Forma verbale |
Registro è una forma del verbo registrare (prima persona singolare dell'indicativo presente). Vedi anche: Coniugazione di registrare. |
Utili Link |
Significato su Dizionari ed Enciclopedie online |
Hoepli | Sabatini Coletti | Treccani | Wikipedia |
Informazioni di base |
La parola registro è formata da otto lettere, tre vocali e cinque consonanti. Divisione in sillabe: re-gì-stro. È un trisillabo piano (accento sulla penultima sillaba). Parole con la stessa grafia, ma accentate: registrò. |
Frasi e testi di esempio |
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Esempi d'uso |
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Citazioni da opere letterarie |
Il romanzo della fanciulla di Matilde Serao (1921): Malgrado questa sua premura, quattro o cinque volte era giunta in ufficio dopo le sette, perché non aveva l'orologio; la direttrice aveva segnato questo ritardo sul registro e Maria Vitale aveva pagato una lira di multa. Accadeva che dalle novanta lire di mesata, tra le sei che se ne prendeva il Governo per la ricchezza mobile e altre due o tre che se ne pagavano per le multe, si scendesse a ottanta, come niente. Così, ogni mattina, ella era presa da una gran tremarella: e talvolta usciva troppo presto. Demetrio Pianelli di Emilio De Marchi (1890): Pur troppo eran passati gli anni, durante i quali Demetrio, lasciato l'impiego provvisorio della Curia, era entrato col grado di terzo bollatore all'ufficio del Bollo straordinario, collo stipendio di mille e trecento lire: poi, per speciale protezione del cavalier Balzalotti, era stato assunto al grado di commesso gerente in uno dei tanti uffici del registro con cento lire di aumento. Se questo è un uomo di Primo Levi (1947): Era palesemente intimidito dal registro di Kommando e dal rapportino quotidiano delle prestazioni, e questa era stata la via che Pikolo aveva scelta per renderglisi necessario. Era stata un'opera lenta cauta e sottile, che l'intero Kommando aveva seguita per un mese a fiato sospeso; ma alla fine la difesa dell'istrice fu penetrata, e Pikolo confermato nella carica, con soddisfazione di tutti gli interessati. |
Espressioni e Modi di Dire |
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Giochi di Parole |
Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per registro |
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione |
Definizioni da Cruciverba in cui è presente |
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Cambi |
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: registra, registri. |
Scarti |
Scarti di lettere con resto non consecutivo: regio, resto, reso, retro, riso, rito, estro, giro. |
Parole con "registro" |
Finiscono con "registro": videoregistro, videoregistrò. |
Parole contenute in "registro" |
regi. |
Lucchetti |
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "registro" si può ottenere dalle seguenti coppie: regia/astro, regie/estro, regina/nastro, regio/ostro, registe/tetro, regista/aro, registe/ero. |
Usando "registro" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * stromi = regimi. |
Lucchetti Alterni |
Scartando le parti in comune (in coda oppure in capo), "registro" si può ottenere dalle seguenti coppie: regimi/stromi, regista/trota, registe/trote. |
Usando "registro" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: registe * = tetro; * regista = trota; * registe = trote; * nastro = regina; * aio = registrai; * ateo = registrate; * avio = registravi; * astio = registrasti; * razionerò = registrazione. |
Intarsi e sciarade alterne |
Intrecciando le lettere di "registro" (*) con un'altra parola si può ottenere: * arno = registrarono; * atre = registratore; * atri = registratori. |
Definizioni da Dizionari Storici |
Dizionario delle invenzioni, origini e scoperte del 1850 |
Registro - Libro pubblico, che serve a custodire memorie, od atti, o minute, per giustificazione d'alcuni fatti di cui s'ha bisogno in seguito. L'Impero romano vide nascere i registri pubblici. I Greci ne avevano imitato l'esempio sino dal secolo settimo. De la Mare asserisce che i più antichi delle cancellerie e degli archivj di Francia cominciarono solo sotto Filippo il Bello; ma quest'assersione non è giusta, poichè ve n'erano sotto Filippo Augusto e furono presi dagli Inglesi alla battaglia di Fretteval. N'esistevano di pubblici sino dal duodecimo secolo in parecchi comuni del Belgio. Il sinodo della diocesi di Seéz celebrato nel 1524 ordinò ai curati ed ai vicarj, sotto pena dell'ammenda di cinquanta soldi tornesi, di tenere i registri di battesimo ed iscrivere nome e cognome della creatura, come pure quelli del padre e della madre. Francesco I.° nella sua ordinanza del 1509 prescrisse lo stesso.
