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Informazioni utili online sulla parola italiana «avarizia», il significato, curiosità, sillabazione, frasi di esempio, definizioni da cruciverba, definizioni storiche, rime, dizionario inverso. Cosa vuol dire.


Avarizia

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Liste a cui appartiene

Lista Sette vizi capitali [Accidia « * » Gola, Invidia]

Informazioni di base

La parola avarizia è formata da otto lettere, cinque vocali e tre consonanti. Lettera maggiormente presente: a (tre). Divisione in sillabe: a-va-rì-zia. È un quadrisillabo piano (accento sulla penultima sillaba).

Frasi e testi di esempio

»» Vedi anche la pagina frasi con avarizia per una lista di esempi.
Esempi d'uso
  • Non ho mai compreso l'avarizia di alcun persone. Quando moriamo lasciamo tutti i nostri beni.
  • A causa dell'avarizia, mio nonno non ha avuto mai simpatia da parte dei nipoti.
  • Mio nonno usava dire che l'avarizia era la fonte di ogni male.
Citazioni da opere letterarie
Il romanzo della fanciulla di Matilde Serao (1921): Ecco, forse a una di loro sarebbe morto il fidanzato, come a Chiara Caputo, due giorni prima del matrimonio; ad un'altra sarebbe toccato di esser tradita, come Manetta Caputo: qualcun'altra sarebbe rimasta zitella per la tremenda avarizia del padre, come Margherita Crocco: qualcuna non si sarebbe maritata per un eccesso temporaneo di misticismo, come Vincenzella Crocco, e un'altra, chi sa, forse lei, Emma Demartino, sarebbe rimasta zitella, non si sa come, non si sa perché, per capriccio della sorte, come donna Irene Moscarella.

Il nome della rosa di Umberto Eco (1980): Certo la chiesa era più accessibile e quindi più difendibile della biblioteca. La biblioteca era stata condannata dalla sua stessa impenetrabilità, dal mistero che la proteggeva, dall'avarizia dei suoi accessi. La chiesa, aperta maternamente a tutti nell'ora della preghiera, a tutti era aperta nell'ora del soccorso.

Il denaro di Ada Negri (1917): Le comparve davanti la fruttivendola, grossa, tozza, bitorzoluta, con un viso acido e dispettoso. — Gianna s'è chiusa in camera: piange. L'hanno bocciata in matematica.... - Fu indescrivibile l'accento col quale la frase venne proferita. Rabbia, disprezzo, avarizia vi cozzavan dentro, vespe furiose in una boccia vuota. Gettò tre biglietti da cinque lire sul cassettone, e se ne andò senza salutare, con l'aria di chi s'è spremuto in bocca un limone acerbo.

Giochi di Parole

Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per avarizia
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione
Definizioni da Cruciverba in cui è presente
Cambi
Cambiando una lettera sola si può ottenere: avarizie.
Scarti
Scarti di lettere con resto non consecutivo: avaria, avara, avrà, aria, varia, vara, vizia, vizi.
Parole contenute in "avarizia"
ari, ava, zia, vari, avari. Contenute all'inverso: ira.
Sciarade e composizione
"avarizia" è formata da: avari+zia.
Quiz - indovina la soluzione
Definizioni da Cruciverba: Sono soggette ad avarie, Andato a male, avariato, Così sono i prodotti avariati, Andata a male, avariata, Traina in porto la nave in avaria.

