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Informazioni utili online sulla parola italiana «barbarismo», il significato, curiosità, definizioni da cruciverba, definizioni storiche, rime, dizionario inverso. Cosa vuol dire.


Barbarismo

Utili Link

Significato su Dizionari ed Enciclopedie online
Hoepli | Sabatini Coletti | Treccani | Wikipedia

Informazioni di base

La parola barbarismo è formata da dieci lettere, quattro vocali e sei consonanti.

Giochi di Parole

Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per barbarismo
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione
Cambi
Cambiando una lettera sola si può ottenere: barbarismi.
Scarti
Scarti di lettere con resto non consecutivo: barbaro, barbi, barbo, barai, bara, barri, barro, bario, baro, babà, babismo, baio, baso, bramo, brio, arai, arriso, arri, arso, armo, rari, raro, rais, raso, ramo, riso, rimo.
Parole contenute in "barbarismo"
ari, bar, bari, barba, barbari. Contenute all'inverso: bra, ira, sir.
Lucchetti
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "barbarismo" si può ottenere dalle seguenti coppie: barbaricini/cinismo, barbarico/cosmo.
Lucchetti Alterni
Usando "barbarismo" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * cosmo = barbarico.
Quiz - indovina la soluzione
Definizioni da Cruciverba: Combatte i barbarismi, È il contrario della barbarie, Un barbaro del Flagello di Dio, Scrittore e cronista milanese che fu contemporaneo di Federico Barbarossa, La Daria de Le invasioni barbariche.

Definizioni da Dizionari Storici

Vocabolario grammaticale della lingua italiana del 1869
Barbarismo - Voce e frase barbara, cioè di nazione straniera alla civilità nostra, e che non appartiene alla nostra lingua. I barbarismi possono essere di due maniere cioè: parole e frasi straniere o nuove alla nostra lingua - o parole e frasi nostrali adoperate in nuovo senso, diverso da quello più ragionevolmente e generalmente usitato. Così dei neologismi. (V. questa parola).

Il barbarismo, osserva il Tommasèo, può consistere nel giro della frase: può non essere in somma una voce, e quando s'applica ad un vocabolo solo, il barbarismo esprime vocabolo evidentemente vizioso. Avvi all'incontro de' casi nei quali è lecito introdurre nel discorso una voce barbara, o per adattarsi all'intelligenza altrui, o perchè l'uso l'ha quasi resa domestica. Vi hanno infatti molte voci che prima eran barbare, e che ora non son più barbarismi, perchè accettate ormai dall'uso, arbitro delle lingue.

I puristi chiamano barbare molte voci, che non son barbarismi, adottate ormai nella lingua parlata, e significanti cosa che altro vocabolo non esprime così per l'appunto.

La voce barbara sovente apparisce tale nel suono disanalogo e strano: il barbarismo osserva le forme dell'analogia, ma non è men condannabile. Arrangiare, frisore son voci desinenti a modo italiano, ma son tuttavia barbarismi (1).

Il Cesari parlando della moderna barbarie del dire, s'esprime così: Noi concederem dunque, per cagion d'esempio, che i chimici, per aver presti al bisogno de' vocaboli compendiosi e quasi voci dell'arte, dicano; solfato, carbonato di calce, potassa, muriato e simili; ma non patiremo mai di sentirci dire d'altronde per d'altra parte, nè que' benedetti rapporti; nè lusingarsi, per confidarsi: nè prestarsi a una cosa; per prestar favore; nè la cosa si presenta a' sensi; nè presentar un nuovo modo d'incumbenza, nè sottoporre alla combinazione: nè certi fluidi sottili non si svelano mai se non co' risultati delle loro combinazioni; nè finalmente le maniere di dire, che voi nel principio mi recitaste, di quel vostro autore, che io ho per tutte barbare: e nondimenno egli, che avea tolto a perfezionare la lingua, dannando e levando dal mondo quella del trecento, doveva averci portato un modo di scrivere che traesse almeno al perfetto. Giudicatene voi. Ma rispondetemi a questo. Volendo anche concedere che del far nuove voci sia tanto il bisogno quanto essi dicono, ond'è poi che quelle cose, le quali indubitatamente hanno loro vocaboli e modi proprii nelle lingua del trecento, essi le dicono pure co' sucidi e barbari trovati da loro? Ond'è che nelle loro scritture non appar mai sentor nè vestigio di quelle native eleganze nell'uso de' verbi e delle particelle, alle quali essi medesimi non negavano il pregio di molta bellezza e grazia? Vuol egli essere ciò d'altronde venuto che dalla loro imperizia di questo linguaggio, la quale vorrebbe coprire sotto colore di stretta necessità? (V. Neologismo).

