Parole Collegate |
Nomi Alterati e Derivati |
Diminutivi: tunichetta, tunichina, tunicella. |
Utili Link |
Significato su Dizionari ed Enciclopedie online |
Hoepli | Sabatini Coletti | Treccani | Wikipedia |
Foto taggate tunica | ||
Rievocazione a Baselice | In preghiera | Tenerezza 3 |
Informazioni di base |
La parola tunica è formata da sei lettere, tre vocali e tre consonanti. Divisione in sillabe: tù-ni-ca. È un trisillabo sdrucciolo (accento sulla terzultima sillaba). |
Frasi e testi di esempio |
»» Vedi anche la pagina frasi con tunica per una lista di esempi. |
Esempi d'uso |
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Citazioni da opere letterarie |
L’avventura di un povero crociato di Franco Cardini (1997): Lo trovarono in un anfratto protetto dai rami di alcuni abeti, una mattina di fine febbraio. Era pallido, non solo per il freddo e perché il cuore gli si era fermato. Indossava la logora tunica del pellegrinaggio, la croce stinta appuntata sulla spalla; tra le mani stringeva lo scapolare che aveva portato con sé dal Sepolcro. Ai suoi piedi un gruppo di lupi lo vegliava uggiolando e lambendogli i piedi piagati come per riscaldarli. Dissero ch'era morto da più giorni. Ma, forse per il freddo, il suo corpo lebbroso era intatto e le piaghe della pelle aperte sulle povere ossa erano ancora fresche. Il nostro padrone di Grazia Deledda (1920): Seguiva Sebastiana col pensiero; la vedeva scendere il sentiero umido della montagna, nel crepuscolo verdastro, con la tunica avvolta attorno al busto flessuoso, e il viso fresco e colorito come una rosa di macchia.... Come la desiderava, adesso che era lontana e il desiderarla non portava pericolo! Egli non aveva mai amato, e tutti gli ardori e le tristezze di una passione da adolescente rendevano più intenso il suo desiderio. Seta di Alessandro Baricco (1996): La prima domenica di aprile – in tempo per la Messa grande – giunse alle porte di Lavilledieu. Si fermò, ringraziò Iddio, ed entrò nel paese a piedi, contando i suoi passi, perché ciascuno avesse un nome, e per non dimenticarli mai più. – Com'è la fine del mondo? – gli chiese Baldabiou. – Invisibile. - Alla moglie Hélène portò in dono una tunica di seta che ella, per pudore, non indossò mai. Se la tenevi tra le dita, era come stringere il nulla. |
Giochi di Parole |
Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per tunica |
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione |
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Definizioni da Cruciverba in cui è presente |
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Cambi |
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: punica, runica, tanica, tonica. Cambiando entrambi gli estremi della parola si possono avere: punici, punico, runici, runico. |
Scarti |
Rimuovendo una sola lettera si può avere: unica. Altri scarti con resto non consecutivo: tuia. |
Parole con "tunica" |
Iniziano con "tunica": tunicata, tunicate, tunicati, tunicato. |
Parole contenute in "tunica" |
uni, unica. Contenute all'inverso: cin, nut. |
Lucchetti |
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "tunica" si può ottenere dalle seguenti coppie: tubetto/bettonica, tucano/canonica, tufo/fonica, tumore/morenica, tuta/tanica, tuner/erica. |
Usando "tunica" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: ostuni * = osca; certuni * = cerca; artù * = arnica; * casi = tunisi; infortuni * = inforca; * cache = tuniche; * casina = tunisina; * casine = tunisine; * casini = tunisini; * casino = tunisino. |
Lucchetti Riflessi |
Scartando le parti in comune (in coda e il riflesso in capo), "tunica" si può ottenere dalle seguenti coppie: tuoi/ionica, tura/arnica, ture/ernica, tute/etnica. |
Usando "tunica" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: atout * = atonica. |
Cerniere |
