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Informazioni utili online sulla parola italiana «sagrato», il significato, curiosità, sillabazione, frasi di esempio, definizioni da cruciverba, definizioni storiche, rime, dizionario inverso. Cosa vuol dire.


Sagrato

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La pieve

Tempaccio

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Informazioni di base

La parola sagrato è formata da sette lettere, tre vocali e quattro consonanti.
È una parola bifronte senza capo né coda, la lettura all’inverso produce una parola di senso compiuto (targa). Divisione in sillabe: sa-grà-to. È un trisillabo piano (accento sulla penultima sillaba).

Frasi e testi di esempio

»» Vedi anche la pagina frasi con sagrato per una lista di esempi.
Esempi d'uso
  • Sul sagrato della chiesa era stata composta un'infiorata per il Corpus Domini.
  • Il sagrato della Chiesa, a volte, è uno splendido mosaico di pietre variamente colorate e con forme geometriche.
Non ancora verificati:
  • Davanti al duomo di Milano c'è un enorme e bellissimo sagrato.
Citazioni da opere letterarie
L'Isola dell'Angelo Caduto di Carlo Lucarelli (1999): Tutte le sante sere che Dio mandava in terra Zecchino si vestiva e scendeva in paese per bere una sambuca al caffè, dopo essersi sciacquato i piedi alla fontana. Chi aveva bisogno di lui come sensale di capre e di formaggio lo trovava ogni mattina in piazza e chi lo cercava come sensale di mogli poteva trovarlo la domenica sul sagrato della chiesa.

Piccolo mondo antico di Antonio Fogazzaro (1896): La furia della pioggia la colse nelle viuzze scure d'Albogasio. Non pensò a riparar dentro una porta, andò avanti imperterrita. Incontrò un frotta di ragazzi che scappavano dalla pioggia dopo aver inutilmente atteso sul sagrato dell'Annunciata il passaggio della marchesa in portantina. Nel breve tratto di via ch'è tra la casa comunale di Albogasio e la chiesa il vento le rovesciò l'ombrello. Ella si mise a correre, raggiunse quella lista di sagrato che guarda, dietro la chiesa, sulla cala della Calcinera. Là, protetta dalla chiesa contro l'impeto della pioggia e del vento, raddrizzò alla meglio l'ombrello e si affacciò al parapetto.

La solitudine dei numeri primi di Paolo Giordano (2008): Il sabato andava alla messa delle sei, per essere di ritorno in tempo per la cena. Ernesto le faceva il filo da settimane. Dopo la funzione l'aspettava in piedi sul sagrato e, sempre con la stessa puntuale cerimoniosità, si offriva di accompagnarla a casa. Soledad si stringeva nel suo abito scuro, ma alla fine acconsentiva.

Giochi di Parole

Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per sagrato
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione
Definizioni da Cruciverba in cui è presente
Cambi
Cambiando una lettera sola si può ottenere: sagrati.
Scarti
Scarti di lettere con resto non consecutivo: saga, sago, sara, sarto, sarò, agro, arato, arto.
Parole contenute in "sagrato"
agra, grato, sagra. Contenute all'inverso: gas, tar, targa.
Incastri
Si può ottenere da sto e agra (SagraTO).
Lucchetti
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "sagrato" si può ottenere dalle seguenti coppie: saga/arato, saggi/girato.
Usando "sagrato" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: intesa * = integrato.
Lucchetti Riflessi
Scartando le parti in comune (in coda e il riflesso in capo), "sagrato" si può ottenere dalle seguenti coppie: sani/ingrato, sagre/errato.
Lucchetti Alterni
Usando "sagrato" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * girato = saggi; integrato * = intesa.
Sciarade incatenate
La parola "sagrato" si può ottenere (usando una volta sola la parte uguale) da: sagra+grato.
Quiz - indovina la soluzione
Definizioni da Cruciverba: Gara delle sagre paesane, Li addobbano i sagrestani, Li ripone il sagrestano, Il più grosso è il saguaro, Una tribù guerriera del Sahara.