Un consigliere del Parlamento di Francia chiamato Giovanni di Montluc, che visse sotto Filippo il Bello, avea fatto per uso proprio un registro degli antichi editti, delle principali sentenze, e delle cose memorabili a sua cognizione. Ne furono fatte alcune copie. Questa raccolta parve molto utile in un tempo d'ignoranza nel quale le usanze del reame non erano tampoco scritte. I re di Francia avevano perduto il loro chartrier, e vedevano la necessità di avere un deposito d'archivj da potersi consultare facilmente. La corte prese a poco a poco il costume di depositare nella cancelleria del parlamento i suoi editti e le sue ordinanze; questa divenne gradatamente formalità indispensabile, ma non si può sapere qual fosse il primo registro di tal sorta. [immagine] |
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879 |
Registro - e † LIGISTRO. S. m. Libro ove sono scritti o registrati gli atti pubblici. Regestum, Vopisc. e Prud., in senso gen. il part. Regestus, Colum.; Regero, in Plin. e Tac. Lat. barb. Registrum. G. V. 10. 112. 3. (C) Chiunque avea 68 fave nere, era approvato per priore, e messo in segreto registro scritto. E 11. 91. 1. In questi tempi queste infrascritte erano le gabelle levate per noi diligentemente de' ligistri del Comune. Buon. Fier. 3. 2. 19. Perchè descritti Voi siete a crescer numero al registro Infra i matricolati dello studio. [Cont.] Melzo, Gov. Cav. I. 5. In ogni luogo, dove s'ha da alloggiar più d'un giorno, deve il tenente far scrivere sopra le bollette i nomi dei soldati, ed aver poi appresso di sè un registro di tutte le bollette, acciocchè, venendo alcun richiamo da i padroni delle case, facilmente vi si possa rimediare.
2. T. Uffizio pubblico del registro, il quale prende memoria autentica degli atti corsi tra cittadini, acciocchè abbiano valore di documento e di prova; e si paghi per essi, o piuttosto a lor occasione, una tassa, che può diventare gravissima imposta. Tassa di registro e bollo. – Legge sul registro o di registro. 3. T. Il luogo ov'è l'uffizio. Andare al Registro. – Chiedere al Registro notizia d'un atto. T. Gl'addetti a quell'uffizio. Impiegato al Registro. 4. Per Quel libro ove si copiano le lettere, detto oggi Copia lettere. Car. Lett. 2. 179. (M.) Ordino ancora alcuni registri di quelle che mi truovo delle faccende de' padroni. E 214. Mandole sotto questo la lettera, che le scrivea sopra ciò, trovando che Gio. Battista l'ha messa a registro. [L. B.] Registri mercantili, i libri ne' quali il negoziante scrive ordinatamente le memorie concernenti il suo traffico, Libri ciascuno de' quali ha proprio uso e denominazione. 5. Per Nota, Lista, Catalogo. Lam. Dial. p. 496. (Gh.) Teodoreto facendo l'enumerazione degli stati e condizioni de' Cristiani, pone in questa tutti li stati più abjetti, e ne fa un lungo registro. [Cont.] Stat. Comp. Fir. 33. Di tutte l'arme de le Compagnie, le quali averanno i gonfalonieri per lo Comune di Firenze, si faccia il registro appo lo esecutore degli ordinamenti della giustizia. 6. (Mus.) [Ross.] Sistema de' suoni fra sè omogenei resi da una voce umana, ma diverso da un altro sistema di suoni egualmente fra sè omogenei resi dalla stessa voce. La voce virile ha due registri, di petto, di mezzo, e di testa. A. Per. 11. Le corde degli uomini si dividono in due registri, che diconsi di petto, e di testa o falsetto. E appresso: Le voci femminili si dividono in tre registri, che sono le corde di petto, quelle di mezzo, e quelle di testa. [Ross.] Registro. È nell'organo una serie di canne corrispondenti all'intera tastatura od a parte di essa, tutte simili nella loro forma e costruzione, quantunque diverse nella loro digradata grandezza: le quali perciò rendono suoni, varii bensì nell'intonazione, ma omogenei nella tempera. Quando la serie di canne corrisponde soltanto ad una parte della tastatura, se è negli acuti, il registro si dice soprano, o soprani, o ne' soprani; se nel grave, basso, o bassi e ne' bassi. Don. 2. 20. 49. Questa varietà di registri, che contraffanno differenti istrumenti, è veramente cosa curiosa e dilettevole. E 6. 