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Informazioni di base |
La parola benedizione è formata da undici lettere, sei vocali e cinque consonanti. Lettera maggiormente presente: e (tre). Divisione in sillabe: be-ne-di-zió-ne. È un pentasillabo piano (accento sulla penultima sillaba). |
Frasi e testi di esempio |
»» Vedi anche la pagina frasi con benedizione per una lista di esempi. |
Esempi d'uso |
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Citazioni da opere letterarie |
Annalena Bilsini di Grazia Deledda (1927): Anchc lo zio, nell'altra camera, si era svegliato e non intendeva di starsene a letto: bene o male s'infilò da sé e si abbottonò i pantaloni e si mise le grosse calze di cotone: per il resto fu amorosamente aiutato da Giovanni, sulla cui tiepida testa egli, come sempre, posava la mano, quasi in atto di benedizione. Il libro delle vergini di Gabriele D'Annunzio (1884): Din don, din don! Gli strumenti d'ottone cominciarono una marcia trionfale; i mortaletti saltarono. Si moveva al fine la Vergine delle Vergini, la Stella matutina, la Torre d'avorio, in mezzo al suo popolo in mezzo alle grida del suo popolo, e usciva al sole, usciva a spargere la benedizione su tutte le campagne seminate. — Alleluja! alleluja! Il resto di niente di Enzo Striano (1986): I fogli ondeggiarono sul tumulto, vennero inghiottiti dalla rissa. «Olha sò! Eles matam-se... S'ammazzano per raccogliere un pezzetto di quelle carte!» spiegò il padre, scotendo il capo con aria cupa. «Ma che cosa c'è scritto?» chiese lei, sconvolta. «Le parole della benedizione. In italiano e in latino.» |
Giochi di Parole |
Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per benedizione |
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione |
Definizioni da Cruciverba in cui è presente |
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Cambi |
Cambiando una lettera sola si può ottenere: benedizioni. |
Scarti |
Scarti di lettere con resto non consecutivo: bendine, bendi, bendone, bendo, bende, beni, benzine, benzoe, benone, benne, beone, bone, enzo, enne, ezio, eone, neon, none, dine, zone. |
Parole contenute in "benedizione" |
ben, zio, bene, ione, zione, dizione, edizione. Contenute all'inverso: noi. |
Lucchetti |
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "benedizione" si può ottenere dalle seguenti coppie: benedirà/razione. |
Usando "benedizione" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: perbene * = perdizione. |
Lucchetti Alterni |
Usando "benedizione" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: perdizione * = perbene; * razione = benedirà. |
Sciarade e composizione |
"benedizione" è formata da: ben+edizione, bene+dizione. |
Sciarade incatenate |
La parola "benedizione" si può ottenere (usando una volta sola la parte uguale) da: bene+edizione. |
Intarsi e sciarade alterne |
"benedizione" si può ottenere intrecciando le lettere delle seguenti coppie di parole: bendine/ezio. |
Quiz - indovina la soluzione |
Definizioni da Cruciverba: Quella santa è usata dal sacerdote nelle benedizioni, Si esprime al benefattore, La benefattrice della fiaba, Una benefica sostanza elaborata dalle api, Si benedicono la domenica delle Palme. |
Definizioni da Dizionari Storici |
Dizionario delle invenzioni, origini e scoperte del 1850 |
Benedizione - E' antichissima l'usanza di dare la benedizione. I patriarchi, nel letto di morte, benedicevano i figli e la famiglia; i profeti e gli uomini ispirati davano benedizioni ai servi di Dio ed al suo popolo; i sacerdoti benedicevano solennemente il popolo ebreo in certe cerimonie. Questo costume passò presso i Cristiani, e si è sempre mantenuto presso i Cattolici Romani, fra i quali si pratica in quasi tutte le cerimonie. Difatti, nella Chiesa Romana si benedice non solo il popolo, ma anche le chiese, i cimiteri, le case e le campane. [immagine] |
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879 |
Benedizione - [T.] S. f. Atto del benedire, e le parole profferite in quell'atto, gli affetti sentiti, e l'effetto d'esso atto. È in Apul. e in Tert.
