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Informazioni utili online sulla parola italiana «infelice», il significato, curiosità, aggettivo qualificativo, sillabazione, frasi di esempio, definizioni da cruciverba, definizioni storiche, rime, dizionario inverso. Cosa vuol dire.


Infelice

Aggettivo

Infelice è un aggettivo qualificativo. Forme per genere e per numero: infelice (femminile singolare); infelici (maschile plurale); infelici (femminile plurale).

Parole Collegate

»» Sinonimi e contrari di infelice (triste, rattristato, scontento, afflitto, ...)
Nomi Alterati e Derivati
Superlativo: infelicissimo.

Utili Link

Significato su Dizionari ed Enciclopedie online
Hoepli | Sabatini Coletti | Treccani

Informazioni di base

La parola infelice è formata da otto lettere, quattro vocali e quattro consonanti. Divisione in sillabe: in-fe-lì-ce. È un quadrisillabo piano (accento sulla penultima sillaba).

Frasi e testi di esempio

»» Vedi anche la pagina frasi con infelice per una lista di esempi.
Esempi d'uso
  • L'uomo infelice è colui che non sa apprezzare le cose di tutti i giorni.
  • Sono stato nella mia vita tante volte infelice e tante volte felice, ma così ho imparato molto.
  • Gualtiero fu rinchiuso in una cella buia e umida, ove l'infelice perì dopo mesi di stenti e privazioni.
Citazioni da opere letterarie
Elias Portolu di Grazia Deledda (1928): “Sono un idiota„ pensava. “Maddalena non può più vivere senza di me, me lo ha detto, ed io le ho giurato che sarò sempre suo. Perché devo renderla infelice? Non faremo altro male sulla terra; vivremo sempre come marito e moglie, e Pietro non soffrirà mai nulla per colpa nostra.„ E il suo viso si rischiarava al sogno di tanta felicità; ma subito, improvvisamente, sentiva l'orrore del suo sogno, e avrebbe voluto rotolarsi per terra, smuover le roccie, urlare al cielo il suo peccato, sbatter la testa contro le pietre, per dimenticare, per levarsi dalla mente i desideri e i ricordi.

Le piccole libertà di Lorenza Gentile (2021): Vivienne era magra, energica, aveva gli occhi nocciola e le ciglia lunghe, un vaporoso caschetto biondo che poi è diventato bianco, metteva sempre il rossetto rosa. Da giovane aveva fatto la modella, era stata il volto dell'Orangina, del frullatore Bialetti e del Chinotto. Era perennemente infelice in amore, per questo non faceva che riversare la sua energia in qualche nuovo progetto o in un ideale appena scoperto.

Con gli occhi chiusi di Federigo Tozzi (1919): Aveva già perduto un anno di tempo, alle belle arti, senza che ancora fosse deciso sul suo conto; il che doveva dipendere dai diversi pareri dei più vecchi avventori, e da suo padre che se ne ricordava soltanto molto di rado e con rabbia. Anna insisteva con pazienza, anche dopo l'infelice prova del disegno, persuasa ch'egli fosse intelligente. Ma era destino che non potesse in alcun modo fargli del bene.

Giochi di Parole

Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per infelice
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione
Definizioni da Cruciverba in cui è presente
»» Vedi tutte le definizioni
Cambi
Cambiando una lettera sola si può ottenere: infelici.
Scarti
Scarti di lettere con resto non consecutivo: inie, felce, fece, elie, elce.
Parole con "infelice"
Iniziano con "infelice": infelicemente.
Parole contenute in "infelice"
elice, felice. Contenute all'inverso: ile, cile.
Lucchetti
Usando "infelice" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * cecità = infelicità.
Lucchetti Riflessi
Usando "infelice" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * eccita = infelicità.
Lucchetti Alterni
Usando "infelice" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * infelicità = cecità.

