Frasi e testi di esempio |
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Esempi d'uso |
- Lo trovo uno scrittore dalla scrittura non troppo scorrevole per il suo stile troppo verboso.
- Il sindaco è troppo verboso e non riesco mai a capire cosa vuole dire.
- C'è un personaggio della sinistra che quando parla non si capisce niente, lo trovo troppo verboso.
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Citazioni da opere letterarie |
I Viceré di Federico De Roberto (1894): Anch'egli s'era mutato, ma al contrario di Giacomo, in peggio; era diventato nervoso, irascibile, verboso e di buon umore solo quando donna Isabella veniva al palazzo. I Fersa non sapevano ancora dove fuggire il colera: il principe consigliava loro di prendere in affitto una casa al Belvedere, per esser vicini; e a donna Isabella sorrideva molto quel partito, nonostante che sua suocera preferisse rifugiarsi a Leonforte come l'altr'anno.
Senilità di Italo Svevo (1898): Quando, a spettacolo finito, abbandonò il teatro, era tanto animato da quella speranza che non vide che la sorella era più abbattuta del solito. Respirando a pieni polmoni la fredda aria notturna, disse che quella serata gli aveva fatto molto bene. Ma, mentre, verboso chiacchierone come sempre, andava raccontando di quale strana calma si fosse sentito pervaso, una grande tristezza gli salì al cuore. L'arte non gli aveva dato che un intervallo di pace, e non glielo avrebbe potuto ridare, perché ora certi ricordi mozzi della musica s'attagliavano benissimo a certe proprie sensazioni, se non altro alla compassione di se stesso, d'Angiolina e di Amalia.
Il giardino dei Finzi-Contini di Giorgio Bassani (1962): Frattanto Malnate parlava: verboso e cordiale in modo incredibile. Mi domandò se attraversando il giardino avessi incontrato il padrone di casa, se costui, eventualmente, fosse stato cortese. Risposi che l'avevo incontrato, e descrissi ridendo la scena. |
Giochi di Parole |
Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per verboso |
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione |
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Definizioni da Cruciverba in cui è presente |
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Cambi |
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: verbosa, verbose, verbosi. |
Scarti |
Rimuovendo una sola lettera si può avere: erboso. Altri scarti con resto non consecutivo: vero, verso, eroso, eros, roso. |
Parole contenute in "verboso" |
oso, verbo, erboso. Contenute all'inverso: sob. |
Lucchetti |
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "verboso" si può ottenere dalle seguenti coppie: veto/torboso, verrà/raboso. |
Usando "verboso" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: bave * = barboso. |
Lucchetti Alterni |
Usando "verboso" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: barboso * = bave; * torboso = veto; * raboso = verrà. |
Sciarade incatenate |
La parola "verboso" si può ottenere (usando una volta sola la parte uguale) da: verbo+oso, verbo+erboso. |
Definizioni da Dizionari Storici |
Vocabolario dei sinonimi della lingua italiana del 1884 |
Garrulo, Loquace, Verboso, Parolajo - Garrulo è parlatore assiduo e petulante. - Loquace è chi parla molto e spesso, non senza garbo. - Verboso è il parlatore e lo scrittore che dice molte parole, ma poche buone cose; o ancora chi le cose non cattive le affoga in un mar di parole vane. - Parolajo è colui che cura solo lo studio delle parole senza curare quel delle cose. [immagine] |
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860 |
Garrulo, Loquace, Parolaio, Verboso, Garrulità, Loquacità - Garrulo, chi parla di molto e in fretta, e con voce acuta e stridente, e che pare gridi o sgridi: il garrire degli uccelli è diverso dal loro canto e dal loro cinguettìo. Loquace, chi suole parlar molto e troppo; ma uno può essere loquacissimo parlando anche a mezza voce; onde la loquacità segna il vizio dell'abitudibe, e la garrulità quello del modo e del tuono. Parolaio, chi dice più parole che cose, che sentimenti, che idee. Verboso, chi dice con cento parole, per esempio, ciò che potrebbe dirsi con venti: anche questo è vizio o almeno difetto, in chi specialmente deve per affari parlare con molta gente, o chi per professione deve parlare al pubblico; l'essere parolaio indica mancanza d'istruzione e di sodo sapere: chi sa di molto e bene non si diverte o dilunga in frasi inutili, va dritto al fatto. Loquaci si dicon gli occhi, l'espressione della fisonomia; loquaci i fatti quando parlano da sè. [immagine] |
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879 |
Verboso - Agg. Che parla assai, Parolajo. Verbosus, aureo. Serm. S. Ag. D. (C) Molto si dêe vergognare l'uomo verboso e parabolano, che pare quello che non è, e mostra quello ch'e' non fa.
[G.M.] Più spesso, Di oratore, scrittore, e anche di stile, che peccano di verbosità, di ridondanza di parole. |
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