Frasi e testi di esempio |
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Citazioni da opere letterarie |
Il colibrì di Sandro Veronesi (2019): Raccogliersi due o tre volte l'anno sul mistero del guardare e dell'esser guardati, sviluppare un ragionamento che unisse insieme, poniamo, lo strabismo, la rifrazione totale e la mucca di Atom Earth Mother, salire su quei podi per presentarlo all'uditorio, a Firenze, a Prato, a Chianciano Terme, fu per lui molto gratificante. Si portava dietro la bambina, anche nelle sessioni diurne, la segnalava sfacciatamente montando l'amaca in prima fila anche se lei non dormiva e preferiva starsene seduta accanto a lui, ascoltava gli interventi degli altri, pronunciava il proprio, poi rismontava tutto e se ne andava a casa, saltando aperitivi e cene ufficiali.
La vecchia casa di Neera (1900): A un tratto non vide più nulla; non la massa incerta delle persone che lo precedevano, non i punti luminosi delle torcie, nemmeno la più lontana rifrazione delle fiamme, nulla! La muraglia nera della notte gli stava davanti terribilmente muta. Ciò che aveva paventato accadeva. Il corteo funebre, che si era andato di continuo assottigliando, si tolse a suoi occhi, improvvisamente divorato da un più fitto strato di nebbia. Egli si trovò solo, perduto nelle tenebre.
Le meraviglie del duemila di Emilio Salgari (1907): Dinanzi alla baia si estendevano degli immensi banchi di ghiaccio, solcati da canali più o meno larghi e che mandavano in alto un bagliore intenso, quasi accecante, dovuto alla rifrazione di tutta quella massa trasparente. In lontananza invece appariva la tinta azzurro-cupa del mare che indicava le acque libere dell'Oceano Atlantico. |
Giochi di Parole |
Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per rifrazione |
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione |
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Cambi |
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: rifrazioni, ritrazione. |
Scarti |
Scarti di lettere con resto non consecutivo: rifai, rifa', rifò, riai, rizine, rione, raion, raie, rane, iran, frane, fazione, faine, fine, aione, zone. |
Parole con "rifrazione" |
Finiscono con "rifrazione": birifrazione, monorifrazione. |
Parole contenute in "rifrazione" |
fra, zio, ione, zione, azione, razione, frazione. Contenute all'inverso: noi, zar. |
Lucchetti |
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "rifrazione" si può ottenere dalle seguenti coppie: rifò/orazione. |
Cerniere |
Scartando le parti in comune (prima in capo e poi in coda), "rifrazione" si può ottenere dalle seguenti coppie: rari/frazionerà. |
Usando "rifrazione" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: frazionerà * = rari; * rari = frazionerà. |
Definizioni da Dizionari Storici |
Dizionario delle invenzioni, origini e scoperte del 1850 |
Refrazione della luce - Così dicesi l'effetto che producono sulla luce i mezzi trasparenti da essa traversati. Si è osservato che questa era attratta più fortemente da un mezzo denso che da uno più rado, e ciò perpendicolarmente verso il mezzo nel modo stesso che i corpi sono sollecitati dalla gravitazione. Quindi allorchè il raggio è perpendicolare la refrazione doventa nulla, e generalmente la deviazione del raggio è tanto più sensibile quanto più obliqua la sua direzione. Gli effetti della refrazione sono stati studiati con particolare attenzione dai fisici, e presentano fenomeni così importanti quanto curiosi pell'uomo di mondo. La rottura apparente che uno crede di scorgere tra la parte di un bastone diritto tuffato nell'acqua e la parte fuori da quel liquido, si deve alla refrazione. Parimente, guardando il fondo di un ruscello limpido, i raggi ch'esso riflette essendo refratti dal loro passaggio dall'acqua nell'aria, faranno comparire il fondo più alto che non sia in realtà; e perciò, quando vuolsi misurare la profondità dell'acqua bisogna guardarla perpendicolarmente onde render nullo l'effetto della refrazione. Lo stesso fenomeno è quello che ci fa vedere l'immagine del sole avanti e dopo al suo tramonto e ci procura giorni più lunghi di quel che sarebbero senza tale circostanza. Un altro curioso effetto della refrazione è il passaggio della luce in un prisma di vetro. Newton fu il primo ad operare la separazione dei raggi componenti un raggio di luce bianca. Scuoprì che siffatta separazione ha luogo perché i raggi coloriti possedendo diversi gradi di refrangibilità, prendono nel traversare il prisma direzioni differenti, secondo la loro suscettibilità di refrazione, e formano una immagine che si chiama spettro solare, la quale offre la serie dei seguenti colori nell'ordine quivi accennato, cioè: rosso, arancione, giallo, verde, azzurro, indaco e violetto. [immagine] |
Refrazione astronomica - Un raggio luminoso che ci venga da un astro, seguendo in principio una linea retta, traversa l'atmosfera cambiando ad ogni momento direzione, per conseguenza dell'accrescimento successivo di densità degli strati d'aria sino all'osservatore; e siccome la curva, o tragettoria, discritta dal raggio ha la sua convessità volta verso il cielo, così ne consegue, che l'astro veduto nella direzione della tangente a quella curva, ci sembra più alto che difatti non sia. L'angolo per cui si vedrebbe il luogo vero ed il luogo apparente è quella che nomasi refrazione. E' al suo massimo quando l'astro è all'orizzonte, e nulla allorchè esso è allo Zenith.