Definizioni da Dizionari Storici

Vocabolario dei sinonimi della lingua italiana del 1884
Povero, Infelice, Poveretto, Poverino, Povero me, Pover’ a me - Come chi è Povero è nimicato dalla fortuna, così suole usarsi tal voce come per atto di commiserazione all'altrui misera condizione, ed è appellativo tutto amorevole; lo stesso che Infelice, che è più grave e sostenuto. - «Povera bambina, quanto soffre!» E chi dicesse Infelice bambina, sarebbe molto meno affettuoso. - Poveretto e Poverino significano affetto maggiore, e si dicono a modo di esclamazione, come a modo di esclamazione si dice Povero me! per dolersi del presente stato nostro infelice, e Pover'a me per il timore di danno imminente. [immagine]
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860
Misero, Infelice, Tribolato, Meschino, Miserabile, Povero, Tapino, Miserando - Povero dicesi ordinariamente chi non ha ricchezze o altri mezzi di fortuna: poveri assolutamente, quelli che vanno accattando per Dio: meschino è meno di povero; miserabile è più dei due precedenti: povero al certo e non ricco è colui che guadagna scarsa retribuzione per la sua giornata di lavoro; pure non è miserabile se la governa in modo da renderla sufficiente a' suoi bisogni: il miserabile ha nulla, nè nulla, umanamente parlando, spera d'avere: la miseria, già lo dicemmo più volte, è povertà estrema; meschino chi non ha di troppo, povero chi ha poco, miserabile chi ha nulla; meschino è voce di compassione, detta alla vista di chi è bersagliato da vera miseria o disgrazia. Tapino il povero e il miserabile, se stimolato dalla fame e dai debiti; il tapino non sa da qual parte rivolgersi per liberarsi dalle molestie; s'affanna, s'arrovella, si dispera. Tribolato, chi ha dispiaceri, dolori, continue avversità che in più parti lo pungano e lo feriscano. Tribolato può essere il ricco come il povero, l'animo come il corpo: tanti sono i triboli nel mondo, che è impossibile scansarli tutti e non incontrare in qualcuno. Infelice è più di tutti: infelice chi ha perduto ogni bene, o il bene maggiore che avesse: l'infelicità però è relativa: v'ha chi si crede infelice per un nonnulla, per un capriccio non soddisfatto; v'ha al contrario chi si crede felice nella massima sventura se salva intatto l'onore e incontaminato. Misero chi è degno, o chi, comunque, eccita compassione; miserando chi è o che è da compiangere: miserando meglio si accompagna alle cose relative all'uomo: stato, casi miserandi; misero, meglio all'uomo stesso, abbenchè dicasi: miseri casi, misere cose, misere apparenze. [immagine]
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879
Infelice - [T.] Agg. Contr. di Felice (V., e il resto di quella famiglia). Dice assai più che il disgiunto Non felice, e ha più varii sensi. Aureo lat.; e l'ant. ling. fr. l'aveva: e il non l'avere più sarà forse felice segno. T. Quando la miseria riguarda soltanto i beni della fortuna, l'infelicità è cosa più grave. Può l'uomo essere infelice appunto perchè la calamità non l'ha mai visitato. L'infelicità più trista è, sovente, retaggio dei ricchi. Onde pur troppo può dirsi Infelici piaceri, Infelice, misera felicità.

2. Di pers. nel mal esito della vita. T. Virg. Cade l'infelice di colpo non diretto in lui, e riguarda il cielo, e morendo si ricorda della dolce sua patria. E: Troilo, infelice giovanetto, scontratosi inuguale in Achille. E: Infelice Camilla.

Di condizione più o meno abit. Ar. Fur. 13. 5. (Ferraz.) Già mi vivea, di mia sorte, felice, Gentil, giovane, ricca, onesta e bella: Vile e povera or sono, or infelice. [B.] E 15. 68. Infelici naute (naviganti).

Quanto a tale o tal atto. T. Virg. Infelice, diede (colla nave) negli scogli sporgenti.

3. Segnatam. degli affetti. T. Madre, Padre, Moglie infelice. Virg. L'infelice (suocera) crede estinto il giovane nel cimento della battaglia. E: Infelice, vedrai il cadavere del figliuolo. E: Andromaca infelice. E: Troppo amò l'infelice amico.

[B.] Ar. Fur. 17. 61. Amante.

T. Amore.

4. Di dolori non puri da colpa. T. Virg. L'infelice, incitata, infuria. E: Infelice, qual demenza ti prese? E: L'infelice (Didone) già dedita alla futura rovina, non sa trovar posa, e nel riguardare s'infiamma. E: Dell'infelice Elisa. E: Infelice dell'animo (di lei stessa). – Infelice di se medesimo; che l'infelicità non viene di fuori, ma se la crea e fomenta egli stesso. [Fanf.] Menz. Ar. Poet. 1. 5. Oh di senno e di cuor turba infelice! T. Sap. Chi rigetta la sapienza è infelice.

