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Informazioni utili online sulla parola italiana «pazzia», il significato, curiosità, sillabazione, frasi di esempio, definizioni da cruciverba, definizioni storiche, rime, dizionario inverso. Cosa vuol dire.


Pazzia

Utili Link

Significato su Dizionari ed Enciclopedie online
Hoepli | Sabatini Coletti | Treccani | Wikipedia

Informazioni di base

La parola pazzia è formata da sei lettere, tre vocali e tre consonanti. In particolare risulta avere una consonante doppia: zz.
È una parola bifronte senza capo, la lettura all’inverso produce una parola di senso compiuto (aizza). Divisione in sillabe: paz-zì-a. È un trisillabo piano (accento sulla penultima sillaba).

Frasi e testi di esempio

»» Vedi anche le pagine frasi con pazzia e canzoni con pazzia per una lista di esempi.
Esempi d'uso
  • E' insano ciò che vuoi fare, sarebbe proprio una pazzia.
  • La pazzia e l'artista di solito vanno a braccetto.
  • La pazzia di Saverio sarebbe accettabile se si contenesse.
Citazioni da opere letterarie
Una sfida al Polo di Emilio Salgari (1909): Le due bestie che ardevano come torcie e che si sentivano crepitare la pelle addosso e calcinare le carni sotto i morsi del terribile liquido, girarono per alcuni istanti su loro stessi come se fossero stati colpiti da una improvvisa pazzia, poi si slanciarono a corsa sfrenata attraverso la pianura nevosa lasciandosi dietro due immense striscie di fuoco e di scintille.

Il fu Mattia Pascal di Luigi Pirandello (1904): Si sa che certe specie di pazzia sono contagiose. Quella del Paleari, per quanto in prima mi ribellassi, alla fine mi s'attaccò. Non che credessi veramente d'esser morto: non sarebbe stato un gran male, giacché il forte è morire, e, appena morti, non credo che si possa avere il tristo desiderio di ritornare in vita. Mi accorsi tutt'a un tratto che dovevo proprio morire ancora: ecco il male! Chi se ne ricordava più? Dopo il mio suicidio alla Stia, io naturalmente non avevo veduto più altro, innanzi a me, che la vita. Ed ecco qua, ora: il signor Anselmo Paleari mi metteva innanzi di continuo l'ombra della morte.

Il Marchese di Roccaverdina di Luigi Capuana (1901): La forza dell'allucinazione lo domava, travagliandolo internamente, ed egli usciva da quello stato scoppiando in urli più violenti, più forti, in esclamazioni di terrore: — Eccolo! Eccolo!... Mandatelo via! Ah! Ah! Oh! Oh! Il Crocifisso!... Rimettetelo al suo posto, giù, nel mezzanino! Oh! Oh! Ah! Ah! — E i nomi di Rocco Criscione, di Neli Casaccio, di compare Santi di Mauro, facevano capire il tristo cumulo di impressioni che gli aveva sconvolto il cervello, dove la pazzia già si mutava in ebetismo, senza speranza di guarigione.

Giochi di Parole

Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per pazzia
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione
Definizioni da Cruciverba in cui è presente
Cambi
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: pazzie, razzia.
Cambiando entrambi gli estremi della parola si possono avere: razzie, razzio, razziò.
Scarti
Rimuovendo una sola lettera si possono ottenere i vocaboli: pazza, pazzi.
Altri scarti con resto non consecutivo: paia, azza.
Parole con "pazzia"
Contengono "pazzia": spazziamo, spazziate, impazziamo, impazziate, spupazziamo, spupazziate, strapazziamo, strapazziate.
Parole contenute in "pazzia"
zia, pazzi. Contenute all'inverso: aizza.
Lucchetti
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "pazzia" si può ottenere dalle seguenti coppie: para/razzia, pazza/aia.
Usando "pazzia" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: rapa * = razzia.
Lucchetti Riflessi
Usando "pazzia" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * aizziamo = paiamo; * aizziate = paiate.
Sciarade incatenate
La parola "pazzia" si può ottenere (usando una volta sola la parte uguale) da: pazzi+zia.
Intarsi e sciarade alterne
"pazzia" si può ottenere intrecciando le lettere delle seguenti coppie di parole: pi/azza.
Intrecciando le lettere di "pazzia" (*) con un'altra parola si può ottenere: sola * = spazzolaia; site * = spiazziate; satura * = spazzaturaia.

