Gli egoisti di Federigo Tozzi (1924): Era sempre lontano da Roma, quando le stelle già scintillavano. Allora, a quel chiarore, lustrarono le staccionate su per i greppi della strada; sembrando dovessero chiudere i branchi delle stelle come quelli delle pecore. La vita aveva una grande dolcezza; e non trovò strano a credere che anche da un legno secco potesse spuntare un fiore. Entrando in Roma, si sgomentò.
Il mistero del poeta di Antonio Fogazzaro (1888): Ella si mise a scherzare con una civetteria, con una grazia indescrivibile. Adesso aveva sovente di questi momenti deliziosi in cui mi pareva un'altra Violet, una tale Violet che non avrei mai creduto potesse esistere, che mi faceva quasi impazzare d'amore e insieme di terror geloso. Ah se mai si mostrasse ad altri così! Fui per serrarla nelle mie braccia ed ella se ne avvide, si sgomentò alla sua volta, tornò seria e tranquilla, e mi susurrò poi che non sapevo ancora niente, che neanche le parole sue più amorose conoscevo ancora e che bisognava aspettare a quando sarebbe mia moglie.
Ultimo Parallelo di Filippo Tuena (2007): L'apparizione degli stercorari li sgomentò perché quegli animali si erano inoltrati troppo all'interno del continente e forse come tutti gli uccelli che hanno smarrito l'orientamento erano destinati in breve a morire. Non sarebbero stati più in grado di cibarsi dello sterco dei pony che, disseminato lungo tutto il percorso, aveva consentito loro di allontanarsi così tanto dalla costa. Abbattuti i cavalli, era cessata anche la fonte di nutrimento degli uccelli. La mattanza di Shambles Camp aveva come conseguenza inattesa la morte degli stercorari. L'atto di libertà – volare – si era trasformato in un gesto di morte, di estrema vanità dell'essere. |