Frasi e testi di esempio |
Citazioni da opere letterarie |
Il resto di niente di Enzo Striano (1986): «La venuta dei Francesi, signora Marchesa, non risolverà i problemi del nostro popolo. Perciò, chiunque abbia a cuore le sorti di questa cara patria napoletana, che è ormai anche vostra... Ha il dovere di collaborare. Oltre le persone che v'ho rammentato, ne avrete conosciuto altre. Rendereste gran servigio a Sua Maestà (anche a voi stessa) se voleste indicarmene qualcuna.»
Il nostro padrone di Grazia Deledda (1920): Bruno ascoltava e approvava. Egli voleva bene alla vecchietta, e tutti gli anni le portava un sacchetto di marroni, e spesso le rendeva qualche servigio, visitando un piccolo bosco ch'ella possedeva sul Monte e facendoglielo rispettare dai legnaiuoli e dai ladri di ghiande. Qualche volta le aveva confidato i suoi progetti e raccontato il suo monotono e scialbo passato. Ella aveva conosciuto il nonno, il padre e gli zii di lui, tutti carbonai, anzi i primi carbonai toscani arrivati nel cuore della Sardegna con le loro scuri e i loro badili, come esploratori d'una terra ignota guidati da abili condottieri.
Leila di Antonio Fogazzaro (1910): Invece di erigere al vento la testa contento del proprio valore, l'abbassò idealmente davanti a Dio, come buon cameriere che il padrone copra di stupefatte lodi per qualche miracoloso servigio. Poi, facendosi tutt'uno col Padrone, componendosi nel cuore una verità divina a santificazione di ogni altro sentimento, trionfò dolcemente di donna Fedele, si appropriò, in certo modo, il decreto provvidenziale che la colpiva d'infermità grave perché le fosse più difficile di porre ostacolo ai disegni di lui, perché riconoscesse, nel soffrire, le proprie colpe. |
Giochi di Parole |
Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per servigio |
Definizioni da Cruciverba in cui è presente |
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Cambi |
Cambiando una lettera sola si può ottenere: servizio. |
Scarti |
Rimuovendo una sola lettera si può avere: servigi. Altri scarti con resto non consecutivo: servii, servo, serio, seri, sergio, sego, svii, svio, erigi, erigo, ergi, ergo, rigo. |
Parole contenute in "servigio" |
servi, servigi. |
Lucchetti |
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "servigio" si può ottenere dalle seguenti coppie: servili/ligio, servire/regio. |
Usando "servigio" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: preservi * = pregio; * giova = serviva; * giovi = servivi; * giovo = servivo; * giovano = servivano; * giovate = servivate. |
Lucchetti Alterni |
Scartando le parti in comune (in coda oppure in capo), "servigio" si può ottenere dalle seguenti coppie: servii/gioì, serviva/giova, servivano/giovano, servivate/giovate, servivi/giovi, servivo/giovo. |
Usando "servigio" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * regio = servire; pregio * = preservi. |
Intarsi e sciarade alterne |
"servigio" si può ottenere intrecciando le lettere delle seguenti coppie di parole: svii/ergo, svio/ergi. |
Definizioni da Dizionari Storici |
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860 |
Grazia, Favore, Piacere, Benefizio, Buon uffizio, Servigio, Cortesia, Amorevolezza - Grazia è dono o perdono; favore è moto di preferenza, è atto di predilezione; piacere è atto o fatto che piace o che giova altrui: un proverbio dice che non si può far piacere altrui senza incomodo proprio; ed è vero quasi sempre: ciò dà maggior pregio al piacere fatto. Benefizio esprime un bene fatto attivamente ed efficacemente; la grazia può essere beneficio negativo, cioè condono di pena o di multa; il favore può stare circoscritto nell'opinione o nel buon volere; il piacere può essere di parole soltanto e poi atto di compiacenza, ma il benefizio è atto e fatto a pro d'altrui. Buon uffizio fa chi dice bene di un tale. chi ben dispone l'animo degli altri a pro di lui, o ne combatte le contrarie prevenzioni; buon uffizio chi raccomanda, chi parcamente loda, chi dà una mano a salire colà dove da soli non si potrebbe riuscire; il buon uffizio direbbesi un piccolo benefizio; ma riesce talvolta un benefizio grandissimo. Servigio si rende altrui o per generoso animo, o per mercede; e qui si vede quanto il movente a quest'atto ne cambi la significazione e l'aspetto: anco un gran signore fa non lieve servigio a un povero diavolo se lo toglie da un impiccio, o se gli fa avere per mezzo suo un tozzo di pane. La cortesia è atto gentile che parte dal cuore, e al cuore va dritto: le cortesie fra amici son atti di dovere troppo universalmente sentiti per farne qui menzione: ma usar cortesia a chi non si conosce è quel tratto che caratterizza l'animo nobile e civile. L'amorevolezza non è atto, ma in atti si dimostra: è sentimento di cuore ben fatto; è la disposizione a quell'universale amore che abbracciar dovrebbe e stringere gli uomini tutti, se, più che nol sono, fossero convinti di essere veramente fratelli. [immagine] |
Trista, Cattiva figura, Tristo, Cattivo servigio - Tristo è peggio che cattivo: questo è semplicemente contrario di buono; quello dice una cattiveria maliziosa e maligna, attivamente pregiudizievole: si fa un cattivo servigio a un amico mettendolo o lasciandolo negl'impicci; gli si fa un tristo servigio dicendone male, rovinandolo nella riputazione e nella roba; l'uomo che non abbia danari è soggetto a fare cattiva figura; trista figura fa chi manca di parola, chi si spaccia capace e non è; il bugiardo, il truffatore, il maldicente quando vengono conosciuti per tali. Figura trista è la faccia del tristo appunto che porta in volto segni non dubbi di sua perversità. [immagine] |
Uffizi, Servigi, Favori, Servigio, Servizio; Fare un ufficio, Un piacere, Dei piaceri - Gli uffizi si fanno buoni o cattivi, ma per lo più si dice in buon senso; i servigi si rendono ordinariamente dagl'inferiori ai superiori; i favori si fanno da questi invece a quelli: ordinariamente, dico, poichè talvolta la cosa riesce all'opposto: e poi anche a titolo di pura civiltà, il superiore dice all'inferiore: fatemi il favore di andare, di disporre, di... va dicendo; e così può l'inferiore rendere al superiore di certi servigi che sono proprio veri favori, come se lo salvi da un pericolo, se va con danno o pericolo suo a procurargli cosa che questi non potrebbe avere altrimenti. Fra servigio e servizio parmi vedere la differenza che il primo dice cosa fatta più per amicizia o grazia, il secondo per vera servilità, dovere, mercede e simili. Fare un ufficio gli è in parole per lo più a seconda persona per una terza; fare un piacere è farlo noi direttamente; far dei piaceri è averne l'abito, farne quasi professione: chi ha buon cuore non può stare senza far piaceri, a rischio di procurarsi amarezze e fare degl'ingrati. Così dispensar favori, che è proprio di chi può molto, di chi è alto locato, o per bontà d'animo o per farsi una clientela pe' suoi fini ulteriori. [immagine] |
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