Definizioni da Dizionari Storici

Vocabolario dei sinonimi della lingua italiana del 1884
Pazzia, Mattia, Demenza, Mania, Monomania, Fissazione, Follia - Sono tutte malattie della mente, e il divario sta nella gravità e negli effetti. - La Pazzia fa atti strani, incomposti, impetuosi. - La Mattia è alterazione speciale del raziocinio, e conduce ad atti sconsigliati e a sragionare stranamente e a far cose da muovere al riso, ma senza impetuosità. - La Mania è un vero furore; non solo fa tutti gli altri atti della mattia e della pazzia, ma minaccia, percuote, urla e dà in ogni eccesso. - La Demenza è perdita assoluta della facoltà comprensiva e del raziocinio, ma non dà in verun eccesso. - Monomania è quando al malato ha dato volta il cervello per tener sempre la mente occupata in una sola idea, il perchè in quella idea fa o dice le cose più strane del mondo, dove nelle altre cose ragiona assai bene. - Fissazione è come il principio della Monomania: in esso l'uomo non ha ancora perduto il senno del tutto, ma quella data idea galleggia sempre sopra tutte le altre e può diventare Monomania. - [La Follia è mattia non grave (nel senso più mite di questa voce); è eccessiva leggerezza di mente, una vanità, una vuotaggine allegra e spensierata. - Nel linguaggio scientifico c'è la Follia lucida o ragionante, la quale fa tanto comodo agli avvocati difensori; ma anche questa, come malattia, è sempre men grave della Pazzia e di tutte le altri voci notate. G. F.] [immagine]
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860
Demenza, Pazzia, Follia - Come malattie o stati normali della mente, la demenza è la più leggera, poi vien la follìa, e la pazzia in ultimo: il demente può ragionare talvolta negli stadii di calma che la cura e le amorevoli attenzioni gli procurano: il folle crede ragionare, ma sragiona sempre, non conosce il valore nè dei termini nè delle cose: il pazzo ha il cervello stravolto irreparabilmente. In senso traslato una follia è un atto inconsiderato ed evidentemente inutile; pazzìa è quell'atto in cui all'inconsideratezza s'aggiunge il pericolo; demenza è quando il danno è reale e quasi certo; è una follìa il giuocare al lotto colla speranza di vincere; pazzìa sarebbe giuocarvi forti somme, e demenza vera rischiarvi il fatto suo. Nel senso traslato adunque il valore e la forza di questi vocaboli è in senso inverso che nel proprio. [immagine]
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879
Pazzia - S. f. Alienazione di mente. (Fanf.)

2. Mancamento di senno, contrario di Saviezza. [Laz.] Cavalc. Pungil. c. 7. Mirabile è questa pazzía di scusare l'uomo lo suo peccato per esempio di chi fa quello o peggio, conciosiacosachè nullo sia così stolto, secondo il mondo, che metta fuoco nella sua casa, perchè vegga ardere quella del suo vicino. = Capr. Bott. 5. 87. (C) Anzi tengo ora per verissimo quel proverbio, che io ho più volte sentito dire, che se la pazzía fusse un dolore, in ogni casa si sentirebbe stridere.

3. Si usa anche a significare Cosa da pazzo. Bocc. Nov. 2. g. 9. (C) E così in contrario non amore, ma pazzía era stata tenuta da tutti l'ardita presunzione degli amanti. Bern. Orl. Inn. 26. 2. Che dandosi ad intender le pazzíe, Entrato è in gelosia senza bisogno. E 28. 2. Vorrei vedervi savii tutti quanti; E quando veggo farvi le pazzíe, I canti miei si convertono in pianti. Benv. Cell. Vit. 2. 395. (M.) Signor mio, un pazzo ne fa cento: le pazzíe di quest'uomo mi aveano fatto smarrire la gloria di vostra Eccellenza, e me stesso.

4. Cavar la pazzia di capo ad uno, vale Ridurlo a dovere. V. CAVARE, § 80.

[T.] La Frenesia può essere il grado estremo della Pazzía: onde diciamo Pazzo frenetico. Furore, è più grave. Può la Pazzía essere stupida; può avere impeti di Furore frequenti o radi; o un solo accesso e non più. – L'estremo sdegno, ogni passione nella sua maggiore fervenza, è Furore. Pazzía, in senso aff., è Fissazione in oggetto non conforme al vero, con atti di mente e di corpo mossi da grave alterazione. T. Dare in pazzía.

II. Per estens. Dell'errare dal vero colla mente e coll'animo. T. Prov. Tosc. 113. Si vede il fine di nostra vita, ma non della nostra pazzía. Tasson. Secch. rap.3. 54. Pretendea gran vena in poesia, Nè il meschin s'accorgea ch'era pazzía. Prov. Tosc. 207. Un ramo di pazzía. – Tutti hanno un ramo di pazzía, non di demenza.

III. D'atti singoli. T. Prov. Tosc. 297. Se le pazzíe fossero dolori, ogni cosa sarebbe in pianto. E 222. Il primo grado di pazzía è tenersi savio; il secondo, farne professione; il terzo, sprezzare il consiglio Ar. Fur. 41. 42. Temerità per certo e pazzía vera È la tua, e di qualunque che si pose A consigliar mai cosa o buona o ría Ove chiamato a consigliar non sia. Prov. Tosc. 145. Chi non fa le pazzíe in gioventù, le fa in vecchiaia. – Segnatam. in amore. Ha fatto tante pazzíe per quella donna.

IV. Di parole. [Cors.] Fir. Trin. 3. 6. Che pazzía di' tu? [Pol.] Fortig. Ricciard. 16. 47. Anzi dice l'istoria una pazzía, E forse sarà vero… T. Dire tante pazzíe, anco di cose non senza senno, ma d'allegria vivace; come Farne, d'allegria clamorosa. Un monte di pazzíe.
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Parole in ordine alfabetico: pazzerelloni, pazzesca, pazzescamente, pazzesche, pazzeschi, pazzesco, pazzi « pazzia » pazzie, pazzo, pazzoide, pazzoidi, pc, peacekeeping, peana
Parole di sei lettere: pavido, pavone, pavoni « pazzia » pazzie, peccai, pecche
Vocabolario inverso (per trovare le rime): consorzia, divorzia, strelitzia, arguzia, minuzia, tuzia, astuzia « pazzia (aizzap) » razzia, naja, navaja, haka, waka, kazaka, vodka
Indice parole che: iniziano con P, con PA, parole che iniziano con PAZ, finiscono con A

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