Frasi e testi di esempio |
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Esempi d'uso |
- Nella Bibbia puoi leggere la parabola del figliol prodigo.
- Quando mi prodigo tra i fornelli, riesco a creare degli ottimi piatti.
- Il mio amico è un'ottima persona ed è sempre prodigo di buoni consigli.
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Citazioni da opere letterarie |
Il marito di Elena di Giovanni Verga (1882): A lui stringeva il cuore di andare ad abitare accanto ai suoi, coll'uscio murato, di salire e scendere per quella scaletta esterna adattata al balcone, senza vedere alcuno dei suoi. Gli pareva ora veramente di essere il Figliuol Prodigo, sentiva la collera fredda e implacabile di quello zio che l'aveva idolatrato alla sua maniera calma, dietro quei vetri inesorabilmente chiusi.
La via del male di Grazia Deledda (1906): — Zia Maria? Una bella ragazza. Ma bella! — disse l'altro gonfiando le guancie. — Quella è buona, umile, buona massaia. Dicono! Io la credo ancor più superba della madre. Devono poi essere avare, quelle due donne, avare quanto zio Nicola è allegrone e prodigo. Ma lo tengono dentro il pugno, così, veh, il povero zio Nicola!
Un uomo finito di Giovanni Papini (1913): Mi son rimesso in regola colla vecchia famiglia. A questo figliuol prodigo che ha mangiato a tutti i banchetti intellettuali d'Europa e ha pasturato e bastonato i maiali altrui la vecchia casa ha preparato un cantuccio, accanto al focolare tutto nero di fumo, alla tavola d'abete che sa le gialle polende, i prosciutti salati e le pagnotte avvampate dal forno. |
Proverbi |
- A padre avaro figliuol prodigo.
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Espressioni e Modi di Dire |
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Giochi di Parole |
Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per prodigo |
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione |
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Definizioni da Cruciverba in cui è presente |
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Cambi |
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: prodiga, prodigi. |
Scarti |
Scarti di lettere con resto non consecutivo: podio, podi, pigo, rodio, rodo, rogo, rigo, odio. |
Zeppe (e aggiunte) |
Aggiungendo una sola lettera si può avere: prodigio. |
Parole contenute in "prodigo" |
odi, pro, rodi, prodi. |
Lucchetti |
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "prodigo" si può ottenere dalle seguenti coppie: prore/redigo, prodieri/erigo, prodiero/erogo, prodine/nego. |
Usando "prodigo" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * ohe = prodighe; * ohi = prodighi. |
Lucchetti Alterni |
Usando "prodigo" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: prodigio * = giogo; * redigo = prore; * nego = prodine; * erogo = prodiero; * aio = prodigai; * giogo = prodigio; * ateo = prodigate; * avio = prodigavi; * astio = prodigasti. |
Intarsi e sciarade alterne |
"prodigo" si può ottenere intrecciando le lettere delle seguenti coppie di parole: pod/rigo. |
Intrecciando le lettere di "prodigo" (*) con un'altra parola si può ottenere: * arno = prodigarono. |
Definizioni da Dizionari Storici |
Vocabolario dei sinonimi della lingua italiana del 1884 |
Prodigo, Dissipatore - Il Prodigo spende e spande, dona a questo e a quello senza pensare a risparmii. - Il Dissipatore spende dissennatamente e senza misura, dando fondo alle sue facoltà. [immagine] |
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860 |
Prodigo, Profuso, Scialacquatore - Prodigo, l'uomo che dà, che spende senza una giusta misura; non è affatto scialacquatore, ma ne ha in sè un elemento. Profusa è la cosa che troppo si spande o dura; il prodigo, lo scialacquatore profondono i loro averi perchè li spandono qua e là, e durano in questo negozio finchè ne hanno: profuso è il discorso che dura più che ragionevolmente convengasi. [immagine] |
