Il tesoro di Grazia Deledda (1928): Entrò Alessio, con un mezzo sorriso su le labbra, e domandando a tutti come stavano scrutò il volto di Elena; ma la vide così fredda e contenuta che smise di sorridere; provò poi un senso di freddo e di timore, e sentendo tutta la falsità del suo passo, prima sembratogli facilissimo, si pentì d'esser venuto.
Carthago di Franco Forte (2009): Ergendosi il più possibile sulla groppa del cavallo, scrutò le truppe immobili e silenziose dei cartaginesi, e cercò di individuare l'uomo che aveva deciso di lanciare quella sfida a Roma, spingendosi fino in Italia dopo un'incredibile marcia che l'aveva portato a varcare montagne ritenute inaccessibili. Annibale Barca era da qualche parte dietro i suoi veterani, in groppa al suo cavallo e attorniato dai suoi generali, proprio come il console Scipione che, su un'altura defilata a poche centinaia di passi da dove si trovava Publio, osservava la situazione in silenzio, pronto a ordinare l'avanzata delle legioni.
Quel che affidiamo al vento di Laura Imai Messina (2020): Shio accompagnò gli amici all'uscita, ne scrutò i diversi profili nel viavai di pazienti, infermieri e barelle. Seguì la mano destra di Takeshi alleggerire della borsa Yui, con la sinistra stringerle invece le dita; vide la sorella di Keita, Naoko, indicare le ultime nubi, ormai rallentate nel cielo; agitò la mano verso Suzuki-san e sua moglie e la ripose sul fianco negli intervalli delle porte automatiche che si aprivano e chiudevano davanti a lui. |