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Significato su Dizionari ed Enciclopedie online |
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Informazioni di base |
La parola ritegno è formata da sette lettere, tre vocali e quattro consonanti. Divisione in sillabe: ri-té-gno. È un trisillabo piano (accento sulla penultima sillaba). |
Frasi e testi di esempio |
»» Vedi anche la pagina frasi con ritegno per una lista di esempi. |
Esempi d'uso |
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Citazioni da opere letterarie |
Il fu Mattia Pascal di Luigi Pirandello (1904): Già, quella vendita non giovò a nulla. Il Malagna, con quel figlio nascituro, che lo abilitava ormai a non aver più né ritegno né scrupolo, fece l'ultima: si mise d'accordo con gli strozzini, e comprò lui, senza figurare, le case, per pochi bajocchi. I debiti che gravavano su la Stìa restarono così per la maggior parte scoperti; e il podere insieme col molino fu messo dai creditori sotto amministrazione giudiziaria. E fummo liquidati. Se questo è un uomo di Primo Levi (1947): Naturalmente questo non impedisce a molti di loro di gettarci qualche volta un pezzo di pane o una patata, o di affidarci, dopo la distribuzione della «Zivilsuppe» in cantiere, le loro gamelle da raschiare e restituire lavate. Essi vi si inducono per togliersi di torno qualche importuno sguardo famelico, o per un momentaneo impulso di umanità, o per la semplice curiosità di vederci accorrere da ogni parte a contenderci il boccone l'un l'altro, bestialmente e senza ritegno, finché il più forte lo ingozza, e allora tutti gli altri se ne vanno scornati e zoppicanti. Senilità di Italo Svevo (1898): Allora al dolore d'Amalia s'aggiunse l'ira che egli così leggermente si lasciasse ingannare sulla causa delle sue lagrime; quella era la prova della più completa indifferenza. Non ebbe più ritegno, e gli disse che lasciasse stare il dottore perché per quella vita ch'ella faceva non valeva la pena di curarsi. Per chi viveva e perché? Visto ch'egli non voleva ancora comprendere e la guardava estatico, ella disse tutto il proprio dolore: — Neppur tu hai più bisogno di me. |
Giochi di Parole |
Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per ritegno |
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione |
Definizioni da Cruciverba in cui è presente |
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Cambi |
Cambiando una lettera sola si può ottenere: risegno. |
Scarti |
Scarti di lettere con resto non consecutivo: rito, rigo, regno. |
Parole contenute in "ritegno" |
Contenute all'inverso: ong, tir. |
Lucchetti |
Usando "ritegno" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: perite * = pegno; sorite * = sogno; * gnome = riteme; asserite * = assegno; ingerite * = ingegno; inserite * = insegno; scomparite * = scompagno. |
Cerniere |
Scartando le parti in comune (prima in capo e poi in coda), "ritegno" si può ottenere dalle seguenti coppie: morite/gnomo. |
Usando "ritegno" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * morite = gnomo; gnomo * = morite. |
Lucchetti Alterni |
Scartando le parti in comune (in coda oppure in capo), "ritegno" si può ottenere dalle seguenti coppie: riteme/gnome. |
Usando "ritegno" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: sogno * = sorite; scompagno * = scomparite. |
Definizioni da Dizionari Storici |
Vocabolario dei sinonimi della lingua italiana del 1884 |
Castità, Pudicizia, Pudore, Verecondia, Vergogna, Modestia, Decenza, Ritegno - La Castità, ben dice il Tommaseo, è forte e severa, chè doma il corpo e tiene gli appetiti nel debito freno. - La Pudicizia è virtù delicata, che vieta ogni immodestia; dove il Pudore si stende anche ad evitare ogni cosa solo inconveniente, e si perita anche di mostrarsi, o di parlare cose che crede a sè poco dicevoli. La Verecondia si astiene da ciò che ritien disdicevole, per riverenza dell'aspetto o del giudizio altrui. - La Vergogna non sempre procede dal desiderio di non fare cosa men che onesta, o dalla ripugnanza del farla; ma spesso procede dalla coscienza della colpa. - La Modestia evita di mostrarsi, nè lusinga mai l'amor proprio, nè fa mai pompa del sapere o di altri suoi pregi, nè va mai agli eccessi. Il Ritegno vorrebbe mostrarsi, ma si ferma a mezzo per timore di sembrar vanaglorioso. - La Decenza nasce dal rispetto di sè stesso e dal sentimento della convenienza: è quella virtù che ci trattiene dal far cosa che sia aliena dal convenevole e dal retto.