De' morti. T. Virg. Sta immoto, e in eterno starà, Teseo infelice. [B.] Ar. Fur. 34. 13. Spirti.

In altro senso. T. Virg. L'infelice simulacro e l'ombra d'essa Creusa m'apparve agli occhi, imagine maggiore che di lei viva.

5. Della pers. vivente. T. Anima, Cuore infelice.

T. Occhi, Mani. – Queste braccia infelici. – Lo portò sulle spalle infelici. (Bella locuz. d'un Veneziano vivente.)

6. Del sost. s'è già visto es. al § 2. [B.] Ar. Fur. 13. 62. Andar nel fondo degl'infelici. = Bocc. Lett. Pin. Ross. 280. (C) Ma se ad esser buona e pudica e valorosa si ritruova, niuna consolazione credo che essere possa maggiore allo 'nfelice. T. Dicendo, Gli è un povero infelice, il primo s'intende per agg., l'altro per sost. Se non è commiserazione d'infelicità esteriore, suona dispr. di miseria mor. Se Povero è sost., Infelice agg. denota il malessere dell'animo che viene dalla povertà stessa o da altro.

7. Di più pers. insieme, riguardate come una. T. Virg. Non sentile misericordia della patria infelice? [B.] Ar. Fur. 15. 49. Gente. T. Virg. La campagna che Mantova infelice perdè (tolta a' suoi, distribuita a' soldati). – Famiglia, Casa (e di soc. e di mor., e di pubbliche e di domestiche calamità).

T. Condizioni infelici del paese, inteso e degli abitanti e anche del luogo, sì rispetto alle materiali bellezze e comodità, e sì ai sociali vantaggi e al decoro. V. anche l'ult. es. del § 12.

8. Azione o serie d'azioni. T. Guerra infelice.

Tass. Ger. 20. 123. (C) Armi infelici, disse, e vergognose, Che usciste fuor della battaglia asciutte, Qui vi depongo. Car. En. 11. 306. Altri i lor proprii doni, e degli uccisi Medesmi vi gittâr l'aste infelici E gli infelici scudi, ond'essi invano S'eran difesi. T. Virg. Vide l'infelice insegna del giovanetto Pallante, che Turno aveva ferito e spento.

La pers. T. Liv. Nella milizia (in tutte le prove). Sasset. V. Pier. Stroz. Infelice nelle sue imprese (quali che siano).

[B.] Ar. Fur. 33. 22. Impresa. E 5. 24. Pertinacia. T. Infelice in amore, altro da Amore infelice, e anche altro da Infelice nel suo amore; il primo direbbe poco fortunato, al modo che il mondo giudica le fortune; il secondo e il terzo, e non corrisposto, e cagione d'infelicità, fors'anco perchè troppo ricambiato.

T. Ammir. Stor. Fior. 13. Infelici successi di tutto lo stato ecclesiastico. (Successo ha per lo più senso buono; ma c'è dei buoni successi, che, mal usati, preparano infelicità.) Cocch. Disc. 1. 16. Infermità… incurabili, (che) rendono infelice e vano qualunque esperimento.

9. Senso intell., segnatam. dell'arte. Pros. Fior. Salvin. Lett. 4. 2. 274. (C) Uno finisce troppo le parti a una a una, e poi nel tutto… è infelice. T. Hor. Infelix operis summa, quia ponere totum Nesciet. – Artista infelice, a chi nulla o poco riesce, quanto al valore vero dell'arte; ma intendesi anche Non accetto, anche Povero. Gli artisti più infelici come artisti, talvolta, per quel ch'è del mestiere o della bottega, più sguazzano e più trionfano. – Quadro, Disegno infelice.

T. Lavoro infelice, e d'artista e d'artefice e d'artigiano.

T. Scrittore, Dicitore, Parlatore.

[Fanf.] Magal. Lett. fam. 1. 168. 9. Mi par così infelice (un libro), che il più delle volte lo rimando senza leggerlo.