Nel senso relig., dell'uomo verso Dio, la Chiesa: Sia a lui onore e benedizione. Il plur. dice la ripetizione degli atti, segnatam. in parole o dette o pensate nell'anima. Sia Dio con lodi e benedizioni celebrato,Apul. 2. Di Dio verso l'uomo. Il bene che, essendo detto, è anche dato. T. Riceverà benedizione da Dio. La Chiesa: La benedizione di Dio onnipotente sia con voi. – Discenda sopra voi e rimanga. S. Cat. Lett. 178. Prego lui che ti doni la sua dolce benedizione. Nel seg. sta per Bene assol., in Dio stesso, ma in quanto causa del bene nostro. [Cam.] Borgh. Selv. Tert. 112. In Dio è riposta ogni benedizione di bontà e di benignità. T. La benedizione sing. è come il giudizio, invocato o sperato, di Dio, favorevole all'anima e al suo eterno destino. Le benedizioni del Signore, dell'Altissimo, del Cielo, sono i doni speciali anco di soli i beni esteriori. Ma nel seg. sta per le gioje celesti. [Camp.] G. Giud. 10. 3. Cadde (Lucifero) dalle eternali benedizioni. Nel seg. in sing. è il complesso de' beni. [Camp.] † Volg. Bibb. Salm. 20. Il darai in benedizione nel secolo de' secoli (dabis eum in…). 3. Quindi i modi: Vivere, Essere nella benedizione di Dio, nella sua Grazia, in maniera da meritarsi l'elezione. – Andare, Stare, Tornare, Operare una cosa colla benedizione di Dio, a bene o in bene, e con esito buono. – Bocc. Nov. 60. 5. (C)Colla benedizione di Dio…, verrete qui. T. Sia colla benedizione di Dio; augurio di quel che si fa o che il segue; o atto di rassegnazione. – Sia con benedizione. 4. Non solo l'atto, ma l'effetto, i beni cioè che ne seguono; e i beni in gen., ancorchè non preceduti da espressa benedizione. T.Il Cielo lo ricolmi di benedizioni. T. Modo d'augurare pio. Gli sia in benedizione, o espressa la cosa di cui si parla, o per ell. impers., e dicesi tanto d'atto che fa l'uomo a cui pregasi bene, quanto di cosa che, senza diretta sua opera, avvenga a lui. T. Anche: Questa cosa gli sia benedizione, ma allora la cosa si pensa come più diretta causa de' beni invocati. = Vit. S. Eufrag. 162. (C) Quando le venía l'infermità, la ricevea per grandissima benedizione. T. Così Avere, Tenere per benedizione, per una benedizione. T. La presenza di persona venerabile, o di vecchi o di poveri, la povertà stessa e i dolori sono una benedizione, sono benedizione. T. Di cosa degna che sia benedetta, che ci fa del bene, che ci contenta grandemente: È una benedizione. T. Della pers. che porta un gran bene. Egli è la benedizione della famiglia, di quella casa, del suo paese. 5. T. Non solo dunque di beni spirituali, ma anche d'esterni, sottintendendo sempre che vengono dal Bene supremo, e che di qualche bene morale sono o possono essere effetto e cagione. Ps. Voi aprite la mano, e ogni vivente riempiete di benedizioni. T. Spargere, Diffondere tutte le benedizioni, sovra pers. o popolo o paese, dicesi di Dio: e diffondere è più. L'uomo impetra, ottiene, chiama, attrae benedizione, la benedizione, benedizioni, ogni benedizione sopra una pers. o più, sopra un popolo, sopra un paese: sul capo proprio. T. Uomo che ha tutte le benedizioni. – In quella casa c'è la benedizione (ogni ben di Dio, ogni cosa in bene). – Una pers. venendo in una casa, in luogo qualsiasi, Entra colla benedizione, Ci porta. T. Luogo, Paese di benedizione. – Tempo, Annata di benedizione (alla fertilità della terra, alle utilità della vita). Ma tempo di benedizione può intendersi quello in cui s'acquistino o possansi acquistare beni spirituali. T. Pioggia