I concreti di tali astratti sono: Casto, Pudico, Verecondo, Vergognoso, Modesto, Decente, Ritenuto. [immagine] |
Riguardo, Modestia, Ritegno - Il Riguardo è pieno di cautele, e non si arrischia troppo facilmente per timore di far male, o passare i termini del convenevole. - La Modestia non cerca di mettersi in mostra, nè lusinga l'amor proprio di alcuno. - Il Ritegno vorrebbe mettersi in mostra, ma tosto se ne ritrae per paura di scomparire o di eccedere. [immagine] |
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860 |
Modestia, Decenza, Contegno, Ritegno, Compostezza, Pudore - Il contegno è tutto esterno; in quanto che non è garante de' sentimenti del cuore; unito alla compostezza, che è un contegno convenzionale del corpo, fa supporre la modestia; ma se sono ambedue finti e ipocriti, non la durano alla lunga e sono alla perfine smascherati; il contegno è dignitoso, la compostezza umile o riservata: se sono esagerati però il primo degenera in sussiego; la seconda, in caricatura. Il ritegno è una forza di riflessione la quale fa sì che non ci avventuriamo in cose arrischiate, e ci tratteniamo dal persistere in quelle se già cominciate: il pudore teme, non che il male, l'ombra di esso, si addimostra con la sincera modestia, colla squisita decenza, la quale è quel tale regolo che misura con giustezza le azioni, le parole, i modi, e li classifica in leciti e illeciti. [immagine] |
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879 |
Ritegno - S. m. Il ritenere, Difesa, Riparo, Ostacolo. Aureo in certi sensi Retinaculum. G. V. 10. 59. 7. (C) Si rinchiusono nel castello, e intesono di quello per la porta Lucchese con detti figliuoli di Castruccio sanza ritegno scampare. Dant. Inf. 9. Giunse alla porta, e con una verghetta L'aperse, che non v'ebbe alcun ritegno. Petr. Son. 39. part. II. Mai non porria volar penna d'ingegno, Non che stil grave, o lingua, ove natura Volò tessendo il mio dolce ritegno. Sagg. nat. esp. 25. Ov'e' non hanno ritegno, e confinan col voto.
[Cont.] Ritegno del fuoco, dell'aria, dell'acqua, e sim. dicesi ciò che ne impedisce il moto. Lupic. Disc. mil. esp. 8. Si metterà la polvere nelle dette tane, e si accomoderanno li stoppini, e si rintaseranno le bocche per ritegno del fuoco che non isfoghi, sì come veggiamo usar nelle mine. E 19. Estirpati con ganci da presa, raccomandati a' vericelli, tutti i pali o altra cosa scoperta nel fosso che dessi impedimento… si darà ordine di rimettere i ritegni de' mulini, ed esercitargli in benefizio dell'esercito, e riturare tutte l'apriture che sboccheranno ne' nuovi fossi. [Cont.] Arginello, Orlo, e sim. Biring. Pirot. VI. 11. Quando si vogliono ricuocere (le forme) si fa un ritegno attorno di teste di mattoni, un quattro dita lontani dalla forma, alto quant'è la forma, e si empie di carbone. G. G. Gall. XII. 63. L'altezza massima dell'argine, che può far l'acqua senza romper il ritegno dell'aria aderente alla superficie del solido che si posa su l'acqua… 2. [Val.] Ostacolo. Cocch. Bagn. 302. L'ulcere… cagionano dei ritegni all'alterato efflusso. [Cont.] Parte di un pezzo che serve a ritenerlo nel suo luogo. Biring. Pirot. VII. 3. Al suo dritto bucarando, e stampando a traverso del gavio, si commette le punte; e stringendo a punto formano un circolo giusto, mandandogli con il corpo della mazza per in fine al termine del ritegno del razzo. [Cont.] Pezzo che serve a ritenere un altro a suo luogo. Biring. O. Mec. Picc. XVIII. Ha la succula di più, vicino alle sue estremità, alcuni ritegni o gatelli accomodati acciocchè nel girare non esca del luogo suo, ma resti dritta dentro de' suoi travicelli. Lana, Prodr. inv. 74. Scorrendo (la palla) per esso canale, si fermerà da un ritegno premuto di sotto da una molletta. Cat. G. Avvert. Bomb. 39. v. E per ritegno, che non passasse più oltre, vi era per traverso una piana. G. G. Mec. XI. 107. Il capo A sia fermato a qualche ritegno stabile. 3. † Per Mantenimento, Refugio. Bocc. Nov. 1. g. 1. (C) E lui ne vedeva andare, che suo sostegno, e ritegno era lungamente stato. Dond. Sen. al Petr. (M.) Una speranza, un consiglio, un ritegno, Tu sol mi sei in sì alto stupore. 4. Senza ritegno, post. avverb. vale Senza modo, Senza misura. Franc. Sacch. Rim. 48. (C) Che sempre esalta altrui senza ritegno. G. V. 11. 133. 9. Sanza ordine o ritegno alcuno fedirono tra loro. Bocc. Nov. 9. g. 5. Ed il suo, senza alcun ritegno spendeva. T. In senso più mite: Se ne liberi pure senza ritegno (di quella pers. noiosa, di quella noia; senza troppi riguardi). Ma il più sovente ha senso peggiore, Uomo, Donna che parla, Opera senza ritegno; Che non ha ritegno nelle sue passioni. E ass. Uomo senza ritegno. 5. Per Laccio, o sim. Cas. Son. 98. (M.) Amor che i passi miei sempre seconda Coi più pericolosi suoi ritegni. 6. Per Memoria, Ritentiva. [Val.] Tesorett. Br. 7. 38. E sì sottile ingegno, E tanto buon ritegno Avessi, che… |
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Parole in ordine alfabetico: ritastare, ritastata, ritastate, ritastati, ritastato, ritasti, ritasto « ritegno » riteme, ritemere, ritempra, ritemprai, ritemprammo, ritemprando, ritemprano |
Parole di sette lettere: ritasta, ritasti, ritasto « ritegno » ritende, ritendi, ritendo |
Vocabolario inverso (per trovare le rime): riassegnò, riassegno, rassegnò, rassegno, tirassegno, contrassegnò, contrassegno « ritegno (ongetir) » contegno, sostegno, nicaraguegno, convegno, cigno, macigno, arcigno |
Indice parole che: iniziano con R, con RI, parole che iniziano con RIT, finiscono con O |
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