222. Chi direbbe mai, che ne' registri degli organi la continuazione di più quinte, od i falsi riscontri di nona, che ne seguono, non guastassero il concento? Antegn. Dial. 11. Gli registri sono in alcuni luoghi differenti, o voltati al contrario, non essendo così ben messi a segno, ed in ordinanza come converrebbe. [G.M.] Minucc. Malm. racq. c. 2. Registro diciamo quell'ordine di ferri, il quale è negli organi, strumenti musicali, con ciascuno de' quali ferri, alzandolo o abbassandolo, si dà o leva il fiato a quelle canne le quali si vuole che suonino, o no, ad effetto di far mutar voce all'organo. Il che si dice Mutar registro; che, passato poi in proverbio, significa Mutar maniera o modo di fare in qualsivoglia cosa. [Cont.] G. Suor. M. C. Lett. 119. Desidererebbe qualche sinfonia o qualche ricercata per l'organo; il quale gli ricorda negli alti non serve perchè li manca non so che registro, sì che le sonate per farvi sopra vorrebbono più presto andar ne' bassi. Doc. Arte San. M. III. 13. Diè avere (l'organo) registri sei: tenore, ottava, quinta decima, decima nona, vigesima seconda, ed uno registro di finti, che fanno la somma di registri sei. Bart. Ricr. 1. 8. (M.) È egli forse più agevole il cambiar subito voce ad un organo, con solamente allentarne un registro, che a Dio il far prendere altro tuono alla natura? [Ross.] Registri chiamansi in fine quelle stecche ordinate lateralmente alla tastatura dell'organo, per mezzo delle quali si apre o s'intercetta il varco al vento ne' varii registri. [Cont.] Nelle spinette. Bracc. Sch. XIII. 6. Drusilla… non lungi al tetto Ferma con due registri uno spinetto… Era l'un di lor grave, e parea fatto Per sonar cose di molta importanza, L'altro per cantar baie. 7. Mutar registro, per Mutar tuono. Salvin. Pros. Tosc. 1. 254. Si conta, che un sonator di flauto, toccando tuono concitato e ardito…, facesse ad Alessandro, in magnanima ira accesso, dare di piglio all'armi, e saltare a cavallo, spirando strage; e quel medesimo, mutato registro, fece scendere tutto rappacificato. 8. Mutar registro, fig. fam. per Mutar maniera nel fare o tenore nel dire. Malm. 2. 4. (C) Vedutolo, così mutar registro, E diventare un Turco rinnegato. [Val.] Soldan. Sat. 6. Muta registro, o Musa; a te non lice Entrare in questi fondi. = Car. Apol. 237. (Gh.) Per questa altra man di sonetti ch'io vi mando, voi vedrete quel che s'è mutato registro dal burlare al dir da vero. Salvin. Pros. Tosc. Qui dove si tratta della lusinga d'amore che addolcisce ogni pena, andava mutato registro, usando suoni più dolci e più piacevoli e confortativi. 9. (Chim.) Registro, o Registri nella Chimica, sono Buchi, o Fessure, con loro turaccioli praticati nei lati de' fornelli per regolare il fuoco, cioè per render il calore immediatamente più intenso, o rimesso coll'aprirli, e lasciarvi entrar l'aria, o col tenerli chiusi per escluderla. (M.) [Cont.] Biring. Pirot. IX. 2. Un fornello… con li suoi registri… un mattone o una piastra di ferro con tre o quattro buchi l'uno succedente d'ordine o di grandezza all'altro; per poter tor via al forno, volendo, tutto il fuoco, o per dargliene per uno o per doi di quei buchi quel tanto che volete. 10. Registro. Term. degli Oriuolai. Quella parte dell'oriuolo che serve a ritardare. o ad accelerare il movimento di esso oriuolo. (M.) 11. Term. de' Gettatori di caratteri. Strumento, o Arnese, parte di legno, e parte di ferro, che serve per fare il canale al piede delle lettere, e dar loro pulimento sotto e sopra del quadro. Le sue parti essenziali e accessorie sono il Telajo di ferro, i Compositori di legno duro, e 'l Pialletto col suo ferrino tagliente per far il canale. (M.) 12. Term. degli Stampat. La disposizione delle forme del torchio, di maniera che le righe e le faccie stampate da una banda del foglio s'incontrino esattamente con quelle dell'altra: il che si fa col mezzo di due punti nel maggiore od esterior timpano. (M.) |
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Parole in ordine alfabetico: registreresti, registrerete, registrerò, registri, registriamo, registriate, registrino « registro » regna, regnai, regnammo, regnando, regnano, regnante, regnanti |
Parole di otto lettere: regicidi, registra, registri « registro » regnammo, regnando, regnante |
Vocabolario inverso (per trovare le rime): sequestro, antisequestro, dissequestrò, dissequestro, silvestro, bistrò, bistro « registro (ortsiger) » videoregistro, videoregistrò, calamistro, ministro, viceministro, amministro, amministrò |
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