(1) Tommasèo - Nuovo dizionario de' Sinonimi. [immagine]
Vocabolario dei sinonimi della lingua italiana del 1884
Barbarismo, Solecismo, Neologismo - Il Barbarismo sta nella semplice voce, ed è quando, invece della parola schietta e nativa, se ne adopera una forestiera, come Sortire invece di Uscire. - Il Solecismo sta nella sintassi, come quando alcuni dicono: Noi si fa, noi si Cammina, per Facciamo e Camminiamo. - Il Neologismo è l'abuso di voci nuove, è una voce introdotta nella lingua recentemente, ma senza necessità e senza buona ragione, come Slancio per Impeto, Prontezza, e simili. [immagine]
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860
Barbarismo, Solecismo, Neologismo, Arcaismo, Voce barbara - Barbarismo è l'impiegare voci o frasi affatto inusitate, o dare a voci dell'uso senso indebito e riprovevole. Solecismo è peccato contro la grammatica generale o la particolare della lingua che si scrive; gli errori di sintassi, e quelli contro il vero reggimento de' verbi, delle preposizioni e simili sono solecismi. Neologismo è il servirsi e introdurre parole o modi di lingue straniere nella lingua in cui si scrive, o parla, senza dichiararne il motivo, e quasi fossero cose già sancite dall'uso. Il dire per es. io regretto, io sono rincrescevole (je regrette, je suis fâché) sarebbero neologismi barbari in italiano. Non so se qui sia il caso di dire che l'invasione del neologismo nelle lingue europee, e ciò in proporzione quasi uguale di reciprocità, non sia, per mezzo del commercio e della frequenza maggiore che le strade ferrate e i vapori producono e produrranno più sempre fra un più gran numero d'individui delle nazioni stesse, occasione della creazione d'una lingua comune europea, parlata e non iscritta, come è la lingua franca a Costantinopoli, e ciò forse fra un secolo o a un dipresso: come l'idea me ne è venuta qui, ho voluto accennarla e nulla più; che se sarà reputata strana, sarà per lo meno una stranezza innocente e punto pregiudicevole. Arcaismo è il servirsi di parole o modi che furono già della lingua, ma ora vieti e disusati affatto. La voce barbara, che è il neologismo di parola, può talvolta e in un caso speciale essere usata (e ciò può accadere di sovente specialmente nella lingua parlata, in cui talora la memoria non porge pronto il vocabolo proprio nostro) quando può fare più chiaramente capire cosa, che un vocabolo nostro non ispiegherebbe così per l'appunto; ma allora si scrive questa voce con diverso carattere; di questa licenza però si deve usare quanto più raramente sia possibile. Molte voci già barbare ora più nol sono perchè accettate da gran tempo e sancite dall'uso. [immagine]
Navigazione
Parole in ordine alfabetico: barbaricina, barbaricine, barbaricini, barbaricino, barbarico, barbarie, barbarismi « barbarismo » barbarità, barbaro, barbarossa, barbarosse, barbassi, barbasso, barbastelli
Parole di dieci lettere: barbaresco, barbariche, barbarismi « barbarismo » barbarossa, barbarosse, barbatella
Vocabolario inverso (per trovare le rime): idrotropismo, aerotropismo, elettrotropismo, neurotropismo, fototropismo, teppismo, yuppismo « barbarismo (omsirabrab) » solidarismo, assemblearismo, linearismo, affarismo, welfarismo, megarismo, gregarismo
Indice parole che: iniziano con B, con BA, parole che iniziano con BAR, finiscono con O

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