Scartando le parti in comune (prima in capo e poi in coda), "tunica" si può ottenere dalle seguenti coppie: ostuni/caos. |
Usando "tunica" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * ostuni = caos; caos * = ostuni. |
Lucchetti Alterni |
Scartando le parti in comune (in coda oppure in capo), "tunica" si può ottenere dalle seguenti coppie: tunisi/casi, tunisina/casina, tunisine/casine, tunisini/casini, tunisino/casino. |
Usando "tunica" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: arnica * = artù; * fonica = tufo; * tanica = tuta; * erica = tuner; osca * = ostuni; * canonica = tucano; * morenica = tumore; cerca * = certuni; * bettonica = tubetto; * atea = tunicate; inforca * = infortuni. |
Intarsi e sciarade alterne |
"tunica" si può ottenere intrecciando le lettere delle seguenti coppie di parole: tic/una. |
Intrecciando le lettere di "tunica" (*) con un'altra parola si può ottenere: boli * = botulinica. |
Definizioni da Dizionari Storici |
Vocabolario dei sinonimi della lingua italiana del 1884 |
Tunica, Tonaca, Zimarra - Tunica si dice nel senso storico parlando degli antichi, o della veste militare odierna, senza notare i sensi anatomici e botanici. Oggi lo dicono di una parte del vestito femminile, prendendolo forse dal francese. Nei significati accennati non cadrebbe Tonaca, che è proprio della veste lunga o talare di frati, di monache e di preti; ma più di quelli e di quelle che di questi.De' preti, più specialmente Zimarra. - Si direbbe Tonaca da prete, non Zimarra da frate. Di frate sfratato si dice che ha buttato via la tonaca; di un prete o di un chierico, piuttosto che ha buttato via il collare. Quasi antonomasticamente, Le tonache vuol dire I frati. G. F. [immagine] |
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860 |
Membrana, Tunica, Buccia, Pellicina, Integumento o Tegumento - Membrane diconsi certi sottili ma assai forti ed elastici tessuti del corpo umano destinati a secretare qualche umore speciale, o a ravvolgere e difendere alcuno dei suoi organi o visceri. Tunica può dirsi la membrana che riveste interamente un organo, che forma o concorre a formarne le pareti: tunica, l'involucro di certi vegetali, e gli strati concentrici dei bulbi, come cipolle e simili; buccia, la pelle delle frutta: pellicina, pelle sottilissima che sta sotto la prima pelle o buccia. Integumento o anco tegumento, ogni membrana, pelle o buccia che serve a coprire e difendere: forse fra integumento e tegumento passa la differenza, che il primo serve a rivestire e difendere organi interni più specialmente; il secondo, e questi e gli esterni. [immagine] |
Dizionario compendiato di antichità del 1821/1822 |
Tunica - Sopravveste sì per gli uomini che per le donne. Quelle degli uomini erano molto corte, ed avevano talvolta le maniche, che non arrivavano mai fino al cubito. Gli Schiavi ed i Campagnuoli le portavano sempre mancanti di maniche. Gli uomini tenevano una specie di mutande di cuojo sottile e flessibile che arrivavano tre dita in circa sotto il ginocchio; ma la tunica stava disopra. Altre specie vi erano di tuniche, le quali è duopo sapere. Quella detta palmata era di porpora con una striscia di stoffa d'oro della lunghezza d'una palma di mano. Se ne vestivano quelli onorati del Trionfo, e coloro che presedevano agli spettacoli del Circo. La tunica appellata recta sembra essersi così detta perchè non vi si metteva cintura, e si lasciava ondeggiante. Essa si dava ai Liberti insieme alla Toga. Quella detta chiridota o manuleata, cioè che aveva le maniche arrivanti fino alle mani, era lunga, e fino ai piedi scendeva, donde fu detta ancora talaris. Gli Antichi Romani riguardavano come una cosa indecente ed indegna di un uomo il servirsi di questa. |
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879 |
Tunica - e † TONICA. S. f. Tonaca. V. questa voce.