di benedizione (alla campagna assetata, agli animali languenti). [Camp.] Com. Boez. 1. Le benedizioni di questo mondo non saziano l'uomo. T. Avere la benedizione di molti, di buoni figliuoli. – Bibb. Benedictio uberum. – S'è avuta la benedizione della pioggia a tempo. – Tanta benedizione di roba. 6. In senso d'atto e spirituale ed estrinseco, Benedizione dicevasi l'Offerta fatta a luogo o a pers. religiose o ad altri con intenzione religiosa. T. Non rifiutare la benedizione (oblazione), Sulp. Sever. [Camp.] Volg. Bibb. Reg. 1. 25. Ricevi la benedizione che la serva tua ha recata a te, Signor mio, e dánne a' servi che séguitano il mio Signore. (Presente d'Abigail a Davide.) [M.F.] Scal. S. Giov. Clim. 46. 2. (Non chiaro.) = Vit. S. Girol. in Vit. SS. Pad. t. 4. p. 5. col. 1. ediz. Man. (Gh.) Pregarono Santo Girolamo che prendesse la metà dell'olio, ch'eglino aveano, per benedizione: per niuno modo egli no'l volea ricevere. Vit. S. Eufrag. in Vit. SS. Pad. t. 3. p. 162. Pregò umilmente la badessa e l'altre più antiche che dovessero ricevere da lei una piccola benedizione (una rendita di venti lire d'oro), acciocchè pregassero Iddio per la sua figliuola. Pros. fior. par. 3. v. 1. p. 94. lin. 1. Alcune signore più di coscienza si scusarono con dire che l'aveano portata via (tutta la insalata del convito), per mostrar di tenere conto della benedizione. [G.M.] Magri, Notiz. Vocab. Eccl. Il… Pontefice (s. Gregorio) chiama benedizione alcuni donativi mandatigli dal patriarca Alessandrino. [G.M.] Benedizione chiamansi i panellini benedetti, o le candele, che si mandano agli ascritti a qualche Confraternita, il dì della festa del Santo titolare. [G.M.] E Benedizione, in gen., le cose benedette, come scapolari, medaglie, corone, fiori e sim. T. Qui recasi a qualche modo quel d'Assa che chiede al padre suo Caleb: Dámmi benedizione, e intende, possessione ch'arricchisca il marito Otoniele. 7. Benedizione del sacerdote in occorrenze varie e con varii riti. T. Quando imponete le mani credete l'efficacia della benedizione, Ambr. – Bocc. Nov. 1. 30. Gli fece l'assoluzione, e diedegli la sua benedizione. T. Benedizione apostolica. – Benedizione pastorale. [Val.] Papale, che il Papa dá, solenne, ha indulgenza plenaria; e anco quella che dá un sacerdote in nome di lui, la quale, per l'intenzione e la disposizione, abbia l'effetto medesimo. [G.M.] Benedizione in punto di morte. [G.M.] La benedizione della Messa. – La Messa è alla benedizione. [G.M.] La benedizione del Sacro Fonte (del battesimo). Per cel. profana. [Val.] Cellin. Vit. 1. 104. T. Nuziale. 8. Rito col quale consacrasi una cosa a Dio e ad usi pii. T. Benedizione di chiesa, di battistero, di cimitero. [Giust.] Dial. S. Greg. 1. 9. Fare la benedizione della mensa. T. Delle case. – Benedizione del pane. [Cam.] Fior. S. Franc. T. Dell'acqua, delle vivande, della campagna, degli animali. – Di cero e candele. – Di bandiere. T. Fare la benedizione, G. V. – Le parole solenni delle varie benedizioni leggonsi ne' Rituali. T. Borgh. Mon. Benedizione imperiale (la consacrazione). Non com. [G.M.] Magri, Notiz. Vocab. Eccl. La prima si chiama benedizione costitutiva, con la quale le persone, ovvero altre cose, vengono destinate al culto divino, come sono le benedizioni delle vesti sacre… La seconda sorte si dice benedizione invocativa, con la quale si benedicono li frutti, case, candele, e altre cose. 9. Benedizione del Sacramento; quand'esso esponesi, e, cantato il Pange lingua e altre preci, il sacerdote volgendosi lo mostra agli assistenti e li benedice. T. Dare la benedizione col Sacramento. – Suona la benedizione. – Primo segno della… – C'è alla tal chiesa. – Oggi c'è alla tal ora. 10. Di preghiere. T. Dicansi le benedizioni e le laudi. 