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Informazioni utili online sulla parola italiana «accogliere», il significato, curiosità, coniugazione del verbo, sillabazione, frasi di esempio, definizioni da cruciverba, definizioni storiche, rime, dizionario inverso. Cosa vuol dire.


Accogliere

Verbo

Accogliere è un verbo della 2ª coniugazione. È un verbo irregolare, transitivo. Ha come ausiliare avere. Il participio passato è accolto. Il gerundio è accogliendo. Il participio presente è accogliente. Vedi: coniugazione del verbo accogliere.

Parole Collegate

»» Sinonimi e contrari di accogliere (ospitare, accettare, ammettere, albergare, ...)

Utili Link

Significato su Dizionari ed Enciclopedie online
Hoepli | Sabatini Coletti | Treccani

Informazioni di base

La parola accogliere è formata da dieci lettere, cinque vocali e cinque consonanti. In particolare risulta avere una consonante doppia: cc. Divisione in sillabe: ac-cò-glie-re. È un quadrisillabo sdrucciolo (accento sulla terzultima sillaba).

Frasi e testi di esempio

»» Vedi anche la pagina frasi con accogliere per una lista di esempi.
Esempi d'uso
  • Mi piacerebbe accogliere il tuo invito ma sono già impegnato.
  • Mi piace accogliere in maniera ospitale i miei amici.
  • Ho visto accogliere la delegazione straniera con molta sufficienza.
Citazioni da opere letterarie
Sua Maestà di Luigi Pirandello (1904): I suoi colleghi del Consiglio disciolto (icconsiglio andato a male, come diceva sotto sotto il guardasala, ch'era un vecchietto toscano, ascritto, com'era allora di regola, alla lega socialista dei ferrovieri) avevano, dopo lungo dibattito, deciso di venire alla stazione per accogliere l'ospite, quantunque avversario. Ed erano venuti in abito lungo e cappello a stajo. Il Palì aveva cercato di dissuaderli, dimostrando loro che non si doveva in nessun modo. Non c'era riuscito e alla fine era venuto anche lui. Coi miseri panni giornalieri, però. In segno di protesta.

Il re nero di Maico Morellini (2011): — Cittadini di Polis Aemilia — esordì l'anziano sacerdote, mentre la sua voce elaborata dai microfoni rimbombava, ieratica, tra le navate — siamo qui oggi per accogliere nel grembo nella nostra nazione nuovi membri di quella che è diventata, grazie a tutti voi, una delle civiltà più illuminate dell'intero mondo. Cinque anni fa nulla di tutto questo era nemmeno immaginabile. Ma quando tre uomini, a nome di centinaia di migliaia di persone, si unirono per realizzare i loro ideali, per migliorare ciò che ognuno di noi possedeva, nacque Polis Aemilia, la quale, oggi, in nostro nome, prospera.

I promessi sposi di Alessandro Manzoni (1840): Accanto a lui, stava un altro cappuccino; ed era il laico sagrestano, ch'egli, con preghiere e con ragioni, aveva persuaso a vegliar con lui, a lasciar socchiusa la porta, e a starci in sentinella, per accogliere que' poveri minacciati: e non si richiedeva meno dell'autorità del padre, della sua fama di santo, per ottener dal laico una condiscendenza incomoda, pericolosa e irregolare.

Giochi di Parole

Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per accogliere
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione
Definizioni da Cruciverba in cui è presente
»» Vedi tutte le definizioni
Cambi
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: accoglierà, accoglierò, accogliete.
Scarti
Scarti di lettere con resto non consecutivo: acolie, acre, agli, agire, agre, alee, coli, core, cere, oliere, lire.
Zeppe (e aggiunte)
Aggiungendo una sola lettera si possono ottenere le parole: accoglierei, accoglierle, accoglierne, raccogliere.
Parole con "accogliere"
Iniziano con "accogliere": accoglierebbe, accoglierebbero, accoglierei, accoglieremmo, accoglieremo, accogliereste, accoglieresti, accoglierete.
Finiscono con "accogliere": riaccogliere, raccogliere.
Contengono "accogliere": raccoglierei, raccoglieremo, raccoglierete, raccoglierebbe, raccoglieremmo, raccogliereste, raccoglieresti, raccoglierebbero.
»» Vedi parole che contengono accogliere per la lista completa
Parole contenute in "accogliere"
ere, gli, glie, cogli, coglie, accogli, accoglie, cogliere. Contenute all'inverso: rei.
Incastri
Si può ottenere da acre e coglie (ACcoglieRE).
Inserendo al suo interno est si ha ACCOGLIERestE.
Lucchetti
Usando "accogliere" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * rete = accogliete; * rendo = accogliendo; * resse = accogliesse; * ressi = accogliessi; * reste = accoglieste; * resti = accogliesti; * ressero = accogliessero.
Lucchetti Riflessi
Usando "accogliere" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * erte = accogliete; * errai = accoglierai.
Lucchetti Alterni
Usando "accogliere" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * aie = accoglierai; * mie = accogliermi; * remore = accoglieremo.
Sciarade e composizione
"accogliere" è formata da: accogli+ere.
Sciarade incatenate
La parola "accogliere" si può ottenere (usando una volta sola la parte uguale) da: accogli+cogliere, accoglie+ere, accoglie+cogliere.