T. Della veste antica ín senso storico, Tunica sempre. Tonaca; de' frati e de' preti. – Tonaca, fam., anche un vestito lungo e senza garbo; e se ne fa l'accresc. Tonacone. – Tonaconi, per cel. i frati. T. Vang. Tunica inconsutile, di sopra tessuta tutta. – Non abbiate due tuniche. [Camp.] D. Mon. volg. III. Sarebbe scissa la tunica inconsutile, cioè non cucita. (Qui fig.) 2. T. Tunica, oggidì è voce tornata nell'uso, a denotare l'Abito dei militi, che cuopre il busto, e arriva fin presso al ginocchio. La tunica de' soldati italiani. La tunica della Guardia nazionale. Di milizie antiche. Salvin. Iliad. 39. (M.) Con questo andò alle navi degli Achei, Che le tuniche avean fatte di ferro. 3. Per simil. (T. anat.) Membrana sottile che cuopre e avvolge le interne parti del corpo. Dant. Conv. 53. (C) Avviene molte volte che, per essere la tunica della pupilla sanguinosa molto…, le cose pajono tutte rubiconde. But. Par. 26. (M.) Di gonna in gonna, cioè di tonica in tonica. Dicono i naturalisti che l'occhio è composto di più sode toniche, come foglie. [Cont.] Dalla Croce. G. Cir. Tav. In questa figura si può veder la forma ed il sito della crassa mininga, detta dura madre, composta di due tuniche piene di molte venette ed arteriole, per il che di continuo si move; dalla qual anco nasce il pericraneo. Manzini, Diop. prat. 63. Quanto abbia la natura provvisto di aiuto a ciò fare, si conosce osservando quanto si affaccendi la facultà motrice per mezzo della tonica uvea. Garz. T. Piazza univ. 134. v. Ha (lo stomaco) tre toniche, una di fili orditi per lungo, l'altra di fili tessuti per largo, la terza di fili posti d'ogni lato a traverscio. = Rucell. Anat. 64. (M.) Propriamente tunica quella membrana si chiama, della quale son fatti i vasi e canali, siccome le vene sono, le arterie… Red. Oss. an. 27. (C)Le tuniche erano diventate grosse, polpute, e di sustanza, per così dire, glandulosa. T. E 157. I quali (vermi)… stanno addentrati e fitti con una delle loro estremità nella tunica interna. E 172. Trovasi de' vermini tra tunica e tunica di quella vescica piena d'aria. E Cons. 1. 143. L'infiammazione della tunica adnata non è vinta e non è doma. E 2. 17. Le di lui tuniche e minutissime glandule (dello stomaco) rimarranno contemperate appoco appoco dalla contratta abituale contemperanza. E Lett. fam. 1. 319. Oltre queste tre tuniche, o pannicelli, ogni porcellino era vestito d'una quarta camicia sottilissima e bianca. Vallisn. Op. 2. 8. È d'uopo subito considerare che siano… cacciati dentro le tuniche (dello stomaco, certi vermi che i cavalli hanno negl'intestini). [G.M.] Segner. Incred. 1. 7. 5. Se quivi (nello stomaco) non s'incontrasse una fervidezza piacevole, un fermento proporzionato, e una robustezza sufficiente di fibre nervose e carnose, con buona interna fodera vellutata nelle sue tuniche, e corredata di minutissime glandule, affinchè, secondo che è d'uopo, il cibo si ammollisca, si agiti, si disciolga… [Val.] Cocch. Op. 1. 151. Espose finalmente la minuta fabbrica della superficie della lingua e delle sue tuniche. 4. (Bot.) Buccia o Membrana de' vegetabili. Cr. 2. 4. 11. (C) Allora cresce la pianta, quasi per alcuna tunica d'erba e di legno. E num. 13. Le tuniche lignee, per l'altre che d'attorno le vestono, costringono la via delle midolle, e quasi la fanno insensibile, che non si vede. E 5. 23. 7. I quali gusci non s'aprono dalla parte di sopra, come diviene nella tunica, ovvero guscio della rosa, o del giglio, o d'altri molti fiori. Bellin. Disc. 1. 93. (M.) Ei (il grano) si spoglia delle sue tuniche con i bastoni. [Cont.] Mand. Man. Giard. Pr. 27. 28. Li bulbetti in nessuno modo si distacchino dalle madri, ma tutti uniti con le lor tuniche ed invogli siano sottratti dal sole e dalle pioggie, e si conservino in una stanza calda ed asciutta. Brig. St. sempl. Indie Dall'Orto, 175. Pietra bezar, la quale va continuamente crescendo intorno ad una sottilissima paglia, e si forma di molte tuniche. |
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Parole di sei lettere: tumulo, tundra, tundre « tunica » tuning, tunisi, tunnel |
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