T. Traduzioni infelici. – Locuzione. – Pronunzia.

T. Infelici argomenti, invalidi. – Risposta, che dimostra poco ingegno, confusione di mente o d'animo, e il torto di chi la dá.

Più in gen. T. Ingegno infelice, povero di forze e di spedienti.

T. Agost. Che dicesti, o astuzia infelice? (Così felicemente esclama contro i nemici di G. C., che spacciano il corpo di Lui sottratto di furto dai Discepoli mentre che i soldati dormivano, e citano testimoni dormenti.) – Artifizi, Scuse infelici.

Cocch. Bagn. Pis. 404. (Gh.) Infelice critico.

T. Salvin. Pros. Tosc. 1. 498. Caricarsi d'ingiurie… è effetto infelice dell'abusata letteratura.

T. Infelici condizioni degli studii, o perchè scaduti, o perchè negletti anco nelle pers. che li esercitano felicemente.

10. Condizione, in gen., d'una e di più pers. [B.] Ar. Fur. 4. 67. Sorte infelice.

T. Viaggio, Gita. Virg. Esilio infelice. = Petr. Son. 19. (C) Ed e' non truova in voi (il mio cuore ch'è in esilio da me) Nell'esilio infelice alcun soccorso. Bocc. Nov. 98. 17. Elle, non una volta, ma molte, hanno ad infelice morte gli amanti condotti.

11. Di tempo. [B.] Ar. Fur. 45. 102. Giorno. T. Rim. burl. 96. Giorno (apportatore di sventure). – Notte, Anno. – Vita.

T. Tempi infelici dell'arte, ch'essa produce opere scarse e deboli: Infelici all'arte, che non è favorita, onorata, ma nondimeno produce frutti degni d'onore. V. anche la fine del § 13 e il § 14. – In gen., dicendo Tempi infelici, intendesi e di calamità esteriori e di mor. e civ. decadimento.

12. Luogo. Car. En. 6. 776. (C) Io, dentro alla mia camera infelice, Mi ritrovai sol quella notte. T. In Virg. più bello: Me… infelix habuit thalamus. Parin. Od. Del piè (malato) che me costringere Suole al letto infelice. = Ar. Fur. 23. 130. (C) Infelice quell'antro, ed ogni stelo In cui Medoro e Angelica si legge! (Qui escl. per ell.; e sim. escl. ell. in parecchi altri de' sensi not.) Infelice quel paese che aspetta libertà e moralità dal governo!

[B.] Ar. Fur. 16. 86. Città (e del luogo e degli abitanti. V. § 7).

13. Apportatore o nunzio d'infelicità, di dolore, di sfortuna, più grave o meno. Rim. ant. Guitt. 90. (C) Infelice mia stella, e duro fato.

Car. En. 2. 412. (C) Il dì stesso, addotto E posto in cima a la sacrata rôcca Fu quel mostro infelice (il cavallo, rovina della città).

T. Rincontro infelice, o funesto, o anche semplicem. nojoso.

T. Virg. Per tutta la città si divulga l'infelice novella. – Vaticinii. – Augurii, Auspizi. – Giudizi, Presentimenti.

T. Canto infelice, d'uccelli di mal augurio, di poeti che mal cantano malvagità, o celebrano malvage felicità o stupide.

T. Patrocinio, Protezione infelice, malaugurosa. I Lat., in contr., Sis felix.

T. Cic. Infelice a…, in senso segnatam. d'Infausto. V. § 11.

14. Cose corp. T. Cic. Pianta infelice, che non produce, poco o male. Virg. Loglio infelice, e vena sterile. [G.M.] Segner. Crist. Instr. 1. 13. La terra, mal coltivata, cangia sovente o l'orzo in vena, o il grano in segala, se non ancora in loglio del più infelice.

T. Raccolto infelice. In questo senso, Annata infelice. Virg. Terra infelice alle messi. – A noi più com. senza l'A. Terreno infelice. E, in questo senso, d'infertile e disameno, Paese infelice.

T. Virg. Vitto infelice mi dánno le coccole e i rami de' cornioli.
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Lista Aggettivi: infausto, infedele « infelice » inferiore, infermieristico
Vocabolario inverso (per trovare le rime): alice, calice, glicocalice, tralice, salice, elice, felice « infelice (ecilefni) » antelice, silice, pollice, atreplice, molteplice, triplice, semplice
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