Dissipare, Dilapidare, Prodigare, Prodigalizzare, Disperdere, Profondere, Scialacquare, Gettar via; Dissipatore, Prodigo - In dissipare è l'idea di diradare (quasi dissiepare); è far sì che i componenti di un tutto si allontanino gli uni dagli altri, e che perciò la cosa più non esista, come ente che abbia unità e forma propria. In disperdere quest'idea prende un carattere di perseveranza; si dissipano anche gli avanzi, i frantumi, sempre dividendoli in più minuti pezzi e facendoli aberrare gli uni dagli altri; onde ben progredisce il pensiero dicendo: si dissipa e si disperde. Profondere è vedere il fondo d'un tesoro, per esempio, e gettarlo, come da pazzo, in un abisso senza fondo, come sarebbe lo stravizzo, il giuoco: la prima idea però, quella cioè di vedere il fondo a cosa quasi inesauribile, è più latente nella parola. In dilapidare è l'idea di guastare, sconnettere; è più guastare che spendere. In prodigare è l'idea di dar via (do, das, dare), di essere liberale più che nol comportano le forze, la ragione; prodigalizzare è la stessa cosa; forse un po' più. Scialacquare è dissipar come l'acqua, dice Tommaseo; io soggiungo che mi pare comprendere anche l'idea di scialo, di allegria; onde lo scialacquare sarebbe spendere, dissipare allegramente o a dir meglio pazzamente. Gettar via non ha bisogno di commenti; è uno spendere così malamente il suo, che tanto varrebbe il gettarlo. Dissipatore ha sempre mal senso; prodigo può anche essere buono o almeno misto, perchè pare che il prodigo abbia da avere buon cuore. [immagine] |
Generoso, Liberale, Benefico, Magnanimo, Largo, Prodigo, Elemosiniere, Splendido - Liberale, chi non esita a dare, a spendere in ogni circostanza: generoso, chi paga largamente, chi dà per Dio senza spilorceria: benefico, chi fa del bene in ogni modo, ma specialmente nel far limosina del suo: il liberale dà per impulso di natura; il generoso, per grandezza d'animo; il benefico, per amore della carità, per tenerezza verso i fratelli infelici. Una generosità tutta speciale si è quella di perdonare le ingiurie ricevute e non vendicarsene potendo. La generosità è una delle doti del magnanimo; ma questi non solo nel dare, nel perdonare, grandemente opera, ma in ogni cosa che fa, agisce con un disinteresse, con una confidenza tale, che dà a divedere di non temere l'inganno, la frode, la malizia; basse passioni tutte ch'egli crede indegne dell'uomo. Largo, nel dare e più nel promettere; se quest'ultimo non è fatto con malizia e per ingannare può essere difetto, ma proveniente da cuor grande, da innata magnanimità e liberalità di sentimenti. Splendido è chi spende, dà, vive con isfarzo, che fa molto per l'apparenza, e più forse che la grettezza naturale, o il censo, o la prudenza non vorrebbero. Il prodigo dà nell'eccesso; non ispende, spreca; non dà, getta; nella prodigalità smodata è pazzia, o almeno insania. L'elemosiniere dà molto in elemosine: se non ha obblighi più stretti verso figli o nipoti, se fa l'elemosina a chi è povero veramente o inabile al lavoro, l'elemosiniere è una provvidenza in terra; se la fa per ostentazione, se la prepone a doveri più stretti, è anch'egli un pazzo borioso, e l'elemosina non gli sarà computata. [immagine] |
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879 |
Prodigo - e † PRODICO, Agg. Aff. al lat. aur. Prodigus. Che dà e spende eccessivamente, Scialacquatore. Tes. Br. 6. 34. (C) Colui, che dispende le cose come non dee, si è detto prodigo. Lab. 139. Sole le indovine, le lisciatrici, le mediche, e' frugatori, che lor piacciono, le fanno non cortesi, ma prodighe.
T. Prov. Tosc. 48. A padre avaro, figliuol prodigo.
La nota parabola del Vang. Pass. 33. (M.) Anche di quello figliuolo prodigo, e sviato, che ritornò al padre. Bus. 234. Il re Giovanni in larghezza prodico più che altro re de' Cristiani. E 238. Era molto prodico senza misura.
2. T. Fig. Prodigo della vita, del sangue proprio, dell'altrui. Sebbene Orazio Animaeque magnae Prodigum, meglio non l'usare in senso di bene. – Prodigo di parole. – Prodigo e della propria felicità e dell'altrui.
3. E a modo di sost. Guicc. Avvert. 43. (Man.) Piace senza dubbio più un principe che abbia del prodigo, che non ch'abbia dello stretto. |
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