Definizioni da Dizionari Storici |
Vocabolario dei sinonimi della lingua italiana del 1884 |
Autorità, Predominio, Influenza, Potere, Potenza - L'Autorità è potere legittimo, o legittimato dal tempo, o dato dalla legge e spesso mantenuto dalla prepotenza; nei privati è sempre originato dalla superiorità del merito, e si esercita con la persuasione. - Predominio è il sopraffare gli altri, o con accortezza, o coll'esercizio del merito vero, per modo che restino, quasi senza accorgersene, soggetti e si lascino guidare. - Influenza è rimasto dall'astrologia giudiciaria; ed è il fare sull'animo altrui tal effetto, o di stima o di affetto, che una parola, o una preghiera, lo volga per quel verso che noi vogliamo. Si esercita più che altro sulla moltitudine e con le persone di autorità. - Il Potere procede o da legami di affetto o di interessi, e opera in modo più efficace; ed è l'esercizio dell'Autorità. - Potenza è la forza che basta a vincer gli ostacoli che le resistono. [immagine] |
Potere, Potenza, Facoltà - Il Potere procede dalla libertà di operare.-La Potenza viene dalla forza.-La Facoltà viene dal diritto. «Non ho il potere di giovarvi.-La potenza di Dio è immensa.-E' nell'età minore, e non ha facoltà di disporre del suo.» [immagine] |
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860 |
Assolto, Assoluto - Assolto, participio, dicesi anche assoluto; ma meglio è serbare quest'altro a significar l'addiettivo. Furfante assolto, vale, che la sentenza lo assolse: furfante assoluto, vale, assolutamente malvagio ». Gatti. [immagine] |
Efficacia, Energia, Forza, Potere, Potenza - L'efficacia è quella qualità della forza che la rende produttiva dell'atto a cui è rivolta; l'energia è quella qualità che la forza prende dal carattere dell'individuo che l'adopera: essa è molte volte indipendente dalla forza, poiché non è raro di trovarne molta in corpi deboli, affraliti da malattia o dalle sventure, e trovar debolezza e pusillanimità in corpi robusti: l'efficacia è una virtù della forza; l'energia una virtù dell'individuo. La forza di per sè è cieca, può essere impiegata a fare o disfare; è l'elemento del fare, bene o male: però qualche volta anche da sè, la parola forza ha buon senso, e vale virtù, energia, coraggio, e che so io: si dice ad un tale che superò qualche mal passo: dove trovaste la forza di uscirne, di vincere tali e tante difficoltà? usata da sè, lo ha anche cattivo, ma più di rado, e allora vale prepotenza, ingiusta violenza e simili; e così in questo proverbio che diciamo a Genova: quando la forza entra per la porta, la ragione salta per il balcone. La forza voleva già significare la giustizia, o meglio la polizia. Il potere viene non solo dalla forza, ma più dal diritto: il potere è l'autorità, la volontà e la possibilità di fare: il potere non riconosciuto è illegittimo ed usurpato. Potenza è forza sufficiente a produrre un effetto, e a questo rivolta. La potenza è la concretizzazione del potere in una persona o in un essere morale o di convenzione: i re, il papa sono potenze perché rappresentano ed esercitano, i primi il potere materiale, il secondo il potere spirituale: nell'età di mezzo la potenza dell'imperatore e quella del papa cozzarono sovente, tentando infermarsi a vicenda; e questa sgraziata contesa insanguinò per più secoli buona parte d'Europa, e più d'ogni altra, la misera Italia. In politica non si chiamano potenze per antonomasia che gli Stati di prim'ordine. La Francia, l'Inghilterra, la Russia, l'Austria, la Prussia, sono le cinque potenze europee, gli altri sono stati di secondo e terz'ordine. Nelle scienze esatte, un numero moltiplicato per se stesso dicesi elevato alla prima potenza; questo prodotto moltiplicato nuovamente pel numero primitivo, dicesi elevato alla seconda potenza, e così via via: la prima potenza è il quadrato d'un numero, la seconda ne è il cubo: in meccanica, la misura d'una potenza è il prodotto della massa del corpo moltiplicato per la velocità con cui si muove nella direzione che gli viene impressa. Le facoltà dell'anima si dicono anche potenze. [immagine] |
In mano, In potere - In senso traslato, chi ha in mano, ha in potere; in senso proprio non già: se di tutto ciò che ebbi già in mia mano avessi potuto disporre, sarei un signore, e sono invece un pover'uomo. Aver in potere esprime meglio il diritto di fare e disporre; aver in mano, meglio l'atto pratico. [immagine] |
Potere, Valere - Valere ha talora il senso di potere; poichè si potrebbe dire che l'uomo o la cosa tanto possono quanto valgono; ma potere non ha mai il senso che ha valere, quando questo significa avere un valore intrinseco o relativo o altrimenti. [immagine] |
Facoltà, Potenza, Possibilità, Potestà, Forza, Balìa, Potere, Possanza, Autorità, Impero - Facoltà in generale è potenza data; in ispecie, è potenza naturale dell'uomo, fisica o intellettuale: egli ha la facoltà di digerire, di muoversi, d'imparare, di commettere, di giudicare ecc.; le potenze dell'anima sua, le forze del suo corpo sono altrettante ammirande facoltà di cui Dio lo volle dotato. Potenza è forza sufficiente a produrre un effetto, e a questo rivolta (v. Efficacia). Potestà è il potere conferito o riconosciuto in una persona: molte delle repubblichette del medio evo si eleggevano un potestà o podestà, e a quello ubbidivano; potestà appunto detto perchè era in esso il sommo potere. Il potere è l'unione della forza e del diritto, ma considerati ancora astrattamente come forza morale: perché il potere venga esercitato legalmente debb'essere in mano d'un magistrato sovrano, qualunque ei siasi. La forza è adunque la metà del potere, ne è uno degli essenziali elementi; v'ha chi ha il diritto dalla sua, ma non avendo forza sufficiente da farlo prevalere, questo cade e si disperde, se non in ragione, in effetto. La possanza pare l'esercizio ragionato, moderato della potestà, del potere: far con possanza è fare con cognizione di causa, con quella padronanza e sicurezza di ben fare che dà l'uso del comandare, del regolare, del disporre. Balìa è potere assoluto; avere in sua balìa, vale poter fare della cosa o della persona assolutamente ciò che si vuole; essere in balìa, significa essere in mano, in potere di una forza anche capricciosa e volubile, senza difesa né schermo. L'impero è quella dominazione generale sulle cose per cui dipendono dal nostro comando, dal nostro cenno; l'autorità è ne' maggiori, ne' superiori, più propriamente negli autori: ogni autorità perciò viene da Dio, autore d'ogni cosa: non v'ha autorità vera senza diritto; altrimenti è usurpata, apocrifa: l'età, l'esperienza, lo studio rendono autorevoli le parole de' vecchi, degli scienziati, delle persone alto locate pe' meriti loro. La possibilità di fare suppone che l'efficacia de' mezzi superi la difficoltà della cosa; la possibilità del succedere dipende dallo stare la cosa in quell'ordine naturale e logico, entro il cui limite si svolgono quasi necessariamente tutte le cose possibili. L'autorità senza la forza è inutile, la forza senza l'autorità può riuscire dannosa: senza potere non è potenza, potestà, possanza; essi sarebbero nomi vuoti di senso: la facoltà senza esercizio anneghittisce, s'attuta. [immagine] |