11. L'atto del rito in gen. Menz. Sat. 10. (C) Di benedizion girsene asperso. 12. D'uomo a uomo. In senso che s'approssima al relig. T. Esaù, desiderando redare la benedizione, Volg. – Benedizione paterna, materna. [M.F.] Morg. Maga. 17. 27. E dá il Soldan le sue benedizioni Alla figliuola; e sono accomiatati. [Camp.] † Med. Pass. G. C. Lo abbraccia e bacia caramente, facendogli la santa benedizione. T. De' vecchi, de' poveri. 13. In senso semplicem. contr. a Maldicenza; ma non è mai solo la privazione del male, c'è sempre un affetto o di gratitudine o di venerazione o d'amore o di carità. T. Ci scrisse parole di benedizione. – Meritare le benedizioni de' popoli. – Donna che ama, invia le sue benedizioni al giovane amato. T. A modo d'escl. Benedizione al suo nome, alla sua memoria. – Sia la memoria di lui in benedizione. 14. Modi com. a parecchi de' sensi not. T. Chiedere, Avere la benedizione. – Darla. Lib. Vit. Contempl. Da' e rendi benedizione. – Riceverla. (V. es. in BENEDICENTE.) – Implorarla, Meritarla. [Camp.] Fior. S. Franc. Ringrazia Dio, e sta con la sua benedizione. – Vi mando la mia benedizione, e per imbasciata e per lettera e col pensiero. – V'accompagno colla mia benedizione. – Le mie benedizioni viseguono. – Vanno, Volano a lui le benedizioni mie tutti i dì. – Larghe benedizioni, abbondanti, moltiplicate. T. Le benedizioni che gli vengono da Dio, dagl'infelici ch'egli ha consolati; che gli verranno da' posteri. Bibb. La benedizione dell'uomo in pericolo, sopra di me veniva. Modo bibl. non com. Si faccia la tua benedizione sopra di me. 15. Modi fam. e d'iron. da non usare o mai o con parsimonia. Paragonando tra sè due cose spiacevoli, dicesi che l'una appetto all'altra è una benedizione; cioè tollerabile tanto, da averla quasi a desiderare acciocchè non ci tocchi quell'altra. T. Le ingiurie di certa gente, appetto alle lodi, sono una benedizione. – Un cattivo sonetto, appetto a una cattiva ode, è una benedizione, perchè la noja è arginata tra quattordici versi. T. Per antifrasi d'eufem. di cosa che ci dia dispiacere o ci muova a impazienza; è una benedizione (come dire una disdetta); ma che benedizione è mai questa! – Ma per che benedizione questo popolo s'ha egli sempre a pascere di speranze e di vanti? Dal Chiedere e Ricevere che fanno segnatam. i religiosi, nel partirsene o nell'uscir pure di casa, la benedizione al superiore;viene a significare famíliarm. Congedare pers. o cosa, in buono o mal modo. Bisc. in not. Malm. v. 1. p. 9. col. 2. in principio. (Gh.) Io gli ho dato la mia benedizione; che significa: Oramai il negozio è passato così; se egli stia bene o male a me non importa; che i Latini dissero speditamente Actum est, cioè l'è spedita; Tal sia per lui. T. Gli ho dato la mia benedizione vale anco L'ho mandato via, e non sempre con buona maniera. T. Vi do la mia benedizione vale e: Approvo quel che farete, e: Vi lascio fare a vostro modo e capriccio. In questo senso anche dicono la mia, la sua santa benedizione: ma gli è profanare un bel modo, che deve serbarsi a Dio, e a' degni amici di Dio. (Fanf.) In sim. senso profano, anco alle cose si dá la benedizione quando non se ne vuol più sapere. |
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