Il diavolo nell'ampolla di Adolfo Albertazzi (1918): Ma appena fu a casa l'insolente si ricordò dell'incontro; gli si rimescolò e agghiacciò il sangue nelle vene. Per consolarsi tolse dalla cassa un sacchetto pieno di monete. Ahimè! a vederle pensò che con l'oro si posson far molte e belle cose, non una: vincere la morte. Ond'ebbe paura di morire; ebbe il dubbio d'andar lui, invece del frate, a sgambettare tra le grinfe del diavolo sovrano di tutti i diavoli; e con un febbrone addosso si mise a letto.
La fedeltà del cane di Luigi Pirandello (1904): Si vestì in fretta: andò. Vide così la casa al numero 96, la quale aveva realmente al pianterreno lo studio di scultura, per cui donna Giannetta aveva tanto riso. La verità di questa indicazione gli rimescolò tutto il sangue, come se essa importasse di conseguenza la prova del tradimento. Dal portone d'una casa dirimpetto, un po' più giù si fermò a guardare le finestre di quella casa e a domandarsi quali fossero quelle del quartierino appigionato da Lulù. Pensò infine che quel portone, non guardato da nessuno, poteva essere per lui un buon posto da vedere senz'esser visto, quando, a tempo debito, sarebbe venuto a spiare.
La messa di nozze di Federico De Roberto (1917): La folla si rimescolò, ciascuno percorse la banchina in su e in giù, cercando di avvicinarsi il più possibile alle persone care, chiamandole per nome, e saluti e notizie brevi cominciarono a scambiarsi. Nei movimenti confusi di quella massa di persone lo sguardo di Lodovico seguiva intento ed ardente la cupoletta dell'ombrellino rosso, ed anche Perez non la perdeva d'occhio, cercando di scoprire in mezzo ai passeggeri affacciati dal ponte della prima classe chi fosse l'aspettato da quella donna. |