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![]() Tipografia | ![]() Foto 368466001 |
Informazioni di base |
La parola tipografia è formata da dieci lettere, cinque vocali e cinque consonanti. Divisione in sillabe: ti-po-gra-fì-a. È un pentasillabo piano (accento sulla penultima sillaba). |
Frasi e testi di esempio |
»» Vedi anche la pagina frasi con tipografia per una lista di esempi. |
Esempi d'uso |
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Citazioni da opere letterarie |
Il podere di Federigo Tozzi (1921): Il tipografo Corradino Crestai, detto Ciambella, non aveva pensato a sposare Giulia altro che dopo la morte del Selmi; benché l'avesse conosciuta parecchio tempo prima in casa di Fosca. Non ne era né meno innamorato; ma, tra le ottomila lire che gli avrebbero fatto comodo, e l'amicizia che s'era raffermata per la circostanza del processo, egli credeva di doversene innamorare. Lavorava in una piccola e vecchia tipografia, dove c'era una macchina sola; che un uomo robusto mandava, facendo girare una gran ruota. Sostiene Pereira di Antonio Tabucchi (1994): Pereira infilò il necrologio e la lettera in una cartellina dell'archivio e sulla cartella scrisse: Necrologi. Poi indossò la giacca, numerò le pagine del racconto di Maupassant, raccolse i suoi fogli dal tavolo e uscì per portare il materiale in tipografia. Sudava, si sentiva a disagio e sperava di non incontrare la portiera sulle scale, sostiene. Quaderni di Serafino Gubbio operatore di Luigi Pirandello (1925): - Gli capitò questo - seguitò Simone Pau. - Si presenta in una grande officina tipografica, nella quale è proto uno che, da ragazzotto, lavorava nella sua tipografia a Perugia. "Non c'è posto; mi dispiace," gli dice costui. E l'amico mio fa per andarsene, avvilito, quando si sente richiamare. - "Aspetta, - dice. - Se ti adatti, ci sarebbe da fare un servizio... Non sarebbe per te; ma, se tu hai bisogno..." -. |
Giochi di Parole |
Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per tipografia |
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione |
Definizioni da Cruciverba in cui è presente |
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Cambi |
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: tipografie, topografia. |
Scarti |
Rimuovendo una sola lettera si possono ottenere i vocaboli: tipografa, tipografi. Altri scarti con resto non consecutivo: tipa, tipi, tigri, tirai, tira, tiri, tifi, tifa, toga, torà, tori, tofi, tria, ioga, pori, paia, orafi, orafa, gaia, raia. |
Zeppe (e aggiunte) |
Aggiungendo una sola lettera si può avere: tipografica. |
Parole contenute in "tipografia" |
tipo, grafi, rafia, grafia, tipografi. Contenute all'inverso: far, ifa, argo. |
Lucchetti |
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "tipografia" si può ottenere dalle seguenti coppie: tipofono/fonografia, tipografa/aia. |
Usando "tipografia" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: biotipo * = biografia; ecotipo * = ecografia; olotipo * = olografia; aplotipo * = aplografia; fototipo * = fotografia; logotipo * = logografia; monotipo * = monografia; politipo * = poligrafia; cianotipo * = cianografia; brachitipo * = brachigrafia; stereotipo * = stereografia. |
Lucchetti Alterni |
Usando "tipografia" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: poligrafia * = politipo; brachigrafia * = brachitipo. |
Sciarade e composizione |
"tipografia" è formata da: tipo+grafia. |
Sciarade incatenate |
La parola "tipografia" si può ottenere (usando una volta sola la parte uguale) da: tipografi+rafia, tipografi+grafia. |
Definizioni da Dizionari Storici |
Dizionario delle invenzioni, origini e scoperte del 1850 |
Stereo-calli-tipografia - Nel 1807 i Francesi Boileau e Dublat ottennero un brevetto di dieci anni per l'invenzione di un metodo che chiamano stereo-calli-tipografico-. Le lettere dell'alfabeto, majuscole, linee e fregi, sono incise in legno e stampate in rame. [immagine] |
Tipografia (stampa) - Fra tutte le arti utili, la stampa è forse quella che maggiormente onora l’ingegno e la pazienza dei suoi inventori. L’arte della stampa nacque nel secolo XV: questo è un fatto incontrastabile; non si concorda sul luogo della scoperta e sul nome dell’inventore. L’opinione più fondata l’attribuisce a Guttemberg di Magonza, che verso il 1438 trovandosi a Strasburgo associò i suoi talenti a quelli di Giacomo Mentel, fece con esso molti saggi, e reduce in patria, formò intorno al 1549 un’altra società con Fust, orefice di Magonza, uomo abile ed ingegnoso, di cui la posterità non pronunzierà mai il nome senza riconoscenza. Giunta a quell’epoca, la stampa sembra essersi sciolta da tutte le nuvole che circondavano la sua cuna. Que’ due nuovi soci pervennero a sostituire alle lettere mobili di legno altre scolpite in metallo; ma il tempo, le incalcolabili premure, le spese immense, ch’esigeva l’incisione di tali lettere, o sul rame o sul piombo o sullo stagno, e mille altri ostacoli, erano in procinto di scoraggire Fust e Guttemberg, allorchè Schoeffer, giovane servitore del primo di essi, nato con mente vivace e intraprendente, osserva il segreto de’ suoi padroni, lo penetra, tenta, rigetta, combina, riesce, e finalmente pone la stampa nel rango delle arti. Schoeffer aveva tagliato de’ pezzi di acciajo puro, e gli avea scolpiti; coi punzoni, batteva materie di un metallo più malleabile; aveva saputo situare quelle matrici nel centro di una forma, ed ottenere impronte a rilievo per mezzo del piombo, dello stagno e del rame posti in fusione nel suo crogiuolo. Schoeffer fu adunque il primo che fuse in bronzo i segni della parola; dietro questo processo si chiamarono tipi i caratteri destinati alla stampa, e a codesta arte si diede il nome di tipografia. Si aggiunge che Schoeffer inventò pure lo inchiostro acconcio per istampare, e che Fust soddisfattissimo di tante scoperte, gli diede per moglie la propria figlia e lo interessò nella sua intrapresa.
Varj paesi reclamano la gloria di aver inventata la stampa: diversi autori l’attribuiscono, chi alla città di Harlem, (come trovata da Lorenzo Coster) altri a quella di Magonza, ed altri a Magonza e Strasburgo insieme. Comunque sia, da Magonza uscì l’arte tipografica, per diffondersi in tutta la terra. In Francia ella fu stabilita sotto il regno di Luigi XI, e fu portata nel Belgio nel 1470 da Thierry Mertens di Alost. [immagine] |
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879 |
Tipografia - S. f. L'Arte dello stampare. (M.) B. lat. Typographia, Typografeum. Gr. Τύπος, γράφω.
2. Dicesi anche La bottega dello stampatore (Man.) [G.M.] Portate queste bozze alla tipografia. In quella tipografia hanno molti giovani compositori. Tipografia ben fornita a caratteri. Direttore della tipografia. |
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