Gli Uomini Rossi di Antonio Beltramelli (1904): Egli si dilettava di interpretare il senso religioso del Cantico dei Cantici il quale aveva suo inizio con sì dolci parole: «Bacimi egli de' baci della sua bocca: perciocchè i tuoi amori son migliori che il vino.» Anzi, ogni qualvolta aprisse la sua Bibbia, tant'era l'abito di questa di mostrare una determinata faccia, che non v'era caso capitassero, sotto agli occhi del reverendo, le disperate parole de l'Ecclesiaste o le violente visioni di Isaia: sempre il prediletto libro gli porgeva il prediletto frutto: il più bel canto che abbian mai accompagnato, nel lento giro delle danze primaverili, i queruli salterï.
La messa di nozze di Federico De Roberto (1917): La voce dell'organo accompagnò la recitazione del Salmo; un supplice ardore, uno slancio di tutta l'anima sulle ali della speranza; poi queruli gridi soffocati di dolore e di rimorso, la prostrazione, l'abbattimento; e poi ancora il richiamo potente della fede sicura, squilli di gloria trionfale. «Giudicami, Signore, e scerni la causa mia da quella della gente non santa.... Poiché tu sei, Dio, mia fortezza, come mai m'allontani da te?... |
- Il 1° dicembre 2013, il quotidiano La Repubblica, in un articolo sul programma radiofonico "Ragazzi autistici fanno radio", in onda sul network giovanile con oltre cento stazioni in Liguria, riportando le dichiarazioni di uno di loro, scrive: "Per me le canzoni cantano queruli amori, noi abbiamo castigati sentimenti, le canzoni aprono un sipario solitario".
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