Il romanzo della fanciulla di Matilde Serao (1921): Non avendo potuto trovar sedie, Caterina Borrelli e Annina Casale, oltrepassata la rotonda luminosa, passeggiavano più innanzi, nel cosidetto boschetto della Villa, dove uno solo è il viale grande e cinquanta sono i piccoli viali sinuosi, fra le aiuole e i gruppi di olmi. Ivi la luce era fioca e il profumo delle erbe, dei gelsomini di notte, acutissimo; e vagavano in quella penombra di alberi, tutti coloro che desideravano fuggire la folla, desiderosi di silenzio, di frescura, di vie larghe dove si potesse respirare l'aria lieve e fine di quel giardino accanto al mare.
Il partigiano Johnny di Beppe Fenoglio (1968): La scena era in pieno movimento. Le ultime squadre tedesche stavano guadagnando le ultime balze a Mombarcaro con un passo non particolarmente concentrato, energicamente turistico. Veniva da chiedersi chi e a quale scopo sparasse quei colpi che scoppiavano nel cielo neutro e amorfo, spari radi e sfocati, ma vivaci e vivacizzanti. Nessuna colonna di fumo sorgeva ancora dal paese. Il grosso dei tedeschi l'aveva già penetrato, ora certo chino a esaminare le reliquie e le deiezioni dei partigiani. Nel settore più prossimo, sulla grande strada perlacea, fra lunghissimi soffi di polvere perseguita dal vento, muovevano verso un punto di radunata tutti i camions tedeschi, torreggianti, traballanti e sinuosi, come pilotati da ragazzini.
Il colibrì di Sandro Veronesi (2019): Escono dalla sala. Marco Carrera si dirige davvero verso il bagno. Guarda l'ex amico, ancora sbalordito – di ritrovarselo davanti lì, all'improvviso, dopo tutti quegli anni, di non averlo nemmeno riconosciuto – e il suo cuore è in subbuglio: il ragazzo che quasi quarant'anni fa gli ha salvato la vita è diventato una specie di vecchio attaccapanni ambulante, con addosso un abito liso e sdrucito, i capelli bianchi da scienziato pazzo, la schiena curva come un punto interrogativo, la pelle del viso strapazzata dai vizi, i denti gialli e certi sinuosi tatuaggi che gli risalgono su per il collo come tentacoli – tatuaggi che però lui porta male, se così si può dire, come se glieli avessero fatti a forza. |