Definizioni da Dizionari Storici

Vocabolario dei sinonimi della lingua italiana del 1884
Accettare, Ammettere, Ricettare, Raccettare, Accogliere - Accettare indica una disposizione dell'animo a ricevere qualche cosa o persona; Ammettere, parlando di persona, indica maggiore intimità o per lo meno maggiore spontaneità. Ricettare e Raccettare valgono Accogliere; ma mentre questo riguarda il modo di ricevere o bene o male, nei due primi vocaboli vi è solo l'idea del dare ospitalità, ricovero. Raccettare indica l'atto del ricevere; Ricettare significa Ricoverare o dar ricovero. [immagine]
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860
Raccapezzare, Raccogliere, Rinvenire, Trovare, Ritrovare, Raccattare, Ragunare, Adunare, Cogliere, Accogliere; Congregamento, Congregazione, Congrega - Raccapezzare è quasi un trovare a caso qua e là, capo per capo, cioè una ad una le cose, le parole, le idee; in discorso scempio o sguaiato non si raccapezza nulla affatto o nulla che valga la pena d'udirlo; raccattare è trovare con difficoltà o con pazienza somma cercando; forse dall'accattare per Dio, cosa improba e che non dovrebbe essere più dei tempi nostri. Cogliere dicesi dei fiori, delle frutta; raccogliere, dei grani e delle altre biade, perchè è un cogliere di nuovo e con usura ciò che s'è messo in terra seminandole. Accogliere è ricevere con gentilezza e con quei modi che alla persona o alla cosa si convengono; da accogliere, accoglienza e accoglienze, che assolutamente valgono urbano e civile ricevimento, feste o buona cera se non si può fare di più: raccogliere poi è delle vesti e delle vele, e d'altre cose consimili che a fascio possano essere radunate; e poi de' pensieri sopra d'un oggetto, e del portamento che, quando è decente e decoroso, dicesi raccolto. Ritrovare è trovare di nuovo, e trovare dopo maggiori o più minute indagini o ricerche; si trova anco a caso cosa non conosciuta, non nostra; si ritrova dopo di avere ben bene ricercato cosa che si era perduta. Adunare pare voglia dire mettere assieme di molte cose, ad una ad una, o presso a poco così; ragunare non è che una corruzione di radunare, cambiato il d in g, lettera più dolce dell'altra e più facile: e potrebbe forse anche da ciò voler significare maggiore speditezza e minore ricerca od esame nel mettere assieme e raccogliere le cose.

« Congregamento, l'atto del congregare o del congregarsi; congregazione, la gente raccolta, e per lo più con certe norme ed intenzioni, e, d'ordinario, per l'esercizio di pratiche religiose. Congrega prendesi per lo più in mala parte ». Ambrosoli. [immagine]
Accettare, Accogliere, Ricevere, Ammettere, Aggradire, Gradire - Accettare è ricevere volentieri, e dimostrarlo. Nel ricevere può o non può agire la volontà: si accetta con piacere vero o apparente, si riceve anche a malincuore e non volendo: si accetta talora senza ricevere, come si riceve senza accettare. L'aggradire o anche gradire è di proferta o dono che venga fatto con animo di far cosa grata; si gradisce anche il buon cuore da chi non può dar altro. Accogliere è ricevere con dimostrazioni d'affetto, di benevolenza: dicesi di persone per lo più; di persone care o degne di stima e di rispetto.

