Frasi e testi di esempio |
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Esempi d'uso |
- Ho pagato il bollo dello scorso anno in gran ritardo.
- Si dice che fa fede la data che porta il bollo postale, peccato che spesso sia illeggibile!
- Bisogna pagare il bollo dell'auto perché sta per scadere.
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Citazioni da opere letterarie |
Demetrio Pianelli di Emilio De Marchi (1890): L'egregio cavalier Balzalotti da qualche tempo, come forse s'è già detto, aveva fatto venire il Pianelli nel suo ufficio e se ne serviva come di copista per una lunga relazione intorno all'esazione sulla tassa di bollo e registro, che doveva essere presentata per Pasqua al Ministero delle Finanze. Il tavolone del cavaliere, pieno pieno di carte e di allegati, era posto nel mezzo della parete, sotto un bel ritratto del re, tra due campanelli elettrici, poco lontano dalla bocca del calorifero.
Il giorno della civetta di Leonardo Sciascia (1961): «Don Ciccio» disse il maresciallo «esclude in modo assoluto che nel paese ci sia uno che abbia questo cognome o ingiuria: e per queste cose, don Ciccio e cassazione... E se dice che il povero Nicolosi era cornuto, possiamo metterci sopra bollo e sigillo che le corna ci sono. Sarebbe dunque il caso di prendere quel Passerello e dargli una spremutina...».
«Vexilla regis…» di Luigi Pirandello (1897): – Non è morto nessuno! – gridò a sua volta il Furri. – Le ripeto che la lettera non è per lei, e non mi faccia perdere la pazienza con codeste follie. Guardi del resto il bollo postale: Wiesbaden, vede? Se non si rassicura, telegrafi a chi sa lei, e mi lasci in pace! Voglio restar solo; è permesso? |
Giochi di Parole |
Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per bollo |
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione |
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Definizioni da Cruciverba in cui è presente |
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Cambi |
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: ballo, bello, boldo, bolla, bolle, bolli, bolso, bullo, collo, mollo, pollo, rollo. Cambiando entrambi gli estremi della parola si possono avere: colla, colle, colli, folla, folle, folli, iolla, iolle, jolly, molla, molle, molli, polla, polle, polli, rolla, rolli, rollè, tolla, volle, volli, zolla, zolle. Con il cambio di doppia si ha: borro, bosso, botto, bozzo. |
Scarti |
Rimuovendo una sola lettera si può avere: bolo. |
Parole con "bollo" |
Iniziano con "bollo": bollono, bollore, bollori, bollosa, bollose, bollosi, bolloso. |
Finiscono con "bollo": ribollo, superbollo, controbollo, francobollo. |
Contengono "bollo": ribollono. |
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Parole contenute in "bollo" |
Contenute all'inverso: lob. |
Incastri |
Inserendo al suo interno ivan si ha BOLLivanO; con ettari si ha BOLLettariO. |
Lucchetti |
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "bollo" si può ottenere dalle seguenti coppie: boa/allo, boato/atollo, boga/gallo, boma/mallo, bone/nello, bora/rallo, boro/rollo, bosco/scollo, bosu/sullo, botrite/tritello, bove/vello, bovi/villo, bovine/vinello, boldo/dolo, bolge/gelo, boli/ilo, bolina/inalo, bolsa/salo, bolsi/silo, bolso/solo. |
Usando "bollo" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: cobol * = colo; * lodi = boldi; * lodo = boldo; cebo * = cello; cubo * = cullo; rubo * = rullo; sebo * = sello; * lolita = bollita; * lolite = bollite. |
Lucchetti Riflessi |
Scartando le parti in comune (in coda e il riflesso in capo), "bollo" si può ottenere dalle seguenti coppie: boom/mollo. |
Cerniere |
Scartando le parti in comune (prima in capo e poi in coda), "bollo" si può ottenere dalle seguenti coppie: cobol/loco. |
Usando "bollo" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * cobol = loco; loco * = cobol. |
Lucchetti Alterni |
Scartando le parti in comune (in coda oppure in capo), "bollo" si può ottenere dalle seguenti coppie: boldi/lodi, boldo/lodo. |
Usando "bollo" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * gallo = boga; * mallo = boma; * nello = bone; * rallo = bora; * sullo = bosu; * vello = bove; * villo = bovi; cello * = cebo; cullo * = cubo; rullo * = rubo; sello * = sebo; * dolo = boldo; * gelo = bolge; * salo = bolsa; * silo = bolsi; * solo = bolso; colo * = cobol; * inalo = bolina; * aio = bollai; * vinello = bovine; ... |
Intarsi e sciarade alterne |
Intrecciando le lettere di "bollo" (*) con un'altra parola si può ottenere: rii * = ribollio; sir * = sbollirò; * arno = bollarono; * atre = bollatore; * atri = bollatori. |
Definizioni da Dizionari Storici |
Vocabolario dei sinonimi della lingua italiana del 1884 |
Bollo, Sigillo - Il Bollo serve a controsegnare o a dare autenticità: si mette il bollo alle lettere d'ufficio, alla carta per pubblici documenti, ai pacchi di mercanzia, e simili. - Il Sigillo serve a chiudere e ad assicurare: è particolare di una persona. Una lettera già bollata si sigilla; un pacco si sigilla per assicurarsi che non sia aperto, e così di altre cose. [immagine] |
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860 |
Bollo, Marchio, Sigillo - «Il bollo contrassegna, il sigillo chiude; l'uno è segno d'autenticità, l'altro è difesa; dopo sigillata la lettera, ci si appone il suo bollo. Il marchio è segno di distinzione, impronta d'onore o d'infamia, ma più comunemente il secondo». Tommaseo.
Bollo e sigillo non sono soltanto il segno o l'impronta fatta sulla carta o sulla cera lacca da questo istromento, ma eziandio lo strumento stesso: sigillo o è affatto particolare, o è quello del governo, del re, dello Stato; da qui la carica del guardasigilli. Bollo è più d'un municipio o d'una particolare amministrazione. Marchio da noi dicesi quel piccolo bollo che fa apporre il governo sugli oggetti d'oro e d'argento onde autenticarne il titolo per guarentigia di chi li compra: da qui l'uffizio stesso è detto del marchio. [immagine] |
Dizionario delle invenzioni, origini e scoperte del 1850 |
Bollo - L'origine della formalità del bollo è del tempo dei Romani, onde prevenire certe falsificazioni che potevano aver luogo negli atti che rogavansi giornalmente dai notari. Giustiniano ordinò con la sua novella 44, che gli originali di quegli atti non si scrivessero se non in carta in cima alla quale fosse segnato il nome dell'intendente di finanze allora in carica, e l'epoca della fabbricazione del foglio. Da varj secoli la formalità del bollo era in uso in Spagna, Olanda, Alemagna, Italia ed Isole Brittanniche. Fu introdotta in Francia soltanto nel 1655. con editto del mese di maggio, il quale ingiungeva che si applicasse un marchio sulla carta o sulla pergamena per la validità dei documenti. I giornali cominciarono colà ad essere soggetti al bollo sotto la Repubblica. [immagine] |
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