Questo fenomeno non fu del tutto ignoto agli antichi, e segnatamente a Tolomeo, poichè egli ne parla nel suo almagesti. Alhazen, ottico arabo del secolo X. diede modo di costatarlo con un esperimento; ma Teycho-Brahè fu il primo a determinare la refrazione in guisa tale da formarne una tavola. Nel 1655 Domenico Cassini ne compilò un'altra meno difettosa mediante osservazioni più precise; e quella di Bradley ha un'esattezza che nulla lascia a desiderare. Bensì Euler e Lagrange, ed ultimamente Laplace hanno perfezionato in singolar modo la teoria matematica delle refrazioni; quella che forma il subbietto del libro X della Meccanica celeste è la più esatta di cui siasi arricchita ai tempi nostri l'astronomia. [immagine] |
Refrazione (doppia) - Allorchè la forma dei corpi cristallizzati non è nè un cubo nè uno de' suoi derivati, quei corpi godono della proprietà di dividere il raggio refratto a traverso alla loro sostanza in due parti distinte, che una è il raggio ordinario, e l'altra è ciò che chiamasi raggio straordinario. In ciò consiste il fenomeno della doppia refrazione osservato per la prima volta da Erasmo Bartholin. L'esperienze fatte su i liquidi ed i gaz provano che queste sostanze sono prive di quella proprietà. Huyghens e Newton cercarono di darne la spiegazione, ed il primo ebbe la gloria di scuoprirne la vera legge, secondo lo dimostrarono assai più tardi i lavori di Malus in Francia e di Wollaston in Inghilterra. Si è nomata asse del cristallo la linea intorno alla quale accadono le cose nella stessa maniera. Esistono cristalli in cui questa similitudine ha luogo secondo due assi. La romboide di spath d'Islanda, posta sovra una linea nera, e fatta girare attorno ad essa, perviene ad una posizione ove si scorge una sola immagine, ed è allora quella in cui l'occhio e la linea sono nel piano della sezione principale. Se questo moto di rotazione continua, la linea si divide in due parti, una delle quali è il raggio straordinario che si muove col cristallo. Gli esperimenti di Wollaston sullo spath d'Islanda, e di Biot sul cristallo di rocca dimostrano la legge che regola le prestezze delle propagazioni dei raggi ordinarj e dei raggi straordinarj. Wollaston e Brewter hanno determinato con esattezza la direzione e le proprietà delle due assi in un gran numero di cristalli; e Fresnel ha fatto l'osservazione che nei cristalli a due assi non v'era raggio ordinario propriamente detto, cioè che nessuna porzione del raggio che li traversa vi si refragge costantemente seguendo la legge di Descartes. Finalmente, Brewster ha riconosciuto che il vetro comprimendolo acquista la proprietà di colorire la luce polarizzata; ha pure avanzato che la compressione o la dilatazione di questa sostanza gli dà la struttura dei cristalli doppiamente refringenti. [immagine] |
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879 |
Rifrazione - e † REFRAZIONE. S. f. (Ott.) [Luv.] È l'atto per cui un fascio di luce, passando da un mezzo in un altro, s'inflette in modo che la direzione, ch'esso ha nel secondo mezzo, non è la stessa che quella che aveva nel primo. Per gli stessi mezzi la rifrazione si fa in modo, che i seni degli angoli d'incidenza e di rifrazione conservano un rapporto costante, qualunque sia l'angolo d'incidenza. In Boez. trasl. [Cont.] Manzini, Diop. prat. 43. La refrazione dunque non è altro che una deviazione dal loro retto cammino di quelle specie lucide o luminose che, per linee radiose partite da corpi lucidi posti in un mezzo raro, tentano di passare, com'è loro natura, direttamente al luogo opposto; ma, impedite da superficie obliqua di un mezzo più denso, obliquano il loro processo verso la linea di mezzo che passa irrefratta, e tanto più l'obliquano quanto più obbliquamente si oppone la superficie del mezzo più denso. = Disc. Com. M. G. 264. (C) Onde in cotal piano non possono più farsi le rifrazioni de' raggi dipendenti da' punti dell'oggetto. E 266. Onde i raggi incidenti, meno del retto inclinando, con minor rifrazione si conducono all'occhio. Ott. Com. Purg. 2. 21. Per la refrazione de' raggi del sole in essi, sì diventavano vermigli (i vapori). Gal. Sagg. 344. L'aurora, ch'è una refrazione dei raggi solari nella region vaporosa. E 355. Sicchè facendo altre ed altre refrazioni, dal composto finalmente di tutte ne risulti una total refrazione distesa, non direttamente, ma in arco. Disc. Com. M. G. 244. Se la cometa, dic'egli, fosse refrazione, ella per certo non si doverebbe in uno specchio, o nell'acqua, cioè per mezzo d'un'altra o refrazione, o reflessione, vedere. Red. Lett. Occh. 8. Galileo Galilei… ne lavorò uno simile colla sola dottrina delle refrazioni senza averlo mai veduto. [Tor.] Targ. Tozz. Not. Aggrand. 1. 426. Egli (il Viviani) propose nell'Accademia diverse importanti esperienze… per spiegare la refrazione della luce sulle lenti nel vuoto. [Cors.] Gal. Sagg. 290. Quando per l'obbliquità della sfera non si fa più la refrazion della nostra vista al sole, non si vede più la chioma (della cometa). T. Cristalli dotati di doppia rifrazione.
[Cont.] Angolo di rifrazione. G. G. Sag. IV 247. Si fanno gli angoli della riflessione e della refrazione, che a tale effetto si ricercano, come accade negli specchi, nell'acque, e nelle palle di cristallo. |
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