Il partigiano Johnny di Beppe Fenoglio (1968): - Sta tranquillo tu, Johnny, non l'uccido mica, - disse Flip con l'oliata dolcezza dell'ubriaco. - Lo maneggio soltanto. Scansati, ti dico -. Non si scansò e allora Flip si infuriò. - Non avevo mai pensato di metterti le mani addosso, ma nemmeno avevo mai pensato che diventassi tanto porco. Un porco che non vuole lasciarmi castigare un fascista, un porco che già s'è dimenticato che i fascisti mi hanno fucilato un fratello -. I suoi tozzi, nudi avambracci ballavano davanti agli occhi di Johnny. - Non ho scordato che hanno fucilato un fratello, voglio solo che non lo tocchi, perché mi serve a evitare a Ettore la fine di tuo fratello. Pensa ad Ettore.
Il nostro padrone di Grazia Deledda (1920): Attraverso il velo mobile della pioggia che cominciava a cadere, si scorgevano le prime case di Nuoro; allo svolto della strada apparvero tre alberi, curvi sul paracarri, quasi intenti a guardare lo sfondo roccioso del paese e le lontananze della valle grigia di vapori; poi la vettura si avanzò nel silenzio della Via Majore, fra due file di casette addormentate. Solo una donna col busto avvolto nella tunica e un'anfora di latte sul capo, si scansò mentre la diligenza si fermava davanti a un portone spalancato.
Resurrezione di Elena Di Fazio (2021): Mari scansò Villiers e si inginocchiò di fronte a lei, lisciandosi la tonaca con un gesto aggraziato. Jessabel non poté fare a meno di guardargli gli occhi color acquamarina, i capelli biondi e morbidi. Ne annusò l'odore che malgrado il caldo, l'umidità, la corsa, la rabbia, era ancora gradevole. |