Definizioni da Dizionari Storici

Vocabolario dei sinonimi della lingua italiana del 1884
Avarizia, Spilorceria, Pidocchieria, Grettezza, Sordidezza - Avarizia è il vizio di colui che agogna di acquistare, che mai non si sazia dell'acquistato, e si astiene più che può dall'usarlo, temendo sempre che gli venga meno. - La Spilorceria sta, più che altro, nelle cose minute, e più nello spendere che nell'acquistare: lo Spilorcio tira a far risparmio anche nelle cose di prima e più usuale necessità; il perché ciascuno lo deride o se ne maraviglia. - La Pidocchieria e la Grettezza sono sorelle della Spilorceria: la prima è anche più stomachevole; la seconda salva più le apparenze; non si attenta a spendere, anche per le cose necessarie; e se lo fa, lo fa misuratamente e sempre inferiormente al bisogno. - La Sordidezza è quando, per non ispendere, altri tiranneggia sè stesso e si lascia patire del necessario, vestendo male e mangiando peggio. [immagine]
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860
Avarizia, Spilorceria, Sordidezza, Grettezza, Tenacità, Avaro, Gretto, Spilorcio, Sordido, Tenace - L'avarizia è il troppo amore del denaro; spilorceria è quella meschinità nel provvedere che non agguaglia o il bisogno proprio, o non vuol dare il valore giusto della cosa; sordidezza esprime quel grado d'avarizia che spinge alla sudiceria del corpo e degli abiti. Grettezza vale pochezza, sottigliezza, meschinità nello spendere. Tenacità, che vien da tenere, quando trattasi di sostanza, è l'opposto di dare; quando trattasi d'opinione, è l'opposto d'accordare. La grettezza è disposizione ad avarizia: sordidezza ne è l'eccesso: anche chi vuol fare lo splendido talvolta s'addimostra spilorcio. Così avaro, gretto, spilorcio, sordido e tenace. Avaro però ha qualche traslato, come avaro di lodi, di parole e simili: tenace si è anche delle idee proprie, di progetti, delle risoluzioni, quando per caparbietà o presunzione soverchia ci teniamo in dovere di non cedere, perchè ci crediamo eziandio incapaci di errare. [immagine]
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879
Avarizia - [T.] S. f. Brama soverchia del danaro come bene desiderabile per se stesso. Com. Purg. 19. 232. (C) But. Inf. 7. Avarizia è immoderato amore d'avere le cose di fuori, soggiacenti alla Fortuna. T. Avarizia, ingiusto appetito dell'altrui. Auct. a Erenn. [Tav.] Cav. Specch. de' pecc. cap. 1. L'avarizia ha due parti, cioè concupiscenza e desiderio di troppo avere, e tenacità e troppo desiderio in possedere. [Camp.] Somm. 8. Avarizia è pestilenza d'animo, di guadagnare e possedere ricchezze. = Fior. Virt. A. Mon. 12. 57. var. (C) Avarizia è superchia cupidità d'avere; e sì è un acquistare ingiustamente, e ingiusto ritener quello che fa mestiere di rendere; e… lasciar guastare le cose ch'egli ha, innanzi ch'egli le dia altrui. T. Com. Inf. 7. Se volete togliere l'avarizia, è da togliere il lusso padre di lei. Lett. del 300. Che cosa è avarizia? è essere omicidiale di se medesimo, e temere povertà, e sempre vivere in povertà = Dant. Inf. 6. (C) Superbia, invidia, e avarizia, sono Le tre faville ch'hanno i cuori accesi. [Camp.] E Purg. 22. Come potè trovar dentro al tuc seno Luogo avarizia, tra cotanto senno? = Cas. Lett. 75. (C) Niuno vizio mi spiacque mai più che l'avarizia. T. Avarizia è servitù a idoli, Ap. – Prov. Tosc. 49. L'avarizia è scuola d'ogni vizio. = Quist. filos. C. S. (C) Tutti gli altri vizi ne' vecchi invecchiano; solo l'avarizia non invecchia. Giamb. Giard. Cons. 169. Sempre ringiovanisce e rinfresca. T. Prov. Tosc. 149. Tutto cala in vecchiezza, Fuorchè avarizia, prudenza e saviezza. – Alla povertà mancano poche cose, all'avarizia tutte. P. Sir. [Camp.] Dant. Purg. 19. Avarizia spense a ciascun bene Lo nostro amore. E Inf. 7. In cui usa avarizia il suo soperchio (eccesso). E Convit. 4. 12. Mor. S. Greg. – Somm. 8. Tutte maniere di gente studiano in avarizia, e grandi e piccoli, prelati e principi, chierici e laici. T. Prov. Tosc. 155. L'avarizia de' Re, peste de' Regni. Dell'avarizia d'un imperatore, [Tav.] Lib. Rett. 6. T. B. Tass. Lett. Mercè dell'avarizia de' Principi. D. 2. 20. Oh avarizia, che puoi tu più farne (farci di male) Po' ch'hai (poichè) il sangue mio a te sì tratto, Che non si cura della propria carne? (D'un Re che vende sua figlia, e ne patteggia, Come fanno i corsar' dell'altre schiave.) E 1. 19. Che la vostra avarizia (o preti governanti) il mondo attrista Calcando i buoni e sollevando i pravi.

Plur. Bocc. g. 1. n. 6. (C) Infermità delle pestilenziose avarizie de' cherici. T. Non tutte le avarizie sono uguali, Cic.

Col Di. [Tav.] G. V. Lib. 6. c. 1. E per la sua (di Federico II) avarizia di prendere e di occupare le giurisdizioni, per male disperderle. (Qui ha senso più gen. secondo l'orig. di Aveo.) T. Avarizia d'oro e d'argento, Sen.

T. Avarizia sordida. – Fitta nell'ossa. – Profonda, Sall. – Vorace. – Insaziabile, crudele, rabbiosa. – Avarizia ardente, Cic. – Uomo ardente d'avarizia, Cic. – Cieco di…, Sall. [A.Con.] Essere preso dall'avarizia. – Lasciarsene prendere. – Consumarsi dall'avarizia, Struggersi. – L'avarizia lo consuma, lo strugge. – Dall'avarizia, mangia tanto per istare ritto.

2. Muoja l'avarizia, quasi prov. [M.F.] Baldov. Comp. Dram. Muoja pur l'avarizia. = Magal. Lett. Stroz. 171. (Man.) Ho risoluto di mandarvelo franco (il regalo): e muoja l'avarizia! [A.Con.] È come un'esortazione a sè o ad altri, e val quanto: Se non siamo avari. Per lo più premettesi a quello che si propone o consiglia di dare o di spendere. – Altrove si dice Crepi l'avarizia. Anche celiando, di presente o spesa tenuissima, o a cui chi la fa voglia modestamente detrarre valore.

3. Fig. T. Segner. Pred. 35. 1. A tale eccesso di offesa non si conviene tale avarizia di pianto.
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Parole in ordine alfabetico: avariare, avariarsi, avariata, avariate, avariati, avariato, avarie « avarizia » avarizie, avaro, avarona, avaronacce, avaronacci, avaronaccia, avaronaccio
Parole di otto lettere: avariate, avariati, avariato « avarizia » avarizie, avarucce, avarucci
Vocabolario inverso (per trovare le rime): gentilizia, polizia, pulizia, primizia, inizia, pizia, propizia « avarizia (aizirava) » perizia, imperizia, controperizia, superperizia, masserizia, laterizia, itterizia
Indice parole che: iniziano con A, con AV, parole che iniziano con AVA, finiscono con A

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