Le avventure di Pinocchio di Carlo Collodi (1883): — Perché sei un burattino e, quel che è peggio, perché hai la testa di legno. — A queste ultime parole, Pinocchio saltò su tutt'infuriato e preso sul banco un martello di legno, lo scagliò contro il Grillo-parlante. Forse non credeva nemmeno di colpirlo; ma disgraziatamente lo colse per l'appunto nel capo, tanto che il povero Grillo ebbe appena il fiato di fare crì-crì-crì, e poi rimase lì stecchito e appiccicato alla parete.
Una sfida al Polo di Emilio Salgari (1909): Il pachiderma, spaventato da tutte quelle detonazioni che si succedevano senza tregua e colpito in pieno, sciolse la tromba lasciando cadere Dik in mezzo ad un ammasso di neve fortunatamente non ancora gelata, scosse le larghe orecchie, lanciò un formidabile grido di guerra che si ripercosse contro i fianchi della montagna e si scagliò innanzi, cercando di precipitarsi verso lo stretto di Smith che era poco lontano.
Il perduto amore di Umberto Fracchia (1921): Quando Daria si strappò dal collo quella collana e la scagliò con ira contro Clauss, colpendo invece Sterpoli in pieno viso, la collana cadde ai piedi di Sterpoli tra molti cuscini disseminati sopra il tappeto, e là rimase, dimenticata da tutti. Chi volete che pensasse a quel gioiello, per quanto esso fosse prezioso, quando ora sappiamo fino a che punto tutti noi, presenti a quella scena, fossimo intimamente sconvolti, e più di ogni altro Clauss, il quale pure all'apparenza sembrava conservare intera la padronanza di sé medesimo? |