Il partigiano Johnny di Beppe Fenoglio (1968): Nel canuto pomeriggio salirono al bosco, vi si sprofondarono Johnny sotterrò il fagotto ed Ettore incise un segno sull'albero più vicino. E al crepuscolo, per arrivare a Neive a notte fonda, Pierre e Johnny partirono con la cagna. Passarono il villaggio di Trezzo sinistro e sigillato nella sua nera conca, poi si diressero alla breve pianura davanti a Neive. La cagna, ora davanti ora dietro, lavorava meravigliosamente; zampando quietamente nelle sicure diritture si lanciava arditamente avanti all'accenno di una curva, spiava diritture successive e poi scuoteva la coda per assicurazione e for warding. - è fantastica, - disse Pierre.
Azzurro tenebra di Giovanni Arpino (1977): Aveva sospettato una ressa, i compagni di squadra, il presidente e l'allenatore del club milanese. E ora invece c'era da stupirsi per quel vuoto. Sotterrò la cicca nella terra d'un vaso e vide le spie dell'ascensore illuminarsi in discesa l'una dopo l'altra. Dietro la donna e le bambine il volto di Giacinto rideva.
La Storia di Elsa Morante (1974): Dopo questo, rimasero muti. L'ignoto, consumata la sua sigaretta, ne succhiò dal rimasuglio le ultime fiatate con frettolosa e vistosa voluttà. Poi, ne sotterrò l'infima cicca rimasta, in atto assai decoroso, quasi le rendesse le onoranze funebri, e s'allungò giù sull'erba, appoggiato al sasso con la testa. Bella gli s'era seduta vicina, e Useppe, a sua volta, s'era accovacciato in terra, di fronte a lui. Restavano in silenzio, a sogguardarsi l'un l'altro, senza trovare più niente da dirsi. D'un tratto Bella in uno scatto levò in alto il capo, ma non abbaiò, né si mosse da dove stava. |