«Ammettere è più spontaneo, e talvolta più intimo: ricevere ha più dell'estrinseco. Ammettere alla famigliarità, ricevere in casa». Girard.

Si accetta un regalo, un complimento, un'offerta, e con ciò si fa piacere a chi l'offre. Si riceve ciò che altri ci manda, o ciò che ci è dato o esibito: il ricevere è un semplice atto materiale: l'accettare è materiale e morale: si ricevono persone e cose. L'accogliere riguarda più le persone, poichè accogliere vuol dire far buona accoglienza: il ricevere può essere cerimonioso; l'accogliere è più cordiale. Molti fanno caso di ricevere gran gente a casa loro; ma pochi hanno la fina arte di accoglierle convenientemente. [immagine]
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879
Accogliere - e per sinc. ACCORRE. V. a. Aff. al lat. Colligere, e nei bassi tempi Accolligere in senso più angusto. Adunare, Accettare insieme; oggidì più comun. Raccogliere.

Detto di cose. Vill. M. 1. 42. (C) Accogliere moneta. [F.] Car. Eneid. 11. 315. E questi l'ossa, e quegli Le ceneri accogliendo, il giorno tutto In sì pietoso ufficio trapassaro. [Cam.] Bald. Naut. 9. Poi che avrà il fabbro insieme accolta Materia atta a dar fine al suo lavoro.

Fig. Alam. L. Op. Tosc. 1. 93. (C) E formò l'uomo; e quanto avea di bene Sparso in molt'altri, solo in esso accolse. Tass. Ger. 12. 68. Sue virtudi accolse Tutte in quel punto, e in guardia al cor le mise. Filic. Pros. e Rim. 59. Le tue lodi in carta accoglier oso.

2. Detto dei frutti della terra, e per lo più dai poeti. Alam. L. Colt. 5. 173. (C) Non si pensi alcun che l'arte e l'opra Possan del seme rio buon frutto accôrre. E Op. Tosc. 1. 396. Per le campagne e piagge il frutto accoglie.

Per simil. Accoglier biasimo o lode. Brun. Cic. Catil. 15. (C) Tu vuoi fare accoglier biasimo a me.

3. Appropriato alle cose stesse che accolgono o si accolgono. N. ass. e Att. Dant. Purg. 25. (C) Ivi s'accoglie l'uno e l'altro (sangue) insieme, L'un disposto a patire e l'altro a fare (nella generazione.) Varch. Lez. Pros. Var. 1. 47. S'accoglie insieme: Si congiunge e s'aduna. Tass. Op. Div. 3. 407. Dice Virgilio parlando d'un timido: E 'l freddo sangue intorno al cor s'accoglie. T. Gelidusque coit formidine sanguis. = Dant. Purg. 1. (C) Dolce color d'orïental zaffiro Che s'accoglieva nel sereno aspetto Dell'aër puro.

T. D. 3. 14. Da' lumi che lì m'apparinno (apparirono), S'accogliea per la croce una melode (melodia). Poliz. Stanz. 1. 90. E fra più voci un'armonia s'accoglie Di sì beate note e sì sublime.

† Bern. Orl. 25. 4. Pare anche che gusto e grazia accoglia A vivande che sian per altro buone… Un saporetto con che sien condite. T.Pare intenda: Concilii alle, o Raccolga nelle vivande un saporetto…

Fig. Petr. Rim. 1. 48. (C) Nuovo piacer che negli umani ingegni Spesse volte si trova, D'amar qualcosa nova Più folta schiera di sospiri accoglia. E 1. 191. La mente non s'acqueta Rompendo il duol che in lei s'accoglie e stagna.

4. E per l'atto che si fa affine di Raccogliere, Accogliere ebbe senso di Attrarre; appropriato alle persone ed alle cose; e parlandosi di una persona sola Raccoglierne insieme le diverse parti. Att. e N. pass. Poliz. Stanz. 1. 106. (C) Le ignude piante (de' piedi) a sè ristrette accoglie, Quasi temendo il mar che non le bagne. Tass. Ger. 10. 66. Non so come ogni gamba entro s'accoglia, Come l'un braccio e l'altro entri nel tergo. Magal. Donn. Imm. 163. Nè corre omai (il cane), ma in arco S'accoglie e slancia.