Definizioni da Dizionari Storici

Vocabolario dei sinonimi della lingua italiana del 1884
Sagrato, Bestemmia, Moccolo, Avere i sagrati - Bestemmia è propriamente il negare gli attributi della Divinità o attribuirgliene degli ingiuriosi, ed è pure il negare con parole superbe i dommi e i misteri della religione. - Sagrato, voce dell'uso, è il dir parole di ingiuria o di scherno contro le cose sacre in generale. - Moccolo, voce tutta familiare, è una garbata antifrasi che fa parer la bestemmia o il sagrato quasi un atto di devozione, come quello di chi accende un moccolo dinanzi alla immagine di Dio o dei santi. - [Avere i sagrati, volgarmente è Aver l'animo agitato dalla rabbia o da simile passione. - «Non mi stuzzicare: giusto oggi ho i sagrati.» - «S'accorse che il suo capo d'ufficio aveva i sagrati, e lo lasciò bollire nel suo brodo.» - De' moccoli il verbo proprio è attaccare, de' sagrati è tirare. Da bestemmia, bestemmiare, da sagrato, sagrare: da moccolo non si fa certo moccolare, e l'uso dell'attaccarli prova ragionevole l'origine che il Fanfani dà a questa voce tanto comune per la cosa comunissima, anche a certi che non son proprio il popolo zozza di Stenterello, in questo secolo de' lumi G. F.] [immagine]
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860
Tempio, Chiesa, Duomo, Basilica, Delubro, Sacello, Sagrato, Tempietto, Cappella - Chiesa, propriamente vale congregazione, adunanza; poi il luogo dove quest'adunanza conviene: la Chiesa cattolica, la Chiesa protestante; le varie chiese; la chiesa di S. Paolo, una chiesa di villaggio. Tempio è proprio il luogo; ma come i tempii de' Gentili erano ricchi e ben adorni monumenti, noi non diciamo tempio alle chiese nostre, se non a quelle più vaste e di più ricca architettura; ritenendo però la parola sempre alcun che dell'origine sua, ben gli si accompagna l'aggiunto di sacro per convalidarla nel nuovo suo significato, e nessuno certo direbbe, la sacra chiesa, come ben dicesi sovente il sacro tempio. Tempio significa poi anche da sè la casa di Dio; e considerando come anche in meschina chiesa si compiono i più sublimi misteri, potrebbe dirsi di quella da un sacro oratore: « olà, profanatori del tempio santo, ritraete i piedi da queste soglie, o prostrate la fronte contro terra; questa è la casa del Signore ». Ma la chiesa maggiore di una città ha appellazione sua propria in duomo, ed ha questa parola alcun che di sonoro e di grande da potersi bene contrapporre a tempio; se non che tempio è di significazione più generale, e duomo, di più speciale. Basilica, in greco, soggiorno reale: e basiliche chiamavansi le chiese forse perchè case di Dio, re de' regi; ma ora diciamo basiliche a quelle chiese di fondazione reale, e che con redditi speciali, da principi o governi assegnati, si uffiziano con pompa più solenne; così la basilica di S. Pietro, quella di Soperga e simili. Basiliche erano ai Romani luoghi di ritrovo o di convegno per trattare di affari; ivi era anche un tribunale per deciderne: i cristiani essendosi serviti di questi locali per le primitive loro chiese, la parola assunse un carattere religioso che prima non aveva. Delubro era piccolo tempio, forse anche proprio di una famiglia, e consacrato a una qualche speciale divinità. Tempietto, piccolo tempio, sovente isolato, adorno di colonne e di vaga architettura ordinariamente. Le cappelle che a qualche speciale santo o alla Madonna sono dedicate, stanno, come ognun sa, disposte lateralmente all'altare maggiore e giù lungo le pareti interne della chiesa. Cappelle poi anco le particolari che hanno ne' palazzi o nelle case di campagna i signori; cappellette, quelle che nella campagna s'incontrano con suvvi dipinta qualche figura di povero pittore ordinariamente, nell'idea di rappresentare anime del purgatorio, santi e madonne; cappellette o stazioni quelle della Via crucis. Sacrato è il terreno che circonda chiesa, monastero o convento, perchè benedetto per lo più, attinente e appartenente alla chiesa. Sacello, era ciò che è adesso oratorio; è piccolo tempio nell'interno della casa in cui si raccoglie a pregare il padrone di essa e al più i famigliari suoi. [immagine]
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879
Sagrato - e SACRATO. S. m. Luogo sacro. Sacratus agg. aureo, e Sacrum, sost. – Franc. Sacch. Nov. 144. (C) Io l'ho mandato a sotterrare in sagrato. Lasc. Sibill. 3. 11. Se io non ne facessi patir loro la penitenza, io non mi sotterrerei in sagrato. Alleg. Rim. 87. Incontro a' birri stare in sul sagrato. Varch. Err. Giov. 22. (M.) Disse a me fra molte altre cose, il Papa avergli detto che non voleva sotterrarsi in sagrato, se non riavea Firenze. [Cors.] Lasc. Cen. 1. 5. E Guglielmo, cavato di quella vôlta, fecero sotterrare in sagrato.

T. Il sagrato della chiesa, in certi luoghi intendesi segnatamente il cimitero, che le era presso. [Val.] Fag. Rim. 6. 84. E poi fusti sepolta anche in sagrato. Pucc. Centil. 15. 6. E fecel sotterrare appiè d'un ponte, Siccome indegno d'essere in sagrato.

[G.M.] Serdon. Prov. Medico giovane ingrassa il sagrato.
† Sagrato - Certe bocche sguajate accompagnano quest'agg. con qualche parola oscena, e, peggio, col nome santo di Dio. – V. SACRATO.

T. Oh sagrata! Quasi eufem. per esclam. a non dire di peggio.
Sagrato - [T.] S. m. fam. Escl., in cui nominansi cose sacre con sdegno profano, se non con disprezzo che tocca la bestemmia. Tirava certi sagrati. Agli aurei lat. Sacer valeva altresì Maledetto. In maniera delle più trivialmente profane dicevano Mondo sagrataccio, per non dire Dio sagrataccio, ora dicono troppo peggio.

2. T. Avere certi sagrati (rabbia che fa bestemmiare o poco meno, e dire… sagrato! nominando Dio, o altra voce relig.; o trivialmente cosa bassa).
Navigazione
Parole in ordine alfabetico: sagomina, sagomine, sagomino, sagomò, sagomo, sagra, sagrati « sagrato » sagre, sagrestana, sagrestane, sagrestani, sagrestano, sagrestia, sagrestie
Parole di sette lettere: saggino, sagomai, sagrati « sagrato » saguari, saguaro, saietti
Vocabolario inverso (per trovare le rime): rimproverato, avverato, azzerato, cifrato, decifrato, grato, deflagrato « sagrato (otargas) » rallegrato, integrato, cassaintegrato, reintegrato, disintegrato, cassintegrato, migrato
Indice parole che: iniziano con S, con SA, parole che iniziano con SAG, finiscono con O

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