio e che da ognuno può conoscersi per vero e reale; palese, ciò che da tutti si sa o si può sapere; notorio, ciò che si sa da molti, o almeno da quanti è necessario perchè all'uopo ne facciano fede. Pubblica è la cosa su cui ognuno ha diritto: pubblico resta ciò che al pubblico si espone: pubblico è opposto a particolare, a privato. Chiaro un argomento; evidente un motivo, una ragione; palese un'accusa leale; notoria una circostanza interessante ed essenziale; pubblico un trattato, un'adunanza, una festa. Patente ciò che è così chiaro ed aperto che ognuno che non sia cieco può vedere, conoscere e capire. Patano è del linguaggio del popolo, e vale: patente ed evidente in sommo grado. Trovo nel dialetto piemontese una parola che ha molta relazione di suono e di senso con patano, ed è patanù (si pronunci l'ù alla francese) che vale bello e nudo, nudo affatto: e dicesi di persona, ed anche in traslato, della verità o d'altro simbolo o mito che nudo si possa raffigurare: ond'è che ragione, verità patana potrebbe valere verità, ragione così palese e scoperta da essere nuda d'ogni ornamento fallace e ingannevole. [immagine] |
Chiaro, Famoso, Famigerato, Celebre, Rinominato, Insigne, Noto, Riputato, Considerato - Chiaro si è o si diventa per meriti; famoso, per meriti, o per delitti: questo ha più estensione dell'altro. Famigerato, abbenchè Tommaseo dica aver sempre senso buono, parmi di averlo, e non poche volte, visto e udito applicare in mal senso; come a bandito od assassino famoso per audaci e sanguinose imprese: osserva però egli stesso che anche preso in buon senso, dice sempre un po' più del vero merito, e contiene un po' di millanteria. Celebre ha sempre buon senso, per la ragione che celebrare vale lodare. Tutti gli uomini chiari o famosi non divengono o non restano celebri. Noto si può essere a pochi o a molti: detto assolutamente, uomo, caso, luogo noto, vale certamente a molti; vi son delle cose e delle verità, che, se non sono, pur dovrebbero essere note a tutti. Rinomato è uomo o cosa conosciuta da tutti di nome almeno, per qualche sua qualità distinta. Insigne, propriamente vale chi e che distinguesi per qualche segno particolare; e dicesi infatto, insigne per virtù, modestia, ricchezza, leggiadrìa.
«Famosa è la bellezza d'Elena; illustre la città di Firenze; celebre era il Monti in sua vita; rinomatissime sono le salsiccie di Verona». Gatti.
Insigne è S. Pietro di Roma per vastità, e per l'ammiranda esattezza delle proporzioni. Riputato è primieramente chi gode buona riputazione; quindi lo si è per qualche merito o attitudine particolare; il Berryer è riputato il migliore oratore della Francia. Considerato si è o per altezza della nascita, o per quella de' meriti personali, e del grado; quando però qualche vizio essenziale non ne appanni lo splendore. [immagine] |
Chiaro, Chiarore - Il chiaro è cosa determinata, costante, uguale, benchè suscettibile di più e di meno sia nei gradi che nell'estensione; chiaro è l'opposto di oscuro. Chiarore può essere più di chiaro; ma indica piuttosto una luce ineguale, a sprazzi, interrotta; onde ben si dice: al chiarore de' lampi, dell'incendio e simili. [immagine] |
Chiaro, Aperto, Franco (parlare), Lampante - Parla chiaro chi si fa bene e facilmente intendere; parla aperto chi non cela cosa o circostanza; parla franco chi non teme, per fermezza di carattere, o per tranquillità di coscenza, di esporre il vero. Lampante si unisce a chiaro e riesce allora modo famigliare e volgare per dire che l'è così chiara che anche un cieco (d'intelletto) la vedrebbe e ne sarebbe persuaso. [immagine] |
Chiaro, Limpido, Nitido, Terso, Netto, Splendido, Forbito, Pulito, Lucente, Lucido, Lustro, Luminoso, Brillante - «Chiaro, opposto ad oscuro: limpido, a torbido. Chiaro, illuminato d'assai luce; limpido, puro, trasparente. Nitido, lucente, nella superficie, di lume piacente. Terso, senza macchia, e più o men lucente, quasi cosa detersa. Netto, contrario di sudicio, di sporco, o misto a corpi estranei, e non opportuni». Gatti.
«Splendido, dove si parli di cose intellettuali, dice altra cosa. La chiarezza riguarda la comprensione, lo splendore riguarda l'effetto che viene dalla vivacità delle imagini». Polidori.
«Forbito si dice di superficie lucente, atta a riflettere la luce: forbito acciaro». Cioni.
Forbito dicesi specialmente delle armi, e di altri oggetti metallici. Ciò che è limpido è traversato facilmente dalla luce; di modo che più la luce passa, più la limpidezza è grande e completa. Nitido, dice squisita nettezza. Lucente è più di nitido, poichè indica nitidezza tale che riflette la luce; in cui può specchiarsi. Lucido è meno di lucente; lustro, meno di lucido. Lisciando ben bene una tavola o altro mobile diverrà lustro; dandovi su una qualche vernice a ciò appropriata lo faremo lucido; non sarà però mai lucente come un cristallo. Luminoso vale pieno di lume e dicesi di luogo aperto alla luce. Luminosa idea si dice, cioè idea che non solo è chiarissima per sè ma che dà lume abbastanza per condurre nell'esecuzione: luminoso potrebbe dunque anche significare che dà lume. Brillante, è ciò che è all'apice della lucentezza: non solo riflette la luce, ma pare ne mandi una propria: i diamanti, per antonomasia, diconsi brillanti. Terso, ciò che non ha macchia superficiale nè interna; dicesi di cristallo, vetro e simili. Netto val talvolta purgato da sozzura. Pulito indica un'ultima ripulitura, e talora dice quel non essere stato tocco, adoperato e maneggiato da altri; dicesi infatto fazzoletto, bicchiere netto e pulito. Splendido significa non solo perfetta limpidezza, ma una certa facoltà di emettere una luce sua propria, o rifletterla e riverberarla in un modo particolare. L'azione splendida è informata di tale squisita virtù, che nessuno è uso negarla o appannarla menomamente con dubbii. [immagine] |
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