Marchett. Lucrez. 412. (C) Il fuoco… tragge Le carni e il cuojo, e in un l'accoglie e stringe.

† Delle vele. Ammainarle. Alam. L. Colt. 6. 152. (C) Gravose e molli Il turbato nocchier le vele accoglie. Tass. Gerus. 13. 51. La fatal nave… l'auree vele accoglie.

Di persone. Vill. M. 1. 110. (C) I rettori di Roma, diffidati diloro stato, accolsono consiglio. Tass. Gerus. 19. 39. Qui fa de' guerrier l'avanzo accôrre.

5. N. pass. Convenire in un luogo, Riunirsi. Dant. Inf. 20. (C) Gli uomini poi che intorno erano sparti, S'accolsero a quel luogo, ch'era forte (T. Per fare la città di Mantova). = E Parad. 22. (C) Indi si ricolse Al suo collegio, e il collegio si strinse; Poi come turbo in su tutto s'accolse. P. Tr. Mort. cap. 1. Quella bella compagna (compagnia) er'ivi accolta Pur a veder e contemplare il fine Che far conviensi, e non più d'una volta (le amiche di Laura raccolte al suo letto di morte). Tass. Gerus. 1. 72. Tosto sotto i suoi duci ogn'uom s'accoglie. E20. 14. Nè senza alta cagion che il suo rubello Popolo in un s'accoglia il ciel consente. Car. Eneid. 1. 228. Solo con sola Dido Enea ridotto In un antro medesimo accorrassi. E appresso: Solo con sola Dido Enea ridotto In un antro medesimo s'accolse.

Accogliersi ad uno. Stringersi vicino a lui. Dant. Inf. 29. (C) Lo buon maestro a me tutto s'accolse.

6. T. Come passaggio dal senso ch'è più proprio a Raccogliere, al senso spiegato di Accoglienza, notiamo gli esempi seg. = Petr. Rim.311. (C) L'altre maggior, di tempo, o di fortuna, Trarsi in disparte comandò con mano; E caramente accolse a sè quell'una. Salvin. Iliad.593. Lagrimosa sopra Le ginocchia del padre la donzella s'assise… E a sè l'accolse il genitor Saturnio.

7. Quindi per Fare accoglienza, in senso più comune. T. Perciò Accogliere ass. ha buon senso. Lo accolse, vale Gli fece accoglienza più o meno sincera. Il contrario bisogna dichiararlo, e questo fa onore alla lingua e a chi la parla. = Comp. Din. Cron. 79. (C) I Ghibellini diceano: E' non vuol vedere se non Guelfi; e i Guelfi diceano: E' non accoglie se non Ghibellini. Tass. Gerus. 14. 5. Goffredo, non m'accogli? e non ragione (ragioni) Al fido amico? Segner. Pred. 589. E se ora peccatori v'accoglie, volete poi che rigettivi convertiti?

Fig. Fr. Guitt. Rim. 2. 128. Onore ed amor scacci, e vizii accogli. [Val.] Ros. Sat. 41. Le passïoni indomite e discordi Sia vostra cura in armonia comporre, E far che il senso alla ragion s'accordi. Questa musica in voi si deve accorre (voi dovete accogliere, abbracciare, darvi allo studio di questa musica): E non quell'altra, il di cui vanto è solo Accordar cetre, e l'animo scomporre.

8. T. Accogliere con applausi, con grida di gioja, con urla di spregio, con atti cortesi, con viso amico da vicino e da lontano, anco spettatori, non che ospiti. Virg. Excipiunt plausu pavidos. D. 3. 25. Sì come quando 'l colombo si pone Presso il compagno, l'uno e l'altro pande (manifesta), Girando e mormorando l'affezione; Così vid'io… l'un dall'altro grande Principe glorïoso esser accolto (San Pietro e San Jacopo). = Nov. Ant. c. 49. (C) Propuosesi d'andare a lui, credendo che l'accogliesse a (con) grandissimo amore. [F.] Car. En. 882. Achille… umanamente M'accolse. E 1. 10. 78. Or la Sidonia Dido L'ave in sua forza (Enea), e con benigni e dolci Modi fin qui l'accoglie e lo trattiene. Ma là dov'è, lassa! che val? comunque Sia caramente accolto. = Tass. Ger. 7. 17. (C) Poi dolce la consola, e sì l'accoglie, Come tutt'arda di paterno zelo (il pastore che dà ospizio ad Erminia). Dav. Tac. Ann. 1. 65. Quei Greci lo accolsero con onori squisitissimi. Varch. Ercol. 71. Vedere alcuno volentieri e fargli buona cera, cioè buon viso, accoglierlo e accorlo lietamente.

Ar. Fur. 20. 67. Quivi l'accolse con la faccia mesta, Perchè fu di vedervelo dolente (Guidone, che accoglie Astolfo in Alessandria).

9. T. Accogliere ad ospizio, a crocchio, a mensa: di questo o d'altro, Accogliere lautamente, splendidamente, cordialmente. [F.] Car. En.1. 969. Tu noi, rimasti al ferro, al fuoco, all'onde, D'ogni strazio bersaglio, d'ogni cosa Bisognosi e mendici, nel tuo regno, E nel tuo albergo umanamente accogli. = Tass. Ger. 8. 8. (C) Qui il greco Augusto in sua magion l'accolse. T. A. F. 17. 22. Gli accolse a sontuosa cena.

10. T. Non solo d'accoglienza più o meno amica in casa o in patria; ma accogliere tra le braccia, in seno. Raccogliere è più stretto talvolta. = Beniv. Eglog. 94. (C) Ben credo allor che con benigno volto Ridendo accoglierammi, e già pensando Esser mi par nelle sue braccia accolto.

11. T. Non d'ospitalità o d'altra profferta, o ricetto o uso durevole, ma del momentaneo rispondere con parole e con atti a chi si presenta. Un viaggiatore illustre passando accoglie bene o male chi viene, e non lo vedrà mai più; e nulla gli chiede. = Dant. Purg. 2. 14. (C)Dimandal tu, che più gli t'avvicini; E dolcemente, sì che parli, accôlo (accoglilo).

12. T. Non solo ospite, amico, ma anco un carceriere accoglie, bene o male. = Tass. Ger. 19. 101. (C) Ma pietoso gradisca il mio ritorno, E nell'antica mia prigion m'accoglia. (Erminia che parla di ritornare prigioniera di Tancredi).

13. T. Accogliere in casa, in città, in luogo qualsiasi. = Fag. Comm. 5. 415. (C) Non siamo… a tempo a giungere allo spedale, per essere accolti. Dav. Scism. 72. Lo chiamò e accolse sicuramente in Liege.

Dant. Parad. 11. Di tutte queste cose sciolto, Con Beatrice m'era suso in cielo Cotanto glorïosamente accolto.

14. Riferito al luogo stesso che accoglie. T. Un luogo accoglie e molte persone o cose, o una sola. Le accoglie nel semplice senso di Contenere, o di Ricevere ad agio o a sicurezza.

Di persone. Parin. Poes. 134. (C) Qual palagio ti accoglie, o qual ti copre Dai cocenti vapor ch'Espero mena, Tetto… solingo?

Fig. Parin. Poes. 166. (C) Me non nato a percotere Le dure illustri porte, Nudo accorrà, ma libero, Il regno della morte.

Di cose. Contenerle. Dant. Inf. 4. (C) In sulla proda mi trovai Della valle d'abisso dolorosa, Che tuono accoglie d'infiniti guai. Tass. Gerus. 20. 142. Ciò che ti vien dall'indiche maremme, Abbiti pure, e ciò che Persia accoglie. Filic. Pros. e Rim. 41. Mira là… quanti In sè la terra ampii tesori accoglie.

N. pass. Essere contenuto. Dant. Inf. 28. (C) E l'altra (gente), il cui ossame ancor s'accoglie A Ceperan (i morti in battaglia).

15. T. I lettori accolgono bene o male un libro, o opera d'arte. = Tass. Gerus. 1. 4. (C) Queste mie carte in lieta fronte accogli, Che, quasi in voto, a te sacrate i' porto.

16. T. Accogliere nella mente ha due sensi. Comprendere. P. Canz. 6. 8. Qual cella è di memoria in cui s'accolgia Quanta vede virtù, quanta beltade Chi gli occhi mira (della signora Laura)? = E Rim. 307. (C) Ma non si ruppe almen ogni vel, quando Sola i tuoi detti, te presente accolsi? Ar. Fur. 13. 31. Per quanto ho da' lor detti accolto. Tass. Ger. 5. 40. Tal ci parlava, e le parole accolse Tancredi, e più fra lor non si ritenne. E 19. 10. Che se pria lo stupor da me non parte, Come esser può ch'io gli altri detti accoglia?

T. Ricevere con desiderio d'intendere o di profittare. = Grav. Rag. Poet. 44. Resta assai spesso accolto il falso ed escluso il vero.

17. T. Accogliere nell'animo affetto, o anche persona. Ma di persona dice sempre affetto di benevolenza: dove potrebbesi accogliere affetto d'odio, o tentazione a male qualsiasi. = Dant. Inf. 8. (C) Quale colui che grande inganno ascolta Che gli sia fatto, e poi se ne rammarca, Tal si fe' Flegias nell'ira accolta (che aveva in sè accolta). T. Horat: Iram colligit ac ponit temere. Virg. Collecta… Ex longo rabies. = Dant. Purg. 18. (C) Quest'è il principio là onde si piglia Cagion di meritare in voi, secondo Che buoni e rei amori accoglie e viglia. T. Il cuore accoglie uno o più affetti, o semplicemente perchè li sente, e se più d'uno, li sente insieme e li lascia vivere, o perchè apre loro l'adito, e fa buona accoglienza.

T. Accogliere speranza o speranze, assol. senza soggiungere: in cuore, o simili. Denota il Primo concepirle, senza ancora nutrirle col pensiero o con l'affetto; senza però rigettarle.

18. E per Accettare. Tass. Ger. 13. 72. (C) Tarde non furon già queste preghiere, Che derivâr da giusto umil desio… Le accolse il Padre eterno. [Cam.] Bald. Naut. 75. Non sempre gli Dei move ogni prego, Ned è ogni voto accolto.

19. † E per Cogliere, Sorprendere. Dant. Inf. 30. (C) E fa' ragion ch'i' ti sia sempre allato, Se più avvien che fortuna t'accoglia Dove sien genti in simigliante piato. (Qualche testo ha ti coglia; T. ma la giunta dell'a e dell'ad è comune e all'italiano e al latino. E qui coglia forse direbbe più che il Poeta non vuole.) = Ar. Fur. 11. 53. (C) Nessun ripar fan gl'isolani o poco: Parte ch'accolti son troppo improvviso, Parte… Bald. Quint. Calabr. 2. 171. Alto dolor senton le donne, Se avvien che il lor marito… in atto reo l'accoglia.

Neutr. Giamb. Lat. Brun. Tes. 165. (C) Accoglie a tuo figliuolo grande malattia.

20. Accogliere in mezzo. Circondare, Cingere. Car. En. 1. 112. (C) Opposti un contra l'altro Affrico e Borea, E Garbino e Vulturno, accolte in mezzo Stan le selve stridenti o 'l mare ondoso.

21. Uscite varie. T. † Accôlo, per Accoglilo. D. 2. 14. Nella ballata di Franc. Sacch. Côle per Coglile, siccome To' per Togli, e così Co'per Cogli.

Nel seguente Accolo per Lo accoglie. † Varch. Boez. 160. (C) Qual Dio taì guerra tra due veri pone, Ch'a quel che sta per se medesmo e solo, Quando altro vero accolo (T. Tende a raccoglierlo e comprenderlo in sè; giacchè Accogliere qui vale il far l'atto dell'accoglienza). = Giugnersi insieme e mescolarsi toglie.

† Accolle per Accoglie. Fr. Guitt. Che se alcun buon signore un uom accolle.
Navigazione
Parole in ordine alfabetico: accogliente, accoglienti, accoglienza, accoglienze, accoglierà, accoglierai, accoglieranno « accogliere » accoglierebbe, accoglierebbero, accoglierei, accoglieremmo, accoglieremo, accogliereste, accoglieresti
Parole di dieci lettere: accogliamo, accogliate, accoglierà « accogliere » accoglierò, accogliete, accoglieva
Lista Verbi: accludere, accodare « accogliere » accollare, accoltellare
Vocabolario inverso (per trovare le rime): guerrigliere, consigliere, artigliere, quartigliere, bottigliere, cavigliere, cogliere « accogliere (ereilgocca) » riaccogliere, raccogliere, scogliere, sciogliere, disciogliere, risciogliere, prosciogliere
Indice parole che: iniziano con A, con AC, parole che iniziano